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[Ambientazione] Demografia di Mystara - Parte I - Mondo Conosciuto: Terre Brulle

 

TERRE BRULLE

Fonti canoniche: DA1, DG#20, DG#22, DG#28, DM#166, DM#199, GAZ1, GAZ2, GAZ3, GAZ5, GAZ6, GAZ7, GAZ8, GAZ10, GAZ11, GAZ12, GAZ13, GAZ14, GKoM, HW, HWA1, KKoA, M3, PWAI, PWAII, PWAIII, RC, TM1, TM2, WotI, X1.

 

Superficie: 40.022 kmq (poco più piccolo degli attuali Paesi Bassi); altri 32.100 kmq di caverne ed anfratti sotterranei si estendono sotto la superficie di questa regione, costituendo le Terre Brulle Inferiori. Complessivamente, il territorio delle Terre Brulle ha una superficie di 72.122 kmq (circa come gli attuali Belgio e Paesi Bassi sommati insieme).

Popolazione: 53.840 ab. (26,2% orchi, 23,6% coboldi, 19,5% goblin, 9,1% gnoll, 8,5% hobgoblin, 4% bugbear, 3,2% troll, 2,7% ogre, 1,9% lucertoloidi, 1,3% altri).

Densità: 0,8 ab./kmq (considerando sia la superficie che il sottosuolo).

 

Cenni storici

L’arrivo delle prime orde:

Il territorio oggi conosciuto come le Terre Brulle non è sempre stato tale. Oltre tremila anni fa, esso era abitato da alcune culture elfiche, che prosperavano nella regione delle Terre Alte (l’attuale Glantri). Alcuni di questi elfi si erano separati dalla migrazione di Ilsundal (2200 PI, gli antenti degli Elfi della Valle di Ghiaccio e del Popolo Mite), altri erano giunti dal meridione (gli antenati dei Belcadiz), altri ancora giunsero secoli dopo (1950 PI, antenati degli Elfi dell’Ombra). Queste culture avevano convissuto per secoli (talvolta senza nemmeno conoscersi vicendevolmente) in pace; la loro vita venne sconvolta dagli eventi sopraggiunti sul finire del XVII sec. PI.

Nel 1708 PI i resti della Grande Orda di Re Loark – perlopiù orchi, goblin e bugbear –  , scacciata dalle steppe dell’Ethengar, si insediarono fra le montagne di questa regione, cominciando una serie di scorrerie contro gli elfi di queste terre. Essi furono i primi abitanti umanoidi delle Terre Brulle.

Nel 1700 PI avvenne il devastante cataclisma che mutò la regione nelle Terre Brulle che conosciamo oggigiorno; le radiazioni generate dall’esplosione causarono gravi malattie in tutte le regioni circostanti, facendo emigrare le culture elfiche e decimando gli Ethengariani. Durante il cataclisma, lo stesso Re Loark perì e la sua orda, per sfuggire alle radiazioni, si rifugiò nelle profondità del sottosuolo.

Una decina d’anni dopo (1691 PI) fu la volta di Akkila Khan ad essere scacciato dalle steppe ethengariane; anch’egli si insediò nell’ormai devastato territorio delle Terre Brulle, dove edificò la sua fortezza di Ul’Ghuzud (1690 PI), dalla quale cominciò una serie di scorrerie contro i barbari umani insediati nelle Terre Alte e contro gli Ethengariani (nel 1688 PI egli sarebbe asceso fra gli Immortali come Yagrai). I seguaci di Akkila sono gli antenati delle moderne tribù di Orkia Gialla ed Hobgoblandia.

Per secoli i discendenti delle orde di Akkila dominarono questo territorio; a partire dal XIII sec. PI, tuttavia, svariate orde trovarono asilo nelle Terre Brulle. Nel 1269 PI, una tribù di ogre, separatasi decenni prima dalla grande orda di Wogar e poi scacciata dal Sind, si stabilì nelle Terre Brulle, costituendo la tribù di Ogreburgo. Nel 1254 PI, una parte delle orde dei discendenti di Wogar che adesso dominavano i barbari umani dell’Atruaghin, si insediò anch’essa nelle Terre Brulle (erano gli antenati delle tribù di Alta Goblinia e di Kol). Infine, nel 1190 PI i discendenti della Grande Orda di Loark riemersero dal sottosuolo, incontrandosi con le altre tre stirpi di umanoidi.

 

La Tregua e l’età delle conquiste:

L’incontro dei capi di queste orde avvenne nei pressi di una enorme roccia, all’interno della quale essi scoprirono un antico tempio e recuperarono l’antica reliquia perduta dai loro antenati, il Pugnale Celeste. L’antica profezia dello sciamano di Wogar si era avverata. I capi stabilirono La Tregua e convissero pacificamente per un po’, riconsacrando il tempio ai loro immortali, edificando la città di Oenkmar attorno ad esso ed alternandosi nella guardia alla preziosa reliquia.

