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Sulle Religioni delle Flanaess: Il Drago dell'Oerth

“Arrivate a detenere il potere e vi odieranno e temeranno. E’ così che deve essere: l’odio e la paura costringeranno all’obbedienza, e vi daranno potere. Questo, quindi, è il ciclo; la chiave per l’esistenza, come rivelata dal nostro maestro. "
—Brea’Kanek Spaccanani, goblin cultista del drago dell’Oerth, mentre istruisce giovani goblin all’adorazione del Temuto Dimorante nelle Tenebre.

IL DRAGO DELL’OERTH

Domini: Oerth, cielo, tempo atmosferico

Piano di Residenza: L’Oerth stesso, sotto le Colline Drachensgrab

Allineamento: Legale malvagio

Allineamento dei chierici: Legale malvagio, legale neutrale, neutrale, neutrale malvagio

Allineamento dei fedeli: Qualsiasi. Il Drago dell’Oerth è adorato da umani, orchi, ogre, giganti delle colline e molte delle altre razze del Pomarj, in particolare nelle Colline Drachensgrab.

Storia & Relazioni: La maggior parte dei saggi sa poco del Drago dell’Oerth. Infatti, molti lo liquidano come una fiaba o come un aspetto primitivo di Beory la Madre Oerth. Come spesso accade nelle ricerche accademiche, questi saggi ignorano o sottovalutano la conoscenza orale degli anziani Flan, che si dimostra eccezionalmente utile nella ricerca e nel disseppellire antiche leggende e segreti nascosti.
Secondo gli anziani Flan degli Ulek, di Celene, della Foresta Nodosa, di Urnst, delle Colline dei Sepolcri e di Abbor-Alz e del Keoland, il Drago dell’Oerth è uno spirito malvagio dell’alba dei tempi, uno di quei draghi che assorbì i pensieri e le emozioni degli umani, dei nani, degli elfi e di tutte le altre razze senzienti che emersero per volere degli dei. Il Drago dell’Oerth si distinse tra gli altri suoi simili, un drago che ne superava molti per crudeltà, rabbia e perversione. Cercò e ottenne favori eccessivi da Tiamat, la creatrice dei draghi malvagi, divenendo quasi pari a lei per forza e potenza.
Tuttavia, la crudeltà e la cupidigia del drago determinarono la sua caduta, quando tentò di usurpare il potere di Tiamat. Allo stesso tempo, cominciò a devastare le neonate razze mortali, i trovatelli di Madre Oerth nati con sia il bene che il male nei loro cuori. Il drago cedette ai più basilari aspetti del suo carattere, brama di potere, cieco bisogno di distruggere e una codardia che gli faceva temere e odiare qualsiasi cosa potesse rivaleggiare con lui in potenza.
La distruzione e lo sterminio che causò presto si dimostrarono intollerabili per gli dei, specialmente per Madre Oerth, che si considerava la nutrice e la protettrice di tutti gli esseri mortali, elfi e orchi, umani e goblin. Anche Tiamat era adirata per i tentativi del suo consorte di rubare il suo potere e per i suoi attacchi nei confronti degli orchi, degli gnoll e delle altre razze umanoidi che avevano iniziato ad adorarla. In un impeto d’ira, Tiamat abbatté il drago in una terribile battaglia che durò sessanta mesi, e quindi lo scagliò fuori dai Nove Inferi, dopo di che Madre Oerth prese la creatura e la imprigionò sotto i passaggi vulcanici delle Colline Drachensgrab, dove sarebbe stato bruciato e avrebbe sofferto, imprigionato per l’eternità.
Lo spirito adirato del drago rimase sepolto per innumerevoli millenni, finché non cominciò ad essere adorato dagli umanoidi e dai Flan esiliati che arrivarono nel Pomarj. Un culto sorse in suo nome e la connessione che i mortali formarono con lo spirito del drago permise loro di ricevere incantesimi clericali. Il culto predicò alle persone degradate e crudeli che migrarono nel Pomarj i suoi mantra di cupidigia e odio apprezzati da molti cuori malvagi.
Il culto del Drago dell’Oerth, come divenne nota la creatura, infine appoggiò l’ascesa dei Signori degli Schiavi negli anni ’60 e ’70 del 6° secolo AC. Sebbene non coltivasse ambizioni politiche proprie, anche i Signori degli Schiavi necessitavano di guida spirituale, e trovavano molto attraente le attitudini permissive del clero del Drago dell’Oerth e la sua mancanza di regole complicate.

