Il 5°Clone



[Ambientazione] Demografia di Mystara - Parte I - Mondo Conosciuto: Glantri

 

 
GLANTRI
Fonti canoniche: GAZ1, GAZ3, GAZ4, GAZ5, GAZ9, GAZ10, GKoM, JA, PC4, PWAI, PWAII, PWAIII, RC, TM1, X1, X2.
 
Superficie: 301.993. kmq (come l’Italia odierna).
Popolazione: 794.520 ab. (89% umani, 7,2% elfi, 1,6% lupin, 2,2% altri).
Densità: 2,6 ab./kmq.
 
Breve storia demografica
Le valli montane continentali che successivamente sarebbero state note come il Glantri hanno una storia misteriosa e complessa. Dopo la Grande Pioggia di Fuoco (3000 PI) e lo slittamento dell’asse di Mystara, questa regione divenne un enorme ghiacciaio. I suoi primi abitanti – eccettuate forse bande di giganti e qualche drago isolato – furono alcuni clan di elfi, separatisi dalla migrazione di Ilsundal verso il Reame Silvano. Attorno al 2200 PI, essi giunsero nelle valli gelate del futuro Glantri e sfidarono il rigido clima locale, costituendo una peculiare civiltà.
In seguito, giunse dalla Davania un nuovo gruppo di elfi; come coloro che avevano seguito Ilsundal trecento anni prima, questo gruppo aveva rigettato le manie tecnologiche degli elfi del Grunland, pur senza abbracciare la Via della Foresta auspicata dall’altro gruppo. Partiti verso il 2500 PI, giunsero nelle valli ghiacciate del futuro Glantri, stanziandosi nelle zone maggiormente libere dalle nevi (nella zona delle attuali Terre Brulle).
Verso il 1950 PI, un altro sparuto gruppo di elfi emerse dalle caverne sotterranee nelle quali si era rifugiato più di un millennio prima: si trattava dei discendenti di quegli elfi che, stanziatisi presso il Blackmoor prima della catastrofe planetaria, avevano trovato scampo sottoterra dalle radiazioni nucleari. Di nuovo in superficie, essi cercarono di adattarsi al clima rigido, ma, essendo molto esigui di numero e diffidenti verso il mondo esterno, non incontrarono i loro cugini.
Negli anni seguenti alcune tribù umane – probabilmente discendenti degli Antaliani o degli Ethengariani – vennero a contatto con i due gruppi di elfi, coi quali guerreggiavano e scambiavano prodotti. Tuttavia, poco dopo l’arrivo degli umani, ebbe luogo nelle vicinanze del futuro Glantri un’invasione ben più minacciosa, portata dalla Grande Orda di Re Loark e dalle tribù di Akkila Khan (circa 1710 PI). Tribù di orchi e goblinoidi fecero il loro primo ingresso nelle valli ghiacciate della regione, scontrandosi con gli elfi. Questi, tuttavia, grazie alla loro migliore conoscenza del territorio, poterono resistere efficacemente agli attacchi e non dovettero subire la sorte della civiltà antaliana del Norwold.
Tuttavia, non furono gli orchi, bensì la distruttiva eredità di Blackmoor a spazzare via le civiltà elfiche da queste terre. Attorno al 1700 PI, un gruppo di elfi rinvenne un congegno tecnologico proveniente da ere passate negli anfratti delle future Terre Brulle. Maneggiandolo, finirono per causare una terribile esplosione, che distrusse la regione ed inondò di radiazioni tutto il territorio, dando inizio ad un ennesimo inverno nucleare. La catastrofe contaminò il territorio, creando le Terre Brulle come oggi sono conosciute.
Gran parte degli abitanti umani, orchi e goblinoidi vennero spazzati via o fuggirono verso est. Gli elfi eredi della migrazione di Ilsundal e quelli discendenti dei coloni nei pressi di Blackmoor trovarono scampo sottoterra. L’altro gruppo di elfi proveniente dalla Davania scomparve misteriosamente, forse attraverso un portale magico.
