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[Ambientazione] Demografia di Mystara - Parte I - Mondo Conosciuto: Minrothad

 

MINROTHAD


Fonti canoniche: CoM, DM#184, DM#189, DM#199, GAZ1, GAZ4, GAZ5, GAZ9, JA, KKoA, M2, PC3, PC4, PWAI, PWAII, PWAIII, RC, TM1, TM2, X1, X7, X10, XS1.

Superficie: 21.022 kmq (all’incirca come la Slovenia attuale).
Popolazione: 280.380 ab. (41,2% elfi, 39,3% umani, 12,1% halfling, 7,4% nani).
Densità: 13,3 ab./kmq.

Cenni storici



La formazione dell’arcipelago ed i suoi primi abitanti:

Come le Ierendi, anche le Isole del Terrore, come un tempo si chiamavano le isole che oggi appartengono alle Gilde di Minrothad, non erano tali: esse facevano parte della grande massa terrestre che oltre tremila anni fa costituiva il Mondo Conosciuto meridionale. In questo periodo, queste regioni vennero popolate dalla misteriosa cultura dei Taymora (2500 PI), estesasi in tutta questa parte del Mondo Conosciuto; questa civiltà umana, benché molto estesa, non colonizzò a fondo tutte le regioni che dominava: le catene montuose e le foreste restarono perlopiù luoghi selvaggi. Un’enorme foresta, antenata dell’attuale Foresta di Dymrak, si estendeva nella regione occupata oggigiorno dal Karameikos e dal Minrothad. Qui si insediarono numerosi gruppi di esuli elfici, appartenenti ai clan Meditor e Verdier, che si erano separati dalla grande migrazione elfica proveniente dalla Davania, e guidata da Ilsundal. Attorno al 2100 PI essi presero possesso di queste foreste, probabilmente intrattenendo contatti amichevoli coi Taymora che dominavano il resto di queste regioni, o addirittura divenendone alleati. Attorno al 2000 PI una serie di sconvolgimenti tellurici catastrofici segnò la scomparsa della civiltà taymora e, con essa, del Mondo Conosciuto meridionale: grandi masse di terra si staccarono dal Brun e si inabissarono, altre divennero isole. La grande foresta degli elfi rimase in gran parte distrutta e sprofondò sotto le acque del Mare del Terrore, molti di essi morirono. I Meditor sopravvissuti si trovavano ora isolati su un pezzo di terra – che venne battezzato Alfeisle – divenuto parte di un piccolo arcipelago di isole, e perciò si trovarono separati dal mare dai loro cugini Verdier, che invece il cataclisma aveva lasciato nei resti della loro foresta continentale (attuale Foresta di Dymrak). Gli ulteriori sconvolgimenti ed assestamenti sismici che colpirono queste regioni negli anni 1750-1700 PI (e che frantumarono altre vicine masse di terra, andando a creare le isole Ierendi) suscitarono ulteriori timori fra i Verdier; una parte di essi, dando ascolto ai presagi dei propri patroni Immortali, decise di fabbricare una flottiglia di barche e di raggiungere i loro cugini Meditor sull’Alfeisle (1720 PI). Quelli che non li seguirono sarebbero divenuti il clan elfico dei Vyalia. Nell’Alfeisle, i Meditor ed i Verdier collaborarono per iniziare un lento recupero dalle catastrofi subite, e, sebbene molto ridotti di numero, riuscirono a sopravvivere; i due clan si diversificarono: mentre i Verdier restarono perlopiù ancorati alla tradizionale vita elfica silvestre, i Meditor svilupparono un progressivo amore per il mare e le acque. I secoli seguenti videro l’espansione della civiltà dei Traldar, a partire dall’odierno Karameikos. Verso il 1300-1000 PI, questa cultura di città-stato e re-guerrieri spinse le sue scorrerie piratesche fin nelle isole a sud della sua patria. In certe zone strategiche dell’arcipelago questi navigatori riuscirono a fondare piccoli insediamenti e basi pirata, che tuttavia vennero perlopiù assimilate o conquistate dalle culture che dominarono le Isole del Terrore nei decenni successivi.

