Il feudalesimo, questo sconosciuto!

C'era una volta un re, seduto sul sofà... No!
Basta! Siamo troppo cresciuti per queste cose, e ormai sappiamo che i re non sono idealmente buoni, bravi e giusti. E l'autore/DM che ponesse tra i personaggi il re buono, giusto e santo sarebbe accusato di fiabismo, irrealismo e disneyanismo. Tiè!
C'è da dir che neanche i re disneyani così bravi, buoni e giusti non sono: finiscon troppo spesso per esser figure bonaccione ma incompetenti, tanto che tutta la gestione del regno ricade nelle mani dei loro fidatissimi e malvagissimi consiglieri tanto che i suddetti re, da soli, non son neanche capaci di scegliersi persone fidate per aiutarli (e gli esempi si sprecano)... però questo re non va bene.
E allora, cos'è costretto a fare il nostro povero autore fantasy?

A ripiegare su un altro modello, che considera più storico e più realistico.
Ed eccolo che arriva! Il re cattivo, che passa tutto il tempo a pensare come estorcer tasse ai suoi sudditi, che sfrutta la sua autorità per le peggiori atrocità, che usa il suo potere per vantarsi di quanto conquista e che si avvale della bellissima legge dello “jus primae noctis” per portarsi a letto tutte le mogli dei suoi sudditi, che, ovviamente continuano ad osannarlo solo perchè lui sfrutta i malefici trucchi del diritto divino e del diritto di nascita... Grazie a queste subdole trovate, abilmente inculcate da consiglieri e sacerdoti tutti i sudditi son costretti a guardar la corona e dir che l'ha voluto Dio e il suo sangue blu, quindi va bene. E quindi il re può compier tutte le peggiori nefandezze, ma tanto la corona e il clero dicon che può farlo!
Eccoci! Ora sì che siamo storici! Ora sì che siamo in un Medioevo realistico! Come no...

 


 
"Uhuhuh... quante belle sudditesse... jus primae noctis a me!"

A questo punto però ci ritroveremmo con un problemino non da poco... Chi sono i sudditi che si bevono tutte queste fandonie? Come sono i nostri popolani? Abbiamo varie alternative.
Dai pecoroni che si bevono tutto perchè son troppo ignoranti e troppo vittime dell'inculcamento subito per poter pensare ad un mondo migliore e più democratico, oppure i popolani che pensan solo con lo stomaco e che quindi son troppo sempliciotti per dar fastidio. Popolani sporchi, rozzi, ignoranti e sciocchi.
E veramente sciocchi questi villici per non capire cose così evidenti! Cioè, come si fa a bersi tante storielle sul fatto che loro non son capaci di governare mentre quel beone ingioiellato lo è? O come si fa a bersi tante fandonie su un dio che mette la corona e dice che tutti devono obbedire a quel povero babbeo? Eh... ma eran tempi lontani, in cui la gente era più credulona... certo, perchè adesso ormai a oroscopi, santoni, profezie di fine mondo eccetera non ci crede più nessuno, vero?
Noi sì che siamo moderni! Altro che quei medievali!

 
Rozzi, sporchi, ignoranti e superstiziosi.
Signore e signori, ecco a voi i popolani!
Da notare re e clero che lucrano

 
Allora entra in gioco una terza possibilità: il popolano saggio, legato ai valori della sua terra e della sua famiglia, che però non si ribella solo perchè non vuole mettere in pericolo la sua famiglia, perchè ci tiene al suo campo e ai suoi animali e perchè sa che il re ha un grande esercito… allora eccoli i veri ingannati, quelli che più di tutti si son rimpinzati di bugie: le guardie del re! Prepotenti, egoisti, che normalmente passano metà del tempo dietro un capitano sadico a guardarlo ammazzare per diletto, a seconda di come gli gira, i popolani o i suoi stessi uomini. Eccoli! Dopo tutto sono un branco di beoti in armatura che si divertono a dar spadate sul povero popolo, e che magari un po' di gusto ce lo provano anche ad essere ammazzati a quanto pare...

