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[Ambientazione] Demografia di Mystara - Parte I - Mondo Conosciuto: Alfheim

 
ALFHEIM

Fonti canoniche: CM7, CM9, GAZ1, GAZ3, GAZ5, GAZ6, GAZ8, GAZ10, GAZ11, GAZ13, IM2, O2, PC1, RC, TM1, TM2, X1, X10.
 
Superficie: 60.839 kmq (un po’ più piccolo dell’odierna Lettonia).
Popolazione: 137.950 ab. (87% elfi, 7,2% umani, 2,2% centauri, 2,2% metamorph, 1,4% altri).
Densità: 2,3 ab./kmq.
 
Cenni storici
La regione che oggi ospita la fatata e lussureggiante Foresta di Canolbarth sarebbe apparsa in modo molto diverso ad un visitatore di duemila anni fa. Dove oggi si ergono i massicci alberi accuditi dagli elfi, un tempo si estendeva un’arida steppa polverosa, spazzata dai venti e percorsa solo da scarse tribù di barbari umani, goblinoidi ed orchi. Nonostante alcune civiltà – come quella nithiana – stessero fiorendo ai margini di questa regione, nessuna si era mai interessata al suo possesso, essendo completamente priva di risorse.
L’arrivo degli elfi nell’800 PI mutò per sempre il volto di questa regione. Giunti dal lontano Reame Silvano grazie al Ponte dell’Arcobaleno nelle terre del Mondo Conosciuto sud-orientale che sarebbero diventate Thyatis, gli elfi guidati da Mealiden si stanziarono in questa steppa e, grazie alle loro potenti magie vegetali ed atmosferiche, fecero crescere nel giro di brevissimo tempo una foresta alimentata da fiumi e falde sotterranee e piogge magiche laddove prima c’era una terra arida ed inospitale. I mutamenti microclimatici indotti dalla improvvisa creazione della Foresta di Canolbarth sono inclusi da alcuni fra le cause del progressivo inaridimento delle pianure dell’attuale Ylaruam e, in ultima analisi, fra quelle della caduta dell’Impero Nithiano.
Nel corso dei secoli, gli elfi difesero con tenacia e successo il paradiso silvestre che avevano creato da tutti i nemici esterni – goblinoidi, umani, nani. Poco dopo il loro arrivo, capirono che, sebbene l’innalzamento della Foresta di Canolbarth li proteggesse dalla maggior parte delle incursioni esterne, non doveva ricrearsi la situazione del Reame Silvano, dalla quale erano stati costretti a fuggire. In particolare, le terre attorno al neonato Alfheim sembravano pullulare di orchi ed altri umanoidi. Gli elfi, allora, appoggiarono astutamente in funzione antiorchesca l’ascesa delle comunità dei Durrankin situate nelle pianure ad ovest della loro foresta; essi cercarono di fare coalizzare gli umani sotto il governo di un unico clan (quello degli Eastwind), in modo da poter opporre un fronte compatto alla violenza degli orchi. Le loro azioni furono sostanzialmente alla base della formazione del Regno di Darokin.
I Darokiniani ebbero peraltro spesso bisogno del loro aiuto; ad esempio, nel 102 DI fu la mediazione degli elfi che permise alle varie fazioni umane in lotta di accordarsi sull’elezione di un re, il che li salvò dalla furia degli orchi. Questi stessi umani che essi avevano aiutato, peraltro, non furono sempre disposti alla riconoscenza; in particolare, nel 501-04 DI i Darokiniani, calavcando pretestuose accuse, tentarono senza successo di conquistare la foresta degli elfi. La ferita inflitta da questa guerra – che gli elfi non presero mai sul serio – fu presto ricucita e l’amicizia col Darokin, di cui gli elfi avevano parecchio bisogno, rinsaldata.