Colonizzazione e prosperità delle Isole della Colonia:

Nel 1100 PI, durante una delle grandi epoche di espansione del loro impero, i Nithiani giunsero nelle Isole del Terrore; si trattava di una spedizione colonizzatrice guidata da un famoso avventuriero di nome Minroth, che condusse al suo seguito numerosi seguaci. Questi si insediarono nell’attuale Isola del Commerciante, fondarono la città di Horonak (attuale Harbortown) e ribattezzarono l’arcipelago Isole della Colonia. Fatto ignoto ai più, Minroth in quel momento stava perseguendo l’Immortalità sotto gli auspici di Maat, e la colonizzazione delle Isole del Terrore faceva parte della ricerca di un artefatto al quale ella lo aveva indirizzato. Dopo un periodo di signoria nella colonia, Minroth scomparve, ascendendo in seguito fra i ranghi degli Immortali. La sua filosofia si diffuse rapidamente fra i suoi seguaci in seguito alla sua scomparsa, segnando la nascita del Minrothismo. I Nithiani esplorarono e colonizzarono in parte anche le altre isole minori dell’arcipelago, ma non si spinsero mai troppo vicino all’Alfeisle, avvolta sempre da nebbie e protetta da un vento misterioso che sembrava respingere le navi dirette ai suoi approdi (entrambi i fenomeni frutto delle magie degli elfi, desiderosi di essere lasciati in pace e timorosi degli umani). Fra l’altro le Isole della Colonia – e soprattutto la ricchezza di risorse dell’Isola del Commerciante – spinsero i Nithiani ad intraprendere la conquista anche delle altre isole situate ad ovest delle Colonia, ovvero le attuali Ierendi, allora abitate dai primitivi Makai e dai lucertoloidi (1000 PI). Al contrario di molte colonie nithiane, le Isole della Colonia furono risparmiate dagli Immortali quando questi decisero di porre termine al male dell’Impero Nithiano (500 PI), forse grazie alla fede dei suoi abitanti in Minroth, contrario ad ogni deviazione entropica. I Minrothiani, come ora si cominciarono a chiamare gli abitanti, divennero noti come trasportatori e mercanti marittimi. Nei secoli seguenti ebbero contatti con le varie culture che abitavano le regioni limitrofe: i corsari Thyatiani ed il loro crescente stato, i Makai delle Ierendi, le comunità costiere dei Traladarani e gli Alphatiani, giunti alla conquista di Thyatis (192-90 PI). La colonizzazione delle Isole della Colonia aumentò in questo periodo, portando numerosi pionieri ad insediarsi nelle isole Settentrionale e Aperta e, in misura assai minore, nell’Isola della Fortezza. Gli elfi dell’Alfeisle, frattanto, restavano molto isolati dal resto del mondo, lenti a recuperare le ferite inferte loro dalle catastrofi subite quasi duemila anni prima. Grazie alla magia restavano nascosti, ma cominciò a nascere fra di essi una fazione, costituita perlopiù da membri del clan Meditor, favorevole all’esplorazione delle terre circostanti e a stabilire contatti e relazioni con gli umani. In seguito alla conquista alphatiana di Thyatis – che i Minrothiani non ostacolarono, considerandola anzi una soluzione al grave problema della pirateria thyatiana – gli Alphatiani stabilirono relazioni amichevoli con gli abitanti delle Isole della Colonia, concedendo loro in dono l’isola di Terentias, abitata perlopiù da coloni kerendani, in cambio del loro contributo a tenere il Mare del Terrore libero dai pirati (180 PI). Nei due secoli seguenti i Minrothiani divennero la principale forza economica di questa regione, cominciando ad effettuare scambi con l’Isola dell’Alba e paesi ancor più lontani.

L’arrivo degli Alphatiani ed il “risveglio” degli elfi:

