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[Ambientazione] Demografia di Mystara - Parte I - Mondo Conosciuto: Terre degli Atruaghin

 

ATRUAGHIN, TERRE DEGLI

Fonti canoniche: CoM, DM#171, DM#177, GAZ11, GAZ14, HW, JA, KKoA, PC1, PC4, PWAI, PWAII, PWAIII, RC, TM1, TM2, X1, X10.

 

Superficie: 180.866 kmq (come l’attuale stato dell’Oklahoma negli USA).

Popolazione: 277.580 ab. (99,1% umani, 0,9% altri).

Densità: 1,5 ab./kmq.

 

Cenni storici

Dall’ascesa degli Oltechi alla Grande Pioggia di Fuoco:

Le terre che oggigiorno sono abitate dai Clan di Atruaghin migliaia di anni fa facevano parte di una delle prime, grandi civiltà di Mystara, l’Impero Olteco, di cui rappresentavano le propaggini settentrionali. Gli Oltechi, una razza umana dalla pelle color rame, si evolsero da uno dei tanti gruppi etnici di cacciatori-raccoglitori del Brun in una civiltà stanziale attorno al 4000 PI; essi scoprirono rapidamente l’efficacia dell’agricoltura, le tecniche per costruire edifici di pietra e la fusione del rame e del bronzo. In breve, grazie ai vantaggi tecnologici acquisiti sulle tribù circostanti, cominciarono una serie di campagne di conquista che li condussero alla sottomissione dei loro vicini; invece di ridurre in schiavitù o sterminare i vinti, gli Oltechi insegnavano loro le loro arti e le loro tecniche, di fatto assimilandoli alla loro cultura. Nel’arco di pochi secoli, gli Oltechi costituirono così un vasto impero.

Nel 3500 PI, tuttavia, una delle tribù conquistate, gli Azcani, si ribellò violentemente al dominio olteco, costituendo un aggressivo impero rivale. Contrariamente alle altre tribù, gli Azcani avevano approfittato delle conoscenze olteche per progredire, ma non si erano mai lasciati assimilare. Ora diedero inizio ad una serie di guerre civili contro i loro precedenti dominatori, che sarebbero durante secoli e secoli senza vinti né vincitori, ed avrebbero segnato il declino di entrambe queste civiltà.

La Grande Pioggia di Fuoco (3000 PI) colse Oltechi ed Azcani nel bel mezzo delle loro interminabili guerre. Sebbene queste civiltà non avessero avuto grandi contatti con Blackmoor a causa della loro posizione defilata rispetto a quest’ultima civiltà, anch’esse dovettero subire i catastrofici effetti della follia tecnologica dei Blackmooriani. Queste due civiltà considerano la Grande Pioggia di Fuoco un importante evento del loro misticismo, e la ricordano come “La Fine del Quinto Sole”. Ritenendo queste due culture minacciatedi estinzione, gli Immortali ne trapiantarono alcuni gruppi al sicuro nel Mondo Cavo, preservandole. In superficie, Oltechi ed Azcani dovettero subire gravi conseguenze a causa dei mutamenti climatici causati dallo spostamento dell’asse planetario, che fecero raffreddare le giungle e le foreste da essi abitate; sebbene questi cambiamenti costringessero entrambi i popoli a fermare temporaneamente la loro guerra fratricida ed a pensare alla sopravvivenza, non venne meno il loro odio reciproco, e le guerre ricominciarono presto e più violente di prima, aggravate dallo stato di miseria in cui ora versavano le due civiltà.

 

L’età dei terremoti:

Nel 2800 PI gli Azcani avevano ormai avuto la meglio sugli Oltechi, cancellandoli dalla faccia di Mystara e segnando la fine definitiva della loro civiltà. I mutamenti ecologici e gli effetti della guerra avevano tuttavia segnato anche l’inesorabile declino della civiltà azcana e la morte di molti dei suoi membri. Il piccolo gruppo di superstiti azcani cercò allora scampo nei territori che un tempo si trovavano nel nord dell’Impero Olteco, ai piedi di un vasto altopiano. Essi tentarono di adattarsi al nuovo ambiente e sopravvivere, abitando le caverne dell’altopiano, ma non riuscirono a ricostruire che pallidi riflessi delle loro grandi città del passato.

Nel 2500 PI, in concomitanza col progressivo ritorno del Mondo Conosciuto all’abitabilità ed all’assestamento del nuoo clima, alcuni gruppi di Azcani emigrarono dalla regione, nella speranza di iniziare altrove una vita meno misera. Essi si diressero verso oriente, stabilendosi in parte a nord della catena montuosa dei Cruth e delle Cime Nere, in parte attraversando gli Altan Tepes fino alla grande vallata del fiume Nithia; qui, mescolandosi coi popoli indigeni, avrebbero dato vita ai Nithiani qualche secolo più tardi.

