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[Ambientazione] Demografia di Mystara - Parte I - Mondo Conosciuto: Darokin

 

DAROKIN

Fonti canoniche: B8, CM9, CoM, DG#26, DM#171, DM#175, DM#184, DM#189, DM#199, DM#216, GAZ1, GAZ3, GAZ5, GAZ8, GAZ10, GAZ11, GAZ12, GAZ14, IM2, JA, KKoA, MS1, PWAI, PWAII, PWAIII, RC, TM1, TM2, WotI, X1, X10.

 

Superficie: 220.763 kmq (escluse le Terre Orchesche; un po’ più piccolo dell’attuale Regno Unito).

Popolazione: 1.939.030 ab. (96,8% umani, 1% elfi, 2,2% altri).

Densità: 8,9 ab./kmq.

 

Cenni storici

I primi abitanti:

Può sorprendere che la Repubblica del Darokin, una delle potenze economiche del Mondo Conosciuto, abbia un’origine relativamente recente. In realtà, le terre che oggi fanno parte di questa ricca oligarchia plutocratica sono state abitate dagli umani e dagli orchi fin da tremila anni fa.

Molti storici sostengono che i primi occhi a contemplare le vaste pianure che sarebbero divenute il cuore del Darokin sono stati quelli di un orco. In realtà, le orde umanoidi di allora si trovavano ancora ad Urzud quando alcune tribù di sangue azcano (ormai decadute dal loro glorioso passato) provenienti dalle loro terre ancestrali nel sud-ovest emigrarono nel Darokin in cerca di nuove terre in cui stabilirsi (2500 PI). La maggior parte trovò quello che cercava nella grande e fertile valle del fiume Nithia, più ad est (dove essi si sarebbero poi insediati, mescolandosi coi  nativi e dando vita all’etnia nithiana). Alcuni gruppi di Azcani, tuttavia, si stanziarono nella regione compresa fra la grande steppa centrale (attuale Foresta di Canolbarth) e la catena dei Cruth e delle Cime Nere, edificando piccole comunità rurali.

Altre popolazioni si insediarono e si svilupparono nei territori circostanti le fertili pianure attorno al fiume Streel. Nel 1708 PI i primi umanoidi – i resti della Grande Orda di Loark sconfitta a Chongor – si insediarono nelle Terre Brulle; essi furono i primi umanoidi a vedere queste terre coi propri occhi. In quello stesso periodo, verso il 1675 PI, le decadute popolazioni di stirpe olteca ed azcana che abitavano il territorio dell’Atruaghin attuale, vennero unificate sotto il dominio del carismatico capo Tahkati ‘il Tempestoso’; gli insediamenti di queste popolazioni tuttavia restarono confinate a sud del Lago Amsorak e ad ovest del fiume Arbrandine, perciò la loro influenza nel Darokin fu nulla. Ad ovest del Lago Amsorak, invece, stava crescendo in numero e cominciava a svilupparsi la civiltà sindhi; in questo periodo essi iniziarono ad edificare i loro primi villaggi, alcune delle quali si sarebbero presto espanse per formare vere e proprie città.

La più grande civiltà di questo periodo stava tuttavia sorgendo nella grande valle del fiume Nithia, ad oriente del Darokin; una delle prime inizative che segnarono l’espansione dell’Impero Nithiano fu proprio l’invio di una spedizione colonizzatrice guidata dal clan Traldar nelle terre dell’attuale Karameikos (1500 PI). Per stabilire contatti con le neocolonizzate terre fu fondato un avamposto al di là dello stretto valico che, attraversando gli Altan Tepes, conduceva oltre i confini di Nithia (sul sito dell’attuale Selenica); la popolazione indigena, di stirpe azcana, si mescolò con i coloni nithiani appena arrivati, diversificando questa regione dal resto dell’Impero Nithiano. La spedizione dei Traldar fu un insuccesso, essa venne decimata e perse rapidamente contatto con la madrepatria; alcuni altri clan partiti dalla Traladara, tuttavia, si insediarono in zone circoscritte del territorio darokiniano, fondando piccoli insediamenti nelle regioni a nord della catena dei Cruth e delle Cime Nere. L’avamposto nithiano nella regione di Selenica, pur perdendo importanza strategica, perpetuò la sua esistenza.

Nei secoli seguenti, i Traldar, mescolatisi coi discendenti dei Taymora e ripresisi dal loro declino grazie alla tutela degli Hutaaka, costituirono una florida civiltà di città-stato. Alcune di quelle situate sulle coste dell’attuale Karameikos, desiderose in certi casi di espandere la loro zona di influenza, altri di sfuggire al controllo hutaakano, fondarono colonie nelle regioni circostanti. Un clan in particolare, in cerca di nuove terre, risalì il fiume Streel fino ai margini settentrionali della Palude di Malpheggi e qui, nel luogo dove in seguito sarebbe sorta Città del Darokin, fondò una colonia che battezzò Daros (1295 PI). La città divenne presto molto potente e popolosa grazie all’afflusso di Traldar che giungevano dalla madrepatria, ed una nuova colonia di nome Akorros venne fondata sulle sponde orientali del Lago Amsorak (1270 PI); in questo fiorente avamposto commerciale, mercanti sindhi, atruaghin e nithiani commerciavano coi Darosiani, i quali cominciarono anche a stabilire legami commerciali con gli halfling della Terra Profonda (attuali Cinque Contee). In breve si venne a costituire una vera e propria rotta commerciale, che da Akorros raggiungeva ad ovest il Sind e ad est, attraverso la colonia nithiana nella regione di Selenica, l’Impero Nithiano.

Ma questi successi vennero drammaticamente rovesciati dall’arrivo delle orde dei discendenti di Wogar nelle terre degli Atruaghin. Conquistate e sottomesse le tribù atruaghin (1257 PI) – che sarebbero rimaste sotto il dominio degli orchi rossi per oltre quattrocento anni – gli umanoidi si espansero nei territori circostanti, saccheggiando e devastando. Nel 1254 PI, orde di coboldi e goblin in marcia verso le Terre Brulle ridussero in cenere Akorros, mentre altre orde di goblin ed orchi rossi distrusse la città di Daros. Aveva così termine il promettente inizio della colonizzazione traldar del Darokin.

Sebbene i Sindhi ed i loro alleati riuscissero in seguito a sconfiggere gli invasori ed a cacciarli dalle sponde occidentali del Lago Amsorak, la via commerciale verso oriente di cui Akorros rappresentava uno snodo essenziale non poté più essere ristabilita. Nei secoli seguenti gli umanoidi furono più o meno saldamente in possesso di tutta la regione pianeggiante ad ovest del fiume Streel. La rovina della rotta commerciale sulla linea Akorros-Selenica segnò la fine della prosperità dell’insediamento nithiano che sorgeva pressoquest’ultima.