 
Una guardia di un castello medievale. Notare l'espressione da cattivo babbione
 
La tipica guardia da castello medievale
Notare l'espressione da cattivo babbione
 

E dunque che succede? Nasce l'eroe duro e puro che sprona tutti a ribellarsi!
E tutti si chiedono: ma perchè solo adesso? Possibile che nessuno prima di lui si sia accorto che i popolani sono tanti e le guardie poche? Possibile che nessuno prima di lui abbia avuto il cuore abbastanza impavido? Nessuno col colpo di genio democratico? Nessuno che sapesse urlare abbastanza forte la parola “libertàààààààà”?
Ma per fortuna noi siamo in un mondo fantasy! Basta dare a un popolano un drago, una spada laser e un po' di magia e già si vede l'alba della modernità che avanza. Un poco di livelli e la monarchia va giù!

 
 
Draghi volanti e spade magiche!
Ecco come si esce dal Medioevo!
 

 
Potete ben capire che tutto questo non sta in piedi storicamente e tanto meno logicamente.
Ma da dove derivano queste falsità appena esposte? Chi sono i veri inculcatori?
In genere la gente che il Medioevo lo vedeva come un'epoca buia a cui contrapporre la propria, come un certo Voltaire e un bel gruppetto di illuministi, da chi il Medioevo voleva idealizzarlo in stile romantico, da una politica che può così legittimare la sua ragion d'essere (dicendo che tanto prima si stava comunque peggio) e da un gruppetto di registi ignoranti che hanno provveduto a fare filmetti falsamente storici riempiendoli ugualmente di date comprovate e di propaganda bellica, di ambientazioni realistiche e di urla di libertà. Avete presente King Arthur o il Robin Hood di Ridley Scott?

 
Bello basarsi su teorie storiche solo per infilar propaganda...
 
Bello credersi film storico e far tanta propaganda...

 
 
Bene, per passare a un Medioevo (e ad un feudalesimo) veramente storici dobbiamo per prima cosa non pensarlo tramite concetti moderni quali libertà, uguaglianza e individuo. Ci vengono dati per esistenti da sempre ma in realtà sono costruzioni teoriche nate durante il '600 quando un certo Thomas Hobbes decise di metter fine alle guerre civili e alle guerre di religione e per fondare lo stato a cui nessuno si sarebbe potuto ribellare. Dopo aver preso l'individuo singolo (che altro non è che la traduzione latina della parola “atomo”) e aver stabilito che tutti gli uomini sono ugualmente incapaci a governare e ugualmente uccidibili (se cercano di imporre la propria volontà con la forza) si pensa di poter creare un meccanismo in cui tutti gli uomini siano sia liberi sia schiavi.
Liberi perchè decidiamo chi ci governa e schiavi perchè a chi ci governa dopo l'elezione siamo costretti ad obbedire, qualunque cosa lui faccia.
Liberi di scegliere quale tra i tanti babbei ugualmente incapaci e ugualmente rimpiazzabili ci debba governare. Evvai!

 
Il Leviatano di Hobbes. Notare tutti gli omini tutti uguali e come solo lo Stato può tenere la spada
Il frontespizio del Leviatano di Thomas Hobbes
Notare gli omini tutti uguali e che solo lo Stato ha la spada

 
 
Tutto questo con il pensiero politico antico non c'entra nulla.
Libertà per i greci è la condizione di chi ha una patria per cui poter morire. Basta.
E gli uomini non sono tutti uguali: quando pensano di esserlo fanno solo disastri.
Perchè? Perchè se dobbiamo attraversare la strada è meglio che non sia il cieco a guidarci. O quando si fa una gita in montagna è meglio che a decidere sia la guida alpina, non chi la montagna l'ha vista solo in cartolina.
Il problema della politica antico-medievale non è che governino tutti ma che ci governi chi è più capace a farlo! Come dice Platone sembra incredibile che tutti si rendano conto che ci sia chi è più bravo a giocare a carte mentre si crede così facilmente che a governare sian capaci tutti.
Ciascuno deve fare il suo meglio nel suo ruolo: la nave affonda quando tutti credono di poter fare il capitano, il viaggio dura quando chi sa cucinare fa il cuoco e quando chi sa navigare fa il navigatore.
Non tutti ugualmente rimpiazzabili ma ciascuno con le sue competenze e col ruolo più adatto per sfruttarle.

