Degli Elfi delle Flanaess: Storia, Cultura e Nazione

Nella seconda parte del suo trattato sulle razze semiumane delle Flanaess, il Frate dell’Estate Crudele esaminerà le misteriose genti note come olve.

Spettabile Iquander e spettabile Sir Pluffet,
Ho avuto modo di notare, raccogliendo informazioni sui nostri amici elfi delle Flanaess, che la loro cultura sembra essere molto più varia e diversificata di quanto pensassimo. Non semplicemente per le linee “etniche” elfiche, ma soprattutto per quel che riguarda quelle nazionali delle Flanaess e oltre. Lasciate che vi illustri...

Usi e costumi sociali La società elfica è organizzata molto più liberamente di quella nanica, proprio come ci si potrebbe aspettare. Essendo un po’ caotica, si basa sull’assunto che gli elfi collaborino volontariamente gli uni con gli altri, anziché sul presupposto che siano tenuti a farlo, come accade nella società dei nani.
In termini di organizzazione sociale, gli elfi sono organizzati in una serie di ''famiglie'', ciascuna delle quali è più o meno riunita sotto la guida di un capo, dotato di un titolo nobiliare (duca, principe, conte, ecc.) a seconda del potere della famiglia.
Vengono spesso indette riunioni comuni per prendere decisioni politiche quando si ha a che fare con altre razze o altri gruppi di elfi, per cui, agli alti livelli della politica elfica, i leader spesso cercano il maggior numero di consensi possibili nella comunità per presentare le proprie decisioni, dato che è sottinteso che non possono agire unilateralmente.
Riguardo la condizione delle donne, le elfe sono spesso ammirate e rispettate. Molti dei grandi signori elfici, del passato e del presente, sono donne, spesso note per l’imparzialità del loro giudizio. Tuttavia, sia gli elfi maschi che femmine servono con lo stesso rispetto per l’autorità in tutti i livelli della società, e questo vale anche per i militari, dove anche i tomi più antichi parlano di elfe guerriere a cavallo di unicorni.
Le attività quotidiane degli elfi comprendono la caccia, la preghiera, il pattugliamento dei territori e l’insegnamento ai giovani. Gli elfi che vivono in ambienti selvaggi spesso danno poca importanza ai minerali preziosi: preferiscono barattare gli oggetti di cui necessitano e trattare coi cacciatori selvaggi Flan anziché con gli uomini civilizzati. Quelli che vivono in ambienti urbani, ovviamente, utilizzano il denaro in più larga misura.
Nella zone selvagge, le loro case sono in genere elaborati abitazioni in alberi cavi oppure capanne, baite o case comuni gigantesche (un'architettura in parte ereditata dai Flan) posti in aree selvagge, mentre sfruttano sofisticate tecniche di intaglio del legno atte a creare abitazioni ampie e capanne meno rustiche nelle zone urbane. Sebbene molti elfi vivano nelle foreste e nelle terre selvagge, possono provare interesse anche per la metallurgia, che impiegano per creare spade, corazze e gioielli.
Per quanto concerne i loro rapporti con le altre razze, gli elfi tendono ad avere un migliore rapporto con umani ed halfling. Gli gnomi vengono accolti cordialmente e spesso si uniscono ad elfi con il consenso di entrambe le razze. Molti elfi, tranne in regioni come Geoff, Vesve Sud e Sunndi, preferiscono vivere distanti dai nani. Gli elfi di della Foresta del Legname, del Bosco Oscuro, e gli abitanti delle foreste più selvagge vivono completamente separati dai loro vicini di Suel, preferendo vivere in reciproco isolamento.
Per quanto concerne le relazioni con gli umani, gli elfi possono essere estremamente amichevoli (Foresta Coperta, Bosco Cornuto, Bosco Rieu, Vesve) o distanti, fino al punto di essere nemici (Adri, Fellreev, Foresta Boreale, ecc.). Gli elfi rispettano gli umani per il progresso e le innovazioni, ma tendono anche a incolparli per i mali che attualmente affliggono il mondo: da Iuz e il male del nord alle terribili sofferenze e miserie causate nei secoli dagli Aerdi.
Ciò che molti umani non sanno, e a cui molti canoni solo si avvicinano, è che gli elfi hanno i loro notevoli problemi sociali. Si sa ad esempio del Popolo della Prova, si suppone abbiano causato la morte del principe consorte di Celene nel tardo 400, portando alle Guerre dell'Odio, che sostenerono il culto di Sehanine nella conquista delle isole Spindrift durante le Guerre, e così via. Sappiamo anche degli elfi delle valli, e dell'inimicizia che tutti gli altri elfi nutrono nei loro confronti. Poi ci sono le bizzarre creature note come drow, che vengono considerati solo come una leggenda da nove umani o elfi su dieci.
I problemi sociali sono particolarmente delicati: alla Grande Corte di Celene, il Popolo della Prova sembra cercare di ottenere il consenso degli altri elfi mentre affermano di avere il pieno diritto di dominare l'umanità e le altre razze, un credo non diverso da quello della Fratellanza Scarlatta. Nonostante l'innata bontà della maggior parte degli elfi, sembra che questo ramo della loro società voglia sottomettere le altre razze o comunque che non sia interessata perseguire il bene del proprio popolo.