Nel 1190 PI giunse nelle Terre Brulle dal sottosuolo anche un’orda di troll, perdutasi nelle caverne del Trollheim un secolo fa; essi costituirono la tribù di Trollhattan.

La Tregua durò poco e nel 1150 PI le tribù ricominciarono a muoversi guerra. In seguito al sovrappopolamento delle Terre Brulle ed alla scarsità delle risorse, a partire dal 1000 PI orde di umanoidi provenienti da questa regione si sparsero per le terre circostanti, saccheggiando e seminando morte fra le altre razze. Il Mondo Conosciuto ricorda drammaticamente ed eroicamente gli anni seguiti al 1000 PI. Orde di umanoidi invasero la Terra Profonda (attuali Cinque Contee) ed le pianure meridionali (il futuro Darokin, allora abitato da umani barbarici); la più grossa orda invase la Casa di Roccia, ma venne respinta dal re nano Blystar III – anche se le scorrerie contro la patria dei nani si sarebbero protratte per almeno altri cinque secoli. In questo periodo orde di hobgoblin e goblin emigrarono anche verso ovest, oltrepassando i monti Amsorak e raggiungendo la Grande Desolazione. In questi anni si situa anche la funesta creazione degli gnoll. Parecchie loro tribù, sfuggite al dominio nithiano, si sparsero verso ovest, parte invadendo la Traladara e parte procedendo ancora più ad ovest.

Nel 795 PI giungeva a termine il secolare dominio degli orchi rossi sulle tribù umane dell’Atruaghin; gli orchi rossi, cacciati con la forza dalle loro terre, emigrarono verso nord, costituendo nelle Terre Brulle la tribù di Orchilandia Rossa. Essa fu l’ultima delle attuali dieci tribù a stabilirsi nelle Terre Brulle.

Nel 500 PI, sconvolgimenti tellurici (e forse il volere degli Immortali, infuriati per la profanazione del Grande Tempio di Oenkmar da parte di visitatori Nithiani) fecero sprofondare nel sottosuolo, in mezzo alla lava, la roccia su cui poggiava l’intera città di Oenkmar. Da allora della città e della sua favolosa ricchezza si è persa ogni traccia (vedi ‘Appendice’, sotto).

La fine dell’Impero Nithiano restituì la libertà agli ultimi gnoll rimasti schiavi dei Nithiani: nuove tribù di gnoll si sparsero verso est, valicando gli Hardanger e raggiungendo i loro simili nello Gnollheim, e verso ovest, fermandosi nei monti Altan Tepes a fianco dei goblin. Una di queste tribù di gnoll, proseguendo il suo viaggio ancora più a nord, giunse nelle Terre Brulle. Dopo aver mosso guerra per qualche tempo alle altre tribù, ottenne il diritto di stanziarsi fra di esse, costituendo il territorio dello Gnollistan Meridionale.

Una carismatica eroina goblin, la Regina Ubdala, riunì attorno a sé nel 493 PI le tribù delle Terre Brulle Inferiori e Superiori, costituendo una nuova Grande Orda pronta a conquistare il Mondo Conosciuto. Le sue armate si infransero contro le difese dei nani nella battaglia del Passo Sardal (492 PI), dove lei stessa trovò la morte, ma i superstiti delle sue orde si sparsero per le terre circostanti, popolando le Terre Orchesche, invadendo i monti Hardanger e le regioni meridionali.

Nessun capo degno della Regina Ubdala si innalzò dopo di lei per unire le tribù e condurle alla conquista; nei secoli seguenti le Terre Brulle restarono un’accozzaglia di tribù più o meno forti, di solito in guerra fra loro e contro tutti i vicini, talvolta unite da un capo (ma di breve durata). A periodi di relativa tranquillità (determinati da risorse sufficienti) si alternarono periodi di violenti attacchi sulle terre confinanti (dovuti a risorse scarse e sovrappopolazione). In vari periodi, questa o quella tribù prese il sopravvento su una o più delle altre.

 

L’età intermedia ed i nuovi capi:

Nel 448 PI una grande orda di umanoidi scoprì un ricco reame sotterraneo, ma, direttasi al suo saccheggio, nessuno dei suoi membri fece più ritorno (l’orda fu completamente spazzata via dagli Elfi dell’Ombra che si stava recando a sottomettere); gli umanoidi capirono di non essere soli nel sottosuolo, ma nessuno ebbe più l’ardire di spingersi nelle profondità della terra. Molti secoli dopo (grazie alla sapiente opera degli agenti degli Elfi dell’Ombra) si diffuse fra le tribù un fervido odio per l’Alfheim ed i suoi abitanti (130 DI); nei decenni seguenti, le tribù iniziarono una serie di scorrerie contro il reame elfico (150 DI), culminate in una invasione in grande stile, la quale fu tuttavia completamente massacrata nella Foresta di Canolbarth (390 DI).

