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[Ambientazione] Demografia di Mystara - Parte I - Mondo Conosciuto: Karameikos

 

KARAMEIKOS
Fonti canoniche: B1, B2, B3, B4, B5, B6, B7, B8, B9, B1-9, B10, B11, B12, DDA3, DDA4, D&DC, D&DE, GAZ1, GAZ3, GAZ5, GAZ6, GAZ8, HW, JA, KKoA, NotV, PC4, PWAI, PWAII, PWAIII, RC, SC, TM1, X1, X12.
 
Superficie: 121.030 kmq (leggermente più grande della Bulgaria odierna).
Popolazione: 428.020 ab. (89,3% umani, 3% elfi, 1,8% gnomi, 1,8% goblin, 4,1% altri).
Densità: 3,5 ab./kmq.
 
Breve storia demografica
Il Karameikos è abitato da almeno 2.500 anni in maniera continuativa dal popolo Traladariano e dai suoi antenati Traldar. Giunti dalle zone dell’Impero Nithiano, i Traldar incontrarono forse nella regione gli sparuti discendenti dell’antica cultura taymora, nonché i riservati elfi Vyalia nei boschi orientali. Essi vennero tuttavia decimati nel giro di un secolo dal loro arrivo (1500 PI) a causa delle avverse condizioni nelle quali si trovarono a dover vivere. La loro cultura regredita all’età della pietra, cominciarono una lenta e stabile ripresa a partire dal 1200 PI, quando caddero sotto l’influenza degli Hutaaka. La Grande Invasione degli gnoll (ca 1000 PI) distrusse la loro cultura, innescando una nuova spirale demografica discendente, che si protrasse almeno fino all’800 PI circa.
     I secoli seguenti, noti nella storia traladariana come i ‘Secoli Bui’, videro la stagnazione demografica dei Traladariani, divisi in tanti piccoli clan e comunità isolate, talvolta in lotta fra loro ed a stento in condizione di sopravvivere a causa della presenza di mostri e creature malefiche. In questo periodo giunsero nella regione svariate tribù di orchetti e goblinoidi ostili, ma anche semi-umani amichevoli, quali gli elfi Callarii (giunti nell’800 PI) ed i clan di nani e gnomi (giunti attorno alla fine del I sec. PI).
Il volgere del primo millennio DI segna anche per i Traladariani l’inizio di una lenta età di ripresa demografica, durata più o meno fino all’epoca odierna. In questi lunghi secoli, la popolazione cominciò una lenta ma incostante riconquista delle terre selvagge – soprattutto delle foreste e dei boschi. Le comunità crebbero ed alcune (come Marilenev) divennero infine fiorenti centri di commercio.
     Tre flussi migratori hanno segnato la storia demografica della regione nel mezzo millennio passato. Primo, attorno al 450 DI la migrazione – per motivi religiosi – di molti Traladariani nelle regioni costiere della Grande Desolazione, oltre la Penisola del Serpente, dove fondarono le cosiddette ‘Città-Stato’. Secondo, la migrazione – legata ai fenomeni di diffusione del vampirismo – avvenuta attorno al 730 DI e condotta al seguito di alcune importanti figure aristocratiche verso la Boldavia, nella regione nord-orientale delle Terre Alte (che in seguito sarebbero divenute il Glantri). Terzo, la migrazione di numerosi Thyatiani – coincidente con le due fasi della conquista, nel 900 e nel 970 DI – in Traladara. Quest’ultima migrazione ha avuto un effetto sostanzialmente positivo dal punto di vista demografico, in quanto, oltre a costituire un notevole aumento della popolazione, gli immigrati Thyatiani hanno impresso al paese una nuova spinta espansionistica verso l’ampliamento delle terre coltivabili e verso la conquista delle terre selvagge.
     Visto da occhi esterni, il Karameikos appare una regione ancora estremamente selvaggia per buona parte del suo territorio, dove l’avventuriero o il pioniere che vogliano rischiare la pelle combattendo contro i pericoli della natura e quelli mostruosi troveranno terre a buon mercato e dove la civiltà procede combattendo le terre selvagge ed i suoi abitanti pericolosi.
 
