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[D&D Classico] Nuove forme di magia divina: La Magia Runica - Parte 1 di 2

 

 

MAGIA RUNICA

(tratto dal Gazetteer 7, The Northern Reaches)

 

“Le rune esistono per gli stupidi che le leggono,” proclamò Onund. “Ma solo colui che si è Appeso all’Albero, come fece il Grande Padre Odino, solo  uno che ha fissato l’Abisso e sofferto del suo vuoto, può conoscere il loro vero significato e sfruttare il potere che esse racchiudono.

“Si dice che le rune siano state donate all’uomo dal potente Odino, il Padre di Tutti. Le leggende dicono che l’immortale ‘morì’, che si appese al Grande Frassino del Mondo, Yggdrasyll. Attraverso l’esperienza della morte e la vista dell’incomprensibile vuoto, Odino riuscì così ad intuire il significato del magico potere delle rune, e lo donò ai suoi figli mortali.

“Tuttavia, chiunque voglia ricevere la conoscenza del Grande Padre deve compiere incredibili sacrifici, proprio come egli fece nella notte dei tempi. Ecco perché la conoscenza delle rune si accompagna sempre a rituali suicidi e di grande privazione…”

 

Nella vita quotidiana dei nordici, le rune sono semplicemente una speciale forma di linguaggio scritto diffuso tra i chierici delle Terre del Nord, usata particolarmente per iscrizioni su legno, pietra o altre superfici dure. Tuttavia, esiste un altro tipo di rune particolari, rune sacre a Odino conosciute come le “rune della potenza”, che hanno significati magici ben determinati. Con l’aiuto di alcuni incantesimi clericali, i sacerdoti più esperti possono addirittura attingere al potere di queste rune e utilizzarle per ottenere miracoli.

L’uso più comune delle rune è la ricerca di un’ispirazione divina. L’incantesimo interpretare le rune permette al chierico di venire a conoscenza del volere dell’Immortale o di vedere nel futuro.

Un secondo uso delle rune è l’iscrizione delle pietre erette. Le pietre erette sono lastre di roccia piantate nel terreno e incise con una serie di conoscenze pratiche e intuizioni mistiche, riguardanti uomini famosi o individui illuminati, gli ostacoli che hanno fronteggiato e la saggezza che si può apprendere dalle loro gesta. Gli skald (bardi nordici) incidono le pietre erette lungo le strade per commemorare importanti eventi e narrare le buone e le cattive azioni degli uomini. Le iscrizioni sono state lasciate per chi verrà dopo, affinché possa apprendere dall’esperienza dei testimoni oculari ispirati dagli immortali. Queste iscrizioni runiche possono essere lette solo da chi possiede l’abilità Leggere le Rune. Gli incantesimi lettura dei linguaggi e lettura del magico non consentono di interpretare le iscrizioni runiche, ma un desiderio o un contattare piani esterni può rivelarsi efficace. Queste pietre e le rune che portano incise sono sacre agli immortali nordici. Manometterle o cancellarle è un grande sacrilegio, e i seguaci di Odino non fermeranno di fronte a niente per vendicare un simile affronto alle pietre runiche.

Il terzo modo in cui vengono usate le rune è per incantare armi, gioielli, indumenti, tombe e oggetti dotati di valore rituale. Il sacerdote deve usare l’incantesimo incidere le rune per fissare una determinata runa del potere su un oggetto, creando così oggetti magici utilizzabili solo dai chierici; le proprietà magiche di un oggetto di questo tipo vengono infatti attivate solo dall’incantesimo benedire le rune. Per associare correttamente una runa della potenza ad un oggetto, il chierico deve aver appreso quella specifica runa mediante l’incantesimo conoscere le rune e deve aver superato il pericoloso rituale delle nove notti associato a quest’incantesimo.

 

I seguenti incantesimi clericali sono noti agli appropriati livelli da tutti i chierici che servono gli Immortali del pantheon delle Terre del Nord e che hanno l’abilità generale Leggere le Rune.