Un nuovo periodo di gloria per le tribù delle Terre Brulle ebbe inizio con l’ascesa del Grande Capo Sbavante Seduto, un orco rosso dell’Orchilandia Rossa, che dominò le tribù per un periodo abbastanza lungo (500-27 DI). Fra le sue imprese si ricordano il primo assedio di Corunglain (500-02 DI), la distruzione di due spedizioni darokiniane in Trollhattan e in Kol (502 e 520 DI), il secondo assedio di Corunglain ed il saccheggio della città (522-23 DI), che fruttò alle tribù un favoloso bottino e migliaia di schiavi. Sconfitto infine dai Darokiniani e dai Flaem (525 DI), Sbavante Seduto venne catturato e riscattato col bottino di Corunglain (526 DI). Poco dopo il grande capo umanoide venne ucciso da una banda di avventurieri (527 DI). Alla sua morte le tribù insorsero contro il dominio degli orchi rossi e l’Orchilandia Rossa ha dovuto subire per più di quattro secoli la sottomissione ad altre tribù.

Una nuova ondata di scorrerie e saccheggi da parte delle tribù ebbe inizio verso l’800 DI. Furono ancora i Darokiniani a farne perlopiù le spese: la città di Ardelphia venne distrutta in questo periodo (846 DI). Tuttavia, di fronte al consolidamento politico ed al rafforzamento delle nazioni circostanti le Terre Brulle, le dieci tribù trovarono sempre più difficoltoso effettuare scorrerie nei paesi confinanti. L’unica fortuna che permise alle tribù di restare libere fu in molti casi il fatto che abitassero un territorio aspro e ritenuto inabitabile e privo di risorse – tale insomma da scoraggiare qualunque spedizione di conquista.

 

L’ascesa di Thar:

Nel 972 DI, le cose stavano tuttavia per cambiare; un giovane capo orco di nome Thar, divenuto famoso per le sue imprese contro il Glantri nella Catena Wendariana, ritornò nelle Terre Brulle e divenne sovrano della tribù di Orcus Rex. Poco dopo, i tentativi dell’Alta Goblinia – la tribù più forte in quel momento – di conquistare i suoi vicini diedero inzio ad una cruenta guerra fra le tribù, passata alla storia come le Guerre Orchesche (973-75 DI). L’intervento di Thar e delle sue armate contro l’Alta Goblinia, oltre a rintuzzare le mire espansionistiche dei goblin, accrebbe l’autorità e la fama militare del capo orco a tal punto che le altre tribù ne riconobbero la supremazia, ed egli venne proclamato re delle Terre Brulle. L’abile diplomazia della Regina Ubdala di Alta Goblinia permise a questa tribù di restare libera dal dominio orchesco, al prezzo della liberazione dell’Orchilandia Rossa, finora sotto il tallone dei goblin.

Re Thar, deciso a segnare l’inizio di una nuova era di espansionismo e conquista, tentò nel 980-81 DI un attacco in grande stile contro il Darokin; l’avanguardia delle sue forze si impantanò tuttavia nell’assedio di Forte Runnels e venne sconfitta di lì a poco dagli organizzati rinforzi darokiniani – tanto da far desistere Thar dalla continuazione della campagna. Negli anni seguenti, imparata la lezione, Re Thar ha cercato di organizzare le orde delle dieci tribù in un esercito capace di affrontare le armate organizzate delle nazioni umane, ed ha incontrato un certo successo. Egli ha imposto la disciplina col Codice di Condotta Thariano ed ha costituito La Legione, una formidabile accozzaglia di umanoidi disparati e ciecamente fedeli al loro sovrano. Questi eventi hanno chiaramente suscitato profonda preoccupazione nel Glantri, nel Darokin e nei paesi vicini.

Thar, sicuro della rinnovata forza e del morale dei suoi eserciti, ha scatenato una guerra contro il Glantri nel 992 DI, incontrando inattesi successi iniziali che hanno messo in crisi le difese della magocrazia. Tuttavia, nel giro di un paio di anni, soprattutto grazie alla tattica e alla direzione del principe Jaggar von Drachenfels di Aalban, i Glantriani sono riusciti a respingere le orde di Thar nuovamente entro i confini delle Terre Brulle (994 DI).