Distribuzione della popolazione
Il Karameikos è abitato da numerose razze, fra le quali spiccano per numero gli umani ed i semi-umani. Tuttavia, grazie alla gran quantità di terre non civilizzate ancora presenti nella regione, il territorio ospita un numero rilevante anche di goblinoidi, orchetti e giganti. Circa il 25,6% della popolazione vive nei centri urbani, una certa percentuale (5-15%) degli abitanti dei quali lavora comunque nel settore agricolo in qualità di salariati o braccianti su base stagionale; dal punto di vista dell’approvvigionamento delle grandi città (Kelvin e Specularum soprattutto), quindi, il Karameikos risulta parzialmente dipendente dall’importazione di grano dall’estero.
  • Umani: Gli umani costituiscono la stragrande maggioranza della popolazione karameikana (382.420 ab.). Essi sono distribuiti tuttavia perlopiù su una parte del territorio poco più vasta di un terzo dell’intera superficie. Vi sono infatti zone dall’alta densità – come le pianure coltivate, i tratti pianeggianti delle coste e le campagne attorno ai principali centri, e secondariamente le terre attorno alle strade o ai fiumi più grandi – , tipiche dei paesi più civilizzati (con densità di 22-10 ab./kmq); aree meno popolate (con densità di 7-3 ab./kmq) – come le rive dei fiumi più piccoli o più lontani dalla civiltà, i tratti meno pericolosi dei boschi più radi e poche aree insediate dai pionieri nelle regioni selvagge – ed una vastissima area, costituita dalla quasi totalità delle foreste, dei boschi, delle colline boscose e dei monti della nazione, dove la presenza umana è nel migliore dei casi trascurabile (meno di 1 ab./kmq).
  • Gli umani del Karameikos sono divisi in due gruppi etnici principali – Thyatiani (15%) e Traladariani (65%) – ai quali negli ultimi trent’anni si è aggiunta una cospicua percentuale di mezzosangue derivati dalle unioni fra le due etnie (18%). Un certo numero di immigrati stranieri, inoltre, popola specialmente le grandi città (2%, soprattutto Alasiyani e Darokiniani). I Thyatiani, di più recente immigrazione, tendono ad essere maggiormente numerosi nelle grandi città ed a costituire un’ampia proporzione del ceto nobiliare; i Traladariani sono invece distribuiti equamente in tutte le zone civilizzate o di frontiera del paese.
  • Elfi: Un certo numero di elfi (13.000 ab.) vive nel Karameikos, diviso in due grossi clan di cultura e tradizione differente; entrambi i gruppi sono sostanzialmente autonomi dal governo granducale. Il primo è quello dei Callarii (62%), che abita i Boschi di Radlebb (con la cittadina commerciale di Rifflian), le propaggini occidentali della Foresta di Dymrak, le colline boscose a sud di Altomonte ed alcuni villaggi isolati, sparsi per la regione. Vivono in piccole comunità silvestri, di circa 100-200 abitanti ciascuna. I Callarii sono in buoni rapporti con gli umani del Karameikos e col governo umano della regione.
  • L’altro è quello dei Vyalia (38%), che abitano le zone orientali della Foresta di Dymrak, oltre il Fiume Rugalov (si sa che uno dei loro villaggi più importanti si trova nei pressi del Lago dei Sogni Perduti); sono più riservati e misteriosi per i Karameikani, anche se si sa che sono in ottimi rapporti di collaborazione ed alleanza con l’Impero Thyatiano. I Vyalia sono tutti fedeli al Conte di Vyalia, ed abitano la loro foresta senza badare al confine che la divide fra il Karameikos e Thyatis, artefatto dagli umani. Il numero dei Vyalia qui indicato (5.000 elfi circa) comprende quella parte dei loro clan che abitano le zone della Foresta di Dymrak formalmente sotto il dominio karameikano; considerando tutti i suoi membri – inclusi quindi anche quelli che abitano le zone della foresta rivendicate da Thyatis – , i Vyalia contano circa 10.000 elfi.
  • Gnomi: Gli gnomi (7.500 ab.) sono insediati per la quasi totalità nella città di Altomonte (6.500 di loro vivono entro le sue mura) e nei suoi dintorni. Qui vivono autonomamente dagli umani, coi quali commerciano, secondo proprie leggi ed usanze.
