Baldur's Gate III è il gioco dell'anno 2023

Una buona novella giunse nella notte dell'Immacolata.

Baldur's Gate III ha trionfato ai Game Awards 2023, venendo premiato quale Gioco dell'anno. Ha inoltre vinto i premi per miglior performance (Neil Newborn nei panni di Astarion), miglior gioco di ruolo, miglior supporto alla community, miglior multiplayer e voce del giocatore.

Venite ad esprimere i vostri pareri in merito nel topic apposito.

Il genere fantasy fu inoltre ben presente con premi a titoli quali Final Fantasy XVI (miglior colonna sonora e musica), Final Fantasy VII Rebirth (gioco più annunciato), The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom (miglior azione/avventura), Super Mario Bros Wonder (miglior famiglia) e League of Legends World Championship (miglior evento esports).

La Wizards of the Coast sarà molto orgogliosa di presentarvi...

Signori e signore, i Maghi della Costa sono orgogliosi di far uscire dal loro cilindro, prossimamente...

"One D&D", strano numero l'uno per parlare di quella che probabilmente sarà una sorta di edizione 5.5. Dragonlance, con ombre di regine draconiche che si estendono su Krynn. Spelljammer, che era stato già annunciato ma ora è anche uscito in inglese. E, soprattutto, la lista di uscite per il 2023.

In quest'ultima potrete notare un nome assai evocativo e di forte richiamo per appassionati di vecchia data: Planescape. Al centro del multiverso si staglia una grande città, Sigil, ove vivono razze planari, il tutto governato dalla Signora del Dolore. Conoscete aasimar e tiefling? Giunsero da lì! Conoscete i modron? Giunsero da lì! Piacque molto ai D&Disti duri e puri, ma non colpì con altrettanto vigore i giocatori medi. Lo stesso accadde al videogioco che ne fu tratto, Planescape Torment. Di grande fama tra gli appassionati, ma senza godere del successo di grande pubblico di un Baldur's Gate. La terza edizione diede il colpo di grazia con l'introduzione di una nuova cosmologia, fondata sulla grande ruota, che espulse Sigil dal panorama presente. Pare che la quinta edizione voglia procedere ad una ristrutturazione della città, per il momento abbiamo solo un nome.

Infine par che Drizzt festeggi il trentacinquennale con cover su misura e avventure per piccini picciò assieme a Brie puro formaggio senza catti, la figlioletta mezza-drow.

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ORC, la risposta della Paizo alla Wizards of the Coast

Nelle ultime settimane è apparso in rete un documento della Wizards of the Coast, includente modifiche alla Open Gaming Licence (OGL). Attiva dal 2000, la OGL ha permesso per anni alle aziende di Gioco di Ruolo di sfruttare le basi del regolamento correlato al d20 system e una parte del campionario di creature, classi e incantesimi legato a Dungeons & Dragons per sviluppare i propri prodotti. Questi hanno così ampliato le possibilità della casa madre, e fornito la possibilità ad ogni DM (con certi limiti) di poter auspicare la pubblicazione dei propri prodotti. Sono nate anche serie collaterali di grande successo (si vedano Critical Roll e Stranger Things).

Tutto questo rischia di essere messo in discussione dal rischio di modifiche che abbiano finanche effetti retroattivi. La prima bozza in merito della WotC fu ritirata dopo una serie di polemiche e di cancellazioni di account dai siti ufficiali: in un comunicato ufficiale si disse che essa era stata rilasciata solo per testare le reazioni dell'utenza. Purtuttavia, la seconda bozza non ha ancora dissipato i dubbi.

La risposta della Paizo non si è fatta attendere: un'alleanza tra oltre 1500 editori di Giochi di Ruolo sta prendendo il nome di ORC, volta a sviluppare un sistema di gioco universale neutrale e open licence per condividere meccaniche di gioco e incoraggiare l'innovazione e la collaborazione in tale settore. Tra le firmatarie possiamo notare l'italiana Giochi Uniti.

Trovate le prime informazioni sulla mozione a questo link.

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Onore ai ladri e ai film su D&D?

 A marzo 2023 uscirà il nuovo film di Dungeons & Dragons. Posso dire il nuovo perché vari tentativi furono compiuti in passato. Il più celebre è Dungeons & Dragons: che il gioco abbia inizio, del 2000, abbastanza universalmente noto come film di qualità non eccezionali. La storia della missione di un ladro nel rubare lo scettro per il controllo dei draghi. Era affiancato da una maga che lanciava un solo incantesimo in tutto il film (contro i protagonisti), una spalla comica di dubbio divertimento (altro ladro), un'elfa assunta solo per recitare la battuta sull'età ("quanti anni hai?") e un nano spalla comica meno convinta ma più burbera. Il risultato non convinse né il grande pubblico né i giocatori di lunga data. In altre occasioni si tentò di giungere a risultato, ma vi su arrivò solo per l'home video.

Ora Dungeons & Dragons torna ufficialmente al cinema, con Chris Pine nei panni di un bardo, accompagnato da una barbara, un paladino, una druida, uno stregone. Forse anche un ladro, però non appare nel poster di cui qui sopra. Eppure il film porta a sottotitolo l'onore dei ladri. I ladri avranno onore, ma forse non così tanto nel cast? Quale sarà l'esito? Le prospettive sono nuovamente disastrose? Ci ritroveremo con un film auspicabilmente innocuo (tutt'al più un banale passatempo tra i tanti) o l'onore ai ladri si trasporrà anche sulla fama del Gioco di Ruolo che sarà quantomeno ben rappresentato al cinema?

Il trailer è apparso. Potete trovarlo a questo link.

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