[Ambientazione] Demografia di Mystara - Parte I - Mondo Conosciuto: Vestland
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- Categoria: Mystara v.3.5
- Pubblicato Venerdì, 27 Novembre 2009 09:39
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VESTLAND
Fonti canoniche: D&DC, DM#175, DM#181, DM#199, DM#237, GAZ7, JA, KKoA, PWAI, PWAII, PWAIII, RC, TM1, TM2, X1, X3, X10, X13.
Superficie: 54.535 kmq (poco più piccolo della Croazia odierna).
Popolazione: 203.570 ab. (90,5% umani, 4,2% troll, 4,1% nani, 1,2% altri).
Densità: 3,7 ab./kmq.
Cenni storici
La cultura antaliana fra troll, giganti e nani:
Le leggende normanne raccontano che le prime creature a stabilirsi nelle terre che sarebbero divenute il Vestland furono i troll; sebbene la maggior parte di queste creature sia giunta più tardi in questa regione, nelle leggende c’è un fondo di verità. Alcune specie di troll (i troll della terra, i troll della rocce ed i troll giganti), lontanamente imparentate con le più moderne e comuni razze di troll delle radici, sono in effetti da annoverare non solo fra i primi abitanti del Vestland, ma fra le creature più antiche del pianeta. Le loro origini sono ignote (forse collegate ai giganti o a qualche spirito elementale della terra), ma è un fatto che la loro esistenza precede di parecchio l’ascesa delle altre razze.
I primi abitanti documentati del Vestland furono gruppi di nani antichi, che si stanziarono nelle catene montuose delle Terre del Nord, i Makkres e gli Hardanger, attorno al 2500 PI; essi convivevano pacificamente con la cultura gnomica che fioriva in quello stesso periodo nei monti Hardanger. In questi stessi secoli, fra il 2500 ed il 2000 PI, anche i primi umani, pionieri di stirpe azcana provenienti dalla valle del Nithia, nomadi di stirpe neathar provenienti dal nord-ovest e coloni di stirpe antaliana provenienti dal Norwold e dall’Isola dell’Alba, cominciarono ad insediarsi nelle Terre del Nord; poiché i primi due gruppi di insediarono prevalentemente nelle pianure costiere, l’incontro fra queste etnie fu rapido ed il loro mescolamento repentino. Il crogiuolo di queste tre etnie diede vita al popolo thantaliano – il quale, al contrario degli altri Antaliani, aveva la pelle meno chiara ed i capelli scuri –, che sviluppò una propria cultura dell’età del bronzo e costruì villaggi dediti alla pesca ed all’agricoltura.
La razza degli antichi nani, tuttavia, era destinata a perire a causa della pesante contaminazione subita all’epoca della Grande Pioggia di Fuoco; ormai in declino, i suoi membri sarebbero scomparsi definitivamente se l’Immortale Kagyar non fosse intervenuto su di essi, estraendoli dalle comunità nelle quali vivevano e trasformandoli in una nuova, più robusta razza di nani risanati e più resistenti (1800 PI). Kagyar pose la maggior parte delle comunità di questi “nani moderni” nella futura Casa di Roccia, ma fece in modo di piazzarne diverse comunità nelle catene dei Makkres e degli Hardanger, dove i nani avevano vissuto prima della trasformazione. A queste comunità, che diventano il clan dei Modrigswerg, viene assegnata una nuova memoria, secondo la quale anch’essi vivevano in precedenza nelle terre della Casa di Roccia, dalla quale sono emigrati; col passare del tempo, questi nani diventano sempre più isolati dal resto del mondo.
Al volgere del 1700 PI, le Terre del Nord furono teatro di due successive ondate di umanoidi provenienti dal nord. La prima ondata (1710 PI) era composta dai troll delle radici, che, mescolandosi con le più antiche razze di troll della terra, delle rocce e giganti, si stanziarono nelle montagne e nelle colline del Vestland occidentale (soprattutto nella regione di Trollheim). La seconda ondata (1600 PI) comprendeva invece le razze dei giganti (soprattutto giganti delle colline e delle rocce, con minoranze di giganti del gelo e del fuoco); sebbene questi giganti si stanziassero prevalentemente nei monti Makkres ai confini con la Casa di Roccia, alcuni clan si stabilirono nelle regioni dei Makkres confinanti con le Terre del Nord e nei monti Hardanger. Fra questi giganti ven’erano alcuni appartenenti alla cosiddetta razza dei “Grandi Giganti”, una specie di esseri quasi-divini dotati di enormi poteri, discendenti delle razze giganti dell’antichità. Una numerosa tribù di troll, quella della Luna Nera, messa particolarmente alle strette dai giganti e dai suoi affini, emigrò successivamente verso sud, stanziandosi alle pendici degli Hardanger.