  • Goblin: I goblin sono una razza numerosa nel Karameikos (7.500 ab.), e dominano la maggior parte della Foresta di Dymrak ad ovest del Fiume Rugalov, dove risiedono circa 4.000 di loro. Appartengono tutti alla specie Goblinus Goblinus. Numerose tribù abitano anche le propaggini degli Altan Tepes e le regioni collinari del Karameikos orientale, mentre poche altre si trovano nella regione delle Cime Nere. Vivono divisi in tribù di 80-800 membri, che passano la maggior parte del tempo a guerreggiare fra di sé e contro le comunità umane. Si dice che parecchie tribù di goblin della Foresta di Dymrak siano sotto il controllo dei draghi verdi che si annidano negli oscuri recessi di quella foresta.
  • Nani: Pochi nani (4.000 ab.) vivono nel Karameikos, tutti emigrati in tempi più o meno antichi dalla Casa di Roccia. Un migliaio di essi popola la città gnomica di Altomonte, il resto vive sparso nelle principali città e insediamenti degli umani.
  • Orchetti: Tribù di orchetti (4.000 ab.) – appartenenti alla specie Orcus Porcus – , di 80-300 membri ciascuna, abitano da secoli il Karameikos orientale, soprattutto le pendici degli Altan Tepes. Alcune tribù si annidano negli anfratti dei Monti Cruth, da dove colpiscono sia le Cinque Contee che il Karameikos. Il barone dell'Aquila Nera impiega numerosi mercenari orchetti al suo servizio.
  • Halfling: Un certo numero di halfling (3.000 ab.) vive sparso fra le città ed i villaggi umani. Sono tutti emigrati dalle vicine Cinque Contee in tempi più o meno recenti. Hanno una forte presenza nel Quartiere degli Stranieri di Specularum.
  • Hobgoblin: Un certo numero di tribù di hobgoblin (2.500 ab.) della specie Goblinus Grandis, di 50-450 membri ciascuna, sono stanziate nel Karameikos orientale, dai margini settentrionali della Foresta di Dymrak alle pendici degli Altan Tepes. Talvolta collaborano coi goblin per colpire gli insediamenti umani.
  • Bugbear: Pochi bugbear (1.000 ab.) della specie Ursus Bipedis Vulgaris abitano il Karameikos occidentale, soprattutto i boschi sud-occidentali ai confini con la Baronia dell’Aquila Nera, le pendici nord-occidentali dei Cruth e le terre ai confini della Palude Funesta. Sono sparsi in piccole bande di 20-50 individui. Alcuni membri di queste bande servono il barone dell'Aquila Nera.
  • Gnoll: Gli gnoll non sono una presenza numerosa nel Karameikos (1.000 ab.), ma ve ne è una grossa tribù – i Testa-di-Morte, quasi 500 individui – che occupa la valle del Fiume Fiammafuoco, a nord di Verge. Altri gruppi di 10-100 gnoll errano per le Cime Nere. Tutti quanti appartengono alla specie Canis Erectus Meridionum.
  • Orchi: Bande di orchi (800 ab.) della specie Homo Monstrum Brutalis, di 10-30 individui ciascuna, si annidano nell’ampia regione di selvagge colline boscose ai piedi dei Monti Cruth.
  • Licantropi: Un numero relativamente alto di licantropi (500 ab.), soprattutto lupi e cinghiali mannari, infesta le terre selvagge del Karameikos, in particolare l’ampia fascia di colline selvagge a sud dei monti Cruth. Alcuni di questi licantropi vivono più vicini alle comunità umane dove talvolta si arrischiano a cacciare. Voci vogliono che il barone dell’Aquila Nera sia in contatto con alcune cellule licantropiche sparse a nord del suo dominio.
  • Centauri: Alcune tribù di centauri (300 ab.) popolano i boschi e le foreste più fitte del granducato, eccettuate le regioni della Foresta di Dymrak in mano ai goblin.
  • Giganti del gelo: Parecchi clan di giganti del gelo (200 ab.), di 20-30 membri ciascuno, vivono attorno ai gelidi picchi nord-orientali degli Altan Tepes; i clan si fanno spesso guerra fra di loro, ma talvolta, uniti, rappresentano una seria minaccia per la guarnigione della Rocca del Castellano. Al loro seguito hanno un cospicuo numero di scimmie delle nevi (forse 500 in tutto), che popolano parimenti questa zona impervia delle montagne.
  • Pixie: Un piccolo numero di questi fatati (150 ab.) abita i recessi più nascosti e disabitati dei boschi meridionali del granducato, diviso in gruppi di 10-30 membri ciascuno.
  • Spiritelli: Una piccola comunità di questi fatati (150 ab.) vive in piccole valli fra le colline boscose ai piedi dei monti Cruth; perlopiù tendono a risiedere nei confini karameikesi, ma a volte sé possibile trovarli anche nella Contea Alta degli Hin.
  • Altre razze: Alcuni pacifici clan di giganti delle rocce (una cinquantina), in numero di 5-10 per banda, abitano i Monti Wufwolde. Sono amichevoli verso gli umani ed intrattengono saltuari rapporti con le comunità vicine.
 
