Il 5°Clone



Cronache della Compagnia della Luce Perenne (1a Generazione)


 

Ecco a voi la prima parte delle avvincenti cronache della Prima Generazione della Compagnia della Luce Perenne, ambientate in quel di Mystara tra la fine del 999 DI e il 1000 DI.

Buona lettura

dekshari

CRONACHE
 della
COMPAGNIA DELLA LUCE PERENNE
(Prima Generazione)
 
CAST OF CHARACTERS
(at the beginning)
-PG-
ARAGORN GRANPASSO (Guardaboschi 6°)...................................Roberto Liporesi
BARAK/GOKKAI (Ladro 6°)..............................................................Carlo Calderoni
CALANDRED ALADRAX (Elfo 6°)..............................................Gianluca Fiumana
DARK SCHNEIDER (Mago 6°/Lupo Mannaro NM).......................Christian Tarabusi
ELARIANTHAS MCLEOD (Elfo 6°)...................................................Giuliano Bezzi
FEIDUS KARAMEIKOS (Mago 13°)...............................................Vilmer Dalmonte
KEVIN LASSON (Paladino 9°)..............................................................Luca Mazzoni
STOLEN il GODAR (Chierico 6°).........................................................Kamel Khoury
TAP SHORTER (Halfling 6°).................................................................Davide Bucci
VICTORIA CASANEGRA (Elfa 6°/Illusionista 1° Circolo).........................Luca Toni
 
Ambyrmont 999: In una taverna di Darokin, “La Trota d’Oro”, un mercante di nome Derek Banchor assolda un gruppo di avventurieri per trasportare un carico di porcellane preziose da Darokin ad Athenos via fiume. Il gruppo è composto da Dark Schneider, un mago di Glantri, Tap Shorter, un halfling delle Cinque Contee, Aragorn Granpasso, un guardaboschi di Thyatis, Calandred Aladrax, un elfo di Glantri, Stolen di Ostland, un godar (sacerdote itinerante) di Thor, ed Ethandryl, un elfo di Alfheim.
Durante il viaggio il gruppo assiste all’improvvisa distruzione di un battello carico di soldati, e prima di morire l’ultimo superstite sussurra un solo enigmatico nome: “la Morte Nera.” Giunti ad Athenos dopo aver respinto gli assalti di mostri e banditi, il gruppo scopre che non esiste alcun magazzino prenotato per conservare la merce e che le porcellane in realtà sono false: Banchor viene arrestato per tentata frode alla compagnia d’assicurazione.
Nella taverna in cui soggiornano i sei vengono contattati da un mago di Karameikos, Teldon, Capo della Corporazione dei Maghi di Specularum, amico di vecchia data di Ethandryl, che chiede il loro aiuto per indagare su una serie di misteriosi fenomeni che stanno colpendo Darokin. Il gruppo si dirige nuovamente a nord, seguendo le tracce di distruzione e morte seminate da un’entità soprannominata la Morte Nera, poichè come la peste non lascia scampo a chi incontra sul suo cammino.
Sviftmont 999: Nei pressi di un borgo di nome Hendry, il gruppo si imbatte in alcuni superstiti di un assalto che sembra opera della Morte Nera: l’intera popolazione del villaggio è stata misteriosamente rapita e a quanto dicono i sopravvissuti, trasportata nel bosco circostante da minacciosi cavalieri neri apparsi dal nulla. Il gruppo riesce a scovare l’entrata del complesso sotterraneo in cui vengono tenuti prigionieri i villici da una setta demoniaca, e dopo essersi confrontati con i cultisti e il loro capo, K’laar il Belsatan (un essere della Dimensione dell’Incubo), riescono a liberare gran parte delle vittime e a fuggire prima del crollo del sotterraneo. Dopo aver scoperto che la setta era solo uno stratagemma per ritardare il loro inseguimento, i sei riprendono la caccia alla Morte Nera insieme a un guerriero di Hendry, Kevin Lasson, che si unisce a loro dopo essere stato liberato dal sotterraneo.