Nella regione dell’altopiano, invece,  nuove disgrazie colpirono gli Azcani quando una serie di sconvolgimenti tellurici colpì il Brun sud-orientale nel periodo 2000-1700 PI. Gli stessi terremoti che fecero inabissare il Mondo Conosciuto meridionale, distruggendo la civiltà dei Taymora e creando gli arcipelaghi del Mare del Terrore, fecero anche crollare l’altopiano all’ombra del quale gli Azcani vivevano. Le loro comunità vennero distrutte e molti di essi perirono; i pochi sopravvissuti regredirono completamente alla barbarie, perdendo ogni ricordo delle tecniche apprese in passato.

Un gran numero di Azcani, in seguito a questa catastrofe, emigrò verso nord-ovest attorno al 1750 PI, stanziandosi nelle pianure ad ovest del Lago Amsorak, presso le terre dei nomadi Urduk. Qui, questi esuli sarebbero divenuti gli antenati dei Sindhi.

 

L’ascesa del Tempestoso l’esilio di Atruatzin:

Gli Azcani si erano ormai frammentati in una serie di piccole tribù semi-nomadi dell’età della pietra. A malapena esse riconoscevano un passato ed una cultura comune, avendo dimenticato le loro origini imperiali e lottando saltuariamente le une contro le altre per il controllo delle risorse e per sopravvivere.

Nel 1675 PI un carismatico capo guerriero, di nome Tahkati il Tempestoso’, riuscì ad unificare un grosso gruppo di tribù che viveva nelle praterie settentrionali di questa regione. Tahkati, primo fra i guerrieri delle tribù azcane, aveva fatto adottare l’uso del cavallo in battaglia ai suoi guerrieri, e questo fatto aveva dato alle sue bande guerriere un indubbio vantaggio sui loro nemici. Con la forza delle armi egli condusse una violenta guerra di conquista ai danni delle altre tribù, le quali ad una ad una caddero e vennerosottomesse da Tahkati. Nel 1668 PI Tahkati si trovava a capo di un vasto “impero”, che dominava tutta la regione compresa fra le propaggini orientali del Sind, le sponde del Lago Amsorak ed il fiume Arbrandine. Essendo tuttavia un impero tenuto assieme dal carisma e dalle doti guerresche di Tahkati, esso si smembrò rapidamente alla sua dipartita in cerca dell’Immortalità (1651 PI). Le tribù che egli inizialmente aveva condotto alla conquista delle altre, tuttavia, assunsero in suo onore il cavallo come simbolo totemico (queste tribù sarebbero gli antenati degli odierni Figli del Cavallo).

La storia seguente di queste tribù azcane sarebbe stata influenzata profondamente dalle vicende di due ex re. Il primo fu Atziann, un elfo sotterraneo, unico sopravvissuto di uno dei gruppi di elfi che la catastrofe del 1700 PI aveva costretto a trovare scampo sottoterra; egli era stato sovrano di questo gruppo e della città di Aengmor, annientata dall’esplosione. Giunto fra gli Azcani del Mondo Cavo, egli si era nascosto fra loro e ne aveva appresa la cultura. Nel 1500 PI, divenuto Immortale, Atzanteotl – come ora si chiamava – cominciò a corrompere i sacerdoti azcani, che si volsero nel volgere di pochi anni sempre più alla sua adorazione. Solo il re degli Azcani, Atruatzin, continuò ad avversare l’adorazione di Atzanteotl; egli ed i suoi seguaci furono presto messi in minoranza e scacciati dalle terre azcane dai loro rivali teologici e politici (1494 PI). Atruatzin si stabilì assieme ai suoi fedeli nella fortezza di Quauhnahuac, mentre il trono azcano veniva occupato da un usurpatore seguace di Atzanteotl; pochi anni dopo (1484 PI), questi inviò un esercito alla conquista di Quauhnahuac, per consiglio del suo patrono e temendo che Atruatzin potesse tentare la riconquista del trono. Tuttavia, Atruatzin ed i suoi avevano già abbandonato la città – che fu trovata deserta –, rifugiandosi nelle profondità della terra, dove scoprirono i resti di atiche rovine, sulle quali fondarono una nuova città sotterranea (1468 PI), che battezzarono Mictlan (la “Terra dei Morti”). A loro insaputa, le rovine sulle quali avevano costruito la loro nuova città erano quelle dell’antica patria di Atziann, la città elfica di Aengmor, sprofondata nel 1700 PI.

Nemmeno colà Atruatzin fu al sicuro dalla vendetta di Atzanteotl – che adesso era oltretutto ossessionato dal desiderio di reimpadronirsi della sua antica dimora; il malefico Immortale entropico inviò spie azcane ad infiltrarsi a Mictlan, e contemporaneamente fece in modo che uno dei gruppi più grossi di elfi sotterranei (esuli anch’essi dalle Terre Brulle dopo il disastro del 1700 PI), dominato dal clan Schattenalf, venisse a conoscenza dell’esistenza della città. Forse guidati fin là da spie azcane, gli elfi raggiunsero Mictlan nel 1420 PI; grazie al loro superiore armamento conquistarono facilmente la città, sterminandone gli abitanti e ribattezzandola Aengmor. Gli ultimi resti degli Azcani non ancora fedeli ad Atzanteotl venivano così cancellati dalla faccia di Mystara.

