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[Ambientazione] Demografia di Mystara - Parte I - Mondo Conosciuto: Soderfjord

 

SODERFJORD
Fonti canoniche: DG#23, DM#171, DM#181, DM#199, DM#237, GAZ7, JA, KKoA, PWAI, PWAII, PWAIII, RC, TM2, X1, X10.
 
Superficie: 80.424 kmq (poco più grande dell’attuale Repubblica Ceca).
Popolazione: 274.600 ab. (74% umani, 11,2% coboldi, 8,6% gnoll, 5,4% nani, 0,8% altri).
Densità: 3,4 ab./kmq.
 
Cenni storici
Nani, troll, giganti e Antaliani:
La storia antica del Soderfjord è analoga per molti versi a quella del Vestland. I primi abitanti documentati delle terre che sarebbero divenuto il Soderfjord furono gruppi di gnomi provenienti dai monti Altan Tepes, che si stabilirono nelle caverne dei monti Hardanger verso il 2500 PI, dove costruirono una sofisticata civiltà. Assieme agli gnomi giunsero gruppi di nani antichi, che si stanziarono nelle catene montuose delle Terre del Nord, i Makkres e gli Hardanger, in quello stesso periodo. Le due culture convivevano pacificamente e fiorivano nelle montagne.
In questi stessi secoli, fra il 2500 ed il 2000 PI, anche i primi umani, pionieri di stirpe azcana provenienti dalla valle del Nithia, nomadi di stirpe neathar provenienti dal nord-ovest e coloni di stirpe antaliana provenienti dal Norwold e dall’Isola dell’Alba, cominciarono ad insediarsi nelle Terre del Nord; poiché i primi due gruppi di insediarono prevalentemente nelle pianure costiere, l’incontro fra queste etnie fu rapido ed il loro mescolamento repentino. Il crogiuolo di queste tre etnie diede vita al popolo thantaliano – il quale, al contrario degli altri Antaliani, aveva la pelle meno chiara ed i capelli scuri –, che sviluppò una propria cultura dell’età del bronzo e costruì villaggi dediti alla pesca ed all’agricoltura.
La razza degli antichi nani, tuttavia, era destinata a perire a causa della pesante contaminazione subita all’epoca della Grande Pioggia di Fuoco; ormai in declino, i suoi membri sarebbero scomparsi definitivamente se l’Immortale Kagyar non fosse intervenuto su di essi, estraendoli dalle comunità nelle quali vivevano e trasformandoli in una nuova, più robusta razza di nani risanati e più resistenti (1800 PI). Kagyar pose la maggior parte delle comunità di questi “nani moderni” nella futura Casa di Roccia, ma fece in modo di piazzarne diverse comunità nelle catene dei Makkres e degli Hardanger, dove i nani avevano vissuto prima della trasformazione. A queste comunità, che diventano il clan dei Modrigswerg, viene assegnata una nuova memoria, secondo la quale anch’essi vivevano in precedenza nelle terre della Casa di Roccia, dalla quale sono emigrati; col passare del tempo, questi nani diventano sempre più isolati dal resto del mondo.
Al volgere del 1700 PI, le Terre del Nord furono teatro di successive ondate di umanoidi provenienti dal nord. Il Soderfjord fu soprattutto interessato dalla seconda ondata (1600 PI), comprendente le razze dei giganti (soprattutto giganti delle colline e delle rocce, con minoranze di giganti del gelo e del fuoco); sebbene questi giganti si stanziassero prevalentemente nei monti Makkres ai confini con la Casa di Roccia, alcuni clan si stabilirono nelle regioni dei Makkres confinanti con le Terre del Nord e nei monti Hardanger. Fra questi giganti ven’erano alcuni appartenenti alla cosiddetta razza dei “Grandi Giganti”, una specie di esseri quasi-divini dotati di enormi poteri, discendenti delle razze giganti dell’antichità. L’arrivo dei giganti mise in moto alcuni gruppi di troll stanziati nell’attuale Vestland: in particolare, una numerosa tribù di troll, quella della Luna Nera, messa alle strette dai giganti e dai suoi affini, emigrò verso sud, stanziandosi alle pendici degli Hardanger (nell’attuale Gnollheim).
I massicci spostamenti di questi gruppi di umanoidi e giganti misero in movimento anche le popolazioni umane della regione. Intere tribù di Antaliani e Vantaliani, in fuga dalle devastazioni apportate nel Norwold dalla Grande Orda (1722-11 PI), si riversarono nel Vestland, spingendo ancora più a sud, verso il Soderfjord meridionale, i Thantaliani indigeni di quella regione; quest’ultimi si trovarono a condurre una precaria esistenza nelle coste e nell’immediato entroterra del Soderfjord meridionale. Le culture umane delle Terre del Nord, pur sopravvivendo a quella del Norwold (distrutta dalla Grande Orda), entrarono in una fase di declino e di isolamento; confinati nelle zone costiere, gli Antaliani, i Vantaliani ed i Thantaliani delle Terre del Nord non si incontrarono con i troll ed i giganti. Viceversa, le culture degli gnomi e dei nani coesistevano (perlopiù) pacificamente coi clan di giganti stanziati nelle montagne.
Svariati gruppi di nani provenienti dalla Casa di Roccia si insediarono nelle Terre del Nord a partire dal 1500 PI, stabilendosi in genere fra gli umani. Venendo a contatto con questi nani e con la loro patria, i Modrigswerg reagirono in modo diverso a seconda del loro clan. Gli umani non riuscirono a capire chiaramente la differenza fra le varie stirpi di nani. Infatti, alcuni clan di Modrigswerg, che si dimostrarono amichevoli con la Casa di Roccia, vennero considerati nativi di quella regione essi stessi, in tutto e per tutto identici agli emigrati dalla patria dei nani; altri clan, che invece si dimostrarono ostili verso la Casa di Roccia, assunsero nell’immaginario degli umani caratteristiche più oscure e malefiche, venendo progressivamente etichettati come Nani Corrotti o Nani Oscuri.
 