Giunti a Darokin, nella taverna della Trota d’Oro dove il gruppo pernotta, Aragorn viene contattato da un misterioso mercante di nome Morgan Randon che gli affida un pacco contenente la Gemma di Thanatos, un prezioso dalla sinistra storia e di grande valore. Randon, che teme di essere seguito da un gruppo di assassini che vogliono impadronirsi della gemma, affida ad Aragorn lo smeraldo con l’incarico di riconsegnarglielo nella sua villa l’indomani. Quando però si presenta, Aragorn trova il mercante pugnalato a morte e dopo essere stato colpito alle spalle, perde i sensi. Una volta rinvenuto, il guardaboschi si ritrova circondato dalle guardie e accusato di omicidio e furto, poichè la Gemma è scomparsa. Nel tentativo di trovare prove per scagionarlo, Teldon manda a chiamare un suo vecchio amico e allievo, un esperto di casi delittuosi: il mago Feidus, figliastro dell’Arciduca Stefano, che arriva immediatamente. Ad essi si unisce anche un’elfa originaria di Glantri ma da tempo residente nella Repubblica di Darokin, Victoria Casanegra, che si mostra molto interessata a recuperare la Gemma di Thanatos. Il gruppo scopre che la moglie di Randon, Glenda Hallonica, è la sola beneficiaria del testamento, e che le ultime volontà del defunto sono state di essere cremato dalla Chiesa dell’Eterno, a cui si era votato pochi mesi prima. Con una perquisizione illegale in Casa Randon, i nostri eroi trovano una pergamena con un indirizzo che risulta abitato da un personaggio misterioso, tale Karl Hauser, che però sparisce prima che possano interrogarlo. Rinvenuta dopo attenta perquisizione una pergamena in cui viene commissionato ad Hauser l’omicidio di Randon e firmata G.H., il gruppo si reca dalla vedova per ottenere la confessione, ma al loro arrivo la donna risulta introvabile; nel frattempo il patriarca della Chiesa dell’Eterno muore in circostanze poco chiare, e gli succede il suo secondo Joshua Finn. Dopo alcuni giorni il corpo senza vita di Glenda Hallonica viene rinvenuto sulle sponde dello Streel: il rapporto ufficiale parla di annegamento ma si riscontrano vistose ecchimosi sul collo. A questo punto l’intero patrimonio passa ad un lontano cugino di Corunglain, tale Bertrand Randon, che viene subito informato. Senza più alcuna traccia da seguire, il gruppo cerca di ritrovare Hauser, che viene scoperto dopo alcuni giorni di affannose ricerche: nello scontro che segue però, il killer si uccide con una pozione prima di poter essere interrogato; sul suo corpo Calandred rinviene la Gemma di Thanatos, ma non ne fa parola con gli altri. Tornati alla locanda, Calandred viene posseduto dallo spirito della Gemma e comincia ad uccidere gli altri avventori, finchè non viene scoperto dai suoi compagni. Allora in preda alla totale follia fa esplodere una Palla di Fuoco che distrugge metà dell’edificio e riduce tutti in fin di vita; al suo risveglio, la Gemma è scomparsa. Dopo altre infruttuose ricerche, il gruppo viene assalito da una banda di ladri che, una volta sgominati, in cambio della vita rivelano di essere stati assoldati da un sacerdote per scoprire se avevano in loro possesso la Gemma: il gruppo comincia a sospettare di Finn. Nel frattempo giunge in città Bertrand Randon per reclamare la sua eredità, ma il gruppo insiste per chiamarlo a testimoniare al processo sottoponendolo ad ESP per provare la sua estraneità ai fatti: Randon accetta e viene convocato un mago dal CDD, tale Rannigard, che conferma l'estraneità e l’innocenza dell'individuo. Ritrovatosi con un’unica pista da seguire, il gruppo decide di affrontare il patriarca Finn per avere spiegazioni, e si intrufola di nascosto nella chiesa per perquisire i suoi alloggi. In una camera segreta, essi scoprono un altare e una serie di icone dedicate nientemeno che a Thanatos, l’immortale della Morte, e quando Finn sopraggiunge è costretto a ingaggiare battaglia per impedire loro di