 

La nascita dei Figli di Atruaghin:

Atruatzin fu l’unico sopravvissuto del massacro. Risalendo verso la superficie nella speranza di far perdere le proprie tracce ai suoi nemici e sempre in cerca del significato della propria esistenza, egli raggiunse le divise tribù azcane in guerra fra loro che abitavano la regione fra il Mare del Terrore ed il Lago Amsorak (1410 PI); egli comprese che si trattava dei discendenti degli antichi Azcani dai quali anch’egli discendeva. Grazie al suo carisma ed alle sue capacità personali di sapiente e guerriero, egli divenne in breve capo di una delle tribù azcane. Qui adottò la forma bastardizzata del suo nome, divenendo noto come Atruaghin.

Nel corso di una decina d’anni, grazie soprattutto alla diplomazia e ai suoi ideali pacifici e rispettosi delle forze della natura, ma anche all’occorrenza alle sue capacità guerriere, egli riuscì ad unificare questo popolo diviso in una singola nazione. Nel 1400 PI nacque così una solida confederazione di tribù che si riconosceva unita nella propria comune origine e negli ideali diffusi da Atruaghin. L’ex re azcano, la cui natura immortale cominciava ormai ad essere evidente, restò per oltre un secolo signore di questi popoli, ispirando in essi la curiosità per le cose naturali e l’amore per tutte le cose pure e selvagge. Le tribù assunsero in suo onore il nome di Figli di Atruaghin, mentre il mondo esterno cominciò a riferirsi ad esse col nome di Clan di Atruaghin.

Nel 1265 PI Atruaghin si legò ad una donna delle tribù, di nome Ahmanni ‘Cavalca-Testuggini’, signora della tribù della Tartaruga, la quale si era recata a studiare presso di lui. Nonostante il loro amore, l’unione fra di essi fu resa impossibile dalla natura immortale di Atruaghin.

Nel 1260 PI, desideroso di scoprire la ragione della sua giovinezza apparentemente interminabile, Atruaghin decise di abbandonare il suo popolo per esplorare il mondo. Egli divise le sue tribù in alcuni grandi clan, a capo dei quali pose saggi individui di provata fedeltà ed esperienza, e diffuse le Parole di Atruaghin, contenenti gli ideali secondo i quali i suoi Figli dovevano vivere. Sicuro di aver lasciato i suoi Figli in buone mani, partì ignaro che alle sue spalle gli Immortali Atzanteotl e Tahkati complottavano per distruggere quello che aveva creato.

 

La dominazione umanoide:

Il Tempestoso, difatti, disprezzando il modo relativamente pacifico grazie al quale Atruaghin aveva unificato le tribù e invidioso del successo da lui riscontrato nel mantenere assieme questa confederazione, forgiò un’alleanza con Atzanteotl – sempre desideroso di umiliare il suo oppositore di vecchia data. Insieme, i due Immortali decisero di distruggere l’opera compiuta da Atruaghin per unire le tribù azcane (1259 PI).

Mentre Tahkati risvegliava ardori e rancori fra le tribù della confederazione, Atzanteotl si affrettò a fare in modo che l’orda dei discendenti di Wogar, recentemente partita dall’Hule, si dirigesse verso oriente nel territorio dei Figli di Atruaghin. L’orda raggiunse il Sind e le terre azcane nel 1257 PI, seminando morte e distruzione; sebbene i Sindhi ed i loro alleati Urduk riuscissero ad arginare gli attacchi più violenti di queste creature, le tribù azcane dovettero soccombere al troppo grande numero di assalitori ed alla loro ferocia. Tutte le terre centro-settentrionali dei Figli di Atruaghin vennero occupate dagli umanoidi, i loro abitanti sottomessi e ridotti in schiavitù mentre gli invasori usavano queste terre come appoggio per completare la conquista del Sind.

La morte dell’ultimo discendente di Wogar e la frammentazione dell’orda in più parti allentarono la pressione degli umanoidi sul Sind e permisero ai Sindhi e agli Urduk, con l’aiuto di alleati karimari, di respingere gli umanoidi dalle loro terre entro il 1250 PI. Ai Figli di Atruaghin non andò altrettanto bene; il troncone più grosso dell’orda umanoide, infatti, formato prevalentemente da orchi rossi, restò fermamente in possesso di queste terre nonostante i contrattacchi dei Sindhi e degli Urduk. Nel 1252 PI gli orchi rossi si spinsero addirittura alla conquista delle tribù azcane meridionali, che finora erano rimaste libere dal dominio umanoide; in questi scontri, che videro l’ulteriore sottomissione di queste tribù, perì anche l’amata di Atruaghin, Ahmanni.