Storia In tempi antichi, quando il popolo elfico nacque dalle lacrime di Sehanine Moonbow, e Corellon si scontrò con Lolth riguardo il destino di questo popolo, gli elfi stessi discussero tra loro e si diedero battaglia. Notando che stavano nascendo nel mondo altre razze e popoli, Sehanine propose agli elfi di andare con lei in un reame di sogni e solitudine, per proteggersi dal signore oscuro Tharizdun e gli altri mali antichi. “Gli umani non contano”, esclamò la dea.” Che si proteggano da soli!”.
Corellon in persona non si trovò d'accordo con questo atteggiamento, ma sapeva di non poterla fermare, perché era la sua compagna, e quindi sapeva che il suo cuore era buono, ma molti elfi non diedero ascolto. L'avvertimento di Sehanine affinché gli elfi preservassero se stessi dal male le venne rigettato in faccia: molti elfi pensavano che le sue convinzioni fossero sciocche e sbagliate, perché sarebbe comunque arrivato un tempo in cui Tharizdun avrebbe minacciato ogni cosa.
Così, metà della razza elfica compì un viaggio senza ritorno verso Solnor. Fu fondato il regno elfico di Miranda, scacciando quei Seldarine che pretendevano di porre gli elfi ad un livello d'importanza più alto del dovuto. Altri elfi si consacrarono alla Legge: una società fortemente legale avrebbe potuto proteggerli dal caos di Tharizdun. Marciando a occidente, infine si integrarono nell'Impero Sufang, formando una seconda aristocrazia. Una terza fazione si immerse nel caos, incamminandosi nella Valle del Mago, dove il caos brulicava, cadendo sotto il suo influsso.
Con il suo popolo diviso, Sehanine rimase amareggiata e si ritirò nel suo stesso regno di sogni e visioni. Gli elfi che rimasero nelle Flanaess non seguirono tutti le sue visioni, ma vollero rimanere per consolare la propria dea.
I primi regni vennero eretti nel centro delle Flanaess, combattendo a sud con il regno Flan delle Cinque Vie, che venne poi rimpiazzato dall' Impero di Vecna, e lavorando insieme ai potenti guerrieri di quello che ora è il Furyondy per combattere il folle mago Tzunk, che desiderava dominare tutte le terre intorno a Nyr Dyv con l'ausilio del Codex.
Queste battaglie indebolirono la maggior parte dei regni elfici, costringendoli a ritirarsi nelle aree boschive a loro care, o nella loro terra natia di Celene. Quando i Suel e gli Oeriani giunsero, la maggior parte dei regni Flan erano scomparsi e i loro popoli erano giunti a uno stile di vita "naturale" dopo le numerose guerre, e ciascuno dei due popoli creò un .
Molti elfi si integrarono pacificamente con i nuovi arrivati, basandosi su principi di mutua amicizia, accettazione e tolleranza portati dai popoli che giunsero per fondare Geoff. Simili legami vennero stretti anche tra i Suel che giunsero a Sunndi e Idee e gli elfi che già vivevano lì, e quando i vecchi clan guerrieri Flan vennero assorbiti nel ducato di Ferrond (che si chiamerà Furyondy), gli elfi di Vesve Sud furono felici di rinsaldare l'alleanza contro il malvagio Ur-Flan a nord.
Al giorno d'oggi, sono emersi alcuni gruppi etnici elfici distinti: i grugach, o elfi selvaggi, che odiano gli umani e non vogliono avere niente a che fare con loro; i silvani, o elfi dei boschi, che dominano le foreste più fitte; i grigi, o elfi fatati, considerati i più vicini ai Seldarine, e riconosciuti come leader non dichiarati dell'intero popolo elfico; e gli elfi alti, che dominavano le valli, le praterie e i boschi, i più aperti nel rapportarsi con gli umani.
A causa della loro lunga aspettativa di vita, gli elfi potrebbero essersi evoluti più lentamente degli umani, ma, apparentemente, nei primi del 500 AC gli elfi delle valli marciarono su Geoff, annunciando al gran duca la rinuncia del perseguimento dei dogmi del Caos. Tuttavia, cosa contenessero la pergamena e il forziere che ricevette il duca di Geoff è ignoto.
Recentemente, elfi provenienti da tutte le Flanaess hanno tenuto riunioni segrete a Celene, capitale di Enstad. Cosa succeda in queste riunioni è sconosciuto, ma sia i sacerdoti di Sehanine che i membri del Popolo della Prova, il gruppo di elfi che dovrebbero sostenere i dogmi Sehanine, hanno poi iniziato un lungo esodo verso le isole Spindrift di Solnor. Cosa ne sia stato di loro non è dato saperlo.
Da allora, il cuore della politica elfica risiede a Celene. Gli elfi della Luna vogliono combattere il male nelle Flanaess, mentre il Popolo della Prova si oppone a simili prese di posizione. La regina Yolande, comunque, sembra attendere qualcosa. Si dice voglia proporre una "Canzone per Sehanine"; sembra che molti sacerdoti di Sehanine si stiano dirigendo a Celene.
Inoltre degli elfi alti dalla pelle bianca come la neve sono comparsi nelle corti degli stati vicini. Stanno chiedendo sostegno agli umani per un "ritorno al passato", e che ogni famiglia mandi un figlio a Celene sotto la loro tutela a questo scopo. Inutile dire che la maggior parte degli umani considerino questi elfi dei folli a fare proposte simili al di fuori dei propri territori. Con spade d'argento alla cintola e indossando vesti cremisi, i loro occhi sono privi di venature, alcuni bianchi come la Luna e altri blu scuro come la Celene. Difficile dire cosa voglia dire tutto ciò.