rivelare il suo segreto. Il patriarca ha la peggio ed è costretto a confessare che in realtà tutta la Chiesa è un culto dedicato a Thanatos, ma solo il patriarca e il suo secondo sono al corrente della verità: tutti gli altri fedeli e chierici credono di servire un immortale chiamato l’Eterno, che predica la morte come dolce abbandono delle pene del mondo. Riguardo alla Gemma, essa era stata donata al loro culto da Morgan Randon in cambio di un favore segreto che il vecchio patriarca gli aveva fatto, ma era stata poi rubata la notte in cui quest’ultimo era morto, forse assassinato da Hauser. Mentre perlustrano più a fondo la camera, Feidus trova un passaggio segreto che conduce ad un portale su cui sono incise delle strane parole: accidentalmente lui le legge ad alta voce e il portale si apre sul Piano dell’Entropia, da cui fuoriesce un Demone Ululante che ingaggia battaglia col gruppo. Darokin è in subbuglio e le guardie si precipitano ad aiutare la compagnia, ma è solo grazie al sacrificio di Calandred e al coraggio di Tap e del suo potente spadino Evilbane, trovato in uno scrigno gelosamente custodito da Finn, che il Demone viene ricacciato nel suo piano e il portale distrutto per sempre. Ma il tempo è tiranno, e Aragorn ha ormai i giorni contati, così il gruppo cerca di ottenere altre informazioni da Finn che è stato arrestato e che ha perduto parzialmente le proprie facoltà mentali. Tutto quello che ricavano è un riferimento all’accordo segreto fra Randon e il vecchio patriarca, e cioè che l’accordo prevedeva un servizio da parte del patriarca a Randon dopo la sua morte, che a quanto pare il mercante aveva prospettato imminente. Un orribile sospetto assale il gruppo, e così Feidus chiede a Betrand Randon un colloquio privato, durante il quale scopre con la magia che la sua mente è schermata da qualsiasi lettura. Così essi si recano da Rannigard per avere spiegazioni riguardo alla sua attendibilità, e quando si vede alle strette il mago tenta la fuga, ma senza successo. Interrogato, rivela di essere stato pagato da Bertrand Randon per avallare la sua deposizione e per schermare magicamente la sua mente, ma di non sapere altro. Così, il gruppo si convince che Randon è la chiave dell’intero caso, e si appresta a fermarlo mentre sta per andarsene con l’eredità, sapendo che l’esecuzione di Aragorn è vicina. Randon cerca la fuga con ogni mezzo, ma il gruppo è più veloce e più potente e lo cattura: condotto davanti al giudice, è costretto a confessare tutto, e tra lo stupore generale rivela di essere Morgan Randon, un metamorfosis. Egli aveva scoperto che la moglie voleva farlo assassinare per intascare l’assicurazione, e così aveva corrotto il sicario (Hauser) e si era messo d’accordo col patriarca dell’Eterno per essere resuscitato dopo la morte e affinchè qualcun altro fosse cremato al suo posto. Poi aveva fatto uccidere da Hauser la moglie e il patriarca per riavere la Gemma, e lui stesso aveva ucciso suo cugino prendendone il posto, pronto ad intascare l’assicurazione, i beni e la Gemma, ma il gruppo lo aveva ostacolato. Aragorn viene così scagionato e Randon condannato a morte, e il gruppo acquista popolarità a Darokin.
Dopo aver fatto resuscitare Calandred, il gruppo decide di darsi un nome per essere ricordato da tutti: la Compagnia della Luce Perenne. Ogni membro infatti deve portare con sè come simbolo una moneta d’oro su cui è stato lanciato un incantesimo di Luce Perenne.
Mentre la compagnia si prepara a ripartire, Tap Shorter incontra una strana chiromante in un mercato, la quale gli rivela che lui è destinato ad essere l’eroe di fine secolo. La donna poi gli regala un misterioso amuleto spiegandogli che potrà usarlo solo quando sarà in grave pericolo. Quando Tap, accompagnato dagli altri, ritorna nel luogo dello strano incontro, la chiromante è sparita e nessuno dei mercanti si ricorda di averla mai vista.
