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[Ambientazione] Demografia di Mystara - Parte I - Mondo Conosciuto: Casa di Roccia

 

CASA DI ROCCIA
Fonti canoniche: DM#171, DM#175, DM#184, DM#199, GAZ1, GAZ2, GAZ3, GAZ6, GAZ7, GAZ8, GAZ10, GAZ12, KKoA, DotE, HW, JA, PWAI, PWAII, PWAIII, RC, TM1, TM2, X1, X10.
 
Superficie: 106.507 kmq (un po’ più grande della Iugoslavia odierna).
Popolazione: 680.850 ab. (93,4% nani, 3,6% umani, 3% altri).
Densità: 6,4 ab./kmq.
 
Cenni storici
La rinascita della razza nanica:
Poco è noto della regione dei monti Altan Tepes e Makkres e dei loro abitanti prima che vi giungessero i nani per abitarvi. È facile presumere che zona abbia conosciuto un disgelo relativamente rapido rispetto ad altre zone del Mondo Conosciuto dalla simile conformazione montuosa (come le Terre Alte), e che quindi le ampie vallate scavate fra i monti siano state presto (nel giro di due o tre secoli) nuovamente abitabili dopo la catastrofe della Grande Pioggia di Fuoco.
Furono i nani i primi abitanti a vedere le vallate della futura Casa di Roccia. Non si trattava degli antichi nani, già presenti all’epoca di Blackmoor – i quali erano stati profondamente colpiti dalle conseguenze delle radiazioni e si stavano lentamente estinguendo – , bensì di una nuova razza di nani, discendente della precedente ma potenziata e risanata dal suo protettore Kagyar. Questi pose gran parte dei suoi protetti nelle caverne e nei cunicoli dello Sperone di Denwarf, la catena di picchi che tagliano in due la moderna Casa di Roccia. Qui, Kagyar modificò il territorio, rendendolo ricco di cavità sotterranee e fonti d’acqua, in modo che i nani potessero rapidamente prosperare.
Nei secoli seguenti, sotto la guida di Denwarf, il mitico golem di granito posto a capo del popolo nanico da Kagyar stesso, i nani si espansero nelle catene montuose circostanti, dando inizio ad una strepitosa fase di ascesa demografica.
Dopo quattro secoli, Denwarf scoprì la grande caverna che battezzò Dengar (“Casa di Roccia”), nominò per il suo popolo un monarca della famiglia Everast e scomparve negli oscuri recessi sotterranei sotto Dengar.
Sotto i primi re, si cercò di allentare la pressione demografica e pianificare l’espansione della popolazione nanica. Già sotto il regno di Denwarf molti nani si spinsero verso le pendici montuose delle Terre del Nord (1500 PI), e l’emigrazione di altri gruppi di nani, perlopiù pionieri spinti dalla sete di oro, continuò nei secoli seguenti.
 
Gli anni delle battaglie:
Nei secoli successivi i nani vennero in contatto con successive ondate di orchi e goblinoidi, che ne frenarono l’espansione verso ovest e nord-ovest; a questo periodo risale l’atavico odio che divide ancor oggi i nani dagli orchi. Sotto il regno di Blystar III (ca 1000 PI), i nani dovettero affrontare ripetute ondate di umanoidi desiderosi di distruggere la loro patria. Questa situazione fu aggravata dalla fuga dei numerosi e violenti gnoll dall’Impero Nithiano, i quali, penetrando dal sud, misero seriamente il pericolo la civiltà nanica. La tenacia dei nani e soprattutto la brillante e salda guida del re permise ai nani di resistere in quest’ora oscura e di ricacciare gli invasori oltre le montagne (le scorrerie a partire dalle Terre Brulle sarebbero comunque continuate per altri 500 anni).
Un fatto degno di nota in questo periodo fu l’emigrazione di un grosso numero di nani che si erano impegnati a contenere le incursioni degli gnoll provenienti dal meridione; cacciati questi umanoidi oltre le montagne che formavano il confine settentrionale della civiltà traldar (Cime Nere e Cruth), le forze naniche rimasero a guardia dei passi montani settentrionali, per assicurarsi che gli gnoll, che ormai avevano invaso la Traladara, non tornassero più indietro; quando Re Halav vinse finalmente gli gnoll, essi contribuirono ad aiutare i Traldar sopravvissuti contro gli gnoll rimasti. Ci vollero tuttavia cinquant’anni perché il pericolo degli gnoll fosse definitivamente cessato. I nani stanziati sulle Cime Nere, ormai stabilitisi lì da anni con le loro famiglie, decisero di non tornare in patria, e cercarono fortuna ad ovest, sotto la guida di Loktal Scudodiferro, che divenne sovrano della meridionale Terra Scintillante (929-12 PI, le attuali Cinque Contee).
La lotta all’ultimo sangue contro gli orchi ed i goblinoidi fu infine favorevole ai nani, che stroncarono l’ultima, grande invasione comandata dalla regina Ubdala alla battaglia del Passo Sardal (492 PI).
 