Singole popolazione e regni elfici

  • Adri: gli elfi qui vivono in un piccolo regno controllato da un lord che non ha nessun interesse ad avere contatti né con gli gnomi delle Colline Pietrose, né con gli umani di Ratik, né con quelli del Regno del Nord, né tantomeno con i nani Raschiatori, non fidandosi di nessuno di questi popoli. Ritiene che mantenere il regno isolato sarà la chiave per la sopravvivenza. Sebbene accetti di commerciare con altre genti, tiene ben d'occhio chiunque si avventuri nel regno a questo scopo.
  • Celene: Inutile dire che gli avvenimenti sopra descritti riguardo Celene sembrano bizzarri e inspiegabili. Gli umani che abitano a Celene vivono bene, ma come una minoranza protetta. Chi ha viaggiato in questo luogo riferisce di essere stato accolto calorosamente dagli elfi, anche se alcuni li trattavano in modo eccessivamente accondiscendente. Si dice che il Popolo della Prova stia tentando di ottenere l'appoggio di Yolande e sconfiggere gli elfi che si oppongono ai loro propositi.
  • Foresta dei Rovi: Quanti elfi vivano in una foresta così vasta è impossibile saperlo, dato che è in gran parte controllata e governata da Ket. Si pensa comunque che gli elfi vivano in città separate, separati dal popolo di Ket.
  • Foresta Coperta e Bosco Oyt: Fra questi due popoli si sta creando un rapporto di inimicizia. Rappresentati di entrambi i gruppi viaggiarono insieme verso Celene più di un decennio fa; quando tornarono, i due gruppi generarono una piccola, ma problematica, controversia. I punti di vista opposti riguardo a cosa fare alla vigilia della situazione tra Geoff e Keoland non sono la causa della disputa, ma stanno peggiorando le cose. Gli umani di passaggio o in visita sono spesso costretti a prendere posizione nei dibattiti, o fungere da messaggeri neutrali, dato che gli elfi sembrano non voler più addentrarsi nei territori dei rispettivi rivali. In ogni caso, i visitatori dalla Grande Marca, alcuni nani dai monti Lortmil, e persino dal nord di Keoland non sono ben accolti.
  • Foresta Boreale: Gli elfi di questa regione sono selvaggi, barbarici e non civilizzati. Alcuni di loro interagiscono bene con gli stranieri, mentre altri mostrano astio per chi non appartiene alla loro razza e non si fanno scrupoli ad ucciderli e a cibarsene. Circa una volta ogni lustro, gli elfi della parte occidentale della foresta ricevono la visita degli elfi alti dalla pelle bianca, menzionati in precedenza, diventando decisamente più accomodanti e civilizzati. Tutto ciò è dovuto alla comparsa di un misterioso palazzo in una certa zona della foresta ogni lustro, o almeno così si dice.
  • Foresta Celadon: Gli elfi di questa regione hanno sempre preferito mantenere la loro indipendenza dagli umani, e sebbene non mostrino nei loro confronti particolare aggressività li toglierebbero volentieri di mezzo il prima possibile. Quest'area ospita la più grande città elfica delle Flanaess, escludendo Celene. Questi elfi trattano tranquillamente con chi viene da Urnst, ma ingiustizie passate e attuali subite dai Nyrondiani fanno sì che questi elfi commercino poco e si curino anche meno degli abitanti di tale regione. Re Lynwerd è riuscito a sedare dei focolai di guerra civile, ma non può placare la fiamma del risentimento nei confronti dei Nyrondiani.
  • Bosco del Terrore: Gli elfi di questa regione vivono in tre distinte città una a est, ima al centro ed una a ovest della foresta. Per mezzorchi e nani è scelta saggia non mettere piede in queste terre, e il discorso vale anche per gli abitanti di Yeomanry e della Grande Marca o per i sudditi dei Principi dei Mari.