Eirmont 999: Il gruppo si rimette in marcia sulle tracce della Morte Nera, che intanto continua a seminare una scia di morte e distruzione sul suo cammino. Si vocifera che si tratti di un’orda di draghi rossi che vogliono stabilirsi nella Repubblica, visto il tipo di danni fatti alle case e ai campi da esseri descritti dai sopravvissuti come “rossi demoni volanti dalle ali di pipistrello e circondati da un'intensa luce”.
Durante il tragitto un nuovo individuo chiede di unirsi al gruppo in cerca di fama e tesori: il suo nome è Barak, un ethengariano della tribù dei Murkit. Dopo un'iniziale ostilità da parte dei due elfi e del mago glantriano, Barak viene accettato come "membro in prova".
Il gruppo giunge ad Akorros, sul Lago Amsorak, dove le luci e le strane forme sono state avvistate per l’ultima volta. Qui incontrano un altro gruppo di avventurieri sulle tracce della Morte Nera composto da: un guerriero darokiniano con chiare origini heldanniche, Thorbjorn Harakson, un nano di Rockhome, Flint Forgiafuoco, una chierica di Tarastia, Selena Ariovistus, un bratak di Ethengar della tribù dei Taijit, tale Stalghai, un halfling delle Cinque Contee di nome Lavim Saltafossi Hollister, e un elfo di Karameikos fratello di un amico di Feidus, di nome Elariathas McLeod. I due gruppi decidono quindi di unirsi per riuscire a portare a termine la loro impresa. Dopo aver affittato una barca, si dirigono verso la Roccia di Razak, un’isola brulla in mezzo al lago dalla quale i marinai hanno visto provenire ultimamente luci misteriose e strani suoni grotteschi. Giunti lì, essi scoprono ben presto di non essere soli: l’isola nasconde infatti un vasto complesso sotterraneo in cui vivono degli esseri sconosciuti dai poteri particolari. Dopo gli scontri iniziali, la compagnia riesce ad arrivare alla presenza del capo della comunità dei Notturni (questo è il nome che si danno loro), il quale confida al gruppo che l’unica cosa che vogliono è essere lasciati liberi di vivere in pace: purtroppo, fino a quando i loro padroni rimarranno lì, questo sarà impossibile. Così, il gruppo si accorda col capo e in cambio di una scorta per raggiungere i livelli inferiori in cui sembra che vivano i “padroni”, promette ai Notturni di lottare per uccidere chi li tiene in schiavitù e liberarli.
Giunto nei livelli inferiori, il gruppo si accorge di essere penetrato in una strana struttura fatta di pareti d’acciaio e di soffitti risplendenti, e viene attaccato da strane creature di ferro che lanciano scariche elettriche. Grazie all’aiuto dei notturni però, supera le guardie animate e si ritrova in una caverna che si affaccia sul mare a strapiombo: qui i nostri eroi affrontano prima una coppia di draghi rossi che miete parecchie vittime, fra le quali Aragorn, il cui corpo però non viene ritrovato in mezzo alle macerie, e poi uno strano individuo che si presenta come Kernan il Ninja e che mette a dura prova i sopravvisuti con magie del tutto nuove e letali. Fortunatamente, grazie ad uno sforzo congiunto di Calandred, Feidus, Teldon e Victoria, il ninja viene metamorfizzato e successivamente eliminato seza ulteriori perdite, e il gruppo prosegue nell’esplorazione. Arriva così di fronte ai veri padroni del dungeon, ma l’incontro è molto breve: infatti, l’individuo che sembra essere al comando si defila da un’uscita secondaria lasciando i suoi seguaci alle prese col gruppo, che si ritrova ad affrontare tra gli altri anche Bargle l’Infame e il suo signore Ludwig von Hendriks, stranamente presenti sull’isola, e un misterioso quanto potente utente di magia chiamato Dek Shari, che ha una strana particolarità: una metà del suo volto è chiara, sull’altra metà invece la pelle è scura come il carbone. Questi tre riescono a ferire gravemente Elariathas, Dark e Tap, e poi se ne vanno attraverso un’altra uscita segreta arrivando ad una barca ormeggiata in una grotta nascosta, con la quale abbandonano l’isola. Il gruppo si getta immediatamente al loro inseguimento, ma a causa dell’improvvisa nebbia li perde di vista. Dopo alcuni giorni, i superstiti approdano a Bronsdale e dopo essersi curati a dovere, si mettono all’inseguimento dei fuggitivi, che intanto hanno comperato una carrozza e assoldato dei mercenari per scortarli.