L’inverno nucleare rese inabitabili queste zone per un altro millennio. Verso l’800 PI, i ghiacci cominciarono a ritirarsi verso nord, rendendo la regione nuovamente aperta all’immigrazione. Tuttavia, per un altro millennio, nessuna civiltà si stabilì in questa remota regione, che divenne nota come le Terre Alte. Mentre le tribù orchesche e goblinoidi dominavano il sud del paese, è possibile che qualche tribù ethengariana o qualche gruppo di Heldannici, discendenti dei superstiti Antaliani, si sia fatto strada fino a queste valli. Molti degli orchi, dei goblinoidi e dei giganti che attualmente si trovano nel Glantri si sono stabiliti qui in questo periodo.
Nel 395 DI una civiltà umana aliena giunse nelle Terre Alte; erano i Flaem, discendenti dei Seguaci del Fuoco provenienti dalla devastata Vecchia Alphatia. Potenti maghi, ottennero rapidamente il controllo del territorio, stanziandosi nelle Terre Alte centrali (soprattutto fra i fiumi Isoile e Fen) e costituendo uno stato formato da sette ducati, retti da un arciduca. Poco dopo costruirono una grande capitale, Braejr, e cominciarono a scontrarsi con gli Ethengariani, che dominavano le steppe orientali, per il dominio dei pascoli situati oltre i Monti Colossus. I Flaem furono anche i primi a scoprire la Radiosità ed a trovare un modo efficace per sfruttare il suo potere.
Pochi anni dopo, venendo da chissà dove, i misteriosi elfi provenienti dalla Davania che avevano abbandonato queste terre in seguito alla catastrofe del 1700 PI, fecero nuovamente la loro comparsa, attraversando le impervie Terre Brulle e ricavandosi un dominio autonomo dai Flaem nelle terre sud-orientali fra il fiume Vesubia, il fiume Fen ed i Monti Colossus, poco insediate dagli umani. Essi chiamavano se stessi [i]Alhambra[/i] e presto nacquero motivi di contenzioso ed inimicizie fra essi ed i Flaem.
L’VIII secolo DI fu di importanza epocale per le Terre Alte, nelle quali si riversarono numerosi pionieri e coloni provenienti dal resto del Mondo Conosciuto ed oltre. I primi, negli anni 700-710 DI, furono i membri di un altro gruppo di elfi, appartenente alla fazione degli Erewan (a sua volta parte del clan alfheimese degli Erendyl), che giunsero nel Glantri sulle orme degli Alhambra. Accordandosi con questi ultimi, gli Erewan si stabilirono fra di essi e, poco dopo, cominciarono ad stabilirsi nelle terre comprese fra l’Isoile ed il Fiume Rosso. Si formò così un grosso regno elfico nel sud delle Terre Alte. Gli Erewan, inizialmente pochi, furono raggiunti nel corso dei due secoli successivi da un numero sempre crescente di elfi provenienti non solo dall’Alfheim, ma anche dal Wendar e dai clan elfici stanziati nella Traladara, tanto da riuscire quasi a raggiungere numericamente gli Alhambra.
Nel 728 DI, grazie ad un portale magico aperto sul mondo di Laterre (nella Dimensione del Mito), la famiglia d’Ambreville condusse nelle Terre Alte un ragguardevole numero di propri seguaci. Questi, che divennero noti come Averoignani – dal nome della loro terra d’origine, Averoigne – , si stanziarono nelle valli boscose dell’ovest col beneplacito dei Flaem.
Nel 730 DI giunsero nelle Terre Alte numerosi altri popoli. Un primo gruppo di Traladariani, guidato dai Gorevitch-Woszlany ed esule dalla Traladara in seguito ad eventi connessi con la diffusione del vampirismo, si stanziò nel nord-est, poco colonizzato dai Flaem, alle pendici della Catena Wendariana. Un secondo gruppo era invece formato da gente di stirpe thyatiana; una parte di essi erano esuli provenienti dalle colonie thyatiane situate nell’Ylaruam, sconvolte dalle guerre, che parlavano un dialetto particolare della lingua thyatiana (i futuri Caurentini); altri erano Hattiani e Thyatiani provenienti dalle terre metropolitane dell’Impero Thyatiano, partiti verso nord-ovest dopo aver ascoltato le voci che affermavano la presenza di terre libere in quantità disponibili nelle Terre Alte. Questi gruppi di stirpe thyatiana si stanziarono nelle valli del Fiume Rosso e dell’Arnus. La presenza di questi ultimi gruppi acuì notevolmente le tensioni fra i Flaem ed i popoli stanziati nel sud delle Terre Alte.
