Il 5°Clone



Il feudalesimo, questo sconosciuto!

C'era una volta un re, seduto sul sofà... No!
Basta! Siamo troppo cresciuti per queste cose, e ormai sappiamo che i re non sono idealmente buoni, bravi e giusti. E l'autore/DM che ponesse tra i personaggi il re buono, giusto e santo sarebbe accusato di fiabismo, irrealismo e disneyanismo. Tiè!
C'è da dir che neanche i re disneyani così bravi, buoni e giusti non sono: finiscon troppo spesso per esser figure bonaccione ma incompetenti, tanto che tutta la gestione del regno ricade nelle mani dei loro fidatissimi e malvagissimi consiglieri tanto che i suddetti re, da soli, non son neanche capaci di scegliersi persone fidate per aiutarli (e gli esempi si sprecano)... però questo re non va bene.
E allora, cos'è costretto a fare il nostro povero autore fantasy?

A ripiegare su un altro modello, che considera più storico e più realistico.
Ed eccolo che arriva! Il re cattivo, che passa tutto il tempo a pensare come estorcer tasse ai suoi sudditi, che sfrutta la sua autorità per le peggiori atrocità, che usa il suo potere per vantarsi di quanto conquista e che si avvale della bellissima legge dello “jus primae noctis” per portarsi a letto tutte le mogli dei suoi sudditi, che, ovviamente continuano ad osannarlo solo perchè lui sfrutta i malefici trucchi del diritto divino e del diritto di nascita... Grazie a queste subdole trovate, abilmente inculcate da consiglieri e sacerdoti tutti i sudditi son costretti a guardar la corona e dir che l'ha voluto Dio e il suo sangue blu, quindi va bene. E quindi il re può compier tutte le peggiori nefandezze, ma tanto la corona e il clero dicon che può farlo!
Eccoci! Ora sì che siamo storici! Ora sì che siamo in un Medioevo realistico! Come no...

 


 
"Uhuhuh... quante belle sudditesse... jus primae noctis a me!"

A questo punto però ci ritroveremmo con un problemino non da poco... Chi sono i sudditi che si bevono tutte queste fandonie? Come sono i nostri popolani? Abbiamo varie alternative.
Dai pecoroni che si bevono tutto perchè son troppo ignoranti e troppo vittime dell'inculcamento subito per poter pensare ad un mondo migliore e più democratico, oppure i popolani che pensan solo con lo stomaco e che quindi son troppo sempliciotti per dar fastidio. Popolani sporchi, rozzi, ignoranti e sciocchi.
E veramente sciocchi questi villici per non capire cose così evidenti! Cioè, come si fa a bersi tante storielle sul fatto che loro non son capaci di governare mentre quel beone ingioiellato lo è? O come si fa a bersi tante fandonie su un dio che mette la corona e dice che tutti devono obbedire a quel povero babbeo? Eh... ma eran tempi lontani, in cui la gente era più credulona... certo, perchè adesso ormai a oroscopi, santoni, profezie di fine mondo eccetera non ci crede più nessuno, vero?
Noi sì che siamo moderni! Altro che quei medievali!

 
Rozzi, sporchi, ignoranti e superstiziosi.
Signore e signori, ecco a voi i popolani!
Da notare re e clero che lucrano

 
Allora entra in gioco una terza possibilità: il popolano saggio, legato ai valori della sua terra e della sua famiglia, che però non si ribella solo perchè non vuole mettere in pericolo la sua famiglia, perchè ci tiene al suo campo e ai suoi animali e perchè sa che il re ha un grande esercito… allora eccoli i veri ingannati, quelli che più di tutti si son rimpinzati di bugie: le guardie del re! Prepotenti, egoisti, che normalmente passano metà del tempo dietro un capitano sadico a guardarlo ammazzare per diletto, a seconda di come gli gira, i popolani o i suoi stessi uomini. Eccoli! Dopo tutto sono un branco di beoti in armatura che si divertono a dar spadate sul povero popolo, e che magari un po' di gusto ce lo provano anche ad essere ammazzati a quanto pare...