Durante il viaggio, compaiono due misteriosi personaggi che incrociano la strada del gruppo più volte: Gokkai e Kanais, due individui mascherati che si fanno chiamare ninja ma che non dimostrano le abilità magiche del defunto Kernan, e che sembrano lottare tra loro per motivi sconosciuti; gli incontri hanno sempre luogo durante la notte.
Prima di arrivare a Corunglain la compagnia viene intercettata da un enorme drago verde che pretende la Gemma di Thanatos in cambio della loro vita. La situazione sembra disperata quando inaspettatamente Lavim estrae da una delle sue borse la Gemma e la consegna al drago; quest’ultimo dopo averlo ringraziato in tono sarcastico vola via. Quando gli altri chiedono spiegazioni, Lavim dice di aver raccolto la gemma tra le rovine della Trota d’Oro mentre stava gironzolando per Darokin e di averla intascata, salvo poi dimenticarsene a causa degli avvenimenti successivi… il mistero di come il drago sia venuto a saperlo rimane.
Nel villaggio di Rennydale, Dark Schneider si imbatte in una sua vecchia conoscenza: Simon de Ville, un cacciatore di licantropi. Dark comincia a comportarsi in modo elusivo e nel bel mezzo della notte sparisce dalla locanda dove stava dormendo col resto della compagnia; il mattino dopo i suoi compagni lo ritrovano in compagnia di Teldon e di un bambino di pochi anni che Dark dice di aver salvato da un incendio nel mezzo della foresta la notte precedente. In realtà infatti, Dark è un Lupo Mannaro che ha contratto il morbo dalla madre alla propria nascita, ed era già riuscito a fuggire in passato da Simon de Ville, il quale, accortosi della sua presenza in città, gli aveva teso nuovamente una trappola. Aveva infatti rintracciato una famiglia di licantropi che viveva nei boschi circostanti e quella notte aveva dato fuoco alla loro casa, dopo aver ucciso il padre, sperando che gli ululati di pianto attirassero Dark, e così era stato. Dark era arrivato in tempo per salvare il piccolo ancora stretto tra le fauci della madre morente, e dopo una furiosa lotta con gli aiutanti di de Ville, era riuscito a trasformarsi in lupo e a fuggire verso la città, non prima però che il mago gli lanciasse contro una Palla di Fuoco che quasi lo aveva ucciso. Giunto alla locanda si era ritrasformato e aveva chiesto aiuto a Teldon per non far conoscere il suo segreto al resto del gruppo: il vecchio aveva curato Dark con un Unguento Lenitivo e aveva mantenuto il suo segreto. Così, dopo aver trovato una famiglia affidabile alla quale lasciare il bambino, la compagnia riprende il cammino verso Corunglain.
A pochi chilometri dalla città, la compagnia si imbatte in uno strano borgo che sembra comparso dal nulla in mezzo alla foschia: Salemslòt. A loro spese scoprono che si tratta di una città maledetta abitata da orde di non-morti di ogni tipo, ma fortunatamente riescono a fuggire, non prima però che un sinistro individuo abbia inserito a mani nude una piccola gemma dentro il cuore di Dark Schneider.
Kaldmont 999: La compagnia giunge a Corunglain, dove inizia a chiedere informazioni riguardo al gruppo dei fuggitivi. Durante le ricerche, Barak conosce una bella donna, Ylana de Merritt, proprietaria di un negozio di magia, che si invaghisce di lui. Pensando di unire l’utile al dilettevole, decide di sposarla, e dopo una breve corte convolano a nozze: ma la prima notte una orrenda sorpresa attende Barak, poichè la donna si rivela essere una vampira con l’hobby di collezionare mariti. Dopo una concitata fuga, Barak riesce a nascondersi grazie all’aiuto di Calandred che lo aveva seguito e anche all’aiuto inaspettato di Kanais. Il giorno dopo il gruppo, informato dei recenti avvenimenti, decide di lasciare al più presto Corunglain per evitare il vampiro e di inseguire Bargle e von Hendriks nelle Terre Brulle.