Il colpo finale alle mire dell’umanità sulle terre del Darokin venne verso il 1000 PI; in questi anni la sovrappopolazione delle Terre Brulle causò un’ondata di feroci e massicce scorrerie da parte degli umanoidi ivi residenti verso le terre circostanti. A queste disgrazie si aggiunse l’emigrazione in massa degli gnoll (1050 PI) – nuova, funesta creazione dei folli maghi nithiani – dall’Impero Nithiano; l’orda dei bestiali gnoll si abbatté sulla’avamposto nithiano presente nella regione di Selenica, radendolo al suolo e distruggendo gli insediamenti azcano-nithiani presenti colà; quindi procedette il suo cammino di distruzione sia verso sud, invadendo le terre dei Traldar e distruggendo la loro civiltà, sia verso ovest, penetrando nel territorio dei Sindhi. La maggior parte degli altri piccoli insediamenti umani del Darokin furono devastati dal passaggio di questa o quell’orda umanoide. Buona parte della popolazione umana venne sottomessa o sterminata, i superstiti – un’accozzaglia di Traldar, Nithiani ed Azcani – fuggirono verso le zone nord-orientali del paese (la regione ad est del fiume Streel), dove ritornarono ad uno stile di vita seminomade e tentarono come meglio poterono di difendersi dagli umanoidi. Dopo questi eventi, per duecento anni gli umani non avrebbero più provato a costruire insediamenti in queste terre.

Nei secoli seguenti le terre del Darokin videro il passaggio dei Vatli, una popolazione di stirpe vantaliana, emigrata dalle Terre del Nord in seguito alla conquista nithiana. I Vatli attraversarono l’Ethengar e la grande steppa situata dove oggi sorge la fatata Foresta di Canolbarth; data la pericolosa presenza di umanoidi in queste zone, essi decisero di procedere verso sud, invadendo l’Hindon (il reame degli halfling situato nelle attuali Cinque Contee, 960 PI) e creando grossi problemi agli Hin.

 

Un nuovo principio, nuovi abitanti:

Solo al principio dell’VIII sec. PI sparuti gruppi di umani giunsero nuovamente nelle terre del Darokin con l’intenzione di costituirvi insediamenti permanenti; ciò accadde per via di diversi eventi. In quel periodo, parecchie orde di orchi insediate nella grande ed arida steppa che si estendeva fra le pianure dello Streel e gli Altan Tepes venne scacciata dall’improvviso arrivo degli elfi, i quali, nel giro di pochissimo tempo, favorirono la crescita di una vasta e rigogliosa foresta incantata. Le terre del Darokin centro-settentrionale,precedentemente pericolose, apparivano ora assai desiderabili per l’insediamento.

Nel sud-ovest, gli umani dell’Atruaghin si liberarono finalmente dal giogo degli orchi rossi, che si rifugiarono nelle Terre Brulle (795 PI); sebbene l’innalzamento di un vasto altopiano ad opera del loro capo, Atruaghin, e la conversione di alcuni di essi (il Clan della Tigre) all’adorazione dell’Entropia avrebbero reciso gran parte dei contatti fra essi ed i successivi abitanti del Darokin, questi ultimi erano se non altro liberi da due lati dalle aggressioni degli umanoidi.

Le prime a giungervi furono tribù di Dunhariani di stirpe neathar e di Durran di stirpe antaliana, cacciate dall’Ethengar a causa del loro stile di vita sedentario. Nel 780 PI questi popoli effettuarono una drammatica traversata delle Terre Orchesche, perdendo molti dei loro, fino a giungere nella Pianura dello Streel, al confine con l’Alfheim, dove si stabilirono. Inizialmente questi popoli mantennero uno stile di vita semi-nomade, combattendo aspramente con gli elfi per il possesso di quelle terre che i potenti incantamenti di questi ultimi stavano rendendo fertili ed appetibili. In seguito, pacificatasi la situazione, furono invece proprio gli elfi a favorire lo stanziamento dei Durran e dei Dunhariani nei territori ad ovest della loro foresta in funzione anti-orchesca, insegnando loro la magia ed alcuni avanzamenti militari e tecnologici; una delle loro prime fondazioni fu Favaro (730 PI). Il popolo nato dalla fusione di questi due popoli cominciò a chiamarsi Durrankin (da cui, in seguito, derivò Darokin), ed assorbì i resti dei primi abitanti del Darokin centro-meridionale (Traldar, Nithiani, Azcani) ridotti in condizioni misere ed emigrati qui dopo gli eventi del 1000 PI.

Nel frattempo, alcuni clan di Traldar sopravvissuti all’invasione degli gnoll, a causa delle guerre suscitate nel loro disgraziato paese dall’invasione dei Vatli (930 PI), emigrarono dalla Traladara. Alcuni di essi si diressero via mare verso ovest, costituendo la colonia costiera di Athenos ai confini con la Palude di Malpheggi e le terre degli Hin (740 PI). Anni dopo, un altro gruppo in fuga verso nord attraversò le Cime Nere, costituendo la colonia montana di Tuma (690 PI). Mentre i Traldar di Tuma si guadagnarono la reputazione di un popolo onorevole e pacifico, quelli di Athenos non esitarono a praticare la pirateria contro gli halfling e gli Atruaghin delle terre vicine, ed in breve tempo adempirono alla loro vocazione commerciale risalendo lo Streel e ricostruendo la città di Daros, distrutta secoli fa (655 PI), per commerciare coi Durrankin del nord-est, Akorros sulle rive del Lago Amsorak (623 PI), per commerciare coi Sindhi, e Dolos (610 PI), da dove commerciavano con gli elfi dell’Alfheim e coi loro simili di Tuma. Negli ultimi due decenni del VII sec. PI gli Atheniesi aiutarono addirittura gli Hin nel loro tentativo di reimpadronirsi del controllo della loro patria, guadagnandosi l’amicizia del piccolo popolo al sopraggiungere de La Restaurazione (609 PI).

Anche i Nithiani si riaffacciarono nelle terre del Darokin. In particolare, si trattava di un gruppo di coloni preoccupati dalla sempre maggiore adorazione dell’Entropia verso la quale la direzione del loro impero stava inesorabilmente scivolando; essi ricostruirono l’insediamento distrutto due secoli prima oltre gli Altan Tepes, battezzandolo Shalinikaht (720 PI). Nei decenni seguenti, tuttavia, nemmeno loro riuscirono a sfuggire alle grinfie dei faraoni nithiani, che imposero il proprio dominio e l’adorazione dell’Entropia nella città (650 PI), gli abitanti della quale, tuttavia, non abbandonarono la loro fede e continuarono a praticare di nascosto i loro culti tradizionali.

Al volgere del V sec. PI, gli Atheniesi e le colonie di loro fondazione e loro alleate dominavano il Darokin centro meridionale, da Daros ad Athenos nel sud, fino ad Akorros nell’ovest e fino a Dolos nell’est. I clan di Atruaghin occupavano invece l’intera regione limitata dal Lago Amsorak e dal fiume Arbrandine. Più ad est, il corrotto Impero Nithiano dominava la regione di Shalinikaht. Il centro nord era teatro di scontri fra gli orchi e gli altri umanoidi, che dominavano le rive occidentali dello Streel a nord di Akorros, ed i Durrankin, che dominavano l’altro versante del fiume fino alle propaggini della Canolbarth. Questi ultimi erano la popolazione dominante: grazie all’appoggio degli elfi, non solo ebbero la preponderanza militare, ma entrarono in un periodo di prosperità e crescita demografica che permise loro una decisa espansione anche nei territori abitati dalle altre etnie, che progressivamente si mescolarono sempre più con loro.