La sconfitta non ha minato il favore di cui Thar gode presso le dieci tribù, perché il bottino raccolto è stato soddisfacente e poiché, per la prima volta da anni, le tribù riuscivano con successo a sfondare i confini delle nazioni umane. A tutt’oggi, Thar sta continuando a potenziare La Legione e le sue armate per calare nuovamente sul mondo civilizzato; il suo piano è sottomettere le orde delle Terre Orchesche per sferrare una grande offensiva contro la Casa di Roccia e prendersi la propria vendetta sugli odiati nani.Ma deve fare in fretta, poiché la sua autorità sui volubili umanoidi, per ora indiscussa, potrebbe non durare per sempre…

 


Distribuzione della popolazione

Il piccolo territorio delle Terre Brulle è diviso fra i domini di dieci tribù, ognuna delle quali riconosce la supremazia più o meno evidente di un capo. Tutti i capotribù attualmente riconoscono a loro volta l’autorità suprema di Re Thar. Ogni tribù è dominata da una razza umanoide in particolare, ma quasi nessuna di esse è composta interamente da una razza. Il territorio di ciascuna tribù si estende sia sopra che sotto la superficie della Terre Brulle, e pertanto risulta diviso in una parte ‘Superiore’ ed in una ‘Inferiore’. Qui sotto sono indicate la superficie (delle parti Superiore ed Inferiore, e quindi quella totale – la superficie delle parti Inferiori è da considerarsi approssimativa, data la difficoltà di misurare con cura tutti i passaggi ed i cunicoli che le compongono), la popolazione (divisa fra le singole razze ed etnie orchesche, goblinoidi, gnoll, troll e ogresche, le uniche prese in considerazione) e la densità del territorio di ciascuna tribù (considerando la superficie totale – Superiore ed Inferiore – di esso):

·       Alta Goblinia: superficie 7.104 kmq (Inferiore 2.000 kmq, Superiore 5.104 kmq); 5.260 ab. (64,4% goblin [75% Goblinus Occidensis, 25% Goblinus Goblinus], 27,5% hobgoblin [100% Goblinus Grandis], 5,1% bugbear [85% Ursus Bipedis Bugburbianus, 15% Ursus Bipedis Vulgaris], 3% ogre [100% Homo Monstrum Brutalis]); densità 0,7 ab./kmq.

·       Bugburbia: superficie 5.521 kmq (Inferiore 2.200 kmq, Superiore 3.321 kmq); 3.340 ab. (45,3% bugbear [95% Ursus Bipedis Bugburbianus, 5% Ursus Bipedis Vulgaris], 32,1% goblin [90% Goblinus Goblinus, 10% Goblinus Occidensis], 22,6% hobgoblin [100% Goblinus Grandis]); densità 0,6 ab./kmq.

·       Gnollistan Meridionale: superficie 8.575 kmq (Inferiore 4.000 kmq, Superiore 4.575 kmq); 4.430 ab. (46,5% gnoll [100% Canis Erectus Hilaris], 28,4% coboldi [100% Canis Minor Numerus], 16,6% orchi gialli [50% Orcus Facies Ratis], 50% Orcus Canis Oriensis], 8,5% troll [100% Monstrum Carnivorus Maximus]); densità 0,5 ab./kmq.

·       Hobgoblandia: superficie 5.200 kmq (Inferiore 2.300 kmq, Superiore 2.900 kmq); 4.120 ab. (49% hobgoblin [100% Goblinus Grandis], 27,2% goblin [95% Goblinus Oriensis, 5%Goblinus Goblinus], 20,9% orchi gialli [100% Orcus Canis Oriensis], 2% ogre [100% Homo Monstrum Brutalis], 1% troll [100% Monstrum Carnivorus Maximus]); densità 0,8 ab./kmq.

·       Kol: superficie 8.853 kmq (Inferiore 4.500 kmq, Superiore 4.053 kmq); 13.130 ab. (74,9% coboldi [65% Canis Minor Numerus, 35% Canis Minor Militaris], 12% orchi rossi [100% Orcus Rubeus Vulgaris], 8,9% gnoll [100% Canis Erectus Hilaris], 4,2% orchi gialli [100% Orcus Facies Ratis]); densità 1,5 ab./kmq.

·       Ogreburgo: superficie 10.829 kmq (Inferiore 5.500 kmq, Superiore 5.329 kmq); 3.180 ab. (39,1% ogre [100% Homo Monstrum Brutalis], 37,8% goblin [85% Goblinus Occidensis, 15% Goblinus Goblinus], 11,9% bugbear [80% Ursus Bipedis Bugburbianus, 20% Ursus Bipedis Vulgaris], 11,2% hobgoblin [100% Goblinus Grandis); densità 0,3 ab./kmq.

·       Orchilandia Rossa: superficie 8.669 kmq (Inferiore 4.500 kmq, Superiore 4.169 kmq); 6.980 ab. (73,3% orchi rossi [65% Orcus Rubeus Vulgaris, 35% Orcus Simius Terribilis], 25,8% goblin [90% Goblinus Occidensis, 10% Goblinus Goblinus], 0,7% gnoll [100% Canis Erectus Hilaris]); 0,8 ab./kmq.

