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[Ambientazione] Demografia di Mystara - Parte I - Mondo Conosciuto: Ostland

 

OSTLAND
Fonti canoniche: DM#181, DM#189, DM#199, DM#237, DotE, GAZ7, JA, KKoA, PWAI, PWAII, PWAIII, RC, TM2, X1, X10.
 
Superficie: 25.995 kmq (come la Macedonia attuale).
Popolazione: 218.930 ab. (98,9% umani, 1,1% nani).
Densità: 8,4 ab./kmq.
 
Cenni storici
Dagli Antaliani ai Normanni:
Il gruppo di isole che in seguito sarebbe stato chiamato Ostland fu abitato per la prima volta dai pionieri della civiltà antaliana che si spinsero verso sud dalla loro patria gelida nel Norwold e colonizzarono le Terre del Nord verso il 2000 PI. Qui, essi introdussero il loro stile di vita e la loro cultura dell’età del bronzo, fondando villaggi di agricoltori e pescatori e navigando per i mari circumvicini. Mentre i loro affini, che avevano colonizzato le Terre del Nord continentali, vennero colpiti dalle invasioni dei troll e dei giganti attorno al 1700-1600 PI, gli Antaliani del futuro Ostland continuarono indisturbati la loro ascesa.
Verso il 1000 PI, tuttavia, il potente Impero Nithiano, infastidito dalle scorrerie degli Antaliani nelle sue acque e desideroso di espandersi verso nord per procurarsi schiavi a volontà, diede inizio ad una campagna di conquista delle Terre del Nord. Sebbene gli Antaliani combattessero valorosamente, le tattiche, le armi e la magia superiore dei Nithiani ebbero rapidamente la meglio sulle tribù di guerrieri biondi che abitavano le coste continentali e le isole. I Nithiani non costruirono grosse infrastrutture nelle Terre del Nord, limitandosi a controllarle con la forza ed esportandone schiavi a volontà. Molti di questi robusti guerrieri vennero ridotti in schiavitù ed inviati a lavorare per i loro padroni nelle nuove colonie che i Nithiani stavano fondando in quel periodo; una di queste, situata sulle coste settentrionali della Davania, accolse un gran numero di schiavi antaliani (che in seguito sarebbero divenuti gli antenati dei Thyatiani moderni).
La distruzione dell’Impero Nithiano (500 PI) permise agli abitanti del futuro Ostland di riprendere il controllo effettivo della loro terra; il drenaggio di risorse umane operato dai Nithiani, tuttavia, fu tale da impedir loro una rapida ripresa. Per altri trecento anni, i discendenti degli Antaliani lottarono per sopravvivere alle malattie, alle carestie ed alle guerre, mentre il Mondo Conosciuto vedeva nascere le sue prime civiltà e in oriente si espandeva il grande e potente Impero Alphatiano. Nei cinquecento anni prima della costituzione dell’Impero Thyatiano, sia per effetto dei mutamenti sociali, sia per effetto dell’Incantesimo dell’Oblio lanciato dagli Immortali per cancellare l’esistenza di Nithia financo dalle menti dei mortali, la cultura degli abitanti delle Terre del Nord si diversificò: essi conobbero l’uso del ferro e divennero noti presso le altre civiltà come gli “uomini del nord”, i Normanni. Nella loro lingua, le Terre del Nord assunsero i moderni nomi di Ostland (“terra dell’est”), Vestland (“terra dell’ovest”) e Soderfjord (“fiordi meridionali”).
 