Insegnamenti: La teologia del Drago dell’Oerth, così com’è, insegna l’odio cieco, la cupidigia e il rispetto attraverso la paura. Una persona esiste solo per se stesso sopra qualsiasi altra cosa al mondo, ad eccezione del Drago dell’Oerth stesso. Una persona deve battersi per essere rispettata e temuta: se gli altri non rispettano e temono la persona, questa deve instillare queste emozioni. La cieca acquisizione di potere e la distruzione di quanti si frappongano sono mezzi accettabili per ispirare tali rispetto e paura. Quelli con il potere si sono dimostrati degni; tutti quelli che non rispettano e temono i degni si meritano soltanto di essere odiati e distrutti.
I leader, pertanto, rimangono meritevoli di obbedienza solo finché possono imporla e possono punire chi li scontenta. In questo modo un seguito organizzato si manifesta e predica ai seguaci del Drago dell’Oerth, ma i sacerdoti non devono interferire nelle lotte per il potere che avvengono tra altri individui e gruppi. Dovessero dimostrarsi degni, il clero del Drago dell’Oerth dovrà occuparsi di loro.
Il Drago dell’Oerth fa da esempio definitivo per i suoi seguaci, in un certo senso continuando la tradizione draconica di incorporare su scala più ampia quei tratti che ha ricevuto dall’umanità e dalle sue razze alleate. La sua brama di potere, il suo odio per coloro che non lo temono e i tentativi di distruggere chi gli si para innanzi sono esempi che ha stabilito fin dall’alba dei tempi. Detiene inoltre il potere definitivo di costringere all’obbedienza, non solo negando gli incantesimi ai suoi seguaci, ma anche comandando alle stesse montagne di schiacciare e distruggere i suoi seguaci, se lo scontentano. Senza dubbio, alcuni affermano che il Drago dell’Oerth abbia devastato e distrutto la patria dei Signori degli Schiavi come punizione per quello che vedeva come un fallimento, nonostante questi non fossero affatto parte del culto del Drago dell’Oerth, né stessero agendo per suo conto. Non si sa esattamente cosa accadde nella città di Suderham dopo la caduta dei Signori degli Schiavi, né se ne fu responsabile il Drago dell’Oerth o meno.

Interazione con gli estranei: Il Drago dell’Oerth non è coinvolto in azioni politiche o piani malvagi su larga scala. Le uniche interazioni che gli estranei possono avere con lui è se incrociano qualche cultista pazzo nel Pomarj. Lì il culto predica a molti degli schiavisti, dei banditi e degli assassini che vi dimorano, offrendo loro guarigioni, benedizioni, matrimoni, consigli e tutte gli altri tipici doveri clericali.
È stato tramite il supporto del culto del Drago dell’Oerth che i Signori degli Schiavi ebbero successo nello stabilire attività maggiori nel Pomarj. Sebbene non lavorassero per il Drago dell’Oerth, i Signori degli Schiavi accettarono comunque uno dei suoi chierici come membro e gli diedero voce in capitolo nelle decisioni. Così il culto trasse vantaggio dal vedere la sua ideologia messa in pratica, sebbene non fosse affatto la forza principale, o anche solo una significativa, nelle operazioni dei Signori degli Schiavi. Il Drago dell’Oerth non ha impellenti obbiettivi a parte ottenere semplicemente più potere e rispetto, e i Signori degli Schiavi sono stati mirabilmente utili per quello scopo. È stato più a beneficio del Drago dell’Oerth che dei Signori degli Schiavi, dal momento che l’organizzazione malvagia avrebbe potuto funzionare altrettanto bene senza il supporto del culto.

Sette varianti: Il culto del Drago dell’Oerth, essendo poco più che un esercizio di crudeltà, ferocia e omicidio nel suo nome blasfemo, non è portato al dibattito religioso o al settarismo. Detto questo, le tensioni politiche secolari, la brama di potere e l’animosità razziale spesso sfociano in faide tra le fazioni del culto, e il culto stesso si scontra costantemente con quelli di altri dei, come Nerull, Maglubiyet, Gruumsh, Incabulos o Pyremius. L’adorazione religiosa non è limitata dalla razza: Maglubiyet può contare sia umani che ogre tra i suoi seguaci nel Pomarj così come Erythnul può avere orchi o hobgoblins. Per questo, le rivalità e gli intrighi tra i differenti culti e religioni del Pomarj per i seguaci e il potere politico sono molto intensi. Solo la presenza di una guida forte e centralizzata, come quella imposta attualmente da Turrosh Mak o quella che era stata sviluppata dai Signori degli Schiavi prima della loro sconfitta, può limitare questa violenza.

Chierici avventurieri: È altamente improbabile che i cultisti del Drago dell’Oerth possano mai diventare avventurieri, poiché il Drago dell’Oerth non si interessa per nulla di quello che succede oltre i confini del Pomarj e il suo culto non è interessato nell’espandere la sua adorazione oltre la Frontiera Povera. È più facile trovare i cultisti impegnati a predicare a bande di predoni umani e umanoidi o ai soldati nell’esercito di Turrosh Mak, che ad andare all’avventura per cercare la propria fortuna o per diffondere gli insegnamenti del loro depravato signore. Durante il lavoro, possono indossare qualsiasi armatura e usare qualsiasi arma gli piaccia. Il drago dell’Oerth è completamente indifferente a simili dettagli mondani.
Il Drago dell’Oerth richiede che i suoi seguaci sacrifichino a lui il settanta percento di tutti i tesori e i bottini che guadagnano, pena l’essere distrutti e divorati dal drago mentre dormono. A parte questo, il Drago dell’Oerth non si interessa a ciò che fanno i suoi seguaci, finché spargono terrore in suo nome e gli portano maggiore gloria ottenendo più potere, rispetto e timore per loro stessi.

Traduzione dell’articolo “Gods of the Flanaess: The Oerth Dragon” pubblicato su Canonfire.
Autore: CruelSummerLord
Traduzione: Corrado Mad_Master Castriconi
Revisione: Roberto DarkSkull Pecoraro

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