Il dominio nithiano:
Il grande Impero Nithiano, sorto da qualche secolo nella fertile valle del fiume Nithia, a sud del Soderfjord, cominciò a guardare le Terre del Nord con crescente interesse. I troll della Luna Nera furono i primi a farne le spese: le loro frequenti scorrerie oltre gli Hardanger costrinsero i Nithiani a sottomettere quella tribù con la forza (1299 PI). Il loro destino fu ben peggiore: l’intera tribù venne sottoposta dagli stregoni nithiani ad orrendi esperimenti magici volti a creare una robusta e fedele razza di servitori. Incrociando i troll della Luna Nera con malcapitati prigionieri gnomi catturati negli Hardanger, i Nithiani crearono verso il 1050 PI i primi esemplari della funesta razza degli gnoll. Non tutto andò come previsto, però. Presto gli gnoll si rivelarono estremamente prolifici, indisciplinati e violenti; un gran numero di essi, liberatosi dal giogo dei loro padroni, riuscì a fuggire dalle grinfie dei Nithiani, andando ad affliggere con le sue scorrerie le zone sud-occidentali del Mondo Conosciuto ed il resto dell’occidente. Un’altra grossa frazione di gnoll restò sottomessa ai Nithiani, che ne deportarono parecchi nella regione dell’attuale Gnollheim, sufficientemente lontani dal cuore dell’impero da non essere pericolosi e sfruttabili come stato cuscinetto contro i giganti.
Di fronte a questi sviluppi, gli gnomi si rintanarono nelle loro caverne fortificate sotto gli Hardanger, tentando di proteggersi come meglio potevano sia dai feroci gnoll, sia dai loro avidi padroni nithiani. A questo periodo risale la fioritura delle Caverne di Falun, uno dei più grossi e importanti centri dell’antica cultura gnomica nelle Terre del Nord.
Nel 1000 PI l’Impero Nithiano spinse il suo dominio più a fondo nelle Terre del Nord: gli eserciti nithiani assoggettarono i Thantaliani che vivevano nel Soderfjord e gli Antaliani stanziati più a nord. Sebbene i Thantaliani combattessero valorosamente, le tattiche, le armi e la magia superiore dei Nithiani – appoggiati fra l’altro dai loro alleati gnoll – ebbero rapidamente la meglio sulle tribù di guerrieri che abitavano le coste del Soderfjord. I Nithiani non costruirono grosse infrastrutture nelle Terre del Nord, limitandosi a controllarle con la forza ed esportandone schiavi a volontà. Molti robusti guerrieri thantaliani vennero ridotti in schiavitù ed inviati a lavorare per i loro padroni nelle nuove colonie che i Nithiani stavano fondando in quel periodo; una di queste, situata sulle coste settentrionali della Davania, accolse un gran numero di schiavi thantaliani (che in seguito sarebbero divenuti gli antenati dei Thyatiani moderni). Queste deportazioni di massa fecero di fatto estinguere i Thantaliani come cultura ed etnia; i pochi rimasti nelle Terre del Nord furono assorbiti dagli Antaliani.
Per supplire alla sottrazione di manodopera dalle Terre del Nord continentali, i Nithiani importarono numerosi schiavi halfling acquistati dai signori nani ed orchi che governavano Shaerdon, la terra natale degli Hin; la maggior parte di essi venne sfruttata per lavorare nei campi e per scavare nelle miniere, ma alcuni halfling furono anche oggetto di studio da parte dei perversi maghi nithiani, che li sfruttarono per chissà quali esperimenti…
 