Per oltre quattro secoli i Figli di Atruaghin dovettero subire il dominio orchesco e la schiavitù, ma tenacemente continuarono a sognare il ritorno della libertà e del loro benefattore, Atruaghin. Tahkati si rese presto conto di essere stato ingannato da Atzanteotl: egli voleva solo disfare l’opera di Atruaghin ed umiliare l’ex re azcano, mentre al malvagio entropico non interessava la sorte delle tribù azcane, e lo stesso loro fato aveva colpito anche il Clan del Cavallo, di cui Tahkati era il patrono. Tahkati ruppe così la sua alleanza con Atzanteotl, giurando vendetta.

Atruaghin, in questi secoli, viaggiò per il mondo, apprendendo molto dalle civiltà che visitava. Egli studiò le magie dell’Impero Nithiano, i modi pacifici degli elfi Vyalia, la dura vita del navigatore fra i Traldar ed i nobili aspetti della corte alphatiana. Fece anche ritorno nel Mondo Cavo, e visitò Quauhnahuac; qui, usando i suoi sempre maggiori poteri, costruì un potente artefatto noto come il Trasportatore Mistico di Atruaghin, capace di collegare un tempio nelle rovine di Quahnahuac con un identico tempio immerso nelle foreste delle terre dei suoi Figli in superficie e protetto dalla magia (900 PI).

 

Il ritorno di Atruaghin e l’innalzamento del nuovo altopiano:

Utilizzando il Trasprtatore Mistico da lui costruito, Atruaghin fece ritorno in superficie, trovando i suoi Figli oppressi e schiavizzati dagli orchi rossi (800 PI). Agendo rapidamente e con decisione, Atruaghin raccolse una forza di potenti guerrieri ribelli ed un gruppo di devoti sciamani. Al momento giusto, guidò una grande rivolta contro i dominatori orchi rossi, dando inizio ad una dura guerra di liberazione. I Sindhi colsero l’occasione di questa rivolta per colpire la potenza degli orchi rossi, attaccandoli da ovest, mentre lo stesso Tahkati riconobbe l’utilità dell’azione di Atruaghin e si riavvicinò a lui, aiutandolo a sconfiggere gli orchi rossi.

Battaglia dopo battaglia, gli orchi rossi vennero cacciati dalla regione ed i Figli di Atruaghin furono di nuovo liberi (795 PI). Atruaghin giurò che mai più una cosa simile sarebbe dovuta accadere al suo popolo e, appellandosi alla potenza dei suoi patroni Otzitiotl e Kataktatla, utilizzò le più potenti magie a lui note per innalzare un enorme altopiano nella parte settentrionale della regione dove vivevano le sue tribù. Questo altopiano, che ricordava quello che oltre un migliaio di anni fa aveva ospitato gli antenati dei Figli di Atruaghin, era ancor più alto e vasto del precedente, ed avrebbe dovuto proteggere le tribù ed impedirne ad eventuali invasori la conquista. Egli ripristinò le fondamenta della confederazione che aveva creato secoli fa, la divisione nei cinque clan (Alce, Cavallo, Orso, Tartaruga e Tigre) che perdura tuttoggi e rinnovò i vincoli di amicizia coi Sindhi, riconoscendo la loro comune origine con gli Azcani.

Apprendendo con grande dolore che la vita della sua amata Ahmanni era stata stroncata nelle battaglie intercorse con gli orchi rossi secoli fa, Atruaghin, con l’aiuto dei suoi patroni Immortali, riuscì a riportarla alla vita. Queste ultime imprese coronarono il successo di Atruaghin nel perseguire la via verso l’Immortalità, ed egli ascese a tale stato, diventando il patrono dei suoi Figli. Qualche tempo dopo, la stessa Ahmanni avrebbe raggiunto l’Immortalità sotto la sua guida, divenendo patrona del Clan della Tartaruga.

 

I primi secoli dopo Atruaghin:

Nemmeno Atzanteotl era rimasto a guardare durante le imprese che Atruaghin aveva compiuto per liberare i suoi Figli. Sussurrando propositi di vendetta nelle orecchie di DanelStriscie-di-Tigre’ – un valorso guerriero che aveva avuto una parte importante nella ribellione contro gli orchi rossi e che Atruaghin aveva posto a capo del Clan della Tigre –, i seguaci di Atzanteotl convinsero quest’ultimo che era stata colpa di Atruaghin se gli orchi avevano conquistato le tribù ed ucciso i genitori di Danel. Grazie al favore diAtzanteotl, Danel distolse il suo clan dalla venerazione e dagli insegnamenti di Atruaghin, volgendolo contro gli altri clan (792 PI). Atruaghin inviò un altro dei valorosi che avevano combattuto al suo fianco contro gli orchi rossi, Hattani ‘Artiglio-di-Pietra’ (capo del Clan dell’Orso), a cercare di riportare Danel sulla retta via, ma invano. Nei decenni seguenti sia Danel che Hattani avrebbero raggiunto con successo l’Immortalità, divenendo patroni dei loro rispettivi clan.