I massicci spostamenti di questi gruppi di umanoidi e giganti misero in movimento anche le popolazioni umane della regione. Intere tribù di Antaliani, in fuga dalle devastazioni apportate nel Norwold dalla Grande Orda (1722-11 PI), si riversarono nel Vestland, spingendo ancora più a sud, verso il Soderfjord meridionale, i Thantaliani indigeni di questa regione. Anche alcune tribù di Vantaliani, anch’essi in fuga dal Norwold, si stanziarono in questa zona; esse furono perlopiù assorbite dagli Antaliani, salvo una tribù, quella dei Vatli, che mantenne peculiari caratteristiche culturali. Le culture umane delle Terre del Nord, pur sopravvivendo a quella del Norwold (distrutta dalla Grande Orda), entrarono in una fase di declino e di isolamento; confinati nelle zone costiere, gli Antaliani, i Vantaliani ed i Thantaliani delle Terre del Nord non si incontrarono con i troll ed i giganti. Viceversa, le culture degli gnomi e dei nani coesistevano (perlopiù) pacificamente coi clan di giganti stanziati nelle montagne.
Svariati gruppi di nani provenienti dalla Casa di Roccia si insediarono nei Makkres e nelle Terre del Nord a partire dal 1500 PI, stabilendosi in genere fra gli umani. Venendo a contatto con questi nani e con la loro patria, i Modrigswerg reagirono in modo diverso a seconda del loro clan. Gli umani non riuscirono a capire chiaramente la differenza fra le varie stirpi di nani. Infatti, alcuni clan di Modrigswerg, che si dimostrarono amichevoli con la Casa di Roccia, vennero considerati nativi di quella regione essi stessi, in tutto e per tutto identici agli emigrati dalla patria dei nani; altri clan, che invece si dimostrarono ostili verso la Casa di Roccia, assunsero nell’immaginario degli umani caratteristiche più oscure e malefiche, venendo progressivamente etichettati come Nani Corrotti o Nani Oscuri.
Dal dominio nithiano alla nascita dei Normanni:
Nel 1000 PI l’Impero Nithiano spinse il suo dominio verso nord; dopo aver sottomesso i troll della Luna Nera (1299 PI), gli eserciti nithiani assoggettarono prima i Thantaliani stanziati nel Soderfjord meridionale, poi gli Antaliani delle regioni più a nord. Sebbene gli Antaliani combattessero valorosamente, le tattiche, le armi e la magia superiore dei Nithiani ebbero rapidamente la meglio sulle tribù di guerrieri che abitavano le coste continentali e le isole. A poco a poco tutte le tribù umane vennero sottomesse; bloccate dal mare su un lato e da territori impervi ed ostili, la maggior parte di esse preferirono sottostare ai Nithiani che affrontare la morte. Alcune, tuttavia, riuscirono a sottrarsi alla dominazione nithiana emigrando nelle steppe dell’Ethengar; in particolare, si trattava dei Vatli, l’ultima tribù vantaliana sopravvissuta nella regione, e di una tribù antaliana, i Durran.
I Nithiani non costruirono grosse infrastrutture nelle Terre del Nord, limitandosi a controllarle con la forza ed esportandone schiavi a volontà. Furono soprattutto i Thantaliani, più vicini al cuore dell’Impero Nithiano e sottomessi per primi, a dover sopportare l’umiliazione della servitù; molti di questi robusti guerrieri vennero ridotti in schiavitù ed inviati a lavorare per i loro padroni nelle nuove colonie che i Nithiani stavano fondando in quel periodo; una di queste, situata sulle coste settentrionali della Davania, accolse un gran numero di schiavi thantaliani (che in seguito sarebbero divenuti gli antenati dei Thyatiani moderni).
Per supplire alla sottrazione di manodopera dalle Terre del Nord continentali, i Nithiani importarono numerosi schiavi halfling acquistati dai signori orchi e nani che governavano lo Shaerdon, la terra natale degli Hin. Alcuni halfling furono oggetto di studio da parte dei perversi maghi nithiani, che li sfruttarono per chissà quali esperimenti…
La distruzione dell’Impero Nithiano (500 PI) permise agli Antaliani, abitanti del futuro Vestland, di riprendere il controllo effettivo della loro terra; il drenaggio di risorse umane operato dai Nithiani, tuttavia, fu tale da impedir loro una rapida ripresa.