Un millennio di anarchia:
La distruzione dell’Impero Nithiano (500 PI) non migliorò di molto la situazione dei pochi Antaliani rimasti del Soderfjord; gli gnoll ancora presenti a sud degli Hardanger, ormai liberi, si diffusero nuovamente verso ovest (dirigendosi negli Altan Tepes e, di lì, nello Gnollistan Meridionale) e verso nord-est, mettendo in movimento gli altri gnoll già stanziati nello Gnollheim. Quest’ultimi iniziarono una serie di guerre sia contro gli umani che contro i giganti e gli gnomi degli Hardanger. Mentre gli gnomi si difendevano nelle loro caverne, gli umani riuscirono a sopravvivere solo con difficoltà, il loro numero molto diminuito a causa del continuo drenaggio di schiavi operato dai Nithiani fra le loro fila. Molte tribù di gnoll emigrarono in questo periodo dallo Gnollheim verso nord, insediandosi oltre le steppe dell’Ethengar.
Di fronte al caos in cui cadde la regione, gli halfling, dapprima alleati degli umani e degli gnomi contro gli gnoll, decisero di abbandonare il Soderfjord. Impossibilitati a dirigersi verso sud e verso ovest a causa degli sconvolgimenti sopraggiunti con la fine dell’Impero Nithiano, essi seguirono le voci e le leggende che parlavano della perduta patria degli Antaliani, nel lontano nord, una terra grande e fertile in cui vivere in pace. Sfruttando le conoscenze marittime degli umani, gli halfling emigrarono in massa verso il Norwold, abbandonando il Soderfjord al suo destino (essi sarebbero di lì a poco giunti nella Grande Baia, dove avrebbero fondato Leeha).
Anche la civiltà degli gnomi degli Hardanger subì un duro colpo all’indomani della fine dell’Impero Nithiano. Numerosissime e prolifiche orde di coboldi, reduci dalla disastrosa disfatta della regina Ubdala ad opera dei nani al Passo Sardal (492 PI), invasero le caverne degli gnomi, dando inizio ad una tenace campagna di conquista (490 PI). Gli gnomi, non esendo in primo luogo una razza molto numerosa e non avendo mai posseduto una vera e propria tradizione militare, soccombettero progressivamente all’avanzata del nemico. Entro il 300 PI, la civiltà degli gnomi era scomparsa, i suoi abitanti sterminati a parte una manciata di esuli in fuga, le sue fattorie, miniere e città sotterranee ora occupate dai coboldi.
Durante questi eventi, i discendenti degli Antaliani lottarono per sopravvivere alle malattie, alle carestie ed alle guerre, mentre il Mondo Conosciuto vedeva nascere le sue prime civiltà e in oriente si espandeva il grande e potente Impero Alphatiano. Nei cinquecento anni prima della costituzione dell’Impero Thyatiano, sia per effetto dei mutamenti sociali, sia per effetto dell’Incantesimo dell’Oblio lanciato dagli Immortali per cancellare l’esistenza di Nithia financo dalle menti dei mortali, la cultura degli abitanti delle Terre del Nord si diversificò: essi conobbero l’uso del ferro e divennero noti presso le altre civiltà come gli “uomini del nord”, i Normanni. Nella loro lingua, le Terre del Nord assunsero i moderni nomi di Ostland (“terra dell’est”), Vestland (“terra dell’ovest”) e Soderfjord (“fiordi meridionali”).
Per un millennio il Soderfjord restò un territorio conteso fra le varie razze che vi abitavano: giganti, coboldi, gnoll e umani. Il numero di questi ultimi declinò progressivamente, finché la presenza normanna non si ridusse a qualche tribù che controllava le zone costiere e le foci dei fiordi. Gran parte del territorio collinare e pianeggiante venne dominato dalle bande di giganti più violente e meglio comandate; gli gnoll all’occasione si alleavano con essi, mentre i coboldi stavano al sicuro nelle loro caverne, combattendo di quando in quando contro i Modrigswerg.
 