La prima vera minaccia al dominio elfico in questa regione non venne da questo mondo, tuttavia. Fu portata dal mago Illodius nel 550 DI, il quale, alla testa di un esercito di uomini-bestia provenienti da un altro piano, giunse da un portale, dando inizio alla conquista della Canolbarth. Anche se alla fine gli elfi sventarono l’attacco di Illodius, la devastazione portata dal suo esercito lasciò nel mezzo della Canolbarth una vasta zona priva di alberi: in questo punto venne in seguito edificata Alfheim Town, una grande stazione commerciale collegata col Regno del Darokin grazie alla quale gli elfi poterono proficuamente intrattenere scambi con le culture vicine. La città venne presto popolata da un gran numero di umani, halfling, gnomi e nani provenienti da altre terre. Persino ad un piccolo numero di orchi – sopravvissuti di una sfortunata spedizione contro l’Alfheim (risalente al 390 DI) – fu permesso di risiedere in città (dopo essere stati sfruttati per i lavori forzati per qualche tempo).
Dieci anni dopo l’invasione degli uomini-bestia (560 DI), anche i misteriosi elfi dell’ombra tentarono di attaccare l’Alfheim a partire dalle loro basi sotterranee; con l’aiuto degli umani del Darokin, essi furono respinti con gravi perdite. Nel 600 DI, in seguito alla conquista del remoto Reame Silvano da parte del mago Moorkroft, i superstiti dell’ultimo clan rimasto nella vecchia patria elfica raggiunse i suoi cugini nell’Alfheim grazie all’antico Ponte dell’Arcobaleno. Inoltre, grazie al tradimento di alcune spie elfiche dell’ombra, re Celedryl riuscì a rendersi conto della vastità della rete spionistica degli elfi dell’ombra nell’Alfheim e nelle regioni circostanti (675 DI); grazie ad una epurazione, molte spie vennero catturate ed i loro contatti individuati – ciò nonostante, lo stesso monarca si rese conto che la purga stessa aveva avuto un successo solo parziale.
In seguito, la popolazione dell’Alfheim è rimasta stabile. Com’è noto, infatti, gli elfi non sono particolarmente prolifici durante la loro lunghissima esistenza, e la loro filosofia di equilibrio ed amicizia col mondo naturale fa sì che ogni eccessiva concentrazione della popolazione o drenaggio di risorse dalla foresta venga evitato. Anche per questo, la Foresta di Canolbarth, pur essendo per eccellenza la patria degli elfi del Mondo Conosciuto, resta comunque un luogo assai selvaggio per i visitatori esterni. L’unico evento che ha suscitato qualche tensione politica è stata l’acquisizione formale delle Terre Orchesche da parte del Darokin, un fatto che ha suscitato in alcuni clan l’impressione che la repubblica stesse facendo i primi passi per circondare l’Alfheim ed annetterlo – impressioni che sono state presto smentite dalla reale situazione delle Terre Orchesche, completamente fuori dal controllo darokiniano.
 