 

L’Età Eroica:

Nel 500 PI, gli Immortali decisero il fato dell’Impero Nithiano. Gli abitanti di Shalinikaht colsero l’occasione per ribellarsi agli odiati adoratori dell’Entropia e per questo vennerorisparmiati dalla distruzione di Nithia. Tuttavia, a causa dell’Incantesimo dell’Oblio operato dagli Immortali per sancire la definitiva scomparsa delle blasfemie nithiane dal ricordo degli uomini, essi si ricordarono semplicemente di aver scacciato un perfido e malvagio tiranno. Shalinikaht, senza il sostegno di un impero, decadde rapidamente. Nel 491 PI, una parte degli umanoidi sopravvissuti al massacro del Passo Sardal, reputarono che Shalinikaht era un bersaglio facile, e la assalirono. Grazie all’inaspettato arrivo di esuli traldar e toralai provenienti dalle terre dell’attuale Thyatis metropolitana, gli abitanti opposero una strenua resistenza alle orde umanoidi, che, impantanatesi in un difficile assedio, alla fine riuninciarono all’impresa, spostandosi verso sud. I Nithiani della città ricompensarono i loro alleati traldar e toralai, in cerca di una nuova patria, accogliendoli fra di loro. L’arrivo dei Traldar a Shalinikaht ebbe l’effetto di formare un crogiuolo culturale fra l’ormai decadente cultura nithiana e quella dei nuovi arrivati; nel corso dei due secoli seguenti, la città, che divenne nota come Salonikos, prese sempre più un’impronta traldar, allontanandosi dalle sue origini. Essa comunque sopravvisse alla caduta del suo impero madre, rinascendo qualche secolo dopo come importante stazione di commercio per gli elfi, i Darokiniani, gli Alasiyani ed i Traladarani.

Questi secoli (500-0 PI) furono un periodo di scontri sanguinosi ed eroici fra orchi, umani ed elfi. Alcune delle più amate o temute figure delle leggende darokiniane risalgono a questi anni – Balthac e Sinan, Aurum ed Escalon, il grande e terribile drago rosso Calor. Numerosi regni, perlopiù piccoli e di breve durata, si innalzarono e caddero in quest’epoca, ed altrettanto numerosi eroi combatterono con alterno successo le forze del male – tutti eventi che hanno contribuito a dare a questo periodo l’alone leggendario che esso possiede nelle ballate raccontate ancor oggi. Quest’epoca vide anche l’arrivo di un certo numero di gnomi, superstiti dalla distruzione della loro civiltà nei monti Hardanger ad opera dei coboldi.

Verso il 200 PI, gli orchi continuavano a dominare incontrastati il Darokin nord-occidentale; sebbene fossero divisi in numerose tribù, i loro simili dominavano anche vaste regioni del Mondo Conosciuto settentrionale, ed erano perciò una della maggiori potenze del tempo.

Anche gli umani avevano consolidato il proprio dominio sulle loro terre. Divisi in numerosi clan, città-stato e potentati che volentieri si muovevano guerra vicendevolmente, i Durrankin ed i Traldar costituivano ormai la stragrande maggioranza della popolazione umana del paese; i primi erano prevalenti nel centro-nord, i secondi nel centro-sud, ma vi era una forte osmosi fra le due culture, che favoriva la loro progressiva fusione. Qualcosa del genere stava già avvenendo nella stretta regione compresa fra la Foresta di Canolbarth e le catene dei Cruth e delle Cime Nere: inizialmente popolate da coloni traldar, queste zone avevano visto un rilevante afflusso di Durrankin nel corso dei secoli, tanto che la popolazione era ormai composta perlopiù dai discendenti misti di entrambe le etnie. Diversi nomi mutarono forma in questo periodo per effetto della mescolanza etnica e linguistica: al volgere dell’anno 0 DI, ad esempio, ‘Durrankin’ diveniva ‘Darokin’ (il termine decadde nell’uso comune e passò ad indicare il cognome di alcune delle più antiche famiglie –, mentre al popolo ci si riferiva col nome di ‘Darokiniani’), così come ‘Salonikos’ diveniva ‘Selenica’.

La situazione si evolse attorno al I sec. PI, quando gli elfi dell’Alfheim cominciarono a capire che solo unificando i clan e potentati umani sotto un’unica guida si poteva avere la garanzia di uno stato cuscinetto abbastanza solido da impedire agli orchi di attaccare la Foresta di Canolbarth. Pertanto, gli elfi iniziarono a concentrare il loro sostegno su un clan darokiniano, quello degli Eastwind, il quale divenne attorno allo 0 DI il più potente clan umano della regione. Gli Eastwind si proposero sempre più convincentemente come la guida dei clan darokiniani contro gli orchi, guadagnandosi anche l’alleanza delle città-stato traldar e dei clan dell’oriente grazie ad una serie di accorti matrimoni e patti di sangue; il culmine del loro successo fu l’alleanza con la potente città di Athenos. Nel 21 DI, Ansel I Darokin venne incoronato Re di Darokin dagli umani alleati, il nome della sua stirpe passato ad indicare quello del suo paese; come segno di riconoscenza verso gli Atheniesi, egli stabilì la sua residenza a Daros, che venne ribattezzata Città del Darokin. Il suo regno andava dalla città di Athenos a sud alle propaggini delle Terre Brulle a nord, e da Akorros ad ovest fino alla regione di Nemiston ad est.

 

L’Età Aurea del Regno di Darokin:

I successori di Ansel usarono la loro nuova autorità per radunare forti ed agguerriti eserciti, varcare lo Streel e combattere finalmente con successo gli orchi; nel giro di sessant’anni essi furono respinti da tutta la regione e confinati verso la Sierra d’Argento e le Terre Brulle. Nelle terre liberate, i Darokiniani cominciarono ad edificare villaggi, coltivare la terra e dare a questa regione l’aspetto che oggi conserva.

La lotta contro gli orchi non fu certo condotta senza sacrifici ed insuccessi. Nell’87 DI, l’improvvisa morte in battaglia di re Aden I contro gli orchi gettò il regno nello scompiglio; non avendo Aden alcun figlio, tre candidati appartenenti alle casate di Darokin, di Ansimont e di Attleson, cominciarono a scontrarsi per il possesso della corona. Gli orchi colsero l’occasione dei dissidi fra gli umani per scendere nuovamente in forza verso il Darokin, ed in una sanguinosa estate si reimpadronirono di tutte le terre faticosamente strappate loro dai Darokiniani in sessant’anni. Per oltre dieci anni le tre fazioni si mossero guerra, soccombendo progressivamente all’avanzata orchescaMa ancora una volta, gli elfi dell’Alfheim intervennero e promisero ai Darokiniani armi, magia e truppe se avessero deposto le loro dispute e si fossero uniti sotto la guida degli Attleson. La situazione era critica, e le altre fazioni accettarono: Corwyn I Attleson venne incoronato re (102 DI) e, con l’aiuto dell’Alfheim, respinse gli orchi una volta per tutte.