Dalla colonizzazione ostlandese alla Lega di Nordhartar:
Le cose cominciarono a cambiare attorno al 400 DI, quando l’espansione dei corsari ostlandesi portò bande di guerrieri e pirati sulle sponde del Soderfjord. Inizialmente si trattava di predoni intenti a catturare schiavi o a saccheggiare i piccoli villaggi indigeni dei Normanni, che si aggiunsero semplicemente alla lista di sciagure che essi dovevano sopportare. Col tempo, tuttavia – e soprattutto a partire dall’unificazione dell’Ostland sotto Cnute ‘l’Ardito’ (478 DI) e all’inizio delle spedizioni per la conquista del Vestland – , questi predoni ostlandesi divennero sempre più arditi e cominciarono a combattere con successo contro i giganti. Gli indigeni, per questo, li salutarono pià spesso come liberatori e protettori che come conquistatori.
Al contrario del Vestland, che divenne una colonia dell’Ostland a tutti gli effetti, e che venne colonizzata più capillarmente, il Soderfjord restò una terra assai più selvaggia, anche a causa della forte presenza di gnoll, coboldi e giganti; vaste aree rimasero disabitate, come il Grande Acquitrino. Questa regione divenne perciò terreno fertile per il dominio dei figli cadetti degli jarl ostlandesi, dei capi guerrieri con un forte seguito e dei predoni in cerca di basi per le loro scorrerie.
A partire dall’VIII sec. DI circa, il Soderfjord si sviluppò sempre più come un conglomerato di piccoli jarlati, ognuno governato da un potente clan. Di quando in quando, uno jarl riusciva a dominare i territori vicini ed a proclamarsi re, al che gli altri jarl si alleavano contro di lui e lo costringevano a rinunciare alla corona. Altre volte, qualche jarl ostlandese sbarcava nel Soderfjord, uccideva un sacco di gente, bruciava fattorie e villaggi e si proclamava re; dopo aver derubato il paese di tutte le sue ricchezze, se ne ritornava nell’Ostland mentre gli altri jarl del Soderfjord stavano ancora discutendo sulla persona a cui assegnare il nobile compito della difesa del paese…
Le cose sono continuate così fino al secolo scorso. Più di recente, gli jarl hanno capito che soltanto uniti hanno una qualche possibilità di resistere all’Ostland ed ai suoi scorridori (o ad altri vicini più potenti), nonché alla minaccia degli gnoll e dei coboldi. Nel 950 DI, gli jarl hanno costituito la Lega di Difesa di Nordhartar, un’alleanza difensiva guidata dal Consiglio dei Grandi Jarl e dal Condottiero di Guerra da esso eletto; queste autorità prendono decisioni per tutto il paese, ma non hanno la forza di farle rispettare.
La Lega ha siglato trattati di alleanza con Ylaruam e col Vestland, nella (vana) speranza di scoraggiare le scorrerie degli jarl ostlandesi (ufficialmente misconosciute dal loro sovrano). Nonostante questi incoraggianti sviluppi, il Soderfjord resta una disorganizzata accozzaglia di signorotti che hanno molto più a cuore il proprio potere che la difesa del popolo. L’attuale Condottiero di Guerra, Ragnar ‘il Gagliardo’, spera di farsi incoronare re del Soderfjord, ma non ha ancora risolto il problema della debolezza del suo paese, della colonizzazione delle sue terre selvagge e delle scorrerie degli gnoll dello Gnollheim.
 