Durante il lungo e pericoloso viaggio attraverso le Terre Brulle, la compagnia si scontra con draghi, umanoidi assetati di sangue e di tesori e perfino con una tribù di orchetti sul piede di guerra dotati di micidiali macchine d’assalto, ma fortunatamente riesce a salvare la pelle. Il vero problema si presenta sotto forma di un individuo vestito di un’armatura nera che comincia a comparire puntualmente nei momenti più critici, assalendo il gruppo e mostrando doti sorprendenti, prima fra tutte la capacità di prevenire e schivare le mosse degli avversari. Kyanathir (così si presenta) riesce ad uccidere in duello Thorbjorn, che viene così sepolto nelle Terre Brulle, e sconfigge ripetutamente il gruppo, riuscendo sempre a fuggire prima di una loro eventuale riscossa: il loro ritmo di marcia così si riduce per recuperare le forze, e i fuggitivi guadagnano terreno. Stranamente però, Kyanathir sembra restio ad uccidere i membri del gruppo ogniqualvolta gli si presenta l’occasione, preferendo invece ferirli gravemente e poi scomparire. Dopo varie apparizioni del guerriero nero, Ethandryl sconvolge il gruppo con una incredibile rivelazione: Kyanathir in realtà li sta aiutando e lavora di nascosto insieme a lui per fermare la Morte Nera. Diventa evidente che Ethandryl sa molto di più di quanto non dica, ma qualsiasi ulteriore domanda viene lasciata senza risposta, poichè Ethandryl non si fida ancora abbastanza del gruppo.
Sulle pendici di un vulcano nell’Alta Goblinia, la compagnia salva una ragazza imprigionata in una torre abitata da un gigante delle tempeste, ma essa si rivela ben presto un ostacolo per il gruppo. Si tratta infatti di una strega nera, che dopo aver tentato invano con vari sotterfugi di uccidere tutti i membri della compagnia ad uno ad uno, viene smascherata e affrontata a viso aperto. Nello scontro la compagnia riesce ad avere la meglio, ma Stolen viene fatto a pezzi da una Barriera di falci creata dalla strega. I compagni seppelliscono i resti del suo corpo e proseguono ora senza più un guaritore.
Subito dopo la morte di Stolen, attraversando un ghiacciaio nell’Alta Goblinia Kyanathir si ripresenta all’attacco, più feroce e spietato del solito. Ethandryl capisce subito che qualcosa non va, e Teldon e Feidus suggeriscono che probabilmente la sua mente è sotto il controllo di un qualche potente incantesimo, ma nonostante tutti i loro tentativi magici di rimuovere l’incantesimo, Kyanathir sembra sempre intenzionato a voler uccidere il gruppo. Quando ormai Flint e Serena stanno per soccombere sotto i suoi colpi, Elarianthas decide di intervenire e si tramuta in un’idra a dodici teste: in questo modo riesce a mettere in difficoltà Kyanathir, che comunque questa volta non sembra intenzionato a fuggire. Per poter sopravvivere quindi, Elarianthas è costretto ad uccidere il guerriero: prima di morire però, Kyanathir riacquista parzialmente il controllo di sè e rivela che c’è un traditore nel gruppo che sta tenendo informati Bargle e Dek Shari delle mosse della compagnia. Ethandryl diventa ancora più chiuso e sospettoso nei confronti di tutti, specialmente di Elarianthas.