La lunga dinastia degli Attleson (102-503 DI, intervallata dal periodo dei Darokin, 207-303 DI) inaugurò un periodo aureo per il Regno di Darokin, il quale assunse un impianto sostanzialmente feudale. I successori di Corwyn I cacciarono completamente gli orchi dai confini darokiniani, confinandoli nelle Terre Brulle e nelle Terre Orchesche, e cominciarono una decisa politica espansionistica che fruttò loro le sponde occidentali del Lago Amsorak (sottratte ai Sindhi, e nelle quali venne fondata Akesoli); la stretta valle a nord dei Cruth e delle Cime Nere; e parte delle regioni collinari e boscose ad ovest dell’Arbrandine, conquistate battendosi contro i malvagi umani del Clan della Tigre. Due grandi città commerciali, infine, Corunglain e Selenica, erano indipendenti sebbene strettamente alleate con regno. Nella regione di Selenica, fra l’altro, si stanziarono anche una parte degli esuli alasiyani cacciati dai deserti orientali dalle conquiste thyatiane ed alphatiane (250 DI), che arricchirono il panorama culturale di quella zona; il resto di essi proseguì verso il Sind.

L’espansione procedette anche oltre gli attuali confini della Repubblica. Accordi con l’Impero di Thyatis contro le scorrerie dei nomadi alasiyani (circa 250 DI) permisero al Darokin di mettere piede nella valle dell’Ust-Urt e inaugurare una spartizione feudale della zona per la sua nobiltà; la regione serviva anche come ponte commerciale verso le colonie thyatiane in Alasiya, e restò in mano al Darokin fino al 412-17 DI, quando la guerra civile interna alla città di Selenica favorì l’alleanza del sovrano di quella città coiMakistani, che cacciarono via i feudatari darokiniani dalle loro steppe.

Nel V sec. DI si accese anche l’inimicizia fra il Darokin e le signorie Traladarane a sud delle Cime Nere, che vennero sconfitte ed in parte assorbite nel 493 DI, quando il regno inglobò una vasta regione che andava dall’attuale La Soglia all’attuale Rocca della Strada del Duca (i due passi montani principali); queste terre della Traladara sarebbero rimaste in mano al Darokin fino al VII sec. DI.

Attorno al 300 DI, infine, la corona si impegnò in un programma di colonizzazione delle Terre Alte meridionali in funzione anti-orchesca, favorendo la concessione di feudi a nobiluomini desiderosi di combattere gli umanoidi in quella marca settentrionale; l’insediamento settentrionale di Corun’s Glen (la “Forra di Corun” – la futura Corunglain) crebbe da piccola cittadina di frontiera a centro di importanza regionale proprio grazie a questi sviluppi. L’arrivo dei Flaem nel nord (395 DI) permise di attuare con maggior coerenza e decisione questo programma, grazie al quale la regione di Huledain e la valle del Fiume Rosso vennero inglobate dal regno.

 

Gli anni della crisi:

Nel VI sec. DI, tuttavia, la solidità del regno cominciò ad incrinarsi. Da qualche decennio, si era sviluppata una certa diffidenza fra gli elfi dell’Alfheim ed i Darokiniani, una diffidenza che i governi dei sovrani Attleson di questo periodo sfruttarono per addossare agli elfi la responsabilità dei loro insuccessi; i governi corrotti ed inetti dei sovrani Mithras IV (467-80 DI) e Mithras V (480-503 DI) furono particolarmente responsabili di questo atteggiamento. Le tensioni montarono a tal punto che nel 501 DI scoppiò la cosiddetta Guerra Elfica, una maldestra serie di tentativi da parte dei Darokiniani di penetrare nella Foresta di Canolbarth per “dare una lezione” agli elfi. La “guerra” – che gli elfipresero quasi come un gioco e che durò fino al 504 DI (quando i Darokiniani si rassegnarono all’insuccesso) –, oltre a drenare di per sé risorse al regno di Darokin, impedì ai suoi sovrani di rivolgerle contro il più pericoloso avversario dell’epoca, il Grande Capo Sbavante Seduto. Questo orco rosso aveva unificato sotto il suo dominio le orde delle Terre Brulle e lanciò una prima offensiva nel 500 DI contro il Darokin, assediando Corunglain (500-02 DI); l’assedio fu rotto svariate volte negli anni seguenti, mentre bande di orchi ed altri umanoidi giunsero persino a minacciare la capitale e devastarono le marche darokiniane al di là della Sierra d’Argento. L’impotenza del Darokin fu resa evidente dal massacro di ben due spedizioni inviate nelle Terre Brulle (502 e 520 DI) e dal conseguente assedio finale di Corunglain da parte degli orchi (522-23 DI) e dal saccheggio finale della città. Sbavante Seduto riportò in patria migliaia di schiavi ed un enorme bottino. Solo dopo questa tragedia re Corwyn XIII si decise a forgiare un’alleanza coi Flaem delle Terre Alte: le forze alleate penetrarono nelle Terre Brulle, sconfiggendo gli umanoidi e catturando Sbavante Seduto (525 DI). Il re acconsentì tuttavia a scambiare l’oro e gli schiavi presi a Corunglain con il grande capo orco, che venne restituito alle sue orde; i Flaem, indignati, si ritirarono dall’alleanza ed il sovrano dovette affrontare gravi dissensi interni. Nel 527 DI, comunque, una banda di avventurieri assassinò Sbavante Seduto, ponendo fine alla sua minaccia.

Con la metà settentrionale del regno corsa da bande di predoni umanoidi, l’alleata Corunglain saccheggiata, le marche delle Terre Alte devastate e spopolate, il prestigio della monarchia umiliato dagli elfi e dagli umanoidi, era chiaro che si aprivano tempi difficili per il Darokin. Gli Ansimont che governarono in questo periodo (503-657 DI) cercarono di rimediare alla crisi. Corunglain fu ricostruita, ripopolata, inglobata nel regno ed affidata ad un duca, lo strappo con l’Alfheim ricucito rapidamente grazie all’aiuto prestato nel 560DI dai Darokiniani contro un’invasione di miseriosi elfi pallidi (gli elfi dell’ombra) provenienti dal sottosuolo. Nel 570-72 DI una breve guerra vittoriosa di re Anders I contro i mumlyket orientali del Sind permise l’annessione delle sponde occidentali del Lago Amsorak, e della città di Akesoli. Nel 574 DI, grazie ad un sanguinoso colpo di mano, il Darokin si impadronì della città di Selenica, anch’essa eretta a ducato. Questi parziali successi, tuttavia, non servirono a rinsaldare il potere regio che, indebolito, fu costretto a cedere sempre più poteri alla nobiltà terriera. Questa si rese sempre più indipendente dal governo centrale, dilaniando lo stato in una congerie di entità signorili e feudali praticamente indipendenti.

Dal 650 DI, il titolo regio del Darokin era divenuta una posizione cerimoniale e niente più; le signorie terriere e le città, con le loro oligarchie mercantili, guadagnarono potere ed autonomia, assumendo sulle proprie spalle le responsabilità (ed i privilegi) prima propri della corona: difendere il territorio, riscuotere le tasse, amministrare la giustizia, mantenere aperte le vie di comunicazione e curare le infrastrutture. Nel 723 DI, quando l’ultimo re Attleson (la dinastia che aveva detenuto il potere nel periodo 657-723 DI) morì senza eredi, non fu eletto alcun re al suo posto e la monarchia cessò di esistere anche di nome.