 

 

 

 

Distribuzione della popolazione
Buona parte del territorio del Soderfjord è diviso in una serie di jarlati, ognuno controllato da uno jarl e dalla sua famiglia. Sebbene tutti gli jarl presenziano alle riunioni del Consiglio dei Grandi Jarl e teoricamente giurino di eseguire le disposizioni prese in tale sede, in realtà ognuno di questi signorotti è indipendente e nelle sue terre fa quello che vuole. Qui sotto sono indicate la superficie, la popolazione (è stata presa in considerazione solo quella umana e semi-umana) e la densità di ciascuno jarlato:
·       Bergholm: superficie 790 kmq; 2.000 ab.; densità 2,5 ab./kmq.
·       Boddergard: superficie 1.305 kmq; 3.000 ab.; densità 2,3 ab./kmq.
·       Borkmark: superficie 580 kmq; 4.000 ab.; densità 6,9 ab./kmq.
·       Castellan: superficie 2.030 kmq; 15.230 ab.; densità 7,5 ab./kmq.
·       Dealand: superficie 1.595 kmq; 2.230 ab.; densità 1,4 ab./kmq.
·       Gretmarsh: superficie 1.450 kmq; 2.180 ab.; densità 1,5 ab./kmq.
·       Gudholm: superficie 1.305 kmq; 5.090 ab.; densità 3,9 ab./kmq.
·       Hadmark: superficie 1.450 kmq; 3.480 ab.; densità 2,4 ab./kmq.
·       Haltford: superficie 805 kmq; 9.580 ab.; densità 11,9 ab./kmq.
·       Hedden: superficie 1.450 kmq; 16.820 ab.; densità 11,6 ab./kmq.
·       Heddesfjord: superficie 653 kmq; 9.140 ab.; densità 14 ab./kmq.
·       Highland: superficie 1.160 kmq; 4.990 ab.; densità 4,3 ab./kmq.
·       Hillgard: superficie 1.160 kmq; 4.060 ab.; densità 3,5 ab./kmq.
·       Hodderland: superficie 1.160 kmq; 2.550 ab.; densità 2,2 ab./kmq.
·       Hordamark: superficie 957 kmq; 8.040 ab.; densità 8,4 ab./kmq.
·       Moderfeld: superficie 1.160 kmq; 1.740 ab.; densità 1,5 ab./kmq.
·       Nordcastel: superficie 2.030 kmq; 8.120 ab.; densità 4 ab./kmq.
·       Oberbeck: superficie 1.051 kmq; 3.680 ab.; densità 3,5 ab./kmq.
·       Olvasfjord: superficie 1.015 kmq; 4.770 ab.; densità 4,7 ab./kmq.
·       Otterland: superficie 1.450 kmq; 1.450 ab.; densità 1 ab./kmq.
·       Ozurfold: superficie 1.740 kmq; 1.740 ab.; densità 1 ab./kmq.
·       Ranholm: superficie 1.160 kmq; 2.550 ab.; densità 2,2 ab./kmq.
·       Rogaviki: superficie 1.740 kmq; 8.000 ab.; densità 4,6 ab./kmq.
·       Rurrland: superficie 1.595 kmq; 2.070 ab.; densità 1,3 ab./kmq.
·       Soderfjord: superficie 1.639 kmq; 20.490 ab.; densità 12,5 ab./kmq.
·       Suddland: superficie 885 kmq; 3.540 ab.; densità 4 ab./kmq.
·       Vandermark: superficie 1.305 kmq; 9.790 ab.; densità 7,5 ab./kmq.
·       Vastergard: superficie 1.566 kmq; 10.330 ab.; densità 6,6 ab./kmq.
·       Vithesfeld: superficie 790 kmq; 7.270 ab.; densità 9,2 ab./kmq.
Altri 29.280 ab. risiedono nelle terre selvagge che non si trovano sotto il controllo di uno degli jarl; la quantità di persone che vivono come pionieri nelle terre selvagge è più alta che nel Vestland, poiché nel Soderfjord non vi è l’autorità di un re a mitigare i capircci dei singoli jarl, e certe volte il loro governo si dimostra degno dei peggiori jarl-corsari dell’Ostland.
