Il 5°Clone



Dark Shadows (2012)

Regia: Tim Burton
 Cast: Johnny Depp, Eva Green, Michelle Pfeifer, Bella Heathcote, Helena Bonham Carter
 Genere: Gotico, horror commedia
 Produzione: GK Films, Infinitum Nihil, Tim Burton Productions, Dan Curtis Productions, Warner Bros. Pictures, Village Roadshow Pictures, The Zanuck Companyr
 Data di uscita italiana: 11 maggio 2012
 Durata: 1,53 ore
 Nazione: USA 

 

 

 

Tim Burton torna al cinema. Il regista che tutti ricordano per film interessanti quali Edward Mani di Forbice, la Sposa Cadavere, Nightmare Before Christmas e Sweeney Todd, ma di cui non bisogna dimenticare la regia di film più controversi come Mars Attacks! e il più recente Alice in Wonderland (di cui devo ancora trovare una sola persona a cui sia piaciuto).

Stavolta Burton torna al gotico, con una storia che, fin dai trailer, si presenta più come una commedia da ridere, ed è così che bisogna prenderla, per l'ottanta per cento del suo tempo, senza pretendere grandi approfondimenti psicologici...

 

Il cast completo del film

 

Il film si struttura in tre parti ben distinte: dieci minuti introduttivi, la parte centrale e la conclusione.

I dieci minuti introduttivi sono la parte meno riuscita del film, abbastanza noiosa, serve solo a raccontare le vicende della famiglia Collins dalla grande ascesa nel 1700 fino alla sconsolata famiglia decadente e sommersa dai debiti degli anni '70 del secolo scorso.

I Collins del '700 erano una famiglia ricca e felice, trasferitasi nell'America appena scoperta per fondarci una città e costruirsi un castello. Purtroppo per loro una strega si invaghì del giovane rampollo Barnabas e, a causa dei suoi rifiuti d'amore (non troppo convinti), ne uccise i parenti e la fidanzata per poi maledirlo, trasformandolo in un vampiro e sigillarlo in una bara.

Il nucleo familiare di due secoli dopo è costituito da una madre di famiglia avida, un donnaiolo spendaccione, una ragazzina spocchiosa e un bambino probabilmente affetto da disturbi mentali (vede i fantasmi). Per curare quest'ultimo in casa risiede anche una dottoressa ubriacona ed arriva in città una ragazza pronta a fargli da baby sitter.

Ma, proprio quando il film rischia di diventare una serie di paturnie sui problemi mentali del ragazzino (che invece per fortuna ha un ruolo estremamente marginale nel film), entra in scena lui, il vampiro Barnabas Collins, con una battuta che (seppur basata su una frase apparentemente inconsistente del prologo) subito risveglia la scena. Segue una serie di gag in stile Hocus Pocus (la strada...), in cui il vampiro deve rapportarsi, cercando di mantenere segreta la propria identità, con le bizzarrie strampalate del mondo moderno, dai modi di parlare alla tecnologia, fino agli usi e costumi.
Inoltre deve far riguadagnare soldi alla sua famiglia. Peccato che la strega non glielo voglia lasciar fare, e così, ancora pazzamente innamorata, cerca in tutti i modi di tentare un non troppo convinto Barnabas, fino ad un inevitabile scontro finale con cui si conclude il film.

Negli ultimi dieci minuti si assiste ad un rapido salto, molto ben gestito, con cui il film perde quasi tutti i risvolti comici, per passare ad un ambito più tetro e dark, in cui, finalmente, dopo anni di magie scialbe in sala (direi dall'uscita di Stardust, con cui effettivamente questa scena ha forti punti in comune), si può assistere ad una fiera di poteri ed incantesimi molto ben gestita sia dal punto di vista dell'inventiva sia dal punto di vista della resa in effetti speciali.

 

Voglio o non voglio? Ha ucciso la mia fidanzata... ma è così bella...

 

Il vampiro e la strega. Sono loro due il fulcro del film.

Per quanto riguarda Barnabas Collins non si può che esser lieti di assistere ad un vampiro che, pur non essendo propriamente malvagio, riesce ad esser comunque molto meglio gestito dei vampiri vegetariani alla Twilight (e se sul serio questo film è stato fatto sulla scia del suo successo, lo supera sotto ogni aspetto), nonostante questo sia dichiaratamente un film da ridere.

Un vampiro interpretato da un Johnny Depp nella media. Ruolo costruito su misura per lui, visto che non si discosta così pesantemente dal Jack Sparrow che l'ha reso famoso (provate a immaginare un po' di barba e trucco in più su di lui). Non voglio dire che Johnny Depp non sappia interpretare altro ma, come molti attori, pare aver trovato una tipologia di personaggio da cui fa fatica a separarsi e che al suo pubblico non dispiace...

Non so se sia a causa del ruolo che interpreta, ma complimenti ad Eva Green per i sorrisi che sfoggia sul volto della strega arrapata Angelique, estremamente convincente e coinvolgente nonostante sbalzi d'umore e manie che, se fossero gestiti peggio, rischierebbero la rovina totale del personaggio. Nonostante la sua pazzia riesce ad essere estremamente più comprensibile (e spesso ad attirarsi più simpatie da parte del pubblico) del povero Barnabas maledetto.

Come da tradizione per ogni film di Tim Burton non può mancare un'apparizione di sua moglie, Helena Bonham Carter, nei panni della dottoressa, mentre resta una buona sorpresa la presenza sulla scena da parte di Michelle Pfeifer, che porta molto bene i suoi cinquantaquattro anni.

Una menzione d'onore a un'attrice sconosciuta dal ruolo silenzioso ma molto ben gestito (la vecchia governante silenziosa, la signora Johnson) e ad un ruolo di comparsa per un attore molto noto (Christopher Lee nei panni di un capitano navale).

 

Il sorriso della strega

 

Il finale lascia presagire un sequel o è solo un modo per dire che delle maledizioni non ci si sbarazza così facilmente? Presumo non dovremo aspettare due secoli per scoprirlo...

 

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