 

L’Età delle Signorie:

Il periodo fra il 723 ed il 927 DI fu caratterizzato dalla frammentazione territoriale e da un certo disordine politico, mentre le singole entità territoriali e cittadine si muovevano guerra vicendevolmente o si facevano concorrenza nel commercio con la speranza di acquisire ancor più potere e denaro. In questi secoli si colloca anche l’ascesa di parecchie delle attuali casate mercantili che governano la repubblica. Sebbene rivali politiche ed economiche nella maggior parte dei casi, le casate mercantili talvolta si allearono per perseguire specifici progetti, che in alcuni casi diedero grandiosi frutti. Un caso per tutti è quello della costruzione del Canale di Athenos (870-99 DI), finanziata da un gruppo di casate mercantili capeggiate dai Linton e dai Mauntea (peraltro acerrimi rivali): esso era di estrema utilità non solo per i Linton, che dominavano la zona di Athenos, ma anche per altre casate che così potevano spingere le loro merci nei mercati del Mare del Terrore. Il canale avrebbe fruttato alle sue finanziatrici una vera fortuna, prima di essere venduto dai suoi proprietari al governo della successiva repubblica (circa cinquant’anni dopo) per una somma risibile.

Questo periodo fu anche molto importante perché vide l’arrivo nel Darokin di numerose minoranze etniche che contribuiranno a caratterizzare la successiva come “crogiuolo” culturale. Nel 730 DI un nutrito gruppo di esuli thyatiani provenienti dall’Alasiya si preparava ad abbandonare quella regione in seguito all’inasprimento dei conflitti con gli Alphatiani e ad attraversare il Darokin in direzione delle Terre Alte (dove avevano acquisito il possesso delle marche ex darokiniane vendute loro dal duca di Corunglain): alcuni di essi si stanziarono nel Darokin. La Guerra dei Quarant’Anni, scoppiata nelle Terre Alte (788-828 DI) fece riversare molti abitanti di questa regione – ed in particolare i nani che colà venivano duramente perseguitati – nel Darokin. Nell’830 DI una nuova ondata di Thyatiani proveniente dall’Alasiya conquistata da Al-Kalim giunse nel Darokin, mentre nel 900 DI furono gruppi di Traladarani ad abbandonare la loro patria occupata dai Thyatiani in favore del Darokin.

Questi decenni videro anche eventi drammatici. Primo fra tutti, la sciagura che colpì il casato di Itheldown, spazzandolo via e trasformando le sue terre in mezzo al Lago Amsorak in luoghi maledetti tuttoggi evitati dai prudenti (773 DI). Inoltre, per tutto il IX sec. DI le signorie e le città del nord si trovarono sotto la costante minaccia delle Terre Brulle; diversi feudi e comunità vennero saccheggiate (il caso più eclatante fu quello di Ardelphia, 846 DI). Anche nel sud-ovest si scatenò una violenta guerra delle città e della nobiltà locale contro il Clan della Tigre nell’893-95 DI, che culminò con la sconfitta di quest’ultimo nella battaglia di Tenobar (895 DI).

Il Clan della Tigre fu incidentalmente responsabile dell’ascesa dell’arte della diplomazia nel Darokin. Nel 901 DI, un gruppo di maghi glantriani recante importanti tomi arcani a qualche principe del Glantri, venne catturato e sacrificato in onore di Atzanteotl. I tomi vennero in possesso dei sacerdoti del clan, che li occultarono in modo da impedire ogni loro individuazione con mezzi arcani. Dopo aver invano mandato ambascerie al Clan dell’Orso – ritenuto responsabile del furto –, e non avendo ottenuto nulla da questo, i Glantriani si prepararono a far scendere un esercito verso Akesoli per impadronirsi con la forza dei villaggi di quel popolo; il Clan dell’Orso chiese invece aiuto agli altri due clan amici dell’Alce e del Cavallo, che si prepararono a scendere in soccorso dei loro alleati. Di fronte al rischio trovarsi in mezzo a questa guerra che avrebbe rovinato i suoi traffici, la casata mercantile degli Umbarth inviò il giovane Sasheme Vickers a dirimere la questione. Grazie al suo tatto, questi riuscì a convincere i sacerdoti del Clan della Tigre a restituire il maltolto e sventò la guerra. Le altre casate mercantili furono rapide ad accorgersi dell’utilità della diplomazia e presto ognuna di esse cominciò ad impiegare diplomatici al proprio servizio.

 

Nascita e prosperità della Repubblica:

L’ascesa della diplomazia contribuì a limitare i conflitti sia interni che esterni del Darokin, implicitamente favorendo l’accrescimento della ricchezza e dell’influenza dei mercanti a scapito di quella dei signori. Verso il 920 DI, erano ormai le grandi città mercantili le vere padrone della situazione. Nel 927 DI, le più ricche casate mercantili del paese si riunirono a Città del Darokin, in quella che venne chiamata la Grande Fusione: venne decisa la costituzione di un governo oligarchico centrale che avesse autorità su tutto il Darokin e la fomazione di una monarchia elettiva; Charles Mauntea fu il primo “re-mercante”. La formazione di questa nuova compagine statale era economicamente vantaggiosa per le casate mercantili, ma una parte della nobiltà terriera – quella ancora legata ai vecchi privilegi feudali – vi si opponeva. Ci volle la saggezza della vedova di Charles, Lydia (934-49 DI), per risovere la situazione: ella varò una serie di riforme che resero meno inviso il nuovo governo all’aristocrazia e propose l’adozione del titolo di “cancelliere” al posto di quello regio (seppur elettivo) per il capo dello stato. Fu così che nacque la Repubblica di Darokin come è conosciuta tutt’oggi.

Nei decenni seguenti le varie casate si sono alternate nel controllo del cancellierato, varando norme per limitare ulteriormente i poteri della nobiltà terriera, ormai ridotta ad una serie di titoli dotati di rendita, ma senza più privilegi di tipo feudale (tasse, giustizia, difesa); la repubblica ha assorbito la maggior parte dei vecchi possedimenti feudali, lasciandone alcuni solo ai confini, dove le zone meno insediate non meritano un impegno troppo deciso del governo centrale per procedere alla loro acquisizione. La costruzione di svariati fortilizi ai confini e di un esercito comune ha favorito il mantenimento della pace interna ed il contenimento delle tribù umanoidi e di altre creature ostili non malleabili diplomaticamente. Tutto questo ha favorito lo sviluppo del commercio come non mai, innalzando la neonata repubblica a prima potenza economica del Mondo Conosciuto a fianco delle Gilde di Minrothad. Uno dei segni di questa espansione economica è stata la costruzione dell’Elevatore del Mondo (954 DI), una meraviglia ingegneristica che ha consentito alle casate mercantili darokiniane di stabilire uno stabile e molto redditizio commercio con i Clan di Atruaghin, sulla cima del loro vasto altopiano.