Quando scoppiò la ribellione di Thyatis sotto la guida di Lucinius Trezantembium e Zendrolion Tatriokanitas (2 PI-0 DI), i Minrothiani si mantennero neutrali. Nelle fasi conclusive del conflitto, tuttavia, comprendendo la parte dalla quale spirava il vento, essi aiutarono i Thyatiani a trasportare vettovaglie verso l’Isola dell’Alba, intrattenendo infine relazioni amichevoli con essi una volta costituito l’Impero Thyatiano (questa scelta fu dettata dalla presenza di una potenza così vasta e vicina come Thyatis, e dal fatto che presto si palesò la vocazione espansionistica di questo nuovo impero). Una conseguenza della potente ascesa dell’Impero Thyatiano fu la defezione di Terentias (120 DI) – abitata perlopiù da Kerendani scontenti del governo minrothiano – , che venne inglobata da Thyatis senza spargimenti di sangue (i Minrothiani non poterono che acconsentire a tale sviluppo). Nel 250 DI un nutrito gruppo di esuli alphatiani giunsero a Thyatis da oriente; perseguitati in patria per motivi di carattere magico e politico non meglio precisati, chiesero protezione all’impero rivale (essendo attivamente ricercati dai compatrioti), palesando la loro intenzione di costituire una nuova patria fondata su fondamenta diverse da quella appena abbandonata. Thyatis, non fidandosi molto di questi sedicenti esuli e sospettandoli spie o infiltrati nemici, diede loro il proprio consenso affinché prendessero possesso dell’Isola del Commerciante (probabilmente i Thyatiani speravano di impossessarsi a loro volta dell’isola a cose fatte), dipingendo a tinte fosche i Minrothiani. Nel 251 DI, gli Alphatiani si scontrarono coi Minrothiani ma, nonostante le magie a loro disposizione, non riuscirono ad avere la meglio. Rigettando i piani meschini dell’Impero Thyatiano, essi proposero allora ai Minrothiani un’alleanza commerciale in cambio del permesso di stanziarsi sull’Isola del Commerciante. Essi quindi presero possesso delle coste orientali dell’isola, costruirono la città di Nuova Alphatia e scambiarono le proprie tecniche magiche con le conoscenze mercantili dei Minrothiani. I Thyatiani, rimasti con un palmo di naso in seguito a queste vicende, per ora decisero di non intervenire militarmente (non essendo sicuri del reale valore che la conquista dell’Isola del Commerciante avrebbe avuto). Attorno al 260 DI una serie di eruzioni vulcaniche nell’Alfeisle misero in pericolo parecchie comunità elfiche, risvegliando nell’intera popolazione atavici timori; grazie a questi eventi prevalse infine la fazione “anti-isolazionista” spalleggiata dalla maggior parte dei Meditor, desiderosa di stabilire contatti con le altre popolazioni e scoprire nuovi luoghi in cui insediarsi. Nel 276 DI avvennero i primi contatti fra i Minrothiani, gli Alphatiani e gli elfi dell’Alfeisle: gli elfi riconobbero subito il valore della magia alphatiana (la quale si stava adattando sempre più al mare), mentre l’alleanza umana rimase colpita dalle tecniche di costruzione navale degli elfi; furono subito organizzati trattati commerciali che comprendevano anche gli elfi. Di lì a poco (276 DI), tuttavia, gli Alphatiani ed i Minrothiani stessi cominciarono ad ostacolarsi reciprocamente, e poi una guerra aperta, per il controllo del commercio degli schiavi, divenuto un’attività progressivamente più lucrosa che legava strettamente le Isole della Colonia a Thyatis. L’emigrazione elfica che ebbe inizio in questo periodo fu quindi diretta prevalentemente verso Terentias, poiché le altre isole non erano tranquille a causa della guerra (da questa emigrazione dall’Alfeisle discende la maggior parte della popolazione elfica del mare della Terentias attuale). Quasi dieci anni dopo (284 DI), l’insistenza delle mediazioni elfiche condusse alla fine delle ostilità fra Minrothiani e Alphatiani; tuttavia, poiché gli elfi erano contrari a tali forme di traffico, il commercio di schiavi venne limitato. I Minrothiani, che ne controllavano la fetta pià grossa e che traevano consistenti guadagni dalla sua pratica, restarono osteggiati da questi accordi e, pur contro il volere degli altri due partner, ricercarono più attivamente l’alleanza thyatiana.

L’epoca della licantropia e del vampirismo:

Nel pieno della guerra civile thyatiana (313-20 DI), i mercanti delle Isole della Colonia estesero la loro zona di influenza. I Minrothiani proposero all’imperatore Derentius Machetos di finanziare il suo dominio in cambio dell’isola di Terentias; questi accettò, ma venne deposto poco dopo ed i Minrothiani vennero così in possesso dell’isola senza colpo ferire (i successori di Derentius erano troppo impegnati in una guerra contro l’Alphatia per potersi preoccupare di Terentias, ed in seguito ratificarono il trattato esistente). La sempre più stretta alleanza fra Minrothiani e Impero Thyatiano indusse i primi, contro l’esplicito volere degli Alphatiani e degli elfi, a riprendere in grande stile il commercio di schiavi (360 DI). Molti schiavi venivano trasportati verso i territori thyatiani, ma molti altri – soprattutto halfling catturati nelle Cinque Contee – venivano portati anche nell’Isola del Commerciante, dove lavoravano per i loro padroni minrothiani. Il fatto che gran parte degli schiavi trasportati per Thyatis fossero di etnia alphatiana non faceva che acuire l’avversione degli Alphatiani per questo traffico immorale. Proprio dal commercio degli schiavi alphatiani doveva giungere la rovina dei Minrothiani. Proprio in quegli anni, infatti, nell’Alphatia venivano generati i morbi del vampirismo e della licantropia; i mercanti minrothiani, inavvertitamente, introdussero queste maledizioni nel Mondo Conosciuto, ed anche nella loro patria (410 DI). Gli elfi, rendendosi conto della gravità del problema, invocarono a più riprese rimedi contro queste malattia, ma non furono ascoltati e chiusero i loro confini, per non venir colpiti a loro volta. Il contagio raggiunse tuttavia una gravità tale da non poter essere più a lungo tollerato o ignorato. Sotto la guida di Ruahidri (un elfo dei boschi la cui famiglia era stata sterminata dai falchi mannari), gli elfi si armarono di armi d’argento e diedero inizio ad una campagna di sterminio contro i licantropi ed i vampiri delle isole, poi nota come la Purga d’Argento (443-45 DI). L’epurazione si tramutò in una vera e propria guerra di fronte alla resistenza degli umani; questi, tuttavia, soccombettero, indeboliti dai suddetti morbi. In seguito all’epurazione, la popolazione umana rimase decimata, molti villaggi svuotati di abitanti e la stessa città di Nuova Alphatia (in cui si annidavano gran parte dei covi dei mannari e dei vampiri) fu distrutta. Gli abitanti di Terentias – fra i quali c’erano molti elfi favorevoli alla Purga – invocarono la protezione thyatiana contro il rigore degli elfi; Terentias cadde così nuovamente in mano a Thyatis. Con l’indebolimento delle culture umane delle isole e dei Minrothiani in particolare, gli schiavi halfling colsero l’occasione che aspettavano da tempo per rivendicare la propria libertà, insorgendo contro i loro padroni (450 DI). Grazie agli elfi, che avevano addestrato ed appoggiato Malf Manolesta, il capo dei ribelli, e lo avevano aiutato ad organizzare un esercito di schiavi ribelli, gli halfling, a bordo di navi minrothiane ed alphatiane, emigrarono nell’Isola Aperta e ne rivendicarono il possesso. Poco dopo questo stato di cose fu sancito dalla mediazione degli elfi e dell’Impero Thyatiano.

Dal controllo thyatiano alla nascita di Minrothad:

Grazie a seguenti accordi con gli elfi, Thyatis stabilì anche una sorta di protettorato sulle Isole della Colonia (l’Alfeisle eccettuata), inviando un proprio console e propri armati nelle isole per impedire nuovi conflitti e con l’impegno di tenere d’occhio la diffusione della licantropia e del vampirismo. L’impero, tuttavia, interpretando il suo ruolo non come quello di un protettore ma come quello di un dominatore, impose crescenti tasse e regolamentazioni sui commerci degli abitanti; benché la tutela thyatiana fosse quindi inizialmente bene accetta nelle Isole della Colonia, man mano che le fortune economiche della regione risalivano venne percepito sempre più come soffocante e pesante. Di fronte all’insensibilità del governo thyatiano, sotto la guida di Hadric Corser (uno dei mercanti le cui fortune avevano patito più danni ad opera del dominio thyatiano – ed il cui cognome deriva forse dal termine “corsaro”), molti commercianti armarono i propri navigli e presero il largo, dandosi alla pirateria contro i Thyatiani. Nel 488 DI, in uno storico incontro a Harbortown, rappresentanti delle principali famiglie minrothiane ed alphatiane siglarono un accordo in cui venivano stabilite le basi di un governo comune dell’Isola del Commerciante e delle isole limitrofe. L’emancipazione da Thyatis, tuttavia, era osteggiata anche da alcune famiglie che avevano ritrovato, nei trascorsi quarant’anni, nel commercio di schiavi per l’impero una fonte di lucro. Lo scontro fra queste famiglie e l’Impero Thyatiano da un lato ed i fautori della neonata federazione dall’altro si tramutò in una vera e propria guerra. Prima le guarnigioni thyatiane vennero combattute in una serie di scontri terrestri, poi, liberata l’Isola del Commerciante ed ottenuta l’alleanza degli halfling dell’Isola Aperta, la guerra si spostò sul mare. Nuova Alphatia venne eletta da Hadric Corser a nuova capitale dell’isola, e ribattezzata Minrothad. La flotta thyatiana inviata a riconquistare l’Isola del Commerciante venne intrappolata e distrutta di fronte a Nuova Alphatia nella Battaglia di Minrothad (500 DI), mentre un’altra sfortunata spedizione veniva dispersa da una tempesta e dagli attacchi dei corsari minrothiani nella Battaglia della Tempesta (500 DI); le famiglie alleate di Thyatis vennero infine battute sul mare nello Scontro dei Principi (500 DI). Thyatis rinunciò in un trattato alle sue mire espansionistiche verso le Isole della Colonia e Hadric Corser venne salutato in patria come “il Grande Unificatore”. Da questo momento in poi, le due culture umane dell’Isola del Commerciante si fusero sempre più l’una con l’altra, ed entrò progressivamente in uso il termine “Minrothaddani” per indicare gli abitanti umani delle isole. Forte dell’indipendenza nuovamente acquisita e della rinnovata amicizia fra gli abitanti (umani, halfling ed elfi) delle Isole della Colonia, i Minrothaddani incrementarono progressivamente la loro forza economica e mercantile, di pari passo alla loro flotta. Nel 567 DI, in un momento di grave debolezza della flotta thyatiana, i Minrothaddani riconquistarono Terentias; l’impero, non in grado di rispondere immediatamente, preferì concederne temporaneamente il possesso ai Minrothaddani e firmare una serie di armistizi per far cessare le ostilità. Iniziato un vigoroso programma di ricostruzione navale, Thyatis sferrò un attacco contro Terentias nel 576 DI, allo scadere dell’armistizio, riconquistandola facilmente ed usandola come trampolino di lancio per la conquista delle vicine Ierendi.

La costituzione delle Gilde di Minrothad:


Negli anni seguenti i Minrothaddani finanziarono e favorirono l’indipendenza delle Ierendi dall’Impero Thyatiano (600-02 DI) e la resistenza del neonato regno alle rappresaglie dei precedenti dominatori (643-44 DI), ma preferirono mantenere una posizione più defilata, sapendo bene che i commerci non sono favoriti dalle guerre navali. Anche gli elfi cominciavano a sentire la necessità di un maggiore attivismo in campo economico e mercantile; nel 646 DI l’elfo dei boschi Gregus Verdier unificò in una coalizione economica e politica gli elfi dell’Alfeisle, stabilendo in seguito svariati trattati con gli halfling ed i Minrothaddani. Nel 691 DI egli sponsorizzò l’unificazione di tutte le isole in un nuovo organismo politico e commerciale, le Gilde di Minrothad, che ricevettero un governo comune (il cui organo supremo era il Consiglio del Terrore) fondato sull’influenza delle gilde commerciali e, al loro interno, delle varie famiglie mercantili. Gregus viene ricordato come “il Secondo Unificatore”. Nel 713 DI la neonata federazione si schierò con il regno d Ierendi e le Cinque Contee contro un rinnovato tentativo dell’Impero Thyatiano di riconquistare le posizioni perse nel Mare del Terrore; in seguito alla sconfitta subita nella battaglia navale del Punto Mediano (713 DI), Thyatis dovette cedere l’isola di Terentias al Minrothad, ed abbandonare definitivamente ogni pretesa sugli arcipelaghi del Mondo Conosciuto meridionale. Negli anni seguenti, commerciando con Thyatis, l’Alphatia ed espandendo sempre più la propria rete mercantile, il Minrothad si arricchì enormemente. Nonostante la riconquista thyatiana di Terentias (799 DI), dettata dalla necessità imperiale di liberarsi dalle scorrerie di corsari, contrabbandieri e pirati che partivano dalle basi situate su quell’isola, la fioritura delle Gilde non si arrestò e, anzi, i loro governanti favorirono l’immigrazione di artigiani e professionisti dal continente, proiettando l’immagine di una nazione che favorisce l’espressione artistica e valorizza il lavoro. Numerose famiglie del continente immigrarono nelle isole nei primi anni del IX sec. DI. Uno dei gruppi di immigrati più importanti fu quello costituito dai nani; dopo la loro tragica espulsione dalle Terre Alte nell’828 DI, il governo delle Gilde rivolse loro un invito a stabilirsi nelle isole; parecchi nani accettarono, e ricevettero la possibilità di insediarsi nella rocciosa e quasi disabitata Isola della Fortezza. Negli anni 850-62 DI le classi dirigenti rifinirono la struttura politica delle Gilde, dandole l’assetto in vigore ancor oggi; un po’ per ragioni di ordine economico, un po’ per le voci riguardanti la scoperta di nuovi casi di infezione licantropica, vennero anche passate norme riguardanti l’irrigidimento dell’immigrazione. Gli ultimi due secoli sono stati abbastanza pacifici per le Gilde – eccettuato uno scontro fra la flotta minrothaddana ed una nutrita flottiglia di corsari ierendiani, sconfitti nella Battaglia del Fuoco (880 DI), nelle acque a sud dell’Isola di Fuoco. Nell’890 DI l’immigrazione venne del tutto impedita dall’Atto di Isolamento, approvato da Kitrina Meditor. Le navi delle Gilde hanno esteso la loro rete commerciale dalla Costa Selvaggia (nell’852 DI i Minrothaddani sono stati i primi a scoprire Tanakumba, nello Yavdlom, che battezzarono “Thanopolis”), al Norwold, al continente alphatiano. Pochi anni or sono (991 DI), il nuovo gildamastro regnante, Oran Meditor, ha sciolto l’Atto di Isolamento, consentendo nuovamente l’immigrazione. Per questa sua politica anti-tradizionalista, Oran ha subito numerosi tentativi di assassinio, ai quali per ora è miracolosamente sopravvissuto. Pur essendo perlopiù libere da creature selvagge e predatori innaturali, le isole del Minrothad vedono all’ordine del giorno lo scontro politico e gli intrighi fra le gilde e le famiglie dominanti. A tutt’oggi le Gilde rappresentano una delle forze economiche più importanti del Mondo Conosciuto ed oltre, con una flotta mercantile molto vasta, capacità tecniche e magiche per sostenerla e l’intrapredenza per estendere i propri commerci agli estremi angoli di Mystara. Le isole ospitano una sorprendente quantità di vulcani attivi; gli elfi in particolare non hanno mai smesso di temere queste forze della natura, ma si dice che abbiano anche preso delle precauzioni – i bene informati sostengono che l’intera città di Gapton sia stata edificata come rifugio (eventuale) della popolazione…

 

Distribuzione della popolazione


Le isole che costituiscono l’arcipelago delle Isole della Colonia – oggi noto come le Gilde del Minrothad – ospitano una certa varietà di terreni e presentano ciascuna caratteristiche molto diverse. Qui sotto sono elencate la superficie, la popolazione (con la divisione in razze) e la densità di ciascuna isola:

  • Alfeisle: superficie 7.144 kmq; 75.860 ab. (57,6% elfi del mare, 39% elfi dei boschi, 3,1% umani, 0,3% halfling); densità 10,6 ab./kmq.
  • Isola Aperta: superficie 1.707 kmq; 22.070 ab. (80% halfling, 14% umani, 3% elfi del mare, 2% nani, 1% elfi dei boschi); densità 12,9 ab./kmq.
  • Isola del Commerciante: superficie 8.363 kmq; 145.720 ab. (60% umani, 20% elfi del mare, 10% halfling, 5% nani, 5% elfi dei boschi); densità 17,4 ab./kmq.
  • Isola della Fortezza: superficie 1.334 kmq; 14.000 ab. (90% nani, 7% umani, 3% halfling); densità 10,5 ab./kmq.
  • Isola di Fuoco: superficie 534 kmq; 7.530 ab. (65% umani, 25% elfi del mare, 5% halfling, 4% nani, 1% elfi dei boschi); 14,1 ab./kmq.
  • Isola di Roccianera: superficie 563 kmq; 560 ab. (99% umani, 0,5% halfling, 0,4% elfi del mare, 0,1% nani); densità 1 ab./kmq.
  • Isola Settentrionale: superficie 1.377 kmq; 14.640 ab. (75% umani, 15% elfi del mare, 5% halfling, 4% elfi dei boschi, 1% nani); densità 10,6 ab./kmq.