Così come le altre Terre del Nord, anche il Soderfjord è dominato dalla cultura umana dei Normanni. Più ancora che nel Vestland, il carattere di frontiera sempre mantenuto dal Soderfjord ha favorito la presenza di numerosi elementi estranei, a partire dai coboldi e dagli gnoll che affliggono il paese, per arrivare agli immigrati nani provenienti dalla Casa di Roccia. Rispetto al Vestland, i singoli jarlati del Soderfjord tendono ad essere meno densamente popolati, ma più estesi; la stragrande maggioranza della popolazione cerca comunque di procacciarsi da vivere sotto il dominio di questo o quel jarl, e sono pochi coloro che scelgono di battersi con i pericoli della frontiera. Le zone attorno ai centri commerciali, lungo i corsi dei principali fiumi, lungo le strade e sulle rive dei fiordi tendono ad essere quelle più densamente popolate (fino a 7,7 ab./kmq); più scarsa la proporzione di coloro che abitano le colline ed i boschi (2-4 ab./kmq), nonché di coloro che vivono nei pressi del Grande Acquitrino (meno di 2 ab./kmq). Le terre selvagge sono pressoché disabitate (0,3 ab./kmq). Un rilevante numero di piccole cittadine costella il territorio del Soderfjord, la cui popolazione urbana resta comunque molto piccola (10,4%).
Le regioni meridionali degli jarlati, benché siano quasi disabitate dai Normanni, sono territorio degli gnoll e dei coboldi. I primi popolano lo Gnollheim (1,8 ab./kmq), i secondi tutta la lunghezza dei monti Hardanger (2,5 o più ab./kmq).
·       Umani: La maggioranza della popolazione del Soderfjord appartiene alla razza umana (203.070 ab.), che abita i vari jarlati del paese ed in misura minore le terre selvagge. Gli umani del Soderfjord sono pressoché tutti indigeni di etnia normanna (97%) – salvo alcuni Normanni provenienti dal Vestland e dall’Ostland (2%) – , poiché il paese è selvaggio e non vi sono grandi ragioni che spingono stranieri ad emigrarvi. Nonostante tutto, gruppi di mercanti Alasiyani (0,5%) abitano gli jarlati meridionali (il Castellan in particolare) e costieri, e nelle principali cittadine è sempre possibile trovare Thyatiani o gente proveniente dalle regioni settentrionali dell’Isola dell’Alba (0,5%).
·       Coboldi: I coboldi sono, dopo gli umani, la razza pià numerosa del Soderfjord (30.810 ab.), sebbene una delle meno visibili. Essi appartengono tutti alla specieCanis Minor Militaris. La loro presenza, infatti, è localizzata nel sottosuolo dei monti Hardanger, dove abitano i cunicoli scavati dagli gnomi millenni or sono. Nelle loro strane caverne, hanno edificato villaggi, coltivato campi e costruito una società divisa per ceti e relativamente complessa, con una propria nobiltà e propri capi. Sono divisi in tante piccole tribù dalle dimensioni variabili (50-500 individui), che perlopiù lottano fra di sé; di quando in quando un capo si erge sugli altri ed unifica tante tribù, costituendo piccole nazioni cobolde che sono capaci di dare filo da torcere ai loro vicini. I coboldi temono gli umani e li considerano malvagi, conducendo talvolta scorrerie contro di loro. Attualmente tali scorrerie stanno aumentando, e si sa che alcune tribù di coboldi si sono alleate con gli gnoll.
