Fargram

 

Fargram, Nano Guerriero (Legale Buono)

Ad un primo sguardo pare immediatamente ovvio che Fargram sia un nano: una corporatura imponente nonostante la bassa statura, lo sguardo perennemente corrucciato e le sopracciglia aggrottate, l'imponente armatura e l'evidenza di un ascia sulle spalle fugano ogni dubbio. Tuttavia, solo a una seconda occhiata si nota una mancanza alle prescrizioni millenarie: la barba castana è portata molto corta, mentre i capelli sciolti ricadono quasi sulle spalle. 

Trent'anni prima, durante un viaggio Fargram e la sua famiglia (una coppia di mercanti) vennero attaccati da un gruppo di predoni, che già da tempo avevano preso di mira i commercianti nanici. Dopo essere stati derubati, furono legati e portai nel loro covo situato in un convento abbandonato. Diviso dai suoi genitori (che furono portati nel convento, mentre lui venne condotto nella foresteria) il giovane Fargram non sapeva cosa fare preso dalla disperazione.

Il suo carceriere, però, non era il bruto che si era immaginato: Dyrin era un umano con una criniera di capelli scarmigliati e una piccola barbetta. Si era unito ai predoni perché era a corto di denaro, ma spesso tra lui e i suoi “compagni” vi erano degli screzi sui metodi che quest'ultimi usavano per sbarcare il lunario, ed era sinceramente dispiaciuto della situazione in cui i tre nani erano finiti. 

La prigionia durò cinque giorni, durante i quali tra Dyrin e il nano nacque una confidenza e, in seguito, una certa simpatia reciproca anche se la situazione non era delle più allegre. Dall'umano Fargram venne a sapere che i  loro rapitori avevano chiesto un riscatto, e che i suoi stavano bene. La notte del quinto giorno, l'umano liberò Fargram: spiegò brevemente che il loro riscatto era stato pagato ma i predoni intendevano uccidere i tre nani per timore che indicassero il loro nascondiglio. Dyrin non poteva permettere che ciò avveniva: e approfittando del fatto che la banda stava dormendo, aveva liberato i genitori di Fargram e sellati per loro tre cavalli con i quali avrebbero potuto allontanarsi in fretta. Sfortunatamente, uno della banda si accorse di quanto stava accadendo e diede l'allarme: per permettere ai nani di fuggire, Dyrin brandì la sua ascia e combatté contro i suoi ex-compagni, esortando Fargram e i suoi genitori alla fuga. 

Ritornati dal loro clan, dopo essersi ripreso Fargram condusse un gruppo di guerrieri nel luogo in cui era stato prigioniero, ma anche nella speranza che Dyrin fosse riuscito a raggiungerli. Quando giunse infine al convento abbandonato vide i cadaveri di alcuni dei suoi rapitori; e purtroppo, tra di loro c'era anche il suo salvatore. A giudicare dalle ferite e dalle condizioni dell'ascia di Dyrin, quest'ultimo aveva ucciso tre briganti prima che la sua ascia si spezzasse e venisse sopraffatto. Dei banditi superstiti non c'era traccia, ma i genitori di Fargram fecero seppellire Dyrin nel convento con gli onori di un eroe e ricevere la benedizione dai chierici nani per il suo sacrificio. In seguito il convento divenne una chiesa di Moradin che accoglieva i viandanti della zona, e la chiesa è conosciuta come “Casa di Dyrin”. 

Da allora, Fargram decise che in memoria di chi gli salvò la vita decise di farsi allungare i capelli e una barba corta. Oggi porta un equipaggiamento simile a quello di Dyrin, compreso un pezzo della sua ascia che il nano porta con sé in memoria del suo amico. Quando si unisce in un gruppo di avventurieri, se è dell'umore adatto (o se incontra un altro nano) spesso si mette a raccontare “del mio vecchio amico che mi attende nelle sale di Moradin, anche se è un umano”.

(Background di Flick, illustrazione di Luca "Yoran" Pastore)