I clan ostalndesi fra Thyatis e l’Alphatia:
Verso il 200 PI i Normanni delle isole poterono dirsi ripresi dalle conseguenze del dominio nithiano ed iniziarono una forte fase di espansione demografica. Mentre i loro affini nel Vestland e nel Soderfjord subivano il dominio violento dei giganti, gli Ostlandesi diedero inizio ad una fase di esplorazioni, colonizzazioni e scorrerie. In questo periodo vennero a contatto con numerose civiltà vicine, compreso l’Impero Alphatiano. Gli Alphatiani, dal canto loro, non si preoccuparono molto di questi biondi pirati, limitandosi ad impedirne il dilagare, commerciando schiavi con loro, impiegando alcuni clan come mercenari e costringendone altri a pagare un tributo.
L’atteggiamento sempre più superbo degli Alphatiani e la loro invadenza nei rapporti fra i clan ostlandesi fecero sì che molti ricominciassero ad operare le loro scorrerie ai danni degli Alphatiani. Nel 2 PI, allo scoppiare della rivolta contro l’Impero Alphatiano a Thyatis, molti clan ostlandesi accorsero come mercenari sotto i vessilli di Lucinius e Zendrolion, e rimasero in seguito buoni vicini del neonato Impero Thyatiano. Sotto l’egida dei Thyatiani, che sfruttarono le conoscenze marittime dei Normanni per espandere la loro influenza verso il Norwold, i clan ostlandesi fondarono numerose teste di ponte sulle coste di questa regione negli anni 5-14 DI. Queste colonie, che in alcuni casi ospitavano una piccola enclave thyatiana al loro interno (l’Impero era interessato a costituire una serie di stazioni commerciali con cui dominare economicamente il nord), erano diramazioni di questo o quel clan ostlandese, ed erano governate da figli o parenti dei singoli capi guerrieri; pertanto, dopo una o due generazioni, esse divenivano completamente indipendenti, con a capo una dinastia propria e prive di alcun rapporto di sudditanza nei confronti del clan di origine.
In seguito a spiacevoli dissapori politici, l’amicizia fra i clan ostlandesi e Thyatis ebbe bruscamete termine nel 14 DI; la situazione si rovesciò a tal punto che molti clan si schierarono con gli Alphatiani e, pagati da essi, attaccarono e distrussero la colonia thyatiana di Capo Alpha, nella Grande Baia (15 DI) e costrinsero i Thyatiani ad abbandonare gran parte delle posizioni da essi guadagnate nel Norwold. La rappresaglia thyatiana fu durissima e capillare: intervenendo direttamente con la propria potenza militare l’Impero annientò la potenza marittima degli Ostlandesi e, favorendo i clan filothyatiani, instaurò sulle isole una sorta di dominio indiretto che gli permise di rendere sicura quella parte dei propri confini.
Verso il 200 DI l’influenza thyatiana in Ostland si allentò e molti clan perseguirono una politica di avvicinamento all’Alphatia; grazie alla rinnovata preponderanza dei clan filoalphatiani, l’Impero Alphatiano poté assicurarsi il passaggio nel Mare dell’Alba Occidentale da nord e fondare un dominio in Alasiya attorno al 250 DI.
Fino all’inizio del v sec. DI, comunque, gli Ostlandesi mantennero un atteggiamento pacifico, essendo circondati dalle potenti marine alphatiana e thyatiana, e si astennero da scorrerie ed azioni ostili. La pressione demografica nelle piccole isole ostlandesi, tuttavia, fece sì che molti guerrieri si arruolassero come mercenari negli eserciti dei due imperi, o tentassero la fortuna nel Norwold o negli attuali Territori Heldannici.
 
L’ascesa e le imprese della dinastia di Cnute:
All’inizio del v sec. DI, la sovrappopolazione dell’Ostland e la conseguente rarefazione delle risorse preluse ad una nuova, vigorosa fase si scorrerie da parte dei Normanni delle isole. Con violenza mai vista da secoli, gli Ostlandesi colpirono le coste del Norwold, dell’Isola dell’Alba centro-settentrionale e dell’Alasiya, spingendosi persino fino alle coste del territorio thyatiano metropolitano. L’Alphatia, desiderosa di mantenere efficiente il passaggio marittimo verso le sue colonie alasiyane, ricercò attivamente l’alleanza dei più potenti clan ostlandesi. Il capo di uno di questi clan, Cnute ‘l’Ardito’, grazie all’appoggio di un gruppo di maghi alphatiani, riuscì progressivamente ad ottenere la supremazia su tutti gli altri clan delle isole e giunse a farsi riconoscere “Sommo Re” di Ostland. Per ricompensare l’aiuto prestato dagli Alphatiani alla sua ascesa, Cnute promise di permettere ora ed in futuro agli Alphatiani di transitare liberamente nel Mare dell’Alba Occidentale.
Cnute ed i suoi figli iniziarono una grande era di espansione per l’Ostland, lasciando spedizioni di conquista verso il Vestland ed il Soderfjord, dove assimilarono i nativi Normanni e si batterono con successo contro i giganti ed i troll delle terre selvagge. Altre spedizioni colonizzatrici furono lanciate verso l’Isola dell’Alba ed il Norwold. Nella migliore tradizione normanna, tuttavia, le terre colonizzate non mantenevano un vincolo stretto con la madrepatria, ma solo una meno rigido rapporto di interdipendenza. Cosicché, se le colonie fondate erano fedeli al re che ne aveva sponsorizzato la fondazione, era difficile che tale fedeltà si mantenesse al passaggio della corona. Un’eccezione furono le colonie vestlandesi, che venivano sistematicamente drenate delle loro risorse dai re ostlandesi per finanziare le loro campagne (una politica che, nel 604-14 DI, condusse alla loro ribellione ed alla costituzione dell’indipendente regno del Vestland).
La formazione di un regno aggressivo ed ostile ai Thyatiani permise agli Alphatiani di potenziare i loro sforzi contro le colonie thyatiane in Alasiya, che subirono gravi rovesci nei primi decenni dell’viii sec. DI. Molti mercenari normanni militavano nelle file degli eserciti alphatiani in Alasiya in questo periodo.
La liberazione dell’Alasiya dai due imperi ad opera di Al-Kalim (827-31 DI) ed il ritiro degli Alphatiani dal Mare dell’Alba Occidentale permisero ai Thyatiani un progressivo riavvicinamento all’Ostland e la firma di una serie intermittente di accordi e trattati di alleanza a partire dal 900 DI circa, l’ultimo dei quali è attualmente ancora in vigore.
La dinastia di Cnute governa ancor oggi l’Ostland, perpetuandone la fama di aggressività e barbarie. Le isole si trovano nuovamente in una fase di crescita demografica, il che ha permesso a Re Hord ‘Occhioscuro’ di perseguire una serie di campagne di saccheggio e/o colonizzazione al seguito dei Thyatiani nel Norwold e sull’Isola dell’Alba.
 