 

Benedire le Rune

Bless Rune

Divinità: tutte le divinità del Pantheon Nordico

Livello: 2°

Raggio: tocco

Durata: 10 round (o asseconda del potere della runa attivata)

Effetto: attiva il potere di una runa posta su un oggetto

 

Quest’incantesimo attiva una runa della potenza che sia stata in precedenza correttamente incisa da un chierico su un oggetto. Benedire la runa attiva solo uno dei vari poteri riguardanti la runa (i poteri delle 24 Rune della Potenza di Odino sono elencati di seguito): il chierico deve specificare quale potere desidera invocare prima di lanciare l’incantesimo, altrimenti l’incantesimo fallisce e la runa non viene attivata.

 

Interpretare le Rune

Interpret Runes

Divinità: tutte le divinità del Pantheon Nordico

Livello: 2°

Raggio: tocco

Durata: istantaneo

Effetto: ottiene un responso divino circa un’azione proposta

 

Utilizzando una serie di tasselli di legno intagliati e benedetti, il soggetto può chiedere consiglio all’Immortale che serve circa il corso di un’azione. Dopo aver lanciato l’incantesimo, il sacerdote invoca l’Immortale con le corrette frasi rituali, descrive il corso delle azione che propone e poi lancia i tasselli davanti a sé. In base alla combinazione dei tasselli, il soggetto legge la risposta del suo patrono immortale.

Gli Immortali generalmente rispondono in uno dei seguenti modi:

·         “Hai scelto bene. Hai la nostra benedizione.” (Buona idea)

·         “La tua sorte è incerta, ma hai la nostra benedizione.” (Non è una cattiva idea)

·         “La tua scelta è avventata. Che il Destino ti porti fortuna.” (Brutta idea. Se ci provi, spera di essere fortunato)

·         “La tua scelta ci offende. Possa tu vivere per pentirtene.” (Non solo è una brutta idea, ma va anche contro i principi del tuo culto. Il tuo patrono non è compiaciuto, ma potrebbe perdonarti)

·         “SILENZIO!” (Potrebbe significare qualsiasi cosa da “Come puoi farmi perdere tempo con qualcosa di così stupido?” a “Fallo e non solo sarai morto, ma il tuo il spirito dovrà cercarsi un altro immortale da servire.”)

Il DM, naturalmente, ha la possibilità di presentare la risposta dell’Immortale sotto qualsiasi forma desideri, da una singola parola a un lungo discorso sull’etica morale.

 

Conoscere le Rune

Know Rune

Divinità: tutte le divinità del Pantheon Nordico

Livello: 3°

Raggio: 0 (solo il chierico)

Durata: 9 notti

Effetto: svela il segreto di una runa della potenza

 

L’utilizzo di quest’incantesimo consente ad un chierico di imparare una delle 24 Rune della Potenza di Odino, oppure un’altra runa della potenza messa a disposizione dal DM. Per avere effetto, questa magia deve essere accompagnata dalla Cerimonia dei Nove Giorni adeguata al culto del chierico.

Durante la Cerimonia dei Nove Giorni deve essere presente un chierico che conosce la runa che il sacerdote desidera apprendere, oppure un oggetto che porta quella runa inscritta correttamente. Deve essere presente anche un chierico che conosca questo incantesimo per pronunciare le formule corrette.

Il rituale richiede la morte cerimoniale (non reale) del chierico che vuole apprendere la runa. Di conseguenza ogni uso dell’incantesimo conoscere le rune comporta la perdita permanente di 1 punto di Costituzione. Al chierico viene data una pozione da bere, una tossina che non uccide ma paralizza la mente e il corpo del chierico, inducendo uno stato di morte apparente. Il chierico rimane sveglio per nove giorni e nove notti ma non può comunicare, nemmeno con la magia mentale. Isolato da tutte le percezioni esterne per un periodo prolungato, se il chierico non è preparato può davvero morire o impazzire, come risultato dello sfiorare la morte così da vicino e così a lungo (a discrezione del DM, il personaggio potrebbe dover effettuare un TS Veleno o una prova di Costituzione per sopravvivere a quest’ordalia).