L’unico progetto strategico operato dalla repubblica è stata l’acquisizione formale delle Terre Orchesche a seguito di un accordo bilaterale fra il Darokin e la Casa di Roccia (975 DI). Questo vasto territorio a nord-ovest dell’Alfheim, che pullula di orchi, doveva essere teatro di un vasto progetto di colonizzazione; ma le autorità darokiniane non si erano rese conto, al momento dell’accordo, di quanti orchi popolassero realmente questi monti. Il progetto è stato per ora rimandato, ma di fatto annullato di fronte alla constatazione dell’impossibilità di pacificare le Terre Orchesche a sufficienza per inviarvi dei coloni. Fra l’altro questo accordo non soddisfece molto gli elfi dell’Alfheim, timorosi di un progetto di accerchiamento della loro foresta e memori della Guerra Elfica di cinquecento anni prima. Tant’è che alcune bande estremistiche di elfi non esitarono a creare problemi nei territori a sud della Foresta di Canolbarth, a mo’ di avvertimento per il governo dela repubblica.

Gli ultimi vent’anni non sono stati troppo tranquilli per il Darokin. L’ascesa di Thar nelle Terre Brulle ha fatto risorgere nei Darokiniani vecchi fantasmi, come quello di Sbavante Seduto. Un’offensiva delle orde di Thar contro Forte Runnels è stata respinta nel 981 DI e da allora il re orco pare abbia rinuniciato ad una campagna contro la repubblica – per ora. Il Darokin sta tessendo una fitta trama di relazioni diplomatiche per tutelarsi da questa minaccia. Un altro fronte che ha dato qualche problema è stato quellosud-occidentale, dove le guarnigioni dei forti locali hanno dovuto fronteggiare bande di goblin e di ogre uscite dalle umide foreste che coprono le colline a nord di Tenobar (999 DI). Sempre nel medesimo anno si è dovuta fronteggiare una grande armata di lucertoloidi uscita dalla Palude di Malpheggi – la più grande che si ricordi a memoria d’uomo; nonostante la sorpresa, essa è stata ricacciata nella palude.

Oggi il Darokin è il più ricco ed il più avanzato paese del Mondo Conosciuto; arte, scienza e cultura trovano qui terreno fertile, finanziate dal denaro del commercio.Politicamente, il Darokin è circondato da nazioni rese amiche grazie agli affari ed alla diplomazia: le Cinque Contee, il Glantri e l’Alfheim sono veri e propri alleati, ma anche il Clan dell’Orso, il Sind, la Casa di Roccia ed il Karameikos vedono di buon occhio la repubblica. Le uniche vere minacce provengono dal sud, dove il Clan della Tigre pratica ancora barbari rituali nei recessi delle sue oscure città nella foresta, e soprattutto dal nord, dove Re Thar resta pronto a sguinzagliare le sue armate all’attacco delle fertili pianure darokiniane.

 

Distribuzione della popolazione

Il territorio del Darokin – tenendo sempre fuori da ogni considerazione le Terre Orchesche (per le quali vedi appendice, sotto) – è suddiviso in Regioni appartenenti alle Terre Centrali e Terre di Confine. Le prime sono una sorta di distretti amministrati da un Consigliere che fa parte del governo della repubblica; si tratta in genere dei territori più popolati, contenenti le maggiori città o situati in zone strategiche. Le seconde, invece, contengono i residui dell’amministrazione feudale del defunto regno: in pratica sono veri e propri feudi ereditari con un signore locale (che porta il titolo di Magistrato dei Confini), che tuttavia risponde al governo di Città del Darokin. Questo non significa che la vecchia nobiltà darokiniana abbia rinunciato ai propri titoli: molte famiglie aristocratiche del passato hanno conservato alcuni dei loro titoli e le relative proprietà, solo che hanno perso gran parte dei loro diritti e privilegi; in sostanza, nel Darokin è sempre possibile incontrare un barone o un conte, solo che questi individui nella maggior parte dei casi derivano la loro ricchezza attuale da un’oculata amministrazione del proprio latifondo o dall’intraprendenza mostrata negli affari commerciali e nella speculazione economica (piuttosto che da diritti amministrativi ereditari o da un diritto “di sangue”, come accade in altre monarchie feudali).

Nel Darokin vi sono 37 Regioni delle Terre Centrali ed un vasto numero di feudi facenti parte delle Terre di Confine (complessivamente oltre 73.000 kmq). Non tutte le Terre di Confine sono veramente tali: alcune ospitano grandi città (come Tenobar), altre sono relativamente popolate e tranquille (come quelle lungo il confine meridionale dell’Alfheim). Tuttavia, dato il loro carattere generalmente più selvaggio, anche le più apparentemente tranquille di queste terre nascondono segreti pericoli ed interessanti misteri; è il caso della Baronia di Fenhold (un feudo situato a sud-ovest del punto magico dell’Albero Luminoso, nell’Alfheim), le cui paludi meridionali ospitano i resti sommersi di un insediamento forse risalente all’epoca nithiana.

Gran parte della popolazione del Darokin vive nella fertilissima Pianura dello Streel; questa terra è una delle più adatte alla coltivazione del Mondo Conosciuto, e grazie alle loro oculate tecniche di sfruttamento agricolo, i Darokiniani hanno impiantato qui numerose fattorie, piantagioni e tenute che producono una vastissima quantità di granaglie (la quale ha fra l’altro reso la repubblica uno dei maggiori esportatori di questi prodotti); qui e nelle altre pianure la densità si aggira attorno ai 19 ab./kmq. Anche le colline tendono ad essere coltivate assiduamente con terrazzamenti ed altri espendienti, e pertanto relativamente colonizzate (9 ab./kmq). D’altro canto, se queste terre sono piuttosto insediate, il resto del paese presenta densità assai più basse: boschi radi e colline boscose sono terra di pionieri, boscaioli e cacciatori (4-6 ab./kmq), mentre le montagne, le foreste fitte, le paludi e le brughiere sono decisamente spopolate (0,1-1,5 ab./kmq). In particolare, le regioni ai confini con le Terre Orchesche, le Terre Brulle e le terre del Clan della Tigre tendono ad essere molto meno insediate del normale, data la pericolosità di queste zone per chi vi abita. Parimenti, la Palude di Malpheggi è in genere evitata da tutti, e popolata (per quanto riguarda gli umani soltanto) soprattutto da reietti e banditi.

La repubblica ospita alcune fra le città più grandi del Mondo Conosciuto, centri importantissimi del commercio e del traffico carovaniero, quali Città del Darokin, Selenica, Corunglain, Athenos e Akesoli. La percentuale di popolazione urbana della repubblica, tuttavia, è relativamente bassa (12,1%), poiché buona parte della popolazione è deditaall’agricoltura ed alla pastorizia nelle pianure del Darokin centrale ed altrove.