Nei secoli seguenti, i tre Clan dell’Alce, del Cavallo, dell’Orso e della Tartaruga stabilirono legami durevoli di amicizia e di fratellanza nel nome di Atruaghin e dei suoi ideali, pur mantenendo ciascuno le proprie usanze e la propria cultura. D’altro canto, il Clan della Tigre si volse sempre più all’abietta adorazione di Atzanteotl, promuovendo i propri ideali di supremazia e dominio degli altri clan. La vita di questi popoli, comunque, divisi dal resto del mondo da imponenti barriere naturali, è rimasta perlopiù invariata mentre nel Mondo Conosciuto sorgevano nuove nazioni e civiltà, ed è stata scarsamente toccata dagli eventi esterni.

Nel 452 PI un altro grande eroe della storia atruaghin ascese all’Immortalità: si trattava di Mahmatti ‘Alche-che-Corre’, di cui le leggende dicono sia stato il più potente sciamano che mai ha camminato nelle terre dei Figli di Atruaghin. Egli divenne patrono del Clan dell’Alce e, assieme ai patroni degli altri tre clan devoti ad Atruaghin, fu tenace nel perseguire la liberazione del Clan della Tigre dal giogo di Danel e di Atzanteotl.

 

L’età moderna:

Pochi eventi importanti turbarono l’esistenza dei Figli di Atruaghin nel millennio passato. Nonostante il progressivo aumento di relazioni commerciali e scambi coi Sindhi e coi Darokiniani a partire dal 200 DI circa, questo popolo rimase immune alla contaminazione della propria cultura da parte di elementi e tecnologie moderne, come l’uso del ferro, grazie alla vigile presenza degli sciamani di Atruaghin, attenti alla preservazione del modo di vita originario prescritto nelle Parole di Atruaghin. Grazie al potere da essi rivestito, gli sciamani hanno potuto finora dipingere tutto ciò che esulava dallo stile di vita tradizionale degli atruaghin come deviazioni e blasfemie, di cui il Clan della Tigre sarebbe un notevole esempio. D’altro canto, la presenza e la potenza degli sciamani in un territorio selvaggio e difficile da conquistare, ha scoraggiato finora tentativi di conquista in grande stile da parte delle potenze straniere. Nondimeno, la relativa debolezza di queste tribù nei confronti dei paesi più avanzati ed organizzati le ha rese durante la loro storia (nei secc. III-V DI da parte dei Minrothiani, poi da parte dell’Impero Thyatiano ed oggi da parte di associazioni quali l’Anello d’Acciaio e stati come Jaibul) un bersaglio favorito da pirati e schiavisti desiderosi di ottenere prigionieri da rivendere sui grandi mercati schiavili dell’ovest e dell’est.

L’ostilità del Clan della Tigre non solo verso gli altri clan, ma anche verso gli altri popoli circostanti attirarò presto verso di esso l’attenzione del neonato regno di Darokin. Desiderosi di liberare il sud-ovest dalle scorrerie di questi selvaggi dediti a pratiche blasfeme (come i sacrifici umani), nei secc. II-IV DI i Darokiniani, con una serie di offensive nel territorio del Clan della Tigre, conquistarono la riva destra dell’Arbrandine, respingendo i loro nemici oltre la ripida cresta di colline boscose che si erge ad ovest del fiume. Nella regione conquistata sarebbe poi stata fondata Tenobar.

Nel 625-39 DI il piccolo arcipelago a sud delle terre del Clan della Tartaruga divenne il rifugio di una creatura proveniente forse dal Minrothad. Si trattava di Lord Ingram, il primo esemplare documentato di verro diabolico. Con numerosi seguaci mannari al suo seguito, imperversò per anni sugli Atruaghin che abitavano queste isole, costituendo un regno di terrore. Questa piccola nazione insulare fu un vero flagello per le coste dei paesi vicini in questo periodo, finché Lord Ingram non venne ucciso ed i suoi seguaci dispersi.

I secoli scorsi hanno anche visto alcuni dei più violenti scontri avvenuti fra le quattro tribù fedeli alle Parole di Atruaghin ed il Clan della Tigre. In particolare sono stati i Clan dell’Alce e della Tartaruga a dover scontrarsi più volte coi seguaci di Atzanteotl. Nel 654 DI alcune tribù alleate del Clan della Tigre tentarono una grande invasione dell’Altopiano di Atruaghin, ma vennero sconfitte dal Clan dell’Alce nella Battaglia degli Spiriti. Anni dopo, un tentativo del Clan dell’Alce di penetrare nel territorio del Clan della Tigre sarebbe tragicamente finito in un massacro alla Battaglia delle Lacrime Infuocate (685 DI). Qualche decennio più tardi, le tribù occidentali del Clan della Tigre vennerosconfitte dal Clan della Tartaruga nella Battaglia della Luna (742 DI).