·       Orcus Rex: superficie 7.110 kmq (Inferiore 2.600 kmq, Superiore 4.510 kmq); 5.370 ab. (51,6% orchi comuni [85% Orcus Porcus, 15% Orcus Imperator Rex], 31,3% coboldi [60%Canis Minor Numerus, 40% Canis Minor Militaris], 17,1% gnoll [100% Canis Erectus Hilaris]); 0,8 ab./kmq.[/*]

·       Orkia Gialla: superficie 4.612 kmq (Inferiore 1.400 kmq, Superiore 3.212 kmq); 5.160 ab. (48,2% orchi gialli [100% Orcus Canis Oriensis], 36,4% goblin [100% Goblinus Oriensis], 13% gnoll [100% Canis Erectus Hilaris], 2,4% troll [100% Monstrum Carnivorus Maximus); 1,1 ab./kmq.

·       Trollhattan: superficie 5.949 kmq (Inferiore 3.100 kmq, Superiore 2.849 kmq); 1.150 ab. (100% Monstrum Carnivorus Maximus); densità 0,2 ab./kmq.

Circa il 60-65% delle tribù vive nelle Terre Brulle Inferiori, dove le risorse sono più abbondanti e la luce del sole non infastidisce gli occhi degli orchi, abituati alle tenebre del sottosuolo. Nel sottosuolo, oltretutto, si trovano le principali fortezze dei capotribù, dove sono racchiuse la maggior parte delle ricchezze accumulate durante le scorrerie e le famiglie dei guerrieri delle tribù; raccoglitori e cacciatori tendono ad operare maggiormente nel sottosuolo che non sulla superficie, dove invece si tengono le mandrie e si pratica l’allevamento di alcune specie animali. La superficie delle Terre Brulle ha una densità media di circa 0,5 ab./kmq, mentre il sottosuolo di 1 ab./kmq; naturalmente vi sono zone più densamente popolate in superficie (come le colline boscose del Kol) e zone meno abitate nel sottosuolo (come i deserti dello Gnollistan Meridionale).

Le Terre Brulle, com’è facile immaginare, sono prive di qualunque centro definibile “urbano” secondo gli standard umani. In questa regione tremendamente inospitale, le specie goblinoidi ed orchesche sono riuscite ad adattarsi sfruttando le risorse alimentari più disparate; le attività di caccia/raccolta e di allevamento procurano gran parte del cibo ai membri delle tribù. La risorsa più importante sono forse le grandi foreste umide di funghi giganti che crescono in molte parti delle Terre Brulle Inferiori, seguite dalla caccia alle specie mostruose della regione (dai vermi-iena ai protoplasmi neri agli orsigufi – o peggio… ), dall’allevamento di pecore, capre e cammelli (in superficie) e infine dalla pesca nei laghi e nei fiumi sotterranei. Ultima fonte di cibo, certo non trascurabile, è il furto delle merci delle carovane che attraversano le piste che si snodano lungo i fiumi Streel e Vesubia, nonché le razzie effettuate ai confini del Glantri, del Darokin e dell’Ethengar.

Tradizionalmente, le popolazioni delle Terre Brulle sono solite portare con sé come schiavi i prigionieri catturati in battaglia e durante le razzie. A questi malcapitati è riservata la sorte peggiore: lavorare senza sosta a qualche mansione spiacevole (miniere, raccolta di cibo, ecc.), essere incatenati ad una macchina da guerra per spingerla in battaglia, persino venire cucinati e mangiati nei momenti più critici per le tribù! Nei tempi antichi la percentuale di umani schiavi era molto più elevata di oggi: gli stati umani circostanti si sono oramai organizzati per difendersi dalle scorrerie provenienti dalle Terre Brulle, perciò la maggior parte dei prigionieri non è di razza umana, bensì goblinoide ed orchesca – catturata durante uno degli innumerevoli combattimenti che avvengono ai confini dei territori tribali. A seconda dei periodi, la percentuale di schiavi può variare dal 5 al 15% della popolazione di una tribù (le razze non-umanoidi – prevalentemente umani di origine Darokiniana, Glantriana ed Ethengariana – rappresentano solo il 5-20% di questa popolazione schiavile in un dato momento); data la variabilità della proporzione di schiavi sulla popolazione totale delle Terre Brulle, essa non è stata presa in considerazione nella seguente descrizione delle varie razze che popolano questa regione.