·       Umani: Gli umani sono la razza di gran lunga più numerosa della repubblica (1.876.770 ab.), che a sua volta è uno dei paesi umani più popolosi del Mondo Conosciuto. La popolazione umana vive concentrata perlopiù nella parte centrale del paese, dove il fiume Streel irriga la vasta pianura che garantisce al Darokin la sua fenomenale produttività agricola. Quasi tutti gli abitanti della repubblica appartengono all’etnia darokiniana (95%), nata dalla mescolanza dei Durrankin con i coloni traldar, e dal successivo assorbimento di sostrati azcani e nithiani preesistenti (in particolare, un sostrato azcano o nithiano molto antico potrebbe essere all’origine del colorito più scuro della carnagione dei Darokiniani dell'est, così come una mescolanza con elementi atruaghin potrebbe essere la causa della carnagione abbronzata dei Darokiniani del sud-ovest). Vi sono anche minoranze giunte da altri paesi (il 2% proviene dal Karameikos, l’1% da Thyatis, l’1% dall’Ylaruam, l’1% dal Sind e l’1% da altrove), che hanno fatto guadagnare alla repubblica la fama di ospitalità e crogiuolo culturale che a tutt’oggi detiene.

·       Elfi: Un gran numero di elfi (19.300) vive nel Darokin, giunti in un periodo o nell’altro della loro storia dal vicino Alfheim; perlopiù in buone relazioni con la repubblica dopo la Guerra Elfica di cinquecento anni fa, gli elfi si sono inseriti egregiamente nel settore diplomatico e, sebbene non abbiano mai dimostrato simpatia per il denaro ed il commercio, molti hanno fatto carriera divenendo importanti personalità del CDD. Oggi rappresentano la razza semi-umana più numerosa del paese e, nel Darokin più che altrove, si sonoverificate unioni matrimoniali fra elfi ed umani.

·       Nani: Molti nani (15.510 ab.) sono giunti nella repubblica dalla Casa di Roccia, e più ancora sono emigrati dal Glantri oltre un secolo fa in seguito alle persecuzioni di cui colàerano stati fatti oggetto. I nani mantengono una forte presenza in certi settori artigianali, ma, pur essendo in genere più socievoli della media della loro razza, tendono a vivere in propri quartieri all’interno delle città maggiori.

·       Lucertoloidi: Numerose tribù di lucertoloidi vivono nella vasta Palude di Malpheggi, dove si vocifera abitino in vasti complessi subacquei, o sotto le basse colline che si ergono qua e là fra gli acquitrini. Alcuni studiosi speculano che si tratti di specie affini a quelle che popolano l’Isola di Roister, nelle Ierendi. Altre tribù abitano le umide ed intricate foreste che ricoprono la striscia di colline che segna il confine con le terre del Clan della Tigre. In tutto si tratta di circa 12.500 lucertoloidi (due terzi dei quali vivono nella Palude di Malpheggi), divisi in tribù di 50-150 individui; talvolta, molte tribù si uniscono sotto un unico capo (come è successo nel 999 DI), ed è allora che queste creature pongono la principale minaccia sulle terre degli umani.

·       Halfling: Gli halfling provengono dalle vicine Cinque Contee e tendono ad essere poco numerosi nel Darokin (10.420 ab.), preferendo vivere fra i propri simili. Tuttavia, alcune comunità di Hin particolarmente importanti si trovano vicine al confine con le Cinque Contee, come Hinmeet e Mar; comunità più piccole di halfling, che in genere preferiscono stanziarsi nei territori collinari della repubblica, si trovano anche più a nord (come la comunità hin della Baronia di Fenhold).

·       Gnomi: Un piccolo numero di gnomi (4.500 ab.) risiede sparso negli insediamenti orientali del Darokin; la maggior parte di essi discende dai superstiti gnomi scampati alla distruzione della loro civiltà nei monti Hardanger ad opera dei coboldi, un millennio e mezzo fa, mentre gli altri discendono addirittura da pionieri gnomi di data ancor più antica. Si integrano bene nella società darokiniana, dove operano soprattutto come artigiani, sebbene la loro importanza non sia paragonabile a quella dei nani.

·       Mezzorchi: La storia del Darokin è stata profondamente influenzata dalla vicinanza delle tribù umanoidi, e in particolare dagli orchi. Sebbene siano pochissimi (3.780 ab.), vi sono un certo numero di mezzorchi nella repubblica, nati da funeste unioni – generalmente coatte – fra orchi e donne umane schiave o fatte oggetto di violenze durante qualche scorreria. L’odio e la diffidenza dei Darokiniani per gli orchi e tutte le razze umanoidi, tuttavia, spinge anche nel migliore dei casi questi individui (considerati brutti e deformi dai loro genitori) ai margini della società, dove lavorano in settori spiacevoli e vengono disprezzati da tutti.

·       Orchi: Sebbene la maggior parte degli orchi sia stata respinta nel corso dei secoli nelle terre circostanti la repubblica, alcune bande di questi umanoidi (3.000 ab.), ciascuna delle quali conta 30-300 individui, si trovano ancora nelle zone più selvagge del paese, come gli anfratti della Sierra d’Argento, la Palude di Malpheggi ed i monti Cruth a sud di Forte Cruth (una grossa banda infesta inoltre le rovine di Ardelphia). Si tratta orchi rossi appartenenti alla specie Orcus Rubeus Vulgaris (25%, ovvero tutti quelli stanziati nella Palude di Malpheggi e circa un quarto di quelli stanziati sui monti Cruth) e di orchi comuni della specie Orcus Porcus (75%, ovvero il resto di quelli stanziati sui Cruth e nel resto della repubblica).

·       Goblin: Svariate bande di goblin (2.500 ab.), che contano 20-200 membri ciascuna, infestano le colline boscose al confine col Clan della Tigre, la Palude di Malpheggi e le Cime Nere. Si tratta di appartenenti alle specie Goblinus Goblinus (30%, ovvero quelli stanziati nelle Cime Nere) e Goblinus Occidensis (70%, ovvero quelli che abitano la Palude di Malpheggi e al confine con gli Atruaghin).

·       Coboldi: Un certo numero di coboldi (2.000 ab.), divisi in gruppi di 20-200 individui, si trova nelle Cime Nere e nella Palude di Malpheggi. Si tratta di coboldi appartenenti alle specie Canis Minor Militaris (65%, ovvero quelli delle Cime Nere) e Canis Minor Numerus (35%, ovvero queli stanziati nella Palude di Malpheggi).

·       Ogre: Bande e tribù di questi grossi e pericolosi umanoidi (500 ab.), ciascuna delle quali riunisce 5-100 individui, si trovano nella Palude di Malpheggi e al confine col Clan della Tigre; gli ogre che abitano queste regioni sembrano di una specie dissimile dagli altri che infestano il Mondo Conosciuto (ed in effetti appartengono alla specie Homo Monstrum Grossus, altrimenti assente dal Mondo Conosciuto).

·       Hobgoblin: Alcune bande di hobgoblin (500 ab.) si trovano nella Palude di Malpheggi, spesso alleate dei goblin, degli orchi o degli ogre; appartengono tutti alla specieGoblinus Grandis, e vivono assieme agli altri umanoidi o in bande di 20-100 individui ciascuna.

·       Troll: Questi terribili mostri (250 ab.) si trovano nella Palude di Malpheggi, divisi in piccole bande e gruppi familiari (3-15 individui ciascuna), alleati saltuariamente con gli altri umanoidi della regione; tutti appartengono alla specie Monstrum Carnivorus Maximus.

 

Appendice: Le Terre Orchesche

Poiché queste terre sono a tutti gli effetti indipendenti dalla repubblica, non sono state incluse nella descrizione precedente e vengono trattate separatamente qui sotto.