Il Clan della Tigre non si rivolse solo contro i suoi simili; nell’893-95 DI le tribù orientali del clan scatenarono una guerra in grande stile contro la città di Tenobar e le signorie darokiniane situate ad ovest dell’Arbrandine. I Darokiniani dovettero coalizzarsi per impedire ai feroci guerrieri del Clan della Tigre di avere la meglio, sconfiggendoli infine nella Battaglia di Tenobar (895 DI).

 

Il decimo secolo:

Il Clan della Tigre fu anche responsabile dell’evento che avrebbe potuto scatenare la prima vera e propria guerra sostenuta dai Figli di Atruaghin contro un nemico straniero. Nel 901 DI, infatti, un gruppo di maghi glantriani recante importanti tomi arcani a qualche principe del Glantri, venne catturato e sacrificato in onore di Atzanteotl. I tomi vennero in possesso dei sacerdoti del clan, che li occultarono in modo da impedire ogni loro individuazione con mezzi arcani. Dopo aver invano mandato ambascerie al Clan dell’Orso – ritenuto responsabile del furto –, e non avendo ottenuto nulla da questo, i Glantriani si prepararono a far scendere un esercito verso Akesoli per impadronirsi con la forza dei villaggi di quel popolo; il Clan dell’Orso chiese invece aiuto agli altri due clan amici dell’Alce e del Cavallo, che si prepararono a scendere in soccorso dei loro alleati. Di fronte al rischio trovarsi in mezzo a questa guerra che avrebbe rovinato i suoi traffici, la casata mercantile degli Umbarth inviò il giovane Sasheme Vickers a dirimere la questione. Grazie al suo tatto, questi riuscì a convincere i sacerdoti del Clan della Tigre a restituire il maltolto e sventò la guerra. Pochi anni dopo un nuovo tentativo del Clan della Tigre diconquistare il Clan della Tartaruga finì con una grave sconfitta nella Battaglia dei Codardi (905 DI).

I crescenti interessi della neonata Repubblica di Darokin per la commercializzazione dei prodotti dei Figli di Atruaghin condussero al finanziamento ed all’attuazione di uno dei progetti più spettacolari dei nostri giorni: la costruzione dell’Elevatore del Mondo (954 DI). Edificato nel territorio del Clan dell’Orso grazie ai progetti elaborati da alcuni dei più abili architetti ed ingegneri del Mondo Conosciuto, questo macchinario consente lo spostamento relativamente rapido e comodo delle carovane dalla base alla cima dell’Altopiano di Atruaghin, novecento metri più in alto. I mercanti darokiniani divennero visite abbastanza frequenti presso il Clan dell’Orso, col quale scambiavano le loro merci in cambio di mais, tabacco e dei prodotti degli altri clan dell’altopiano. Questo commercio ha fruttato a certe casate mercantili della repubblica un’ingente quantità di ricchezze.

Alla fine del secolo, il Clan della Tartaruga e quello dell’Alce si sentirono abbastanza forti da sferrare un attacco in grande stile contro le tribù del Clan della Tigre, per spazzarle definitivamente via dai loro confini. La guerra durò un paio d’anni (998-99 DI), ma non andò come previsto; le varie tribù del Clan della Tigre, sebbene colte di sorpresa, si unirono contro il nemico comune e sconfissero il Clan della Tartaruga nella Battaglia dell’Oscurità (998 DI) e quello dell’Alce nella Battaglia delle Tempeste (999 DI). Da allora il Clan della Tigre è ancor più fiducioso della propria forza e sta per inaugurare un nuovo periodo di aggressioni contro i suoi vicini.

Oggigiorno i Figli di Atruaghin mantengono la loro indipendenza e la loro cultura solo grazie alla presenza degli sciamani e al fatto che le nazioni circostanti, nettamente più avanzate in termini di tecnologia e potenza militare, ritengono che la conquista delle loro terre non valga l’investimento necessario per attuarla. Finora, inoltre, la cultura e le usanze dei Figli di Atruaghin sono state avvolte nell’ignoranza; molte delle notizie diffuse sul loro conto si basano su resoconti scarsamente esaurienti od obiettivi, e spesso relativi solo sulla cultura di questo o quel clan, presunta valida per tutte le altre tribù. Ad esempio, fino a pochi anni fa si è sempre creduto alla notizia, diffusa decenni addietro da un geografo thyatiano, che un re di nome Hutapanca dominasse le tribù dell’altopiano – quando in verità si trattava soltanto del capoclan dei Figli dell’Orso. Tuttavia, anche grazie al commercio stabilito con l’Elevatore del Mondo (i Darokiniani stanno anche lavorando al progetto di una rete stradale che faciliti la comunicazione fra l’Elevatore ed il resto dell’altopiano), i paesi del Mondo Conosciuto stanno sempre più interessandosi a questa regione ed ai suoi abitanti; nonostante la millennaria resistenza dei Figli diAtruaghin alle innovazioni tecnologiche del mondo esterno, è possibile che un contatto sempre più assiduo con gli stranieri possa mutare lo stato di cose voluto secoli addietro dagli sciamani. Se e come tutto ciò cambierà il futuro dei Figli di Atruaghin resta però ancora da vedere.