Un evento raro nel Mondo Conosciuto, le isole di Minrothad rappresentano veramente una comunità multirazziale. Gli elfi rappresentano la parte preponderante della popolazione, seguiti dagli umani, ma nelle isole ogni razza semi-umana ha sviluppato una gamma di propri mestieri specialistici e detiene pertanto una parte del potere politico.
Come si è detto, le isole sono tutte molto densamente popolate, e molte di esse ospitano grandi città mercantili. Il Minrothad in effetti ospita una delle più alte percentuali di popolazione urbana del Mondo Conosciuto (34,6%); queste città sono fiorenti centri della finanza e del commercio, e il governo si dà continuamente un gran da fare per sostentarle, importando granaglie e frumento dall’estero ed investendo molto nella pesca.
A parte le città, la densità della popolazione nelle singole isole varia a seconda del tipo di terreno che vi si trova; alcune isole dell’arcipelago, difatti, non contengono terreni ospitali né favorevoli ad attività agricole. Le isole di Roccianera e di Fuoco, coi loro terreni rocciosi o la presenza di vicini vulcani attivi, ospitano le densità pià basse dell’arcipelago (1 ab./kmq); la massa montuosa ed impervia dell’Isola della Fortezza è parimenti poco abitata (3 ab./kmq), sebbene sia considerata un luogo confortevole dai suoi abitanti nani; l’Alfeisle, nonostante sia popolata da elfi (che tradizionalmente non amano la vita affollata delle comunità umane) ospita una delle densità elfiche più alte del Mondo Conosciuto (5 ab./kmq); l’Isola Settentrionale, colonizzata a fondo da relativamente poco tempo, ha una densità media (7 ab./kmq) nonostante il suo aspetto idilliaco; a densità elevate, si trovano sia l’Isola Aperta, nota per i suoi campi coltivati e terreni fertili (10 ab./kmq) e l’Isola del Commerciante, il cuore pulsante delle Gilde (12 ab./kmq).