 
Quando tutti voglion fare il capitano...
 
Quando voglion tutti fare il capitano...
 

 
Vogliamo testare la metafora del corpo politico?
Il corpo politico funziona solo quando tutte le parti funzionano: se il re affama i contadini, vengono a mancare i piedi e il corpo cade, se i combattenti non sono capaci sarà un corpo dalle mani inutili, e se la testa non sa far la testa ne risentiranno tutte le altre parti.
La società è divisa in modo tale che ciascuno faccia il suo meglio e solo quando le parti riescono a collaborare e a esprimersi ciascuna al suo meglio il corpo funziona.

 
Ci sarebbe molto altro da dire in questa direzione ma, avendo deciso di parlare di feudalesimo, passo direttamente a questo.
Ora, immaginatevi il territorio di un regno suddiviso in piccole parti staccate e senza grandi forme di collegamento. Come riuscire a gestire un territorio spezzettato? Con giuramenti feudali: ogni signore offre protezione a ciascun vassallo in cambio di auxilium et consilium.
Per consilium si intende che se sei abbastanza sveglio magari qualcosa di utile me la puoi dire.
Per auxilium si intende che se io te lo chiedo tu devi essere pronto a tirar fuori le armi e combattere con me.
Per protezione si intende che se tu sei minacciato o se subisci un torto io sono pronto a darti giustizia mobilitandomi personalmente con tutti coloro che mi hanno promesso auxilium.
E questo giuramento (su Dio! Nota bene) esiste allo stesso modo tra il re e il duca, tra il duca e il conte, tra il conte e il signorotto, tra il signorotto e il contadino. E ciò vale perchè non esistono nel Medioevo eserciti permanenti, ma solo uomini che impugnano le armi in risposta a questo patto.
Ad esempio letterario esiste un libro in cui per vendicare lo stupro della figlia del più povero, debole e inutile dei contadini, a forza di attivare rapporti di protezione, finiscono per combattersi gli stessi imperatori.
Il re che decida di non accorrere in aiuto di uno dei suoi conti o il signore che si rifiutasse di mobilitarsi con gli altri contadini per aiutarne uno (che ne abbia bisogno) sarebbe considerato spergiuro e perderebbe il suo patto con tutti gli altri conti e contadini, che andrebbero a dare il loro auxilium et consilium in cambio della protezione di qualcuno più competente.
Potete ora capire il disastro storico che compie Ridley Scott nel suo Robin Hood, quando a fine film il Principe Giovanni brucia la carta di indipendenza americana (visto che il regista fa ampia confusione tra lei e la magna charta a proposito di contenuti) considerandosi al di sopra del giuramento fatto su Dio e su sua madre? In quel momento lui ha appena detto di non avere nessun obbligo nei confronti dei suoi nobili, dei suoi cittadini e delle sue guardie e che anzi da lui loro non posson pretender niente. In una ricostruzione storicamente attendibile in quel momento avrebbe perso il regno, i nobili e i sudditi che sarebbero andati a giurar fedeltà a qualcun altro. Sempre che le sue guardie non lo uccidessero subito con tanto di applauso generale!
 
 
"Sono il principe Giovanni e faccio tante zozzerie ma voi non mi potete fare niente!"

 
 
Ora qualche vaga riminescenza liceale magari sta riprendendo a frullarvi nel cervello, spiegandovi come mai fosse così pesante nel Medioevo la scomunica (tu non credi in Dio, indi tutti i tuoi giuramenti su di lui sono nulli) oppure come mai Carlo V si facesse tanti problemi per accontentare i principi protestanti (ti togliamo gli eserciti...).
Bene, abbiamo sfatato il diritto divino dicendo che in realtà altro non è che un giuramento formulato di fronte a Dio in cui anche il re si impegna in prima persona.
E il diritto di nascita? Molto semplice, il principe (per il re, ma vale anche per i figli dei nobili) viene addestrato per governare e, nel momento in cui muore il padre, deve farsi giurare fedeltà da tutti i vassalli del padre. Ed ogni vassallo può decidere se rinnovare il giuramento o se passare sotto un altro re perchè reputa il nuovo un incapace. E se il principe appena asceso cominciasse a non rispettare il giuramento compiuto i conti avrebbero il diritto (e il dovere) di cercare un altro re, di togliergli gli uomini e di detronizzarlo, se necessario.
Così funziona la guerra nel Medioevo: il re sconfitto viene costretto a giurare fedeltà al re vincitore e resta sul suo dominio, ma promettendo al suo re di dargli auxilium et consilium: il vantaggio di tutto ciò è che in tal modo lo sconfitto mantiene tutti i rapporti di protezione e i giuramenti stipulati e il regno rimane più governabile.
 