 

Distribuzione della popolazione

Le terre dei Clan di Atruaghin includono una vasta varietà di terreni, che vanno dalle rigogliose ed intricate foreste costiere alle colline rocciose del settentrione; la principale caratteristica geografica di questa zona è indubbiamente l’enorme Altopiano di Atruaghin, alto circa 900 metri, che occupa gran parte della regione abitata dai clan. Pur essendo una formidabile barriera naturale, questo altopiano non è ovunque invalicabile: in molti punti (soprattutto nella regione sud-orientale ed in quella occidentale) i suoi pendii declinano assai dolcemente, permettendo l’accesso alla sua sommità; altrove (soprattutto nel nord-est e nel sud-ovest) sono invece assai più ripidi, e l’unico modo per valicarli è quello di scalarli.

Sebbene i clan siano di frequente accomunati fra sé dagli stranieri che ne parlano, ognuno di essi abita un proprio territorio e possiede una cultura del tutto diversa da quella degli altri. Sebbene quattro di questi clan (i Clan dell’Alce, del Cavallo, dell’Orso e della Tartaruga) riconoscano la propria origine comune e la medesima fedeltà alle Parole diAtruaghin, il quinto clan, quello della Tigre, è completamente estraneo a tutto ciò che gli altri clan rappresentano – l’unica cosa che lo accomuna agli altri è il fatto che i suoi membri sono discendenti dell’etnia azcana da cui discendono tutti gli Atruaghin.

Qui sotto sono elencate la superficie, la popolazione e la densità di ciascuno dei clan (il conteggio prende in considerazione soltanto la popolazione umana di questa regione):

·       Clan dell’Alce: superficie 21.931 kmq; 30.180 ab.; densità 1,4 ab./kmq.

·       Clan del Cavallo: superficie 64.293 kmq; 70.430 ab.; densità 1,1 ab./kmq.

·       Clan dell’Orso: superficie 17.777 kmq; 45.270 ab.; densità 2,6 ab./kmq.

·       Clan della Tartaruga: superficie 30.537 kmq; 45.810 ab.; densità 1,5 ab./kmq.

·       Clan della Tigre: superficie 46.328 kmq; 83.390 ab.; densità 1,8 ab./kmq.

Come si è detto ciascun clan possiede uno stile di vita decisamente peculiare. Ognuno di essi è suddiviso inoltre in un certo numero di tribù più o meno grandi, a loro volta divise in svariati gruppi familiari semi-nomadi, villaggi o insediamenti. La densità della popolazione è in ogni caso molto bassa, tanto che questi territori sono considerati pressoché selvaggi dalle nazioni circostanti.

·       Umani: La razza dominante di questa regione è un’etnia umana discendente dagli antichi Azcani che abitavano queste terre millenni fa; oggi essi vengono denominati dagli stranieri col nome del loro patrono Immortale, Atruaghin, mentre chiamano sé stessi (eccettuato il Clan della Tigre) Figli di Atruaghin.

Alcuni soggetti di etnie diverse si trovano fra la percentuale di schiavi che alcune tribù – soprattutto quelle appartenenti ai Clan della Tartaruga e della Tigre – tengono presso di sé. Mentre le tribù del Clan della Tigre in genere sacrificano questi malcapitati ai loro patroni Immortali, quelle del Clan della Tartaruga tendono a farne una proprietà, segno di prestigio. In un dato momento, circa l’1-5% (a seconda dei periodi; quote tendenzialmente più basse per le tribù del Clan della Tigre) della popolazione di una tribù appartenente a questi clan può essere composto da schiavi. La maggior parte degli schiavi (75%) è composta da individui appartenenti ad altri clan atruaghin, mentre la parte restante è costituita da stranieri (25%, gente proveniente dal Darokin, dal Sind, dalle Ierendi, dal Minrothad – perlopiù avventurieri, pirati, schiavisti o rinnegati finiti in mano ai guerrieri dei Clan della Tartaruga o della Tigre).