Nel culto di Odino, un cappio cerimoniale viene messo attorno al collo del chierico e poi viene sepolto in una bara stagna in una palude sacra per nove notti. Nel culto di Thor e in quello di Heimdall, la cerimonia è simile ad eccezione del fatto che il chierico viene sepolto sottoterra per nove notti. Nel culto di Frey e Freyja, il chierico viene lasciato su una pira funeraria cerimoniale, che non è accesa, in cui rimane in trance per nove giorni. Nel culto di Forsetta e di Wyrd, il chierico viene deposto in una barca lasciata ormeggiata in una baia per nove notti. Nel culto di Hymir, il chierico viene deposto invece in un enorme calderone e poi sotterrato. Nel culto di Wayland, l’individuo viene fissato al pavimento della casa con robuste tenaglie e poi murato vivo per nove notti. Nel culto di Loki e in quelli di Hel e Skuld, il chierico viene sigillato nell’oscurità di una caverna per nove giorni

Al termine della Cerimonia delle Nove Notti, il chierico deve essere ridestato dalla morte rituale: per questo sono necessari gli incantesimi neutralizza veleno e cura ferite critiche. Quando il personaggio viene ridestato, è richiesto un tiro Onorare l’immortale scelto: se la prova riesce, significa che il chierico è entrato in possesso della runa che ha chiesto di apprendere. Se la prova fallisce, l’immortale ha semplicemente scelto di dare al personaggio una runa diversa da quella richiesta (magari una runa che più si adatta al culto). A volte la runa richiesta viene concessa al termine di un’impresa o a compimento di una missione di cui il sacerdote viene informato durante la trance. In rare circostanze l’immortale dona al chierico una runa della potenza finora sconosciuta (che deve eccezionalmente essere creata dal DM).

Nota: Molte delle nazioni del Mondo Conosciuto vedono i rituali per conoscere le rune con orrore e disgusto, a causa delle pratiche molto vicine al suicidio. Perciò questi rituali vengono tenuti segreti dai chierici del nord, anche se le voci corrono. Questo può parzialmente spiegare perché la magia runica non è comune al di fuori delle Terre del Nord.

 

Incidere le Rune

Inscribe Rune

Divinità: tutte le divinità del Pantheon Nordico

Livello: 3°

Raggio: tocco

Durata: permanente

Effetto: incide una runa della potenza su un oggetto

 

Quest’incantesimo permette ad un chierico di porre una runa della potenza su un oggetto. Il chierico deve conoscere la runa (vedi prima l’incantesimo conoscere le rune) ed eseguire l’appropriato rituale; ogni errore o omissione nell’esecuzione del rituale rovina l’effetto dell’incantesimo.

Per inscrivere un oggetto con una runa della potenza efficacemente, il chierico che esegue l’incisione e gli attrezzi utilizzati per realizzarla devono essere purificati attraverso un rituale e consacrati agli immortali. La preparazione del rituale richiede 2d4 ore per la purificazione, ed il rituale stesso richiede 4d6 ore. La preparazione del rituale deve essere eseguita dallo stesso sacerdote che lancerà l’incantesimo e realizzerà l’incisione. Se il chierico viene disturbato in qualsiasi modo durante il rituale, il rituale è rovinato e l’incantesimo non può essere usato efficacemente.

A meno che non venga incisa con quest’incantesimo, una runa della potenza non ha proprietà magiche e non può essere attivata. Una volta che è stata correttamente apposta su un oggetto, una runa della potenza può essere attivata da un chierico solo mediante l’utilizzo dell’incantesimo benedire le rune.

Ogni oggetto su cui è stata posta una runa della potenza diventa legato magicamente al chierico che ha eseguito il rituale e pronunciato l’incantesimo. D’ora in poi, il chierico sarà sempre quando la runa viene attivata da un incantesimo benedire le rune, o quando viene distrutta fisicamente (distruzione della runa stessa o dell’oggetto) o magicamente (da un incantesimo dissolvi magie o simili); ciò accade indipendentemente dalla distanza dall’oggetto, purché entrambi rimangano sullo stesso piano di esistenza. Il chierico non sa nulla riguardo le circostanze di attivazione o distruzione della runa, solo che è stata attivata o distrutta.

C’è un limite al numero di rune della potenza che un chierico può incidere. Il numero totale di rune è uguale al numero di incantesimi di terzo livello che il chierico può memorizzare. Se il chierico tenta di incidere un numero di rune che superi il suo limite, tutte le rune della potenza inscritte da lui fino a quel momento perdono immediatamente le loro proprietà magiche ed il rituale che sta compiendo per incidere la nuova runa viene annullato.

Gli oggetti dotati di rune incise correttamente da un chierico mantengono le loro proprietà anche dopo la sua morte.

[Fine Parte 1/2] 

 

 

 

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