L’apertura dei nani al mondo esterno:
Terminati gli anni delle battaglie, i nani estesero i loro contatti con gli abitanti pacifici delle terre circostanti, in particolare le culture umane e gli elfi dell’Alfheim. Da queste razze appresero il segreto della scrittura, che fecero propria sotto forma dell’alfabeto runico da essi creato. Dopo aver consolidato e perfezionato il loro dominio della Casa di Roccia, i nani ripresero lentamente e con cautela ad inviare pionieri nelle terre circostante, spesso col consenso e l’approvazione dei governanti indigeni. Le principali comunità di nani che si costituirono in questo periodo furono quella della Traladara (i nani di Fortefondo) e quella del Buhrohur (a Thyatis). Molti altri gruppi di nani, meno numerosi, si insediarono anche fra gli umani del Norwold, del Darokin e dell’Alasiya. Questa politica di insediamento venne favorita esplicitamente e sistematicamente dalla monarchia a partire dal 200 DI circa.
Non sempre queste ondate di espansione ebbero buon fine. La più tragica ricordata negli annali della storia nanica fu quella diretta verso le Terre Alte (802 DI): numerose bande di nani penetrarono nel paese spinti dalle voci della scoperta dell’oro sulle montagne del paese, mentre questo si trovava nel bel mezzo di una tremenda guerra civile. Penetrando contemporaneamente ad una grave pestilenza alla quale i nani sembravano essere immuni, i coloni furono oggetto di aspre persecuzioni che, nel giro di vent’anni, li cacciarono completamente dalle Terre Alte. A causa di questo evento non corre ancor oggi buon sangue fra i nani ed i Glantriani. In ordine di tempo, l’ultima cospicua ondata migratoria è quella che si è diretta verso il regno alphatiano di Gagliardia (950 DI), in relazione al quale l’imperatrice Eriadna ha formalmente emanato un decreto di invito e benvenuto della “gente piccola” (gnomi, halfling e nani).
Sebbene la popolazione nanica sia molto numerosa oggigiorno e saldamente in possesso della Casa di Roccia e dei suoi recessi sotterranei, buona parte delle catene montuose periferiche rivendicate dal regno dei nani sono abitate da tribù di orchi, goblinoidi e giganti, che rappresentano un costante pericolo per i villaggi più solitari dei nani.
 