Il Clan dell’Alce (11% della popolazione complessiva) è quello che intrattiene meno contatti con gli stranieri, poiché abita le zone sud-orientali dell’altopiano; i suoi membri abitano in villaggi, praticano soprattutto la pesca nei fiumi e la caccia alla selvaggina nelle foreste, ma la loro vera passione è l’agricoltura (che produce soprattutto mais e tabacco). Le praterie nel nord-est delle loro terre servono a questo clan come terreno di caccia comune. Le pendici dell’altopiano nella loro regione sono meno ripide, e questo fa sì che il Clan dell’Alce ed il Clan della Tigre effettuino spesso scorrerie l’uno ai danni dell’altro.

Il Clan del Cavallo (25,5%) occupa tutto l’altopiano occidentale e le terre sottostanti le sue pendici, al confine col Sind e col Darokin; sebbene posseggano dei villaggi, la maggior parte dei maschi delle tribù di questo clan migra stagionalmente al seguito delle mandrie di bufali che errano per le praterie dell’altopiano, mentre le donne restano a casa raccogliendo frutta e vegetali. Molte tribù che abitano ai piedi dell’altopiano inviano un numero minore di guerrieri a caccia dei bufali, per proteggere le loro case da eventuali invasori stranieri.

Il Clan dell’Orso (16,5%) abita il nord-est dell’altopiano e le zone immediatamente a nord di essoUnici fra gli Atruaghin, i membri di questo clan costruiscono incredibili cittadine scavate nelle pendici stesse dell’altopiano, che in questa zona è particolarmente ripido. Queste cittadine sono i centri tribali che dominano molti altri villaggi scavati nelle rocce, situati nelle colline ai piedi dell’altopiano, e controllano anche le vaste risorse agricole (in particolare il mais) sfruttate sulla sommità di essoPoiché nel loro territorio si trova l’Elevatore del Mondo, i membri del Clan dell’Orso sono fra gli Atruaghin quelli che intrattengono pià contatti con gli stranieri. Anch’essi condividono un confine col Clan della Tigre, di cui sono acerrimi nemici.

Il Clan della Tartaruga (16,7%) vive ai piedi dell’altopiano, nella zona sud-occidentale delle terre dei Figli di Atruaghin. Esso è uno dei clan più avanzati in termini di sviluppo sociale, in quanto al suo interno si possono ritrovare in stato embrionale i ceti sociali di certi paesi più sofisticati. Unici fra gli Atruaghin, sono abili navigatori e le loro risorse principali provengono dal mare, dalla pesca e dalla caccia alle balene. I centri tribali che si trovano sulla costa sono infatti il punto di riferimento di numerosi altri insediamenti delle foreste e delle pianure settentrionali, dove si praticano invece maggiormente l’agricoltura, la caccia e la raccolta. I membri del Clan della Tartaruga, assieme a quelli del Clan dell’Alce, combattono più frequentemente dei loro simili il Clan della Tigre; inoltre essi sono anche il clan più esposto alle scorrerie di pirati, schiavisti e razziatori stranieri provenienti dal mare. Per questo hanno sviluppato un atteggiamento agguerrito nei confronti degli stranieri e sono caratteristici fra i quattro clan cheseguono le Parole di Atruaghin perché non esitano a ridurre in schiavitù i prigionieri.

Il Clan della Tigre (30,3%) vive nelle fitte ed umide foreste orientali delle terre degli Atruaghin e domina tutta la penisola proiettata a sud della Palude di Malpheggi. Le sue tribù, forse a causa dell’influenza di Atzanteotl, sono le uniche a mantenere uno stile di vita più simile a quello degli antichi Azcani da cui discendono. I membri di questo clan edificano infatti città (in genere poco più che grossi villaggi di 500-1.500 ab. ciascuna) con grandi edifici di pietra e piramidi dedite ad Atzanteotl, ognuna delle quali è collegata alle altre da strade lastricate in pietra. I membri del Clan della Tigre, unici fra gli Atruaghin a conoscere la fusione del metallo, praticano l’agricoltura e la caccia. Molti villaggi sono sparsi nelle foreste e nel resto dei loro territori, ognuno dei quali fa capo ad una delle suddette città. Essendo un clan aggressivo, arrogante ed apertamente ostile a tutto ciò che lo circonda, le tribù del Clan della Tigre sono costantemente in guerra ora con i Clan della Tartaruga, dell’Alce e dell’Orso, ora con la Repubblica di Darokin; anche questo clan, come quello della Tartaruga, non è esente dal subire scorrerie di schiavisti e pirati che hanno spesso buon gioco nel fare prigionieri abitanti dei villaggi più isolati.

·       Centauri: Gruppi sparsi di centauri (2.500 ab.), ultimi eredi dei loro antenati che abitavano in numero assai maggiore queste terre, errano per i boschi e le pianure delle Terre degli Atruaghin; divisi in gruppi familiari, essi tengono ottimi rapporti col Clan del Cavallo, rapporti di amicizia con i Clan della Tartaruga e dell’Alce e di aperta ostilità con il Clan della Tigre.

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