Distribuzione della popolazione
Le isole dell’Ostland sono divise in piccoli potentati, ognuno controllato da uno jarl e dalla sua famiglia; tutti riconoscono comunque la superiorità dello jarl di Zeamark, che detiene il titolo di Sommo Re. Qui sotto sono elencate la superficie, la popolazione e la densità di ciascuna isola, e di ciascuno dei possedimenti situati in essa:
Isola di Kalslo: superficie 6.416 kmq; 41.630 ab.; densità 6,5 ab./kmq.
·       Kalsloviki: superficie 2.175 kmq; 8.080 ab.; densità 3,7 ab./kmq.
·       Oland: superficie 1.972 kmq; 13.140 ab.; densità 6,7 ab./kmq.
·       Ostmanland: superficie 1.428 kmq; 12.250 ab.; densità 8,6 ab./kmq.
·       Sognesholm: superficie 841 kmq; 8.160 ab.; densità 9,7 ab./kmq.
Isola di Kunslo: superficie 1.566 kmq; 7.070 ab.; densità 4,5 ab./kmq.
·       Kunslo: superficie 1.566 kmq; 7.070 ab.; densità 4,5 ab./kmq.
Isola di Noslo: superficie 17.157 kmq; 165.040 ab.; densità 9,6 ab./kmq.
·       Aland: superficie 544 kmq; 7.430 ab.; densità 13,7 ab./kmq.
·       Fallersholm: superficie 1.015 kmq; 7.980 ab.; densità 7,9 ab./kmq.
·       Gotland: superficie 1.871 kmq; 17.860 ab.; densità 9,6 ab./kmq.
·       Haltimark: superficie 783 kmq; 5.370 ab.; densità 4,1 ab./kmq.
·       Hammersholm: superficie 943 kmq; 6.710 ab.; densità 7,1 ab./kmq.
·       Havardholm: superficie 522 kmq; 2.650 ab.; densità 5,1 ab./kmq.
·       Hedmark: superficie 493 kmq; 7.400 ab.; densità 15 ab./kmq.
·       Noslosford: superficie 1.218 kmq; 9.290 ab.; densità 7,6 ab./kmq.
·       Ringmark: superficie 1.059 kmq; 6.680 ab.; densità 6,3 ab./kmq.
·       Romaland: superficie 798 kmq; 11.350 ab.; densità 14,2 ab./kmq.
·       Steingard: superficie 841 kmq; 4.210 ab.; densità 5 ab./kmq.
·       Suddmore: superficie 544 kmq; 4.610 ab.; densità 8,5 ab./kmq.
·       Sumarland: superficie 986 kmq; 7.450 ab.; densità 7,6 ab./kmq.
·       Thorholm: superficie 885 kmq; 4.180 ab.; densità 4,7 ab./kmq.
·       Varmgard: superficie 1.356 kmq; 19.000 ab.; densità 14 ab./kmq.
·       Vestpont: superficie 1.146 kmq; 12.980 ab.; densità 11,3 ab./kmq.
·       Vithesford: superficie 1.218 kmq; 7.860 ab.; densità 6,5 ab./kmq.
·       Zeamark: superficie 935 kmq; 22.030 ab.; densità 23,6 ab./kmq.
Isola di Osterslo: superficie 856 kmq; 4.940 ab.; densità 5,8 ab./kmq.
·       Osterslo: superficie 856 kmq; 4.940 ab.; densità 5,8 ab./kmq.
L’Ostland, patria e centro tradizionale della cultura normanna del Mondo Conosciuto, è abitato quasi esclusivamente dalla razza umana, pressoché integralmente appartenente all’etnia normanna. Le isole non ospitano grandi centri urbani paragonabili a quelli delle terre più “civilizzate”, e la percentuale della popolazione urbana è relativamente scarsa (10,5%). La maggior parte degli abitanti si dedica all’agricoltura (soprattutto nella fertile isola di Noslo) o alla pastorizia (nelle piane meno fertili e sui pendii rocciosi delle altre isole). Una parte cospicua degli abitanti (15%) è rappresentata dai cosiddetti “thrall”, gli schiavi, in genere prigionieri catturati durante le varie scorrerie degli ostlandesi nelle altre terre o persone ridotte in schiavitù per debiti o per il capriccio di qualche jarl.