 

Superficie: 35.960 kmq (un po’ più grandi dell’attuale Belgio).

Popolazione: 53.940 ab. (80,3% orchi, 9,3% goblin, 4,6% coboldi, 2,8% bugbear, 1,9% hobgoblin, 1,1% troll).

Densità: 1,5 ab./kmq.

 

Cenni storici

Il vasto territorio che si estende fra l’Alfheim e la Casa di Roccia, e collegato alla repubblica nei punti sorvegliati da Forte Nell e Forte Hobart, è denominato le Terre Orchesche. Si tratta di un territorio selvaggio, con alte e scoscese montagne ed impervie colline, abitato dagli orchi e da altre razze umanoidi. Sebbene questa regione sia formalmente in possesso della repubblica, pochi nazioni del Mondo Conosciuto sanno che il controllo effettivo del Darokin su di essa è nullo, e che la popolazione umanoide che vi risiede è paragonabile a quella delle Terre Brulle stesse. Nemmeno lo stesso governo darokiniano se ne era reso conto quanto entrò in trattative con la Casa di Roccia per ottenere il possesso della regione nel 975 DI. Inizialmente si era programmato un vasto progetto di pacificazione, colonizzazione e suddivisione di questa regione in latifondi da affidare a Magistrati di Confine; oggi, che la situazione è più chiara, il governo della repubblica cerca di fare ogni sforzo per tenere gli umanoidi imbottigliati in quella regione e ogni programma di colonizzazione è stato a tutti gli effetti rimandato.

La storia di questa regione è in effetti antica come quella del Darokin stesso. I suoi primi abitanti furono le tribù di goblin fuggite dall’Ethengar e stanziatesi negli Altan Tepes dopo la sconfitta di Re Loark a Chongor ad opera di Akkila Khan e dei suoi alleati ethengariani (1709 PI). Nei secoli seguenti numerosi orchi gialli, in genere orde sconfitte nelle Terre Brulle, emigrarono progressivamente in questa regione; molti di più vi giunsero dal Darokin centrale, dopo l’innalzamento della Foresta di Canolbarth da parte degli elfi (800 PI). Per un certo periodo (attorno al 500 PI) la regione fu anche abitata da tribù di gnoll fuggite da Nithia, ma queste vennero reclutate, assieme a buona parte degli umanoidi che qui abitavano, dalla Grande Orda della Regina Ubdala (493 PI). Dopo il massacro di Passo Sardal (492 PI), parte delle sue orde fece ritorno qui, dove si stanziò; a quest’epoca risale probabilmente la presenza dei bugbear e degli hobgoblin in questa regione. I coboldi sono giunti in seguito (secc. VIII-IX DI), in genere orde provenienti dal Kol, mentre la presenza dei troll, giunti per via sotterranea, è molto recente (ultimo decennio del X sec. DI).

 

Distribuzione della popolazione

Gli umanoidi dominano incontrastati questa parte del Mondo Conosciuto, dove la presenza di razze umane o semi-umane è pressoché nulla. Le numerose tribù che abitano queste montagne e colline non sono militarmente organizzate  come le orde delle Terre Brulle, né unite sotto il comando di un capo dalle qualità eccezionali come Thar. Tuttavia hanno il vantaggio di abitare un territorio decisamente più produttivo e favorevole di quello delle Terre Brulle, il che ha permesso a molte tribù di praticare l’allevamento ed una primitiva agricoltura, attività coi prodotti delle quali esse riescono a sopravvivere anche senza effettuare scorrerie nei paesi vicini o contro i loro simili. In effetti, sebbene i complessi sotterranei siano molto più limitati di quelli che si trovano nelle Terre Brulle, in questa regione sono sorte vere e proprie cittadine umanoidi (C’Kag, Dast, Grukk, Xorg), alcune addirittura parzialmente edificate in superficie, ognuna delle quali conta alcune migliaia di abitanti.

Nelle Terre Orchesche, insomma, ci sono le premesse per la nascita di entità politiche umanoidi più organizzate del normale. Le uniche fortune delle nazioni circostanti sono in primo luogo i costanti scontri che avvengono fra le tribù di questa regione, ed in secondo il fatto che le Terre Orchesche si trovino imbottigliate fra le alte montagne della Casa di Roccia e gli impenetrabili recessi della Foresta di Canolbarth.

·       Orchi: Gli orchi sono la razza più numerosa (43.340 ab.) delle Terre Orchesche, che devono a loro il proprio nome; sono gli orchi che hanno fondato le roccaforti più vaste e popolose della regione (come Grukk, che conta 12.000 ab.) e che rappresentano la minaccia più grave per i paesi circostanti. Gli orchi di questa regione sono quasi tutti orchi gialli della specie Orcus Facies Ratis (90%), ma vi sono anche alcuni orchi comuni della specie Orcus Porcus (10%); i primi sono i più organizzati e tendono ad abitare nelle roccaforti più grandi, mentre i secondi in genere vivono sparsi in tribù più piccole che contano dai 100 ai 1.000 individui.

·       Goblin: I goblin sono abbastanza numerosi qui (5.000 ab.), essendo i più antichi abitanti delle Terre Orchesche. La maggior parte di essi vive nel sud della regione, vicino ai territori degli umani e degli elfi, contro cui combattono continuamente. Appartengono tutti alla specie Goblinus Goblinus e vivono divisi in tribù di 250-500 individui.

·       Coboldi: Diversi gruppi di coboldi (2.500 ab.) abitano il nord di questa regione, poco oltre il confine delle Terre Brulle. Perlopiù si tratta di orde di coboldi scacciate dal Kol o emigrate per non sottostare al dominio dell’omonima dinastia che ha egemonizzato quella regione delle Terre Brulle. Appartengono tutti alla specie Canis Minor Numerus e le loro tribù sono composte in genere da 50-500 individui.

·       Bugbear: I bugbear mantengono una forte presenza nelle Terre Orchesche (1.500 ab.), essendovi giunti anticamente al seguito dei goblin di Loark (1709 PI) o della Regina Ubdala (492 PI). Essi vivono nell’estremità meridionale della regione e comabttono frequentamente contro le pattuglie darokiniane. Appartengono tutti alla specie Ursus Bipedis Vulgaris e le loro tribù contano 30-150 membri ciascuna.

·       Hobgoblin: Un certo numero di hobgoblin (1.000 ab.) scorrazza per questa regione, in genere alleandosi con questa o quella tribù umanoide. Spesso vi giungono giovani hobgoblin dall’Hobgoblandia in cerca di ventura, e talvolta addirittura intere orde scacciate dai loro avversari; molti, in un momento o nell’altro, finiscono per far ritorno in patria, ma altrettanti restano qui. Appartengono tutti alla specie Goblinus Grandis e viaggiano divisi in gruppi di 50-150 individui.

·       Troll: I troll di questa regione sono recentemente giunti dal sottosuolo, prendendo il possesso della roccaforte orchesca di C’Kag. Si tratta di 600 troll, appartenenti alla specieMonstrum Carnivorus Maximus; le loro intenzioni sono per ora ignote, ma la loro aggressiva presenza preoccupa gli orchi non più dei Darokiniani.

 

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