Insieme alle genti di stirpe thyatiana giunsero anche numerosi gruppi di lupin, anch’essi perlopiù di origine thyatiana, i quali si stanziarono in granparte fra gli umani e, in progressive relazioni con essi, generarono la maggior parte delle stirpi lupine attualmente note nel Glantri.
Infine, pochi anni dopo (743 DI), altri popoli alieni usarono lo stesso cancello dei d’Ambreville per arrivare su Mystara da Laterre. Si trattava dei Kaelici, guidati dal clan McGregor, e degli Anglais, giunti al loro seguito. Questi si stanziarono invece – sempre col beneplacito dei Flaem – nelle terre centrali, fra i fiumi Fen e Til, e alle pendici dei Monti Colossus.
Dopo anni di schermaglie, scoppiò una vera e propria guerra fra i popoli di stirpe thyatiana ed i Flaem (784 DI); gli elfi si mantennero neutrali. Sebbene l’iniziale vittoria arridesse ai Flaem, i coloni ottennero l’inatteso aiuto di un generale alphatiano, Halzunthram, giunto nelle Terre Alte per ordine del suo imperatore, al comando di svariati maghi da battaglia e truppe alphatiane (786 DI). A questo punto, anche gli elfi si unirono alla guerra contro i Flaem. Sconfitte le forze di Braejr, i vincitori si diedero alla costituzione di una repubblica, ma Halzunthram operò un colpo di stato, occupò il paese per il suo impero e si proclamò governatore della regione (788 DI).
Fu l’inizio della Guerra dei Quarant’Anni (788-828 DI), durante la quale, a più riprese e con alterni successi, Halzunthram ed i suoi sostenitori dovettero combattere contro gli altri popoli che abitavano le Terre Alte. Nel corso di questa guerra (801-802 DI), il signore degli Hattiani stanziati nel meridione delle Terre Alte acconsentì a scambiare le sue terre – che furono assegnate ai seguaci alphatiani di Halzunthram – con la regione settentrionale  nei pressi del Fiume Aalban, dove gran parte della gente hattiana emigrò.
Nello stesso 802 DI, voci riguardanti la scoperta dell’oro nelle Terre Alte attirarono nella regione un cospicuo numero di pionieri nani provenienti da tutto il Mondo Conosciuto; il destino volle che in quello stesso lasso di tempo una terribile pestilenza – che sembrava non colpire i nani – si diffondesse nelle Terre Alte già scosse dalla guerra in corso. I nani, accusati di essere i portatori della pestilenza, vennero cacciati e perseguitati in tutto il paese, la loro presenza cancellata dalla regione; un successivo decreto ne sancì l’espulsione definitiva dalle Terre Alte (828 DI). Ancor oggi fra i nani e gli abitanti del Glantri corre un odio atavico.
Alla fine della guerra, i coloni ebbero la meglio ed Halzunthram fu sconfitto. Il capo dell’alleanza vittoriosa, Alexander Glantri, divenne un eroe nazionale: in suo onore Braejr fu ribattezzata Città di Glantri e costituita la Repubblica di Glantri, una federazione delle varie regioni abitate dai diversi popoli che risiedevano nelle Terre Alte. Gruppi di ethengariani alleatisi con Glantri ottennero anch’essi, a guerra finita, la possibilità di stanziarsi nelle terre a nord di Città di Glantri, a sud-ovest dei Kaelici.
La repubblica divenne la prima magocrazia del Mondo Conosciuto in seguito al decreto noto come la “Luce di Rad” (858 DI), e gli anni seguenti videro la progressiva organizzazione dei principati come appaiono a tutt’oggi. Ripresosi dalla lunga guerra, il Glantri cominciò a prosperare sotto il nuovo regime, attraendo un rilevante numero di coloni dal Mondo Conosciuto (una nuova ondata migratoria ebbe inizio verso l’898 DI). In questo periodo si ebbe un certo crogiuolo culturale, le svariate etnie umane del Glantri cominciarono a mescolarsi fra di sé e nuove regioni furono colonizzate (fra queste la regione di Sablestone).