 
Una guardia di un castello medievale. Notare l'espressione da cattivo babbione
 
La tipica guardia da castello medievale
Notare l'espressione da cattivo babbione
 

E dunque che succede? Nasce l'eroe duro e puro che sprona tutti a ribellarsi!
E tutti si chiedono: ma perchè solo adesso? Possibile che nessuno prima di lui si sia accorto che i popolani sono tanti e le guardie poche? Possibile che nessuno prima di lui abbia avuto il cuore abbastanza impavido? Nessuno col colpo di genio democratico? Nessuno che sapesse urlare abbastanza forte la parola “libertàààààààà”?
Ma per fortuna noi siamo in un mondo fantasy! Basta dare a un popolano un drago, una spada laser e un po' di magia e già si vede l'alba della modernità che avanza. Un poco di livelli e la monarchia va giù!

 
 
Draghi volanti e spade magiche!
Ecco come si esce dal Medioevo!
 

 
Potete ben capire che tutto questo non sta in piedi storicamente e tanto meno logicamente.
Ma da dove derivano queste falsità appena esposte? Chi sono i veri inculcatori?
In genere la gente che il Medioevo lo vedeva come un'epoca buia a cui contrapporre la propria, come un certo Voltaire e un bel gruppetto di illuministi, da chi il Medioevo voleva idealizzarlo in stile romantico, da una politica che può così legittimare la sua ragion d'essere (dicendo che tanto prima si stava comunque peggio) e da un gruppetto di registi ignoranti che hanno provveduto a fare filmetti falsamente storici riempiendoli ugualmente di date comprovate e di propaganda bellica, di ambientazioni realistiche e di urla di libertà. Avete presente King Arthur o il Robin Hood di Ridley Scott?

 
Bello basarsi su teorie storiche solo per infilar propaganda...
 
Bello credersi film storico e far tanta propaganda...

 
 
Bene, per passare a un Medioevo (e ad un feudalesimo) veramente storici dobbiamo per prima cosa non pensarlo tramite concetti moderni quali libertà, uguaglianza e individuo. Ci vengono dati per esistenti da sempre ma in realtà sono costruzioni teoriche nate durante il '600 quando un certo Thomas Hobbes decise di metter fine alle guerre civili e alle guerre di religione e per fondare lo stato a cui nessuno si sarebbe potuto ribellare. Dopo aver preso l'individuo singolo (che altro non è che la traduzione latina della parola “atomo”) e aver stabilito che tutti gli uomini sono ugualmente incapaci a governare e ugualmente uccidibili (se cercano di imporre la propria volontà con la forza) si pensa di poter creare un meccanismo in cui tutti gli uomini siano sia liberi sia schiavi.
Liberi perchè decidiamo chi ci governa e schiavi perchè a chi ci governa dopo l'elezione siamo costretti ad obbedire, qualunque cosa lui faccia.
Liberi di scegliere quale tra i tanti babbei ugualmente incapaci e ugualmente rimpiazzabili ci debba governare. Evvai!

 
Il Leviatano di Hobbes. Notare tutti gli omini tutti uguali e come solo lo Stato può tenere la spada
Il frontespizio del Leviatano di Thomas Hobbes
Notare gli omini tutti uguali e che solo lo Stato ha la spada

 
 
Tutto questo con il pensiero politico antico non c'entra nulla.
Libertà per i greci è la condizione di chi ha una patria per cui poter morire. Basta.
E gli uomini non sono tutti uguali: quando pensano di esserlo fanno solo disastri.
Perchè? Perchè se dobbiamo attraversare la strada è meglio che non sia il cieco a guidarci. O quando si fa una gita in montagna è meglio che a decidere sia la guida alpina, non chi la montagna l'ha vista solo in cartolina.
Il problema della politica antico-medievale non è che governino tutti ma che ci governi chi è più capace a farlo! Come dice Platone sembra incredibile che tutti si rendano conto che ci sia chi è più bravo a giocare a carte mentre si crede così facilmente che a governare sian capaci tutti.
Ciascuno deve fare il suo meglio nel suo ruolo: la nave affonda quando tutti credono di poter fare il capitano, il viaggio dura quando chi sa cucinare fa il cuoco e quando chi sa navigare fa il navigatore.
Non tutti ugualmente rimpiazzabili ma ciascuno con le sue competenze e col ruolo più adatto per sfruttarle.

 
Quando tutti voglion fare il capitano...
 
Quando voglion tutti fare il capitano...
 