Mentre gli halfling emigrarono in massa dalle Terre del Nord verso settentrione e gli gnomi venivano sterminati dall’arrivo dei coboldi (490-300 PI), i discendenti degli Antaliani lottarono per sopravvivere alle malattie, alle carestie ed alle guerre, mentre il Mondo Conosciuto vedeva nascere le sue prime civiltà e in oriente si espandeva il grande e potente Impero Alphatiano. Nei cinquecento anni prima della costituzione dell’Impero Thyatiano, sia per effetto dei mutamenti sociali, sia per effetto dell’Incantesimo dell’Oblio lanciato dagli Immortali per cancellare l’esistenza di Nithia financo dalle menti dei mortali, la cultura degli abitanti delle Terre del Nord si diversificò: essi conobbero l’uso del ferro e divennero noti presso le altre civiltà come gli “uomini del nord”, i Normanni. Nella loro lingua, le Terre del Nord assunsero i moderni nomi di Ostland (“terra dell’est”), Vestland (“terra dell’ovest”) e Soderfjord (“fiordi meridionali”).
Nel Vestland, attorno al III sec. PI, si verificarono i primi contatti fra i troll e gli umani: alcune tribù normanne si spinsero verso l’interno e vennero divorate dai troll. Il progressivo recupero demografico degli umani li portò in contrasto anche coi clan di giganti, che cominciarono a sottomettere i normanni, sottoponendoli a saccheggi, angherie e pagamenti di tributi. Per quasi un millennio, i piccoli villaggi e le tribù normanne stanziate prevalentemente nelle fascia costiera del Vestland condussero un’esistenza precaria, strette fra i troll ed i giganti.
Dal dominio ostlandese all’età moderna:
L’ascesa dei corsari dell’Ostland peggiorò ulteriormente la situazione dei normanni del Vestland; verso il 400 DI gli Ostlandesi si aggiunsero semplicemente alla lista degli assalitori che angustiavano i Vestlandesi. Tuttavia, poiché questi predoni spesso ingaggiavano scontri anche contro i troll ed i giganti, ed incarnavano l’ideale degli antichi capi guerrieri, talvolta riuscivano a riscuotere il favore degli indigeni.
A partire dal 500 DI, gli Ostlandesi, uniti sotto il regno di Cnute e dei suoi figli, iniziarono una conquista capillare del Vestland. Essi stabilirono insediamenti sulle coste, spingendosi anche all’interno verso la regione di Rhoona e del fiume Vestfjord, e fondarono persino comunità sulle colline, come Landersfjord. A partire da queste basi, gli Ostlandesi consolidarono il loro dominio sulle regioni orientali e si scontrarono con successo contro i troll ed i giganti. I Vestlandesi salutarono questi guerrieri più spesso come protettori che come conquistatori.
Mentre i discendenti di Cnute costruivano in Ostland un forte regno, i figli cadetti della dinastia ricavarono i loro domini nel Vestland, divenendo eroi locali, incoraggiando l’artigianato ed il commercio, costituendo villaggi e proteggendo i locali dai troll, dai giganti e dai predoni ostlandesi.
Sebbene tecnicamente fossero i protettori dei Vestlandesi, i sovrani dell’Ostland considerarono sempre il Vestland come una ricca riserva da saccheggiare per arricchire la dinastia; essi impoverivano la terra senza dare nulla in cambio. Nel 604 DI, Ottar ‘il Giusto’, parlando per tutti gli jarl del Vestland, si rifiutò di pagare l’esoso tributo richiesto da suo cugino, re Finnbogi di Ostland; la ribellione si tramutò in una dura guerra decennale (604-14 DI), che culminò nella battaglia di Bridenfjord, nella quale il Vestland ottenne la definitiva indipendenza sotto l’egida di Ottar, che venne incoronato re.
Da allora, i discendenti di Ottar si sono impegnati per potenziare le infrastrutture del Vestland ed incrementare la colonizzazione delle regioni selvagge. Oggi, il Vestland è una crescente potenza economica del Mondo Conosciuto settentrionale; i suoi contadini, artigiani e pescatori beneficiano degli alti prezzi che le merci vestlandesi riscuotono sui mercati; le sue cittadine stanno crescendo, divenendo rilevanti centri del commercio, e la politica astuta dei suoi re ha attratto numerosi immigrati dall’estero (soprattutto altri nani dalla Casa di Roccia). Nonostante questa facciata rosea, permangono alcune zone d’ombra, come la situazione critica del Trollheim – dove la colonizzazione vestlandese non è riuscita ad avere la meglio contro la ferocia dei troll – e la posizione internazionale del Vestland, incerto alleato degli jarlati del Soderfjord ma attento a non inimicarsi troppo la casata di Cnute, che gode del sostegno del temibile Impero Thyatiano.