Da un secolo, ormai, la popolazione del Glantri si è stabilizzata, e la colonizzazione di nuove terre ha avuto un certo rallentamento. Attualmente, la magocrazia resta una terra in buona parte ancora selvaggia (soprattutto nelle zone montane) – una situazione ideale per i maghi che vogliono condurre indisturbati i loro esperimenti, lontani dalla civiltà – nella quale la stragrande maggioranza della popolazione resta confinata nelle valli e lungo le rive dei fiumi.
 
Distribuzione della popolazione
Una parte del territorio del Glantri ricade sotto la giurisdizione ed il governo dei feudatari maghi (baroni, conti, ecc.), la parte restante ricade invece sotto l’amministrazione del Consiglio dei Principi e del Parlamento. I più importanti feudatari, veri signori del Glantri e capi delle sue fazioni politiche, sono i principi, ognuno dei quali governa direttamente un vasto feudo. Nel prospetto seguente, sono indicate la superficie, la popolazione e la densità di ciascuno dei dieci principati:
·       Aalban: superficie 3.190 kmq; 35.480 ab.; densità 11 ab/kmq.
·       Belcadiz: superficie 3.190 kmq; 12.550 ab.; densità 3,9 ab/kmq.
·       Bergdhoven: superficie 2.900 kmq; 36.420 ab.; densità 12,6 ab/kmq.
·       Boldavia: superficie 3.770 kmq; 28.000 ab.; densità 7,4 ab/kmq.
·       Caurenze: superficie 3.190 kmq; 31.820 ab.; densità 10 ab/kmq.
·       Collina Nera: superficie 3.190 kmq; 27.390 ab.; densità 8,6 ab/kmq.
·       Erewan: superficie 3.335 kmq; 26.920 ab.; densità 8,1 ab/kmq.
·       Klantyre: superficie 3.770 kmq; 28.060 ab.; densità 7,4 ab/kmq.
·       Krondahar: superficie 3.770 kmq; 26.540 ab.; densità 7 ab/kmq.
·       Nouvelle Averoigne: superficie 3.698 kmq; 29.340 ab.; densità 7,9 ab/kmq.
Il resto della popolazione vive all’ombra dei feudi più piccoli oppure nei territori liberi, sotto l’amministrazione del Consiglio.
Come la maggior parte dei paesi del Mondo Conosciuto, anche il Glantri è dominato dagli umani; più che altrove, tuttavia, una cospicua quantità di elfi ed anche di membri appartenenti a razze più insolite risulta integrata nella società dei principati. La politica del paese, favorevole ed accogliente verso le razze magiche e gli individui competenti nell’uso delle arti arcane, può risultare paradossalmente tollerante nei confronti di persone normalmente escluse dalle altre società civili (come certi licantropi). D’altro canto, il Glantri appare a gran parte del mondo esterno un paese oscuro ed intollerante: la magia divina è proibita, così come qualsiasi forma di predicazione in favore di Immortali che non siano Rad – punita severamente dalla legge; i nani, dopo due lunghi secoli, sono ancora al bando dai principati ed ogni nano trovato all’interno dei confini glantriani viene preseguitato con particolare ferocia. Voci di strani esperimenti condotti da maghi senza scrupoli nelle loro isolate torri su ignari halfling e gnomi in tempi passati hanno indotto questi semi-umani – ed ogni altra creatura che, come loro, risulta possedere una certa resistenza alla magia arcana – a cancellare il Glantri dalla loro lista di paesi da visitare, ed a propagandarne un’immagine malefica e distorta.
La maggior parte della popolazione umana e semi-umana del Glantri è stanziata nelle valli fluviali scavate dalle acque fra le alte catene montuose, e nelle pendici di questi monti. In queste regioni, vi è una fitta rete di piccole cittadine e centri urbani, che raccolgono una quantità consistente della popolazione dei principati (16,7%); eccettuata la capitale, nel Glantri non ci sono comunque città eccezionalmente grandi, alla stregua dei paesi meridionali. Circa il 70% della popolazione lavora in una qualche misura nel settore agricolo, compresa una fetta (20-50%) degli abitanti delle piccole cittadine con meno di 3.000 abitanti.