 
Vogliamo testare la metafora del corpo politico?
Il corpo politico funziona solo quando tutte le parti funzionano: se il re affama i contadini, vengono a mancare i piedi e il corpo cade, se i combattenti non sono capaci sarà un corpo dalle mani inutili, e se la testa non sa far la testa ne risentiranno tutte le altre parti.
La società è divisa in modo tale che ciascuno faccia il suo meglio e solo quando le parti riescono a collaborare e a esprimersi ciascuna al suo meglio il corpo funziona.

 
Ci sarebbe molto altro da dire in questa direzione ma, avendo deciso di parlare di feudalesimo, passo direttamente a questo.
Ora, immaginatevi il territorio di un regno suddiviso in piccole parti staccate e senza grandi forme di collegamento. Come riuscire a gestire un territorio spezzettato? Con giuramenti feudali: ogni signore offre protezione a ciascun vassallo in cambio di auxilium et consilium.
Per consilium si intende che se sei abbastanza sveglio magari qualcosa di utile me la puoi dire.
Per auxilium si intende che se io te lo chiedo tu devi essere pronto a tirar fuori le armi e combattere con me.
Per protezione si intende che se tu sei minacciato o se subisci un torto io sono pronto a darti giustizia mobilitandomi personalmente con tutti coloro che mi hanno promesso auxilium.
E questo giuramento (su Dio! Nota bene) esiste allo stesso modo tra il re e il duca, tra il duca e il conte, tra il conte e il signorotto, tra il signorotto e il contadino. E ciò vale perchè non esistono nel Medioevo eserciti permanenti, ma solo uomini che impugnano le armi in risposta a questo patto.
Ad esempio letterario esiste un libro in cui per vendicare lo stupro della figlia del più povero, debole e inutile dei contadini, a forza di attivare rapporti di protezione, finiscono per combattersi gli stessi imperatori.
Il re che decida di non accorrere in aiuto di uno dei suoi conti o il signore che si rifiutasse di mobilitarsi con gli altri contadini per aiutarne uno (che ne abbia bisogno) sarebbe considerato spergiuro e perderebbe il suo patto con tutti gli altri conti e contadini, che andrebbero a dare il loro auxilium et consilium in cambio della protezione di qualcuno più competente.
Potete ora capire il disastro storico che compie Ridley Scott nel suo Robin Hood, quando a fine film il Principe Giovanni brucia la carta di indipendenza americana (visto che il regista fa ampia confusione tra lei e la magna charta a proposito di contenuti) considerandosi al di sopra del giuramento fatto su Dio e su sua madre? In quel momento lui ha appena detto di non avere nessun obbligo nei confronti dei suoi nobili, dei suoi cittadini e delle sue guardie e che anzi da lui loro non posson pretender niente. In una ricostruzione storicamente attendibile in quel momento avrebbe perso il regno, i nobili e i sudditi che sarebbero andati a giurar fedeltà a qualcun altro. Sempre che le sue guardie non lo uccidessero subito con tanto di applauso generale!
 
 
"Sono il principe Giovanni e faccio tante zozzerie ma voi non mi potete fare niente!"

 
 
Ora qualche vaga riminescenza liceale magari sta riprendendo a frullarvi nel cervello, spiegandovi come mai fosse così pesante nel Medioevo la scomunica (tu non credi in Dio, indi tutti i tuoi giuramenti su di lui sono nulli) oppure come mai Carlo V si facesse tanti problemi per accontentare i principi protestanti (ti togliamo gli eserciti...).
Bene, abbiamo sfatato il diritto divino dicendo che in realtà altro non è che un giuramento formulato di fronte a Dio in cui anche il re si impegna in prima persona.
E il diritto di nascita? Molto semplice, il principe (per il re, ma vale anche per i figli dei nobili) viene addestrato per governare e, nel momento in cui muore il padre, deve farsi giurare fedeltà da tutti i vassalli del padre. Ed ogni vassallo può decidere se rinnovare il giuramento o se passare sotto un altro re perchè reputa il nuovo un incapace. E se il principe appena asceso cominciasse a non rispettare il giuramento compiuto i conti avrebbero il diritto (e il dovere) di cercare un altro re, di togliergli gli uomini e di detronizzarlo, se necessario.
Così funziona la guerra nel Medioevo: il re sconfitto viene costretto a giurare fedeltà al re vincitore e resta sul suo dominio, ma promettendo al suo re di dargli auxilium et consilium: il vantaggio di tutto ciò è che in tal modo lo sconfitto mantiene tutti i rapporti di protezione e i giuramenti stipulati e il regno rimane più governabile.
 