·       Orchi: Gli orchi sono la razza più numerosa delle Terre Brulle (14.130 ab.) e spesso occupano l’immaginario delle nazioni umane quando si parla di questa regione. Gli orchi, forse una delle razze umanoidi più attive nella storia del mondo, sono divisi in numerose stirpi, ognuna delle quali occupa in prevalenza una regione delle Terre Brulle.

Gli orchi comuni (19,6%) discendono perlopiù dai sopravvissuti della Grande Orda di Re Loark che fuggirono nel sottosuolo nel 1700 PI, e che ne riemersero nel 1190 PI fondando la tribù di Orcus Rex; nei secoli seguenti, fra il 1000 ed il 490 PI, molti sono emigrati nel resto dei paesi meridionali. Appartengono perlopiù alla specie Orcus Porcus(85%), sebbene alcuni – fra i quali Re Thar –, forse a causa delle radiazioni dalle quali questa zona è stata colpita per molto tempo, hanno sviluppato un’intuito superiore ed una maggior somiglianza agli umani; gli appartenenti a questa stirpe, denominata Orcus Imperator Rex (15%) spesso assurgono ai sommi gradi delle gerarchie tribali.

Gli orchi gialli (32,9%) sono i discendenti delle orde di Akkila Khan, che si contano fra i primi abitanti delle Terre Brulle (1691 PI). Durante i secoli, soprattutto attorno al 1000 PI e al tempo della Regina Ubdala (493-92 PI), molti emigrarono dalle Terre Brulle, stabilendosi nelle Terre Orchesche ed in altri territori. Gli orchi gialli della specie Orcus Canis Oriensis (80,2%) dominano il territorio dell’Orkia Gialla, ma sono presenti anche in Hobgoblandia e nello Gnollistan Meridionale; i più rari esemplari di Orcus Facies Ratis (19,8%), invece, si trovano perlopiù nel Kol e nello Gnollistan Meridionale.

Gli orchi rossi (47,5%), infine, sono la stirpe orchesca più numerosa, discendente dalle tribù che, al seguito di Wogar, attraversarono il Brun, conquistando infine gli umani dell’Atruaghin (1257 PI), dai quali furono scacciati secoli dopo (795 PI); il Grande Capo Sbavante Seduto era un orco rosso. Essi abitano perlopiù la regione dell’Orchilandia Rossa, sebbene se ne trovino alcuni anche nel Kol; nel Mondo Conosciuto, fuori dalle Terre Brulle, non se ne trovano molti. La maggior parte degli orchi rossi appartiene alla specie Orcus Rubeus Vulgaris (73,3%), che tende a risiedere nelle zone meridionali dell’Orchilandia Rossa, ma un quarto circa di essi appartiene invece alla specie Orcus Simius Terribilis (26,7%) e tende ad abitare le zone settentrionali di questo territorio.

·       Coboldi: Questi piccoli umanoidi sono  numericamente la seconda razza delle Terre Brulle (12.720 ab.). I coboldi sono giunti qui al seguito delle orde di Wogar che conquistarono gli umani dell’Atruaghin (1257 PI); essi appartengono perlopiù alla specie Canis Minor Numerus (67,8%). Molti clan di coboldi appartenenti alla specie Canis Minor Militaris emigrarono dalle Terre Brulle al seguito della Regina Ubdala verso il 493 PI, finendo poi per stanziarsi negli Hardanger e negli Altan Tepes sud-orientali; alcuni, fra i quali gli antenati della famiglia Kol che governa attualmente l’omonima tribù, fecero ritorno nelle Terre Brulle secoli fa (680 PI), dove tutt’oggi costituiscono una minoranza della popolazione cobolda (32,3%). Sebbene abbiano nel Kol il loro territorio principe, i coboldi si trovano anche in Orcus Rex e nello Gnollistan Meridionale.

·       Goblin: Altra numerosissima razza delle Terre Brulle (10.480 ab.), i goblin di questa regione appartengono a stirpi svariate, giunte qui nei momenti più disparati della loro storia. I primi goblin, appartenenti alla specie Goblinus Oriensis sono giunti qui al seguito di Akkila Khan quasi duemila anni fa (1691 PI), ed oggi abitano perlopiù l’Orkia Gialla e l’Hobgoblandia (28,1%).

I goblin appartenenti alla specie Goblinus Occidensis giunsero invece dall’Atruaghin, dopo aver seguito la migrazione di Wogar nel Brun occidentale; oggigiorno costituiscono la maggioranza della popolazione goblin (50,6%) ed abitano soprattutto l’Alta Goblinia e l’Orchilandia Rossa, ma anche la Bugburbia e l’Ogreburgo.

Infine, i goblin della specie Goblinus Goblinus (21,3%), appartenenti alle orde discese dalla Grande Orda di Re Loark, riemersero qui dopo anni di pellegrinaggi sotterranei (1190 PI) ed abitano oggigiorno perlopiù la Bugburbia e l’Alta Goblinia, sebbene se ne trovino minoranze anche in Ogreburgo, Orchilandia Rossa ed Hobgoblandia.