Come si è detto, la densità della popolazione è molto alta attorno alla capitale (si arriva fino a 40 ab./kmq) e nelle valli, dove avviene la maggior quantità della produzione agricola (5,8-10 ab./kmq); meno insediate sono le pendici dei monti e le colline (1,5 ab./kmq), nonché la zona occidentale di Sablestone (4 ab./kmq), mentre le montagne sono praticamente selvagge (1 ab./kmq o meno). La densità tende ad aumentare nei pressi dei corsi d’acqua, a diminuire nelle foreste.
·       Umani: Gli umani sono anche nel Glantri la razza più numerosa (707.540 ab.). Tuttavia, forse come in nessun altro paese del Mondo Conosciuto (tranne forse l’Impero Thyatiano), la popolazione umana è suddivisa in un complesso mosaico di culture, ognuna delle quali è profondamente attaccata alla propria lingua, alla propria storia ed alle proprie tradizioni. Tutto questo fa sì che il territorio della nazione sia suddiviso in una serie di zone culturali, in ognuna delle quali è stanziata prevalentemente un’etnia. Un’eccezione è rappresentata dalla regione occidentale di Sablestone, di recente insediamento, dove le varie sono rappresentate più o meno in modo paritario.
L’etnia umana prevalente nel Glantri sono i Flaem (25%), un popolo affine agli alphatiani e particolarmente esperto nell’uso delle magie del fuoco, che colonizzò per primo le Terre Alte seicento anni fa; i Flaem sono stanziati perlopiù nella regione di Bergdhoven, ma anche buona parte del resto della popolazione dei principati a nord dei fiumi Isoile e Vesubia appartiene a questa etnia.
Un altro gruppo umano molto numeroso sono i Thyatiani (14%), ovvero i coloni di stirpe thyatiana che giunsero nelle Terre Alte trecento anni fa; la maggior parte di essi vive nella Caurenze, nelle valli del Fiume Rosso e dell’Arnus, e nelle terre attorno a Città di Glantri. Non si trattava nemmeno in origine di un gruppo troppo omogeneo, essendo composto tanto dagli esuli thyatiani che avevano abbandonato le colonie alasiyane dell’Impero, sia da genti provenienti dal territorio metropolitano di quest’ultimo. I primi, che chiamano se stessi Caurentini, rappresentano la maggioranza della popolazione della Caurenze e dei suoi dintorni (circa il 50% dei Thyatiani); i secondi (l’altro 50%), che si identificano semplicemente come Glantriani, popolano piuttosto le regioni attorno alla capitale. Sebbene appartengano ad una medesima stirpe, questi due gruppi si sono leggermente diversificati culturalmente col passare del tempo, tanto che oggi parlano due dialetti diversi del thyatiano.
L’altro popolo proveniente dall’Impero Thyatiano sono gli Hattiani (11%); inizialmente stanziati a fianco dei loro compatrioti nel Glantri sud-occidentale, nel corso della Guerra dei Quarant’Anni emigrarono progressivamente nel nord, nella regione del Fiume Aalban; perciò, oggi sono noti come Aalbanesi.
Gli Averoignani (11%) sono la più numerosa fra le stirpi umane giunte da Laterre; da sempre sotto la guida della famiglia d’Ambreville, essi abitano perlopiù le regioni pianeggianti e le colline boscose alla fonte del fiume Isoile.
Un gruppo numeroso nel Glantri è anche costituito dai Traladariani (10%), giunti poco meno di tre secoli fa e stanziatisi nella Boldavia, la regione nord-orientale compresa fra la Catena Wendariana ed le steppe ethengariane. Ormai identificano se stessi come Boldaviani, ma hanno mantenuto molte delle usanze della loro patria.
Data l’inimicizia che corre da secoli fra i Flaem prima ed i principati poi con gli Ethengariani, può sorprendere che un certo numero di abitanti delle steppe (9%) risieda nel Glantri. Gli antenati di questi Ethengariani ottennero secoli fa delle terre ad ovest dei Monti Colossus per aver aiutato gli alleati contro Halzunthram, e da allora sono rimasti fedeli al Glantri. La maggior parte di essi abita il Krondahar, ma altrettanti risiedono ad est dei Monti Colossus ed il Boldavia, ai confini con le steppe ethengariane.
Giunti da Laterre qualche tempo dopo gli Averoignani, i Kaelici (8%) abitano soprattutto la regione del Klantyre. Pur proveniendo da uno stesso mondo, hanno una cultura ed una lingua del tutto diversa da quella degli Averoignani.