Distribuzione della popolazione
Pur essendo un paese prevalentemente montuoso, la Casa di Roccia ospita almeno due enormi vallate, al centro delle quali giacciono due grandi laghi; qui sorgono numerosi villaggi e le più grandi città del paese. Gran parte della popolazione nanica e non abita le pianure e le colline attorno a questi laghi. D’altro canto, una parte rilevante delle catene montuose periferiche (le propaggini meridionali ed occidentali degli Altan Tepes ed i Makkres orientali) è scarsamente occupata dai nani, ed abitata da orchi, goblinoidi e giganti. La monarchia nanica, nel complesso, controlla saldamente circa i due terzi del territorio che rivendica.
Numerosissimi sono i tunnel e le caverne che percorrono il sottosuolo della Casa di Roccia; tutte le città ed anche molti fra i villaggi più piccoli sono dotati di uno o più livelli sotterranei, e tutti quanti sono collegati alla vasta rete sotterranea che corre sotto il paese.
La superficie controllata dalla monarchia ospita la maggior parte degli abitanti, con una densità media di circa 8 ab./kmq; il sottosuolo ospita aree densamente popolate (soprattutto in prossimità delle città e degli insediamenti minerari, che ne rappresentano circa un quarto della superficie, con circa 6 ab./kmq), ed una vasta parte di cunicoli scarsamente popolati (circa 1 ab./kmq).
Buona parte della popolazione della Casa di Roccia (18,6%) è raccolta nelle città grandi e piccole del paese. Questa alta percentuale urbana in un paese con un settore agricolo tutto sommato piccolo è dovuta soprattutto alle tecniche di coltivazione avanzate ed ai fertilizzanti chimici che i nani usano in agricoltura; il risultato è che la resa del grano dei nani è assai buona se confrontata con quella delle altre razze, e che il 10% dei nani soltanto è impiegato in attività agricole (e produce così ben il 60% del fabbisogno di cereali della popolazione!). Il resto del fabbisogno è garantito dai contadini umani che abitano le valli (10%), mentre buona parte viene importata dall’estero.
·       Nani: I nani rappresentano la razza di gran lunga dominante della Casa di Roccia (635.970 ab.); essi abitano in gran numero le valli centrali del paese, e sono praticamente gli unici fra gli abitanti civilizzati ad abitare le pendici dei monti ed il sottosuolo.
·       Umani: Un gran numero di umani (24.480 ab.) abita la Casa di Roccia; circa il 40% di essi risiede nelle città dei nani, dove pratica qualche tipo di attività artigiana, mentre il resto è costituito da contadini che implementano coi loro raccolti la produzione agricola della nazione. Tutti immigrati nella patria dei nani in qualche epoca passata, questi umani appartengono a svariate etnie (30% Darokiniani, 29% Thyatiani, 25% Normanni, 8% Alasiyani, 5% Ethengariani, 2% Traladariani, 1% altri).
·       Orchi: Gli orchi abitano in gran numero (5.000 ab.) la regione degli Altan Tepes occidentali, al confine con le Terre Orchesche e la regione dei monti Passonanico. Si tratta sia di orchi comuni appartenenti alla specie Orcus Porcus (10%) che di orchi gialli appartenenti alla specie Orcus Facies Ratis (90%); sono divisi in grosse tribù di 300-800 individui, più organizzate che altrove.
·       Goblin: Numerose tribù di goblin (4.000 ab.) vivono negli Altan Tepes, ad ovest dei fiumi Stahl e Norden, ed a sud dei fiumi Nithia e Larodar. Appartengono alla specie Goblinus Goblinus e sono divisi in tribù di 100-800 individui.
·       Sasquatch: Parecchi di questi pacifici umanoidi (3.500 ab.) abitano una zona vulcanica e desolata degli Altan Tepes a nord-ovest del Lago Stahl. Vivono lontano dalle altre razze, in piccoli gruppi familiari di 5-20 individui, e sono molto riservati. Appartengono al genere montano di questa razza.
·       Coboldi: Diverse tribù di coboldi (2.000 ab.), che contano 80-800 individui ciascuna, vivono nelle Makkres orientali, e fanno parte del più vasto gruppo di tribù che domina le caverne dei monti Hardanger. Appartengono alla specie Canis Minor Militaris.
·       Ogre: Numerosi (1.500 ab.), abitano i Makkres orientali, al confine con le Terre Nordiche, e probabilmente al servizio di tribù di giganti. Appartengono alla specie Homo Monstrum Brutalis e sono divisi in tribù di 20-50.
·       Halfling: Un piccolo numero di halfling è stanziato nella Casa di Roccia (1.000 ab.); circa un terzo di essi abita le città dei nani, il resto pratica l’agricoltura nelle campagne.
·       Gnoll: Alcune tribù di gnoll (800 ab.) abitano le Makkres sud-orientali; le tribù, che contano circa 50-200 membri ciascuna, sono formate da individui della specie Canis Erectus Septentrionum e intrattengono contatti con le tribù dello Gnollheim.
·       Troll: Parecchi gruppi di troll (750 ab.) vivono nei Makkres settentrionali, al confine con la regione di Trollheim, nelle Terre Nordiche. Appartengono perlopiù alla specie Monstrum Carnivorus Maximus e sono divisi in gruppi familiari di 2-10 membri ciascuno; raramente alcuni gruppi si uniscono per breve tempo sotto il comando di un capo per rispondere agli attacchi degli umani e dei nani.
·       Giganti delle colline: Sono la specie di giganti più numerosi del paese (600 ab.), ed abitano anch’essi i Makkres, divisi in tribù di 30-50 membri ciascuna.
·       Hobgoblin: Piccoli gruppi di hobgoblin (500 ab.) vivono nelle colline pedemontane del nord-ovest, al confine con l’Ethengar; appartengono alla specie Goblinus Grandis e si alleano di frequente con gli hobgoblin Hoopak che abitano le steppe dell’Ethengar. Data la pressione che subiscono ad opera tanto dei nani quanto degli Ethengariani, vivono in piccoli gruppi di 30-100 individui.
·       Giganti delle rocce: Piuttosto numerosi (450 ab.), abitano anch’essi nei Makkres, divisi in tribù di 30-40 individui; alcuni gruppi di giganti delle rocce sono pacifici e si tengono lontani tanto dai loro affini quanto dalle altre razze.
·       Giganti del gelo: Questi feroci giganti (300 ab.) abitano i Makkres orientali, divisi in tribù di 20-30 membri ciascuna.

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