·       Gnoll: Gli gnoll, una delle razze di più recente insediamento nelle Terre Brulle, sono abbastanza numerosi (4.900 ab.), nonostante la povertà del territorio in cui vivono. Essi appartengono tutti alla specie Canis Erectus Hilaris, fuggita dall’Impero Nithiano nel lontano 500 PI. Gli gnoll abitano perlopiù lo Gnollistan Meridionale, ma se ne trovano anche in Orcus Rex, Orkia Gialla e Kol.

·       Hobgoblin: I membri di questa razza di goblinoidi (4.590 ab.) appartengono tutti alla specie Goblinus Grandis e discendono tutti quanti dalle orde di Akkila Khan stanziatesi nelle Terre Brulle quasi duemila anni fa (1691 PI). Molti sono emigrati nei secoli compresi fra il 1000 ed il 490 PI, ma altrettanti abitano ancora principalmente l’Hobgoblandia, ed in misura minore l’Alta Goblinia, l’Ogreburgo e la Bugburbia.

·       Bugbear: La razza goblinoide meno numerosa delle Terre Brulle, i bugbear (2.140 ab.) discendono dai sopravvissuti della Grande Orda di Re Loark, riemersa in questa regione nel 1190 PI. La maggior parte di essi appartiene alla specie Ursus Bipedis Bugburbianus (90,8%), tipica di questa regione, ma altri esemplari immigrati in epoche successive appartengono invece alla specie Ursus Bipedis Vulgaris (9,2%). I bugbear abitano soprattutto la Bugburbia, ma se ne trovano anche in Alta Goblinia e in Ogreburgo.

·       Troll: Questi creature pericolose abitano in quantità (1.720 ab.) la valle del Trollhattan ed i suoi paludosi recessi sotterranei; altri gruppi abitano invece le zone umide e paludose dell’Hobgoblandia, dello Gnollistan Meridionale e dell’Orkia Gialla. Tutti i troll di questa regione appartengono alla stirpe dei Monstrum Carnivorus Maximus, giunti qui dal Trollheim (nelle Terre del Nord) verso il 1190 PI dopo anni di peregrinazioni nel sottosuolo.

·       Ogre: Questi possenti giganti sono la meno numerosa fra le razze dominanti delle Terre Brulle (1.460 ab.), ed appartengono tutti alla specie Homo Monstrum Brutalis. Gli ogre giunsero qui nel 1269 PI dopo essersi separati dall’orda di Wogar; oggigiorno abitano soprattutto l’Ogreburgo, ma se ne trovano anche in Alta Goblinia ed Hobgoblandia.

·       Lucertoloidi: Diverse tribù di lucertoloidi (1.000 ab.) abitano le paludi del Mondo di Sotto, e soprattutto le zone attorno al fiume Bugbur, alla Fossa degli Ogre ed alle paludi di Ogreburgo. Non nutrono simpatia per Re Thar e le sue orde, ma per non attirare la sua ira su di loro versano al re orco un saltuario tributo ed inviano alcuni dei loro guerrieri ad implementare ogni anno i ranghi de La Legione. Si dice anche che Re Doth di Alta Goblinia tenga come concubina una femmina lucertoloide.

·       Trogloditi: Svariati trogloditi (300 ab.) abitano le zone paludose e umide delle Terre Brulle Inferiori, dove vivono sottomessi alle più intelligenti e numerose tribù di lucertoloidi.

·       Giganti delle colline: Alcune bande di questi brutali giganti (200 ab.) abitano le regioni montuose delle Terre Brulle Superiori, soprattutto in Ogreburgo ed Orcus Rex; apprezzano la potenza di Re Thar ed alcuni di essi servono come truppe d’assalto e lanciatori di macigni ne La Legione.

·       Umani: Per quanto possa sembrare impossibile, un piccolo numero di sbandati, esuli, traditori, rinnegati e feccia varia appartenenti alla razza umana (100 ab.) abita nelle Terre Brulle e serve Re Thar, spiando per il re orco le terre umane circostanti o consigliandolo sulla strategia da assumere di volta in volta. La loro composizione è troppo eterogenea per poter essere stabilita con certezza – ma fra di essi vi sono un buon numero di persone provenienti dal Glantri e dal Darokin.

·       Uomini scorpione: Una tribù di questi esseri (100 ab.), forse provenienti per via sotterranea dalla Grande Desolazione, abita un complesso sotterraneo al confine fra l’Orchilandia Rossa e l’Alta Goblinia; il complesso è stato ricavato dentro il corpo di un grande drago rosso defunto ed è legato alle leggende riguardanti la nave volante ‘Orgoglio dei Cieli’, precipitata qui decine di anni fa. Esso ospita un tempio consacrato all’Immortale Skorpios.