Appendice I: La Valle Perduta di Hutaaka
Questa regione delle Cime Nere è una sorta di vallata racchiusa dai più ripidi pendii dell’intera catena montuosa ed inaccessibile per mezzo di sentieri e piste. L’unica via percorribile è quella che conduce, attraverso la valle del Fiammafuoco e lungo un’antichissima strada, alle porte della Valle Perduta; la via si può trovare soltanto grazie ad antichi arazzi magici, fabbricati dal popolo hutaakano. Nella valle abitano i decaduti discendenti superstiti dell’antica, gloriosa razza degli Hutaakani; da secoli, ormai, essi combattono una fratricida guerra senza quartiere contro i loro ex schiavi ribelli, i degeneri discendenti dei loro servitori Traldar. Benché vi siano in tutto 247 Hutaakani e 254 Traldar nella valle, essi non sono stati inclusi nel conteggio di cui sopra, in quanto la Valle Perduta rappresenta un mondo a sé stante, che finora non ha avuto contatti col mondo esterno.
 
Appendice II: Haven
Il braccio dei monti Altan Tepes che si estende verso la Foresta di Dymrak, fra il fiume Altosbocco ed il Lago dei Sogni Perduti, è noto come le Montagne Tonanti. In una vallata racchiusa fra queste montagne giace il fatato reame di Haven, popolato da un nutrito gruppo di elfi Vyalia, che vivono in armonia con minoranze appartenenti ad altre razze (umani, nani, gnomi, halfling ed altre etnie elfiche). La valle non è accessibile normalmente, ma solo coloro che godono del favore degli Immortali e si trovano in grave pericolo vengono fatti entrare. Le leggende che si raccontano circa la valle parlano di un incredibile castello di marmo bianco splendente, di una bellissima principessa, di raccolti abbondanti e grandi feste e di una misteriosa razza di “Protettori” fatati, che vigila su questo luogo. A causa della sua natura unica, separata dal resto del Karameikos, la valle di Haven non è stata inclusa nel prospetto precedente.
   

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