La densità della popolazione varia a seconda delle isole e del tipo di territorio che ospitano. L’isola di Noslo è la più fertile e più abitata fra le isole; qui, sebbene l’agricoltura degli ostlandesi impieghi metodi tradizionali e non sia troppo produttiva, le pianure tendono ad essere molto popolate (15 ab./kmq); le colline presentano un misto di insediamenti agricoli e di allevamento (8 ab./kmq); molto più scarsa, invece, la popolazione che vive nelle zone montane e boschive (5-2 ab./kmq). Le altre isole non sono così popolate. L’altra grande isola di Kalslo ospita terre fertili solo presso le coste, mentre l’entroterra è progressivamente più arido e poco adatto per l’agricoltura; parimenti, il suolo delle isole di Kunslo ed Osterslo è prevalentemente sassoso ed improduttivo, e la maggior parte dei loro abitanti si procura da vivere con la pesca e l’allevamento.
Nonostante l’Ostland spesso venga considerato un paese barbarico a causa della sua cultura ancorata alle vecchie tradizioni normanne, esso è anche una terra molto popolosa in relazione alle sue dimensioni. Quest’abbondanza demografica è probabilmente una delle cause che, unita alla relativa scarsità di risorse, ha spinto gli ostlandesi nel corso dei secoli a perseguire politiche aggressive di saccheggio, colonizzazione ed esplorazione.
·       Umani: Gli umani rappresentano di gran lunga la razza dominante dell’Ostland (216.630 ab.); la collocazione marittima delle isole ha permesso lo sviluppo pressoché indisturbato della cultura normanna, lasciando poco spazio per l’inserimento di altre influenze etniche o culturali straniere. Perciò, fra i sudditi liberi della corona ostlandese, è pressoché impossibile trovare umani di etnia diversa dai Normanni, soprattutto a causa dell’abitudine, praticata nella maggior parte delle isole, di attaccare a vista gli stranieri per catturarli e ridurli in schiavitù (un’abitudine che di certo non ha favorito l’immigrazione).
Viceversa, una maggiore varietà etnica è riscontrabile fra gli umani appartenenti al ceto dei thrall: circa il 70% di essi appartiene comunque all’etnia normanna (soprattutto gente resa schiava in patria, ma anche catturata nel Vestland o nel Soderfjord), mentre il resto (30%) proviene da altre terre (soprattutto dai Territori Heldannici, dal Norwold, dagli imperi di Thyatis e di Alphatia e dalle loro colonie nell’Isola dell’Alba ed altrove – e in misura minore anche da altri posti più remoti). Ovviamente risulta molto difficile stabilire percentuali precise delle etnie che compongono il ceto dei thrall, in quanto esse variano drasticamente con l’afflusso di prigionieri proveniente dall’una o dall’altra regione, a seconda della direzione che assumono le campagne militarie e le scorrerie degli Ostlandesi.
·       Nani: Sebbene vi si trovino in numero inferiore rispetto alle altre Terre del Nord, diversi nani abitano le isole dell’Ostland (2.050 ab.); emigrati in tempi più o meno lontani dalla loro patria nella Casa di Roccia, più che altrove questi nani sono esuli, fuorilegge o emarginati espulsi dalla società nanica; anche i nani che sono giunti con propositi più nobili, spesso finiscono per adottare simili atteggiamenti a causa dell’emarginazione in cui sono relegati dalla società ostlandese.
Fatto non noto ai più, nelle montagne dell’isola di Noslo vive un solitario ed isolato clan di nani corrotti (i Modrigswerg) – i Gråbjerge (250 ab.) – insediatosi qui quasi due millenni or sono per sfuggire alle accuse di stregoneria nera rivoltegli contro. Essi sono esperti di negromanzia e delle pratiche di intrappolamento delle anime, e rifuggono ostinatamente il contatto con le altre razze. La loro presenza in queste montagne non è nota ai Normanni.

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