  • Foresta Fellreev: Gli elfi di questa regione sono selvaggi e violenti, pronti a darsi battaglia tra loro come contro gli umanoidi locali, i mostri o i banditi. Qualsiasi tentativo di civilizzare questi elfi si è dimostrato vano, e oltretutto i grugach, che qui ricoprono anche posizioni di potere, compiono cerimonie in cui sacrificano umani e nani.
  • Foresta Gamboge: Gli elfi che risiedono qui sono buoni e cortesi, ma fedeli alla loro indipendenza. Non si fidano né del Chiarore né di Nyrond, ben sapendo che entrambi potrebbero impossessarsi dei loro territori. Fortunatamente, con il Chiarore occupato altrove e Nyrond con le sue difficoltà interne, questi elfi possono godere di una pace relativa, se non si considerano gli umanoidi e i mostri della foresta.
  • Foresta Nodosa: Gli elfi di questa regione rappresentano il più classico esempio di individui con le orecchie a punta amanti della natura e del verde. Sebbene abbiano buoni rapporti con Verbobonc, sono a conoscenza dei tentativi di Furyondy e Dyvers di introdursi nei loro territori, e ciò li porta a diffidare della gente di Greyhawk ed a odiare i popoli della costa occidentale.
  • Foresta Granlegno: Gli elfi di questa zona sono da lungo tempo abituati a essere razziatori e avventurieri dediti all'accattonaggio, tanto che sono sempre pronti a fare le valige e a smontare tende e case sugli alberi se devono in fretta fuggire dai nemici. Considerano Ahlissa il loro più grande nemico e provano ben poco affetto per i popoli degli altipiani di Hestmark e di Rel Astra, e trattano solo con i loro amici nella Brughiera Solitaria.
  • Bosco di Nuther/Bosco Phost: Gli elfi di queste zone sono sospettosi nei confronti della maggior parte degli stranieri eccetto i Flan, per i quali sono forti e fidati compagni. Alleati stretti di Tenha, i due popoli si sono spesso aiutati a vicenda nelle guerre contro i loro nemici comuni. I due popoli condividono svariati elementi culturali e sociali, sebbene gli elfi trovino che l'abitudine di Tenha di introdurre elementi della tradizioni oeridiana nella loro architettura e nelle tattiche di battaglia vagamente fastidiosa.
  • Bosco Rieu/Bosco di Meno: Sebbene siano alleati con Sunnd ed i nani degli Altipiani delle Cave e di Hestmark, gli elfi di queste regioni sono sospettosi riguardo a Holgi Hirsute e i suoi affari con gli Oeriani di Irongate e Onnwall. Interagiscono/interagivano bene con Idee, spesso con scambi di beni e informazioni tra due i popoli.
  • Foresta Irta/Bosco Oscuro/Foresta Hraak/Foresta del Legname: Gli elfi di queste foreste, circondate dai barbari, preferiscono vivere separati dai loro vicini, sebbene possano riflettere le tendenze dei loro vicini umani. Gli abitanti di Hraak sono crudeli e selvaggi; gli abitanti del Bosco Oscuro freddi e riservati, quelli della Foresta del Legname allegri e cordiali e quelli della Foresta Irta forti e coraggiosi.
  • Vesve: Facenti parte della grande alleanza del bene che fiorì qui per millenni, gli elfi del sud di Vesve sono buoni, onesti e cordiali. Lavorarono insieme ai coraggiosi guerrieri Flan per ciò che ora è chiamato Furyondy prima delle migrazioni, e continueranno a farlo con la nuova nazione per contrastare Iuz, la Società Cornuta e chiunque altro sia il loro nemico del momento. Quelli della parte nord, tuttavia, sono isolazionisti e praticamente xenofobi nei confronti dell'umanità, incolpando gli uomini per il male di Iuz e della Società, frustrati anche per l'eterna battaglia che devono sostenere contro gli umanoidi della zona.

Traduzione dell’articolo “On the Elves of the Flanaess: History, Culture and Nation” pubblicato su Canonfire.
Autore: CruelSummerLord
Traduzione: Claudio bloodydragon Bonifazi
Revisione: Roberto DarkSkull Pecoraro