Durante l’attraversamento delle montagne dell’Alta Goblinia, Gokkai e Kanais appaiono nuovamente, e questa volta la compagnia riesce a catturarli prima che spariscano: scoprono così che loro altri non sono che Barak e Stalghai mascherati. Barak rivela loro di essere anch’egli un bratak (un ladro), ma con funzioni particolari: egli appartiene infatti ai Draghi d’Argento, una branca elitaria di bratak al servizio del Khan di Ethengar incaricati di proteggere il loro signore e di agire come spie nelle regioni circostanti. Il suo compito è di ottenere informazioni utili sulla Morte Nera e trasmetterle al Khan grazie al falco che porta sempre con sè (in realtà non dice al gruppo che il Khan vuole scoprire cos’è la Morte Nera perchè spera di usarla come arma contro le altre nazioni). Barak dice anche che Kanais è un bratak rinnegato messo a morte circa otto mesi prima per tradimento, ma miracolosamente scampato all’esecuzione, e che ora lui sta solo cercando di portare a termine il lavoro lasciato incompiuto. Subito dopo la rivelazione di Barak, la compagnia si appresta a chiedere spiegazioni a Stalghai riguardo al suo comportamento, ma l'ethengariano riesce a fuggire: nell’inseguimento che ne scaturisce, Stalghai ferisce gravemente Ethandryl, ma viene poi catturato e ucciso da Barak. Il gruppo scopre così che Stalghai aveva in suo possesso una sfera magica in grado di comunicare con Dek Shari, e diventa chiaro che lui era il traditore mandato per ostacolare la ricerca. Grazie poi a Selena e a Feidus, Ethandryl si riprende e confida alla compagnia nuove informazioni riguardo alla Morte Nera, e Teldon segue il suo esempio: è il momento delle rivelazioni.
Teldon spiega di essere stato incaricato da un concilio segreto di maghi thyatiani di indagare sugli strani avvenimenti magici che erano iniziati nella regione di Darokin, e che in seguito a contatti con gli Immortali erano stati attribuiti a una non meglio identificata energia magica di natura aliena; ad Ethandryl spetta il compito di sconvolgere la compagnia con la vera storia di ciò che sta accadendo. Egli è infatti originario di un altro pianeta chiamato Nuova Krystallia, ed è giunto su Mystara molti secoli addietro inseme ad altri individui per studiare il pianeta e fare rapporto all’Impero Krystalliano riguardo a possibili minacce da parte delle nazioni mystarane. Tutto sembrava procedere pacificamente, quando improvvisamente Avatar, un essere dai poteri divini che aiuta l’Imperatore di Nuova Krystallia a governare, decise di prendere nelle proprie mani le redini dell’impero e di procedere alla conquista di Mystara, partendo con una delle più potenti navi da guerra della flotta imperiale. La Morte Nera altro non è che la Tarsis, una nave volante dotata di armi letali e spaventose in grado si spazzare via intere città in un solo colpo. La mossa di Avatar ovviamente suscitò numerose polemiche e si formò una Quinta Colonna all’interno dell’impero che aveva lo scopo di ostacolare i piani di conquista di Avatar e di scoprire le ragioni del suo comportamento... e Ethandryl venne nominato responsabile dell’organizzazione su Mystara. Kyanathir riuscì ad infiltrarsi tra gli agenti personali di Avatar e ad ottenere molte informazioni sui suoi movimenti grazie anche alle sue doti di shiner (una razza particolare dotata di straordinari poteri mentali) e grazie alle sue scoperte Ethandryl è ora riuscito a capire che l’improvviso cambiamento nella personalità di Avatar è dovuto alla maggiore influenza che Dek Shari ha acquisito su di lui negli ultimi decenni, da quando è stato nominato Consigliere di Corte da Avatar. Sembra che Dek Shari sia un clarion (un sacerdote prediletto dagli dei) molto potente e molto più esperto di quanto non mostri, ma Ethandryl sceglie di non turbare ulteriormente il gruppo raccontandogli la leggenda che circola intorno alla presunta immortalità del clarion. Tutto ciò che Ethandryl ora sa è che il segreto del cambiamento di Avatar è forse celato nel medaglione donatogli da Dek Shari da cui non si separa mai, ma quale sia questo segreto ancora non l’ha scoperto, ed ora che Kyanathir è morto occorre più che mai raggiungere Dek Shari e costringerlo a confessare cosa sta realmente accadendo.
 
[PARTE 1/3]

 

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