Gli Alphatiani (7%) abitano perlopiù il principato della Collina Nera e le zone limitrofe; essi sono giunti tutti quanti al seguito di Halzunthram circa due secoli fa. La maggior parte della popolazione alphatiana è del ceppo comune (con la pelle color rame), ma vi sono anche alcune famiglie di ceppo puro (con la pelle bianca, come gli Aendyr).
Gli Anglais (4%) sono un’etnia minore giunta nella Terra Alta assieme ai Kaelici; provengono da una zona di Laterre prossima alle terre kaeliche di quel mondo, ma hanno una cultura e parlano una lingua leggermente differenti. Abitano soprattutto le terre a sud del Krondahar, attorno al Fiume Fen.
Infine, un piccolo numero di stranieri risiede nel Glantri (1%). Si tratta soprattutto di Sindhi, che abitano la regione occidentale di Sablestone e qualche valle del Massiccio Kurish, e di Darokiniani, stabilitisi nei centri urbani del Glantri per perseguire i loro commerci. Un esiguo numero di individui alti e robusti, dalla chioma bionda, abita il nord del paese; forse sono discendenti delle popolazioni di ceppo antaliano che anticamente si spinsero in queste zone.
·       Elfi: Il Glantri ospita una delle popolazioni elfiche più numerose del Mondo Conosciuto (57.460 ab.). Due clan di elfi abitano i principati: gli Alhambra (57,6%) e gli Erewan (42,4%). Inizialmente formavano un unico principato, che poi si è scisso poco più di un secolo fa a causa delle tensioni intestine fra i due gruppi.
Gli Alhambra sono stati fra i primi abitanti del Glantri; abbandonarono la regione millenni fa, per farvi ritorno circa 500 anni or sono. Hanno usanze insolitamente simili agli umani per essere elfi; costruiscono città, amano la vita urbana ed il colore della loro pelle e dei loro capelli ricorda più gli umani del meridione che non gli elfi. Gli Alhambra abitano soprattutto il principato di Belcadiz e le regioni circostanti, fra il Fiume Vesubia ed i Monti Colossus; un certo numero di essi (18%) – che ha riscoperto la propria ancestrale affinità per uno stile di vita più tradizionalmente elfico – vive assieme agli Erewan nel loro principato.
Gli Erewan provengono invece dall’Alfheim; sebbene si siano adattati a vivere nei principati, hanno cercato di ricostruire qui una piccola patria elfica che ricordasse loro in qualche misura l’amata Foresta di Canolbarth. Vivono soprattutto nel principato di Erewan e nelle regioni a sud-ovest di esso, alle pendici delle Sierre d’Argento. Nel corso dei secoli, il loro numero è stato incrementato da una piccola stabile immigrazione di elfi provenienti da vari clan elfici stanziati nel Mondo Conosciuto, tanto che oggigiorno sono di poco inferiori di numero ai loro cugini Alhambra.
·       Lupin: Il Glantri è la patria di una delle più numerose comunità di lupin del Mondo Conosciuto (12.500 ab.); alcune specie di lupin sono native proprio di questa regione, mentre altre vi sono giunte durante i secoli. Perlopiù tendono a vivere nei territori liberi, fuori dal diretto controllo dei feudatari o dei principi – ma ci sono eccezioni.
Le specie di lupin native del Glantri includono il Montanaro Glantriano (20%), diffuso in villaggi sulle Alpi Glantriane; il Glabro di Cimarron (25%), che abita al confine con l’Ethengar, soprattutto in Boldavia; il Segugio di Klantyre (30%), che abita il Klantyre, ma si trova anche in Boldavia e nella capitale; ed il Pastore Flaemico (15%), frequente nei principati di Nouvelle Averoigne, Aalban, Bergdhoven e nelle zone limitrofe.
Un numero inferiore di lupin è costituito invece da stirpi straniere: il Pastore di Heldann (2%), nella valle dell’Isoile; il Doggerman (3%), nelle regioni popolate dagli Aalbanesi; il Das Hund (1%), diffuso un po’ ovunque nei feudi e nei principati; il Wolvenfolk (1%), il Borzoi (1%), il Gran Segugio (1%) e lo Zvorniski Gonich (1%).