·       Gnoll: Altra razza molto numerosa del Soderfjord (23.490 ab.), gli gnoll delle colline – che appartengono alle specie Canis Erectus Septentrionum – abitano la regione dello Gnollheim, dove vivono divisi in piccoli gruppi nomadi (20-100 individui) che allevano le capre di montagna. Le tribù di gnoll combattono continuamente fra loro, ma attaccano anche molto spesso gli insediamenti normanni e, sebbene disorganizzati e indisciplinati, sul loro terreno sono combattenti formidabili. Recentemente alcune tribù di gnoll stanno ricevendo sostegno tattico ed armamenti dai coboldi degli Hardanger.
·       Nani: Numerosi sono i nani che abitano il Soderfjord (14.730 ab.). Una parte di essi (28,1%) è costituita dagli emigrati dalla Casa di Roccia, stabilitisi nelle Terre del Nord in varie epoche storiche; si tratta spesso di artigiani ed individui avventurosi e laboriosi, ma talvolta di gente diseredata e violenta, vista di cattivo occhio dai Normanni delle città e palesemente disprezzata dagli abitanti delle campagne. Spesso i nani vivono in un proprio quartiere (chiamato gemeinschaft) all’interno delle cittadine normanne, una sorta di ghetto, che in certe comunità può giungere a rappresentare persino il 5% della popolazione locale. Altri nani cercano invece di procacciarsi da vivere nelle terre selvagge, come pionieri o avventurieri.
Fatto ignoto agli umani, non tutti i nani sono emigrati dalla Casa di Roccia. La maggioranza (71,9%) appartiene alla stirpe dei Modrigswerg, i cosiddetti Nani Corrotti. Numerosi clan di questi nani vivono nelle Makkres ai confini con la Casa di Roccia, negli Hardanger e nelle caverne sotto le montagne, dove alcuni hanno costituito persino piccole fortezze. L’esistenza delle roccaforti dei Modrigswerg non è perlopiù nota ai Normanni, oppure, nei rari casi in cui è nota, essi vengono confusi dagli umani col resto dei nani e non riconosciuti come una stirpe a sé stante. Non tutti i clan dei Modrigswerg sono ostili alle altre razze, ma tutti sono isolazionisti e rifuggono dai contatti col mondo esterno.
·       Giganti delle colline: Come nel Vestland, questi giganti sono assai numerosi (1.000 ab.) e, divisi in bande di 20-50, rappresentano una grave minaccia tanto per i Normanni quanto per i coboldi e gli gnoll. Si trovano sia nei Makkres che negli Hardanger, ed alcune bande persino più vicino agli insediamenti umani.
·       Giganti delle rocce: Meno numerosi dei loro cugini delle colline (750 ab.), i giganti delle rocce vivono perlopiù negli Hardanger, divisi in bande di 20-40 e talvolta alleati con altri gruppi di giganti contro gli gnoll, i coboldi o gli umani. Alcuni gruppi solitari di giganti delle rocce più pacifici (5-10 individui ciascuno) vivono nascosti negli anfratti dei monti Makkres.
·       Giganti del gelo: Sotto il comando dei loro jarl, alla stregua dei Normanni, questi feroci giganti (500 ab.), divisi in gruppi di 20-40, abitano i picchi più gelidi del Soderfjord sud-occidentale, dove le catene dei Makkres e degli Hardanger si incontrano. Sono spietati e spesso schiavizzano altre creature.
·       Giganti del fuoco: Sebbene siano relativamente pochi (250 ab.), questi aggressivi giganti abitano perlopiù le profondità dei Makkres, riscaldate maggiormente da crateri sotterranei. Divisi in gruppi guerrieri di 10-30 individui, spesso combattono contro i nani che abitano nelle montagne e contro i Normanni che vi si avventurano.

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