 

Appendice: Oenkmar, Gioiello degli Abissi

Nel grande e infuocato lago sotterraneo nel quale confluisce il Fiume di Lava galleggia un’enorme roccia sulla quale si erge una delle città più incredibili di tutta Mystara: Oenkmar. Questa città, un tempo chiamata Aengmor, sorgeva in superficie, nella regione al confine fra l’Hobgoblandia e lo Gnollistan Meridionale, sulle sponde del fiume Streel; a costruirla erano stati gli elfi sotterranei riemersi in questa regione nel 1950 PI, sotto la guida del loro sovrano Atziann. La catastrofe del 1700 PI causò la distruzione della città e lo sprofondamento delle sue rovine nel sottosuolo: non uno dei suoi abitanti vi sopravvisse. Nel 1468 PI, un gruppo di esuli azcani provenienti dal Mondo Cavo, braccati dai loro simili voltisi all’adorazione di Atzanteotl, trovarono scampo sottoterra e trovarono per caso le rovine di Aengmor; ignari del passato di quella roccia, vi costruirono una nuova città, battezzandola Mictlan. Nel 1420 PI gli elfi sotterranei del clan Schattenalf, indirizzativi da Atzanteotl stesso – desideroso di sterminare i suoi ultimi oppositori azcani e di recuperare la sua antica città – la conquistarono, sterminandone gli abitanti, e la ricostruirono, ribattezzandola Aengmor (in onore della loro antica città), ingrandendola ed innalzando un enorme tempio in onore di Atzanteolt (che fu terminato nel 1352 PI). Incorsa nello sfavore del  suo patrono entropico, la città finì al centro di un fiume di lava e venne inondata da vapori tossici, che uccisero molti elfi. I sopravvissuti abbandonarono per sempre la città (1290 PI). Nel 1190 PI, per opera di Atzateotl, la roccia contenente la città si innalzò fino alla superficie delle Terre Brulle, facendo affiorare il grande tempio edificato dagli elfi; la Roccia di Oenkmar, come venne chiamato il tempio, fu scoperta dagli umanoidi nel 1190 PI e riconsacrata ai loro Immortali e ad Aztanteotl; come avevano fatto gli elfi, anche gli umanoidi edificarono una città attorno al tempio. Essa, tuttavia, sprofondò nuovamente al centro del lago di lava dal quale si era innalzata a causa dei movimenti sotterranei seguiti alla caduta dell’Impero Nithiano (500 PI). Da allora la roccia con la città di Oenkmar ed il suo tempio, popolata dagli umanoidi, galleggia nella lava, magicamente protetta dalla magia del suo patrono immortale (Atzanteotl) e schermata da occhi indiscreti dai fumi lavici e dall’ambiente inospitale che la circonda.

Oenkmar ospita 18.000 abitanti umanoidi (30% orchi comuni [100% Orcus Porcus], 25% goblin [75% Goblinus Occidensis, 25% Goblinus Goblinus], 20% orchi rossi [80%Orcus Rubeus Vulgaris, 20% Orcus Simius Terribilis], 9% coboldi [100% Canis Minor Numerus], 5% hobgoblin [100% Goblinus Grandis], 4% gnoll [55% Canis Erectus Hilaris, 45% Canis Erectus Septentrionum], 3% bugbear [100% Ursus Bipedis Bugburbianus], 2% ogre [100% Homo Monstrum Brutalis], 1% giganti delle colline, 1% troll [100%Monstrum Carnivorus Maximus]), i quali, grazie al retaggio della cultura elfica scoperto nella città, sono riusciti ad avanzare fino ad un livello culturale abbastanza più alto dei loro cugini di superficie (considerati dei barbari primitivi dagli Oenkmariani). Gli indigeni, tutti devoti ad Atzanteotl ed al suo culto efferato, non amano affatto gli stranieri – nemmeno gli altri umanoidi – , i quali solitamente finiscono imprigionati (nel migliore dei casi) o sacrificati nel Grande Tempio (nel peggiore).

La popolazione di Oenkmar coltiva piantagioni di funghi particolarmente fertili e rigogliose nelle caverne che bucano la Collina del Tempio. La fonte di sostentamento principale della città, tuttavia, restano le preghiere che il clericato rivolge ad Atzanteotl; il potere di nutrire la popolazione è in effetti la fonte del potere dei sacerdoti.

Dal momento che Oenkmar rappresenta un luogo estremamente particolare, separato dal resto delle Terre Brulle, e la cui esistenza non è affatto nota agli abitanti di questa o di altre regioni, i suoi abitanti non sono stati inclusi nel prospetto demografico di cui sopra.

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