·       Orchi: Molti orchi (5.000 ab.) abitano il Massiccio Kurish, divisi in tribù di 100-300 individui. Altri, provenendo dalle Terre Brulle, scendono spesso fino alle pendici dei Colossus o verso la Caurenze e la Collina Nera per saccheggiare. Appartengono quasi tutti alla specie Orcus Porcus (95%), tranne alcuni, che appartengono invece a quella Orcus Imperator Rex (5%). In genere agiscono autonomamente o si alleano con gruppi di giganti.
·       Goblin: I goblin sono numerosi (4.000 ab.) e diffusi nel Massiccio Kurish e nella Catena Wendariana, divisi in tribù di 40-400 individui. Appartengono alle specie Goblinus Occidensis (35%, tutti nel Massiccio Kurish), Goblinus Goblinus (40%, sparsi fra le due catene montuose) e Goblinus Oriensis (25%, tutti nella Catena Wendariana).
·       Licantropi: Il Glantri ospita una cospicua popolazione di licantropi (2.500 ab.), soprattutto lupi mannari. Alcune forme di licantropia sono giunte al seguito degli Averoignani o dei Flaem, e poi si sono diffuse nel paese. La Vallée des Loups, a nord della Nouvelle Averoigne, è uno dei luoghi dove i licantropi abbondano maggiormente (pare che in certe zone addirittura metà della popolazione sia affetta da questo morbo… ).
·       Hobgoblin: Diverse tribù di hobgoblin (2.000 ab.), che contano 50-150 individui ciascuna, abitano il Massiccio Kurish e la Catena Wendariana; appartengono tutti alla specie Goblinus Grandis e sono spesso alleate con gli altri goblinoidi.
·       Bugbear: Un certo numero di bugbear (1.000 ab.), riuniti in bande di 20-50 individui ed appartenenti alla specie Ursus Bipedus Bugburbianus, abitano il Massiccio Kurish; alcuni si trovano anche nella Catena Wendariana. Solitamente servono come mercenari altri goblinoidi od orchi.
·       Rakasta: Qualche tribù di Rakasta delle Montagne (750 ab.) abita gli anfratti del Massiccio Kurish; perlopiù evitano il contatto con gli umani e le altre razze.
·       Ogre: Alcune tribù di ogre (500 ab.) abitano il Massiccio Kurish; ognuna conta circa 10-30 membri. Appartengono tutti alla specie Homo Monstrum Brutalis.
·       Giganti delle colline: Sono i più numerosi fra i giganti del Glantri (250 ab.); divisi in tribù di 30-40 membri, vivono un po’ dappertutto.
·       Troll: Gruppi di troll (250 ab.) abitano i sistemi di caverne del Massiccio Kurish, errando solitari o riuniti in bande di 2-5 individui. Perlopiù si trovano come alleati degli orchi, dei goblinoidi o dei giganti, ed appartengono tutti alla specie Monstrum Carnivorus Maximus.
·       Giganti delle rocce: Sono numerosi (200 ab.) e diffusi un po’ ovunque nelle zone meno abitate delle catene montuose; perlopiù si tratta di tribù aggressive di 30-40 membri, che non esitano a far lega con gli altri giganti, orchi e goblinoidi per attaccare gli insediamenti umani.
·       Giganti del gelo: Non sono troppo numerosi (120 ab.), ma, divisi in tribù di 10-30 individui, abitano i grandi ghiacciai dei Monti Colossus ed altre aree montane dove i ghiacci sono perenni.
·       Ettin: Pochi gruppi (200 ab.) di questi selvaggi giganti sono sparsi un po’ ovunque nelle zone meno abitate; vagano solitari o in gruppi di 2-5.
·       Altre razze: ciclopi minori (a piccoli gruppi di 2-5) e maggiori (in genere solitari) sono sparsi per le principali catene montuose; pochi giganti del fuoco abitano gli anfratti vulcanici del Massiccio Kurish e della Catena Wendariana. I più temibili abitanti delle montagne sono tuttavia i giganti delle montagne, pochissimi e rari, che abitano le alture e le grotte più lontane dalla civiltà, solitari o in piccoli gruppi familiari (2-5 individui); spesso dominano altri piccoli gruppi di giganti.
 

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