Curiosità aggiunta: come forse avrete già capito il malfamato jus primae noctis è una totale invenzione di tempi successivi. Lo jus primae noctis storicamente attestato era solo una tassa matrimoniale. Nient'altro.

 
Come capire se il re è cattivo? Se viola i giuramenti, se si pone al di sopra della legge o se cede alle sue passioni diventando tiranno. Il principe è colui che si comporta seguendo la legge, il tiranno è colui che si pone al di sopra della legge. E, secondo vari pensatori politici medievali (cito ad esempio il Policraticus di Giovanni di Salisbury) al tiranno bisogna tagliare la testa (con tanto di esempi biblici).
E ciò vale anche per nobili minori: colui che governa per interesse personale finisce per affamare le sue terre e per dissanguarne gli abitanti. Meglio correre ai ripari al più presto.

 
I popolani della contea di Dracula. Da notare la gioia nei loro volti.
 
Gli abitanti della contea di Dracula.
 Molto felici del governo dissanguatore
 
 
Veniamo alla parte pratica. A cosa serve tutto ciò ad un DM o ad un autore di fantasy?
Per prima cosa a creare un mondo più sensato, e non si sarà più costretti a scadere nei re e nei feudatari idealizzati o macchiettistici di cui parlavo all'inizio, potendo creare un mondo dove le monarchie possono anche funzionare senza esser antipasti democratici, dove le guardie e i popolani avranno motivazioni valide per obbedire ad un re.
Sarà più pratico giocare anche PG e PNG malvagi che abbiano comunque un motivo per non andare troppo oltre (e per spiegare perchè non sono stati già uccisi tanto tempo prima) e di allineamento buono che non risultino troppo fuori luogo. Ricordo a tal proposito un paragrafo di Imprese Eroiche intitolato “essere troppo avanti per i propri tempi” (brrrr) come a dire che un PG per esser buono deve star lì a parlar di libertà e democrazia in senso moderno. Il PG buono farà invece in modo che il re rispetti i giuramenti, o a mettere un re giusto al posto di un tiranno qualora non li rispetti.
Da cui posso dire che gli spunti per le avventure non mancano, anzi aumentano.
Un PG può prender parte a campagne contro i conti traditori o contro i re irrispettosi, oppure condurre campagne per far giurare fedeltà a sé stesso o al suo re.
Spinge anche a non maltrattare troppo le popolazioni, dal momento che un popolano maltrattato può attivare i rapporti di protezione per spingere il re a mandare qualcuno a vendicare i torti subiti. Quindi attenti PG, perchè uccidere per gusto un popolano può scatenarvi contro eserciti e PNG di alto livello! E il re avrà finalmente un buon motivo per darvi contro.

 
 

Quanti danni si fanno quando si mettono i valori moderni in un fantasy...


 
Un'ammissione di coscienza: per rendere più scorrevole la lettura ho parzialmente sorvolato su alcuni argomenti e trattato sbrigativamente altri. Uno storico obietterebbe probabilmente che il feudalesimo non è uno solo, e che ci sarebbero differenze tra Alto e Basso Medioevo, e tra Europa Settentrionale e Meridionale. Inoltre non ho richiamato le formule rituali dei giuramenti.
Mi permetto quindi di indicare due testi per chi volesse approfondire l'argomento:
 
Otto Brunner, Per una nuova storia costituzionale e sociale, Vita e Pensiero 2000
 
François Louis Ganshof, Che cos'è il feudalesimo?, Einaudi 2003