  • Elfi: Gli elfi sono la razza più numerosa del Minrothad (115.310 ab.) e costituiscono una delle comunità elfiche più grandi del Mondo Conosciuto (a parte, ovviamente, l’Alfheim); tuttavia non rappresentano un’etnia omogenea, bensì due gruppi culturali differenti, discendenti rispettivamente dagli antichi clan Meditor e Verdier: gli elfi del mare (67,3%) e gli elfi dei boschi (32,7%).
    Gli elfi del mare sono una singolare razza di elfi; nonostante il loro aspetto ricordi inquietantemente i tratti degli elfi dell’ombra, essi sono gioviali e curiosi, intraprendenti ed esploratori. In effetti rappresentano la vera forza propulsiva che spinge innanzi le scoperte, le esplorazioni e le scoperte tecniche dei Minrothaddani. La loro comunità principale è la splendida città di Casamarina, ma si trovano in gran numero anche sull’Isola del Commerciante ed altrove. Molti di loro sono Principi-Mercanti.
    Gli elfi dei boschi, sebbene molto simili per stile di vita ai loro cugini del continente, hanno sviluppato un’attitudine quasi nanica verso il lavoro, divenendo professionisti di svariati tipi di artigianato. Molto meno cosmopoliti e pronti a mescolarsi con le altre razze rispetto ai loro cugini Meditor, si trovano quasi esclusivamente in Alfeisle.
  • Umani: Gli umani del Minrothad (110.260 ab.) sono sparsi in tutte le isole, ma il centro delle culture umane è sempre stata l’Isola del Commerciante; contrariamente a quanto succede in molti altri pasi del Mondo Conosciuto, qui gli umani sono una razza minoritaria (anche se di poco), ma controllano una vasta parte delle Gilde e del sistema economico e politico del paese.
    Gli umani del Minrothad sono in stragrande maggioranza di etnia minrothaddana (87%), un crogiuolo disceso dai primissimi coloni nithiani che abitarono le Isole della Colonia più di duemila anni fa e dai coloni alphatiani giunti nel III sec. DI; hanno in genere la pelle abbastanza scura o bronzea, ma a volte la loro carnagione risulta più chiara per via del fatto che, da almeno due secoli, si sono mescolati con parecchi immigrati dal continente.
    Il resto degli umani appartiene ad etnie giunte dal continente ed oltre prima dell’entrata in vigore dell’Atto di Isolamento; all’interno di questo gruppo è da annoverare anche una certa quantità di immigrati recenti, giunti dopo lo scioglimento del suddetto provvedimento (991 DI). Perlopiù si tratta di gente proveniente da Thyatis (8%), dalle Ierendi (2%), dal Karameikos (1%) e da altri posti ancora (2% – soprattutto dall’Ylaruam, dal Darokin, dal Glantri, dalle Terre del Nord, dall’Isola dell’Alba, dalle Isole delle Perle e dall’Ochalea).
  • Halfling: Gli halfling sono una razza numerosa nelle isole (34.030 ab.), ma non hanno una storia felicissima come abitanti di questa nazione. Infatti, quasi tutti discendono dalla popolazione servile catturata nelle Cinque Contee ed importata dai commercianti di schiavi minrothiani nei secc. IV-V DI; ribellatisi sotto gli auspici di Malf Manolesta, presero in seguito possesso dell’Isola Aperta, che ancor oggi ospita la maggior parte di loro. Dopo l’emancipazione, sono diventati cittadini a pieno titolo delle Gilde.
  • Nani: I numerosi nani del Minrothad (20.780 ab.) sono una presenza insolita nel Mare del Terrore – non è facile vedere questo popolo a contatto così stretto con le acque ed il mare nel Mondo Conosciuto. Questi nani discendono per la maggior parte dai pionieri nani in fuga dal Glantri, esuli nell’828 DI; invitati nelle isole, hanno colonizzato l’Isola della Fortezza – fino ad allora praticamente deserta – ed oggi dominano le manifatture legate ai metalli ed alla pietra.
  • Altre razze: Il Minrothad non va famoso per la presenza di popolazioni goblinoidi od ostili. Si sa per certo che certe cellule di licantropi (in particolare verri diabolici e topi mannari) continuano ad annidarsi nell’arcipelago e nelle navi dei mercanti, esemplari sfuggiti alla Purga d’Argento di mezzo millennio fa e da allora rimasti nell’ombra.

Appendice: Il Mare Soleggiato e Sottomarinia


La parte settentrionale del Mare del Terrore, dove giacciono gli arcipelaghi delle Ierendi e del Minrothad, è abitata da numerose razze di creature marine, in particolare elfi acquatici e tritoni. Queste creature chiamano questo tratto di mare col nome di Mare Soleggiato. I tritoni sono un popolo riservato, che ha di rado contatti con gli abitanti della superficie. Il loro regno di Sottomarinia, governato dalla regina Tarovra, si estende sotto le acque a sud e a sud-ovest delle isole del Commerciante e della Fortezza. Non amano i Minrothaddani, che considerano interessati solo al commercio ed opportunisti, soprattutto a causa dei numerosi corsari che infestano le loro acque. Una cospicua popolazione di elfi acquatici (gli Aquarendi) abitano invece le acque attorno all’Alfeisle, e sono in ottimi rapporti con gli elfi dei boschi. In genere fungono da intermediari fra gli elfi e gli altri abitanti della superficie e le razze sottomarine. Numerose altre razze condividono il fondo marino coi tritoni e gli elfi acquatici. I marinidi, ad esempio, sono molto comuni in queste acque; tendono a non essere ben visti in Sottomarinia, dove operano perlopiù come mercenari, e perciò le loro tribù nomadi errano nelle acque circostanti; sono in ottimi rapporti col regno di Ierendi. Anche i kna sono frequenti nel Mare Soleggiato, ma odiano profondamente i Minrothaddani per sanguinosi diverbi avvenuti secoli fa, e non abitano più le acque minrothaddane; alcune famiglie di kna, tuttavia, si annidano ancora nei pressi delle isole, attaccando spietatamente le navi minrothaddane. Infine, kopru, nixie, giganti del mare e squaloidi sono anch’essi presenti (anche se in minor quantità) sotto la superficie del Mare del Terrore. Nonostante condividano lo stesso tratto di mare dei Minrothaddani, poiché rappresentano un mondo diverso ed autonomo da quello degli isolani, tutte queste razze non sono state incluse nel prospetto demografico precedente.

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