Distribuzione della popolazione
L’Alfheim è costituito nella sua interezza dalla vasta, fitta ed incantata Foresta di Canolbarth, al cui interno regnano sovrani gli elfi. A parte alcune razze amiche degli elfi, come i centauri ed i metamorph, il resto degli abitanti non-elfi della Canolbarth è concentrato nelle abitazioni di Alfheim Town. La foresta vera e propria, invece, è abitata perlopiù soltanto dagli elfi; la densità della loro popolazione è bassa, come già spiegato, poiché un’espansione demografica eccessiva (come quella degli umani) finirebbe per rovinare il solido rapporto di equilibrio che gli elfi intrattengono con la fauna, la flora e le loro risorse; gli elfi non coltivano alcunché, e vivono quasi esclusivamente di caccia e raccolta. I principali clan elfici hanno come sede alcuni centri “urbani” sparsi nella foresta, che variano dai 500 ai 3.000 ab. ciascuno; nessun umano, tuttavia, considererebbe seriamente tali centri delle “città”, poiché essi (edificati interamente in legno o dentro gli Alberi Focolare) sono a tal punto integrati con l’ambiente circostante da rappresentare una parte di esso. Per questo, sebbene la percentuale della popolazione urbana sia sulla carta assai alta (37,3%) considerato lo stile di vita degli elfi, soltanto Alfheim Town, coi suoi 15.000 ab., può essere considerata una città vera e propria, il che riduce la popolazione urbana al 10,9% (costituita peraltro quasi interamente da non-elfi).
·       Elfi: Gli elfi costituiscono la maggior parte della popolazione dell’Alfheim (120.000 ab.); soltanto tremila di essi vivono nei quartieri elfici di Alfheim Town, mentre il resto abita spensierato i recessi della foresta incantata, lontano dai commerci e dagli umani. La popolazione elfica è divisa in circa 17 clan, sette dei quali (Chossum, Erendyl, Feadiel, Freccia Rossa, Grunalf, Lungamarcia e Mealidil) sono i clan più influenti e numerosi (ciascuno conta circa 10-15.000 membri); gli altri clan sono circa una decina, e sono assai più piccoli dei precedenti (500-4.000 membri ciascuno).
In genere sono i clan maggiori ad avere più contatti col mondo esterno, anche per necessità politiche; i clan più piccoli preferiscono invece avere a che fare il meno possibile con gli altri clan – per non parlare delle altre razze. Proprio perché la maggior parte degli elfi dell’Alfheim preferisce evitare i contatti troppo stretti con gli umani, non esiste una popolazione rilevante di mezzelfi nell’Alfheim e la loro natura è divenuta sempre più oggetto di congetture e leggende.
·       Umani: Un discreto numero di umani (10.000 ab.) abita i quartieri di Alfheim Town, costituendo la proporzione maggiore dela popolazione cittadina. Parecchi di loro sono discendenti di famiglie stabilitesi in città in epoche passate; circa il 60% degli umani di Alfheim Town abita la città da qualche generazione e considera a pieno diritto la città come la propria patria. Il resto è costituito da stranieri che si trovano in città per commerciare o condurre affari di qualche tipo, o da personale politico, religioso e diplomatico.
Proprio perché una parte di questi umani si trova in città solo temporaneamente e l’altra rappresenta un miscuglio di varie etnie umane, è difficile stabilire le proporzioni etniche di questa popolazione di umani. Approssimativamente, vi si trovano un cospicuo numero di Darokiniani (66%), seguito da Glantriani (15%), Thyatiani (12%), Karameikesi (4%), Alasiyani (2%) e Minrothaddani (1%).
·       Centauri: Svariate tribù di centauri (3.000 ab.), che contano circa 30-200 membri ciascuna, abitano i luoghi meno percorsi della Foresta di Canolbarth, intrattenendo ottime relazioni con gli elfi. Circa 300 di essi risiedono ad Alfheim Town.
·       Metamorph: Un rilevante gruppo di questi mutaforma amici degli elfi (3.000 ab.) risiede nella Foresta di Canolbarth in propri insediamenti di piccole dimensioni (50-200 ab. ciascuno).
·       Halfling: Un piccolo gruppo di halfling (800 ab.), perlopiù provenienti dalle Cinque Contee, risiede ad Alfheim Town.
·       Gnomi: Una comunità di gnomi (400 ab.), risiede ad Alfheim Town.
·       Nani: Nonostante l’atavica inimicizia che divide elfi e nani, una piccola comunità di nani (300 ab.) risiede ad Alfheim Town per condurre i propri affari.
·       Chevalle: Un discreto numero di queste creature (250 ab.) protettrici dei cavalli e delle razze silvestri erra per l’Alfheim; una cinquantina di essi risiede ad Alfheim Town.
·       Orchi: Alfheim Town ospita persino una piccola comunità di questi umanoidi (200 ab.), in genere odiati in tutti i paesi civilizzati. Appartengono tutti alle specieOrcus Porcus (75%) e Orcus Rubeus Vulgaris (25%).
·       Altre razze: La cosmopolita Alfheim Town ospita alcuni mezzorchi – individui di sangue misto nati dall’unione, solitamente, di una femmina umana con un maschio orco. In tutta la foresta e nei principali clan, inoltre, è possibile incontrare elfi dell’ombra inviati allo spionaggio dal loro reame sotterraneo.
 
Appendice: La Corte Fatata
Si dice che la Foresta di Canolbarth, da luogo incantato qual è, ospiti anche un certo numero di fate, spiritelli ed esseri affini appartenenti alla cosiddetta Corte Fatata, che contribuiscono ad aiutare gli elfi contro i pericoli esterni ed a rendere la foresta ancor più pericolosa per i visitatori male intenzionati. La presenza di questi fatati è un fatto; nondimeno, essi non abitano l’Alfheim vero e proprio, ma una sorta di “terra di mezzo” fra Mystara ed il loro mondo, nota come le Terre dei Sogni. Tale luogo non sta fisso in un singolo posto, la sua posizione muta di quando in quando, rendendo difficile il contatto con esso. Poiché le Terre dei Sogni rappresentano un mondo a sé stante rispetto all’Alfheim, i loro abitanti non sono stati inclusi nel prospetto soprastante.

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