Curiosità aggiunta: come forse avrete già capito il malfamato jus primae noctis è una totale invenzione di tempi successivi. Lo jus primae noctis storicamente attestato era solo una tassa matrimoniale. Nient'altro.

 
Come capire se il re è cattivo? Se viola i giuramenti, se si pone al di sopra della legge o se cede alle sue passioni diventando tiranno. Il principe è colui che si comporta seguendo la legge, il tiranno è colui che si pone al di sopra della legge. E, secondo vari pensatori politici medievali (cito ad esempio il Policraticus di Giovanni di Salisbury) al tiranno bisogna tagliare la testa (con tanto di esempi biblici).
E ciò vale anche per nobili minori: colui che governa per interesse personale finisce per affamare le sue terre e per dissanguarne gli abitanti. Meglio correre ai ripari al più presto.

 
I popolani della contea di Dracula. Da notare la gioia nei loro volti.
 
Gli abitanti della contea di Dracula.
 Molto felici del governo dissanguatore
 
 
Veniamo alla parte pratica. A cosa serve tutto ciò ad un DM o ad un autore di fantasy?
Per prima cosa a creare un mondo più sensato, e non si sarà più costretti a scadere nei re e nei feudatari idealizzati o macchiettistici di cui parlavo all'inizio, potendo creare un mondo dove le monarchie possono anche funzionare senza esser antipasti democratici, dove le guardie e i popolani avranno motivazioni valide per obbedire ad un re.
Sarà più pratico giocare anche PG e PNG malvagi che abbiano comunque un motivo per non andare troppo oltre (e per spiegare perchè non sono stati già uccisi tanto tempo prima) e di allineamento buono che non risultino troppo fuori luogo. Ricordo a tal proposito un paragrafo di Imprese Eroiche intitolato “essere troppo avanti per i propri tempi” (brrrr) come a dire che un PG per esser buono deve star lì a parlar di libertà e democrazia in senso moderno. Il PG buono farà invece in modo che il re rispetti i giuramenti, o a mettere un re giusto al posto di un tiranno qualora non li rispetti.
Da cui posso dire che gli spunti per le avventure non mancano, anzi aumentano.
Un PG può prender parte a campagne contro i conti traditori o contro i re irrispettosi, oppure condurre campagne per far giurare fedeltà a sé stesso o al suo re.
Spinge anche a non maltrattare troppo le popolazioni, dal momento che un popolano maltrattato può attivare i rapporti di protezione per spingere il re a mandare qualcuno a vendicare i torti subiti. Quindi attenti PG, perchè uccidere per gusto un popolano può scatenarvi contro eserciti e PNG di alto livello! E il re avrà finalmente un buon motivo per darvi contro.

 
 

Quanti danni si fanno quando si mettono i valori moderni in un fantasy...


 
Un'ammissione di coscienza: per rendere più scorrevole la lettura ho parzialmente sorvolato su alcuni argomenti e trattato sbrigativamente altri. Uno storico obietterebbe probabilmente che il feudalesimo non è uno solo, e che ci sarebbero differenze tra Alto e Basso Medioevo, e tra Europa Settentrionale e Meridionale. Inoltre non ho richiamato le formule rituali dei giuramenti.
Mi permetto quindi di indicare due testi per chi volesse approfondire l'argomento:
 
Otto Brunner, Per una nuova storia costituzionale e sociale, Vita e Pensiero 2000
 
François Louis Ganshof, Che cos'è il feudalesimo?, Einaudi 2003

 

Commenti   

 
# kalvalastir 2011-05-02 08:36
Haha splendido articolo Lusk! Mi sei piaciuto! :D
 
 
# burar 2011-05-02 11:36
giusto una considerazione, come detto da lusk il capitolo feudalesimo e` complesso, io aggiungerei un fattore storico che puo` essere utile nella gestione di un regno realistico: il potere.

storicamente sono esistiti re forti che sono stati in grado di tenere a bada i baroni, e re deboli che ne sono stati soverchiati, alla faccia dei giuramenti.
lo stesso principe giovanni dovette concedere la magna charta perche' non era abbastanza forte per tenere buoni i baroni. qui non si tratta di essere buoni o cattivi, ma di un semplice equilibrio di poteri.

per fare un esempio D&Distico prendiamo il regno feudale per eccellenza: il Cormyr (mi riferisco al manuale di ambientazione 3.0). finche' Azoun IV era vivo le potenti famiglie nobili erano tutte fedeli, quando ha cominciato a perdere molte gli si sono ribellate.

per un DM che voglia gestire una campagna fatta di trame per il potere c'e` di che sbizarrirsi con i PG impegnati per la corona o per un nobile.
 
 
# Demorden 2011-05-02 13:43
Articolo semplice (quindi adatto a tutti i livelli di preparazione), ragionevolmente sintetico, e a tratti divertente.

Mi è piaciuto molto, per quanto possa essere una -necessaria- semplificazione . :-)
 
 
# taumas 2011-05-02 23:18
Il discorso fila fino ad un certo punto,perchè nel fantasy c'è un elemento particolare che nella realtà non c'è:il Bene e il Male non sono concetti astratti,ma si concretizzano in potenze attive nel mondo,divinità, Angeli e Diavoli,in maniera netta ed esplicita.E comunque i modelli del Re Buono non mancano nella Storia Medievale:Edoar do il Confessore,Stef ano d'Ungheria,Luig i IX,Baldovino IV Di Gerusalemme,per fare alcuni esempi.Essere Buono non implica essre necessariamente debole,nemmeno nei film Disney!
Inoltre bisogna tenere presente che fatta la legge trovato l'inganno;Potev i aggirare i giuramenti fatti in molti modi,e soprattutto l'avallo ecclesiale era fondamentale!
Giovanni senza terra bruciò davvero la Magna Charta,dopo che il Papa l'ebbe sciolto dal giuramento di rispettarla.
Lo jus primae noctis era davvero una semplice tassa matrimoniale.Ma ciò non impediva certo a signorotti prepotenti di prendersi ciò che volevano,purchè fossero abbastanza discreti da non esagerare,evita ndo rivolte o l'intervento del proprio signore diretto.
 
 
+1 # luskark 2011-05-02 23:30
Intanto son contento che l'articolo sia stato leggibile, e quindi cercherò di adottare lo stesso stile anche coi successivi ;-)

@Burar: il feudalesimo è interessante proprio perchè consente di sbizzarrirsi, e se si amplia il campo d'azione a corporazioni e compagnia il personaggio medievale è in continuo precario equilibrio tra i giuramenti fatti coi superiori, i rapporti corporativi intessuti con i suoi pari e i giuramenti fatti con i suoi inferiori, oltre che con tutte le varie corporazioni che deve accontentare per avere l'appoggio generale indi deve riuscire a muoversi al meglio tra tutte queste cose consapevole che tutti sono pronti a cambiar bandiera se si rivela incompetente e se non adempie a ciò che ha promesso. Un re rischia di perder la corona se si rifiuta di aiutare un villaggio contro un attacco, e i suoi nobili son già pronti a cercare un nuovo re
 
 
# luskark 2011-05-02 23:55
@Taumas:
- sul bene e sul male come concetti concreti ci sarebbe da discuter settimane, in quanto le divinità buone spesso e volentieri la pensan diversamente l'una con l'altra. Il manicheismo non è necessariamente imperante (dipende dall'ambientazi one e dal DM)

- essere buono non implica essere la versione idealizzata e santificata, e questo sistema consente di aiutare ad evitare abusi e vantaggi a tenere a posto la società anche da parte del peggiore dei signori, e spinge ad una necessità nel rispettare questi giuramenti

- i re Disney sono il sultano di Aladdin, i due re de La Bella Addormentata nel Bosco... e sinceramente in ogni situazione in cui vengano posti a prendere decisioni sembrano funzionare solo perchè il regno è una fiaba

- i giuramenti si possono cercare di ingannare, ma nel momento in cui i tuoi vassalli decidessero che il tuo "ingannare il giuramento" è solo un inganno deciderebbero di toglierti il loro appoggio privandoti delle armi necessarie

- se non sbaglio nel momento in cui Giovanni Senza Terra decise che non era più vincolato alla Magna Charta (sotto la spinta di una bolla papale! mica perchè gli girava!) scatenò una guerra coi baroni, fu detronizzato e al suo posto fu messo Filippo VII

- sullo jus primae noctis devi fare una distinzione forte tra medioevo e prima età moderna: in un mondo medievale vivi in comunità piccole e distanziate stile paesi in cui tutti sanno tutto di tutti e in cui nessuno obbedirebbe ad un tizio che sfrutta la sua autorità per portarsi a letto le mogli altrui... certo, puoi farlo, ma a tuo pieno rischio e pericolo: il marito cornuto può benissimo a questo punto rinnegare il contratto e andare a parlare col tuo superiore o con un altro signorotto, e se all'altro signorotto non stai simpatico questi ha un ottimo argomento per farti spodestare davanti al re, e per scatenare i suoi e i tuoi popolani contro di te (in un paese piccolo le voci corrono, il dubbio cresce eccetera eccetera...)... il tutto funziona grazie all'imbriglio dei giuramenti... totalmente diversa una situazione da Don Rodrigo o da Don Giovanni in un '6-700 dove la tua autorità non deriva dai giuramenti contratti coi popolani, hai tutt'altra legittimazione politica e hai mercenari ed eserciti permanenti appositi (non costituiti da popolani vincolati da giuramenti) a muoversi per te...
 
 
# luskark 2011-05-02 23:57
- se non sbaglio nel momento in cui Giovanni Senza Terra decise che non era più vincolato alla Magna Charta (sotto la spinta di una bolla papale! mica perchè gli girava!) scatenò una guerra coi baroni, fu detronizzato e al suo posto fu messo Filippo VII

- sullo jus primae noctis devi fare una distinzione forte tra medioevo e prima età moderna: in un mondo medievale vivi in comunità piccole e distanziate stile paesi in cui tutti sanno tutto di tutti e in cui nessuno obbedirebbe ad un tizio che sfrutta la sua autorità per portarsi a letto le mogli altrui... certo, puoi farlo, ma a tuo pieno rischio e pericolo: il marito cornuto può benissimo a questo punto rinnegare il contratto e andare a parlare col tuo superiore o con un altro signorotto, e se all'altro signorotto non stai simpatico questi ha un ottimo argomento per farti spodestare davanti al re, e per scatenare i suoi e i tuoi popolani contro di te (in un paese piccolo le voci corrono, il dubbio cresce eccetera eccetera...)... il tutto funziona grazie all'imbriglio dei giuramenti... totalmente diversa una situazione da Don Rodrigo o da Don Giovanni in un '6-700 dove la tua autorità non deriva dai giuramenti contratti coi popolani, hai tutt'altra legittimazione politica e hai mercenari ed eserciti permanenti appositi (non costituiti da popolani vincolati da giuramenti) a muoversi per te...
 
 
# luskark 2011-05-02 23:59
(in un paese piccolo le voci corrono, il dubbio cresce eccetera eccetera...)... il tutto funziona grazie all'imbriglio dei giuramenti... totalmente diversa una situazione da Don Rodrigo o da Don Giovanni in un '6-700 dove la tua autorità non deriva dai giuramenti contratti coi popolani, hai tutt'altra legittimazione politica e hai mercenari ed eserciti permanenti appositi (non costituiti da popolani vincolati da giuramenti) a muoversi per te...

P.S: uff... accidenti alla lunghezza massima dei commenti, se vuoi discuterne al meglio http://www.5clone.com/forum/viewtopic.php?f=120&t=19719
 
 
# taumas 2011-05-03 14:09
Ci sarebbe anche Re Riccardo di Robin Hood e Re Tritone della Sirenetta,e nelle serie di Aladdin e soprattutto della Sirenetta entrambi(Il Sultano e Re Tritone) fanno le loro buone figure;
Più il secondo del primo,in effetti,ma tant'è!
 
 
# luskark 2011-05-03 15:07
Uhmmm del Re Riccardo Disney si sa solo che si è fatto ipnotizzare da Sir Biss per andare a rischio suicidio alle crociate e che ai sudditi stava simpatico, per il resto si infravede solo nella scena finale

Re Tritone è vero, se la cava bene, e aveva anche bandito la consigliera malvagia... anche se c'è da dir che l'esatto prototipo del re ideale non è, si sbarazza solo a fine film del suo razzismo nei confronti degli umani...

Il Sultano di Aladdin, concedimelo, è un povero buffone che passa il tempo a farsi ipnotizzare dal suo consigliere e, quando è sveglio, a giocare a soldatini e a pupazzetti

Il grande re Disney saggio e possente è Mufasa e quello lo posso concedere solo che lì il sistema di comando... cambia un pochino ;-)
 
 
# taumas 2011-05-03 17:41
Sul Sultano hai abbastanza ragione,anche se dimostra di essere saggio e buono quando cambia la legge per far felice la figlia.
E comunque nella serie qualche momento alto ce l'ha(Del resto nel Fantasy il Re sotto ipnosi o altro non è una novità,pensa a Theoden!)
E Tritone,pur nel suo pregiudizio non è che scatena un uragano per spazzare via tutti gli umani del mondo(Gli hanno anche ammazzato la moglie,sarebbe anche comprensibile)s i limita a proibire i contatti.
Poi ci sarebbe l'Imperatore Cinese di Mulan(Mio favorito)
 
 
# luskark 2011-05-04 14:37
Sul sultano non metto in dubbio che sia buono, metto in dubbio che sia capace di governare un paese ;-)

E tra lui e Theoden c'è una differenza, Theoden è sempre ipnotizzato e indebolito, il Sultano viaggia a metà tra l'uno e l'altro col consigliere che gli ridacchia malvagiamente dietro...

L'imperatore cinese è vero, si solleva sul gruppo :-)
 
 
# taumas 2011-05-04 15:30
Meno male,si salva un Re Disney Umanoide! :D
 
 
# luskark 2011-05-04 18:45
Ma lì cambia il modello di riferimento da cui traggon spunto. Perchè se è facile per la nostra mentalità immaginare un re medievale abbastanza poco simpatico che si fa solo i fatti suoi (specie dopo la Rivoluzione Francese) ci è più difficile pensar cattivi gli imperatori cinesi e giapponesi...

I grandi marajah indiani sì (eccome!) ma gli imperatori sino-giappi sembran buoni per definizione :-)
 
 
+1 # taumas 2011-05-05 11:47
Bè,i miei re buoni tendono ad essere normalmente versioni intelligenti del Sultano,variant i umane di Tritone senza pregiudizi o modellati sul Re Artù di Prince Valiant,non so se ce l'hai presente!
 
 
# luskark 2011-05-10 22:01
Ammetto di non conoscere l'ultimo.
Solo che troppo spesso il re buono o è un simpatico incompetente (il sultano) oppure è un tipo che c'ha comunque in testa che la democrazia è meglio (Marco Aurelio ne Il Gladiatore, che già lì è più giustificato). Solo che non è così, la bontà e la bravura di un re non si basano su quanto è democratico o meno :D
 
 
# blackstorm 2011-05-12 00:05
LA miglior rappresentazion e di un governante, è il Patrizio di Ankh-Morpork. Eletto tramite la concezione democratica "Un Uomo, un Voto". Lui era l'Uomo, e aveva il Voto. :D
 
 
# luskark 2011-05-13 20:25
@Blackstorm
LoL, il "governator e assoluto e dittatore quasi benevolo" di Ankh-Morpork! :D
anche se lui è a parodia ;-)
 
 
# taumas 2011-05-18 01:41
@Luskark:bè altri esempi di re buoni sono Aragorn,il re di Kels in Mystic Knights,Re Randor di He-Man,l'Odino della Marvel,Pantera Nera della Marvel,Hight-Fa ther della D.C.
La madre di Wonder-Woman,se mpre D.C.,Re Taumas del Trakis(No,ignor a l'ultimo :lol: )
 
 
# luskark 2011-06-03 00:57
guarda re buoni nelle favole se ne trovano quanti se ne vuole ma per la maggior parte sono purtroppo posti dal punto di vista della concettualità moderna, che li trasforma in qualcosa che effettivamente non possono essere, anche perchè normalmente tali opere non si addentrano nelle loro azioni amministrative (si dice solo che son buoni e giusti)... e troppo spesso son buoni per motivi moderni che con la monarchia medievale non c'entran nulla...

(eccetto Taumas del Trakis, ovviamente :D )
 
 
# JocAss 2011-06-06 19:03
davvero ottimo articolo, ne avevo davvero bisogno
 
 
# taumas 2011-06-23 22:37
Fra l'altro fra i re farlocchi ti manca il re di Cenerentola che è il più farlocco di tutti!
 
 
# luskark 2011-07-09 23:39
Vero! Ma non ho mai capito se sia un re o una carica minore